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Autore CASERM CARABINIERI

francescox

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Salentino

 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2007 alle ore 18:15

Devo accatastare un piano di una caserma dei carabinieri nel quale trovano spazio delle centrali operative e la residenza del capitano.
I piani inferiori, già accatastati, sono parte adibiti a caserma ed in parte ad abitazioni. Le abitazioni sono censite con la classe A mentre la caserma è distinta con B1.
Il mio dubbio è questo: essendo le abitazioni inglobate nello stesso edificio e ad uso esclusivo dei militari debbono distinguersi con la cat. A?
Saluti.

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Autore Risposta

geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 23 Aprile 2007 alle ore 19:43

francescox,
stai attento, che per le caserme c'è una normativa recente, mi sembra del 2005, però ora non ho tempo per cercarla, se nessuno ti aiuta prima, domani la cerco e te la indico.
cordialità

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francescox

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24 Marzo 2005

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Salentino

 0 -  0 - Inviato: 24 Aprile 2007 alle ore 13:54

Ho cercato di trovare riferimenti su internet ma non ho ancora trovato nulla. Potresti darmi qualche dritta?
Ciao Geoalfa e grazie.

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geoalfa

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 24 Aprile 2007 alle ore 15:42

scusa il ritardo, ma questi giorni sono un pò impegnato, oltre il lecito, poi mi sto svogliando, da come si sta utilizzando adesso il forum....., però ho trovato questa:


Circolare 02.12.2002 Agenzia del Territorio - 88502
Catasto [03/01/2003]
Agenzia del Territorio
Direzione Centrale
Cartografia,Catasto e Pubblicità Immobiliare
Area Servizi catastali
Ufficio coordinamento e verifiche catastali

Prot. N° 88502 Cod. P.e C. 11101
Roma, 02.12.2002

Agli Uffici provinciali
Alle Direzioni Compartimentali
L O R O S E D I

OGGETTO: Procedura Docfa - Presentazione di unità immobiliari con destinazione a Caserme, Carceri, Tribunali, Banche ecc.

Come è noto, con l'adozione della procedura Docfa 3.0 è stata sancita l'obbligatorietà della presentazione di tutti gli atti di aggiornamento catastale attraverso file informatici contenenti, oltre agli usuali dati identificativi e censuari, anche gli elaborati grafici ed i dati metrici.
Esistono, peraltro, speciali tipologie di unità immobiliari con particolari requisiti di riservatezza - come prigioni, caserme, istituti di credito ed anche uffici pubblici - le cui planimetrie devono sottostare a rigide regole di sicurezza per quanto concerne la loro custodia.
Tali regole prescrivono che le planimetrie riservate non debbano essere caricate nella banca dati informatizzata, ma conservate in forma cartacea in locali od armadi blindati dell'Ufficio provinciale - ovvero della Direzione Compartimentale - nel cui ambito ricade l'immobile.
Premesso quanto sopra, qualora si renda necessario procedere alla presentazione in Catasto di atti di aggiornamento riguardanti tali unità immobiliari, si dispone che l'Ufficio dovrà accettare, secondo la prassi ordinaria disciplinata dalla circolare 9/2001, le pratiche Docfa complete di planimetrie sia informatizzate che in forma cartacea.
Al momento dell'introduzione in atti, però, l'operatore dell'Ufficio procederà alla cancellazione dell'immagine stessa dalla banca dati planimetrica, tramite la funzione "gestione" della procedura "planimetrie".
Avrà cura, inoltre, di consegnare le planimetrie in forma cartacea al dirigente dell'Ufficio, che provvederà alla loro custodia secondo le regole sopra richiamate.
E' data facoltà al professionista - in presenza di unità immobiliari per le quali non sia necessario procedere al calcolo delle superfici mediante l'uso dei poligoni (unità a destinazione particolare o speciale) - di associare al file Docfa immagini planimetriche in "bianco", riportanti, in luogo del disegno dell'unità, la scritta "planimetria riservata".
Ovviamente, anche in questa eventualità la planimetria con il disegno dell'unità, presentata dal professionista esclusivamente in forma cartacea, sarà custodita in maniera analoga al caso precedente.
Si invitano gli Uffici alla stretta osservanza delle disposizioni impartite, oltre ad una puntuale comunicazione del contenuto della presente alle categorie professionali provinciali interessate.
Le Direzioni Compartimentali coordineranno e verificheranno l'uniforme e coerente applicazione a livello territoriale.

IL DIRETTORE CENTRALE
firmato
(dr. ing. Carlo CANNAFOGLIA)

cordialità

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francescox

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Salentino

 0 -  0 - Inviato: 24 Aprile 2007 alle ore 20:36

Però, interessante!
Pensa che io per fare il docfa del secondo piano ho richiesto le planim. dei piani inferiori e me le hanno regolarmente stampate in formato digitale!
Il mio dubbio comunque era leggermente differente: l'abitazione facente parte della caserma è da ritenersi abitazione o parte della caserma? Cioè va classata con cat. A o con cat. B/1?
Io penso che la casa sia da classificare come "A" ma il tecnico comunale mi ha posto il dubbio che io ho ritenuto girare anche a voi.
Che ne dite?

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 25 Aprile 2007 alle ore 08:54

di sicuro c'è una cosa:
bisogna valutare bene la posizione delle abitazioni all'interno dell'intero complesso della caserma.
e mi spiego meglio:
- se l'abitazione è parte integrante della caserma, allora va censita come B1, - mentre invece se l'abitazione o le abitazioni, possono avere una funzione completamente distaccata e capace di dare reddito autonomo senza avere nulla a che fare con l'utilizzo del restante complesso allora potresti anche classare come A.

tieni comunque presente che la cosa, la devi concordare con il dirigente o il capo sezione allo scopo delegato, al quale dovresti far presente la circolare che ti ho inviato, magari non la conosce e sta commettendo una infrazione alle norme, a sua insaputa - così facendo gli fai un grossissimo favore -.
cordialità

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anonimo_padovano

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 0 -  0 - Inviato: 25 Aprile 2007 alle ore 08:57

Dico tre cose:
1. il tecnico comunale dovrebbe farsi gli affari suoi;
2. l'unità immobiliare si classa per comparazione con le unità tipo e quindi le abitazioni sono abitazioni; aggiungo che anche le abitazioni utilizzate come caserme sono da censire come abitazioni;
3. concordo con geoalfa.

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 25 Aprile 2007 alle ore 09:23

"anonimo_padovano" ha scritto:
Dico tre cose:
1. il tecnico comunale dovrebbe farsi gli affari suoi;
2. l'unità immobiliare si classa per comparazione con le unità tipo e quindi le abitazioni sono abitazioni; aggiungo che anche le abitazioni utilizzate come caserme sono da censire come abitazioni;
3. concordo con geoalfa.



certo è una materia molto vasta e con una miriade di casi diversi uno dall'altro, in particolare circa il caso 2., appena chiarito da anonimo padovano, mi sorge un dubbio e mi piacerebbe che l'amico citato, ci chiarisca, specialmente a me, con il suo solito applomb che gli è consono:

secondo le recenti normative sulla progettazione di edifici da adibire a caserme per le forze dell'ordine, si possono trovare dei casi dove oltre agli uffici per lo svolgimento usuale delle attività istituzionali, ci sono dei vani ad esse attinenti e quindi ritengo giusto che siano classate B1.
poi, sempre attinenti allo svolgimento della attività d'istituzione, anche se separati e con ingresso da altra parte dell'edificio ( debitamente recintato secondo le norme in vigore ) ci sono dei vani destinati a camere e servizi ed anche per essi ritengo giusto che vadano nella stessa scheda della caserma e si debba quindi attribuire sempre la classe B1.
quando poi, all'interno del detto recinto ci sono dei veri e propri alloggi per il personale dipendente della istituzione, - anche se con ingresso separato - questi alloggi vanno classati come B1 oppure come A?
non ci sarebbero dubbi se le abitazioni, pur parte del complesso, fossero escluse dalle già citate robuste recinzioni eseguite con profilati di acciaio ed alte circa cinque-sei metri.
gradirei da anonimo padovano , che qui ringrazio, una dettagliata disamina e corretta interpretazione per dirimere ogni dubbio.
cordialità

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francescox

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Salentino

 0 -  0 - Inviato: 25 Aprile 2007 alle ore 09:39

Da parte mia mi limito a precisare che le abitazioni di cui parlo per il caso specifico sono entro le recinzioni citate da Geoalfa e sono ad esclusivo uso dei militari (una è la residenza del comandante di stazione e le altre due di altri graduati dell'Arma).
PS) Se il tecnico comunale si fosse fatto gli affari suoi io avrei già censito il tutto e magari il comune avrebbe già avviato la pratica per il compenso ... e perciò su questo sono d'accordo con anonimo :wink: :lol:

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anonimo_padovano

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 0 -  0 - Inviato: 25 Aprile 2007 alle ore 21:35

Il chiarimento che desideri sarà la stessa Direzione del catasto a fornirlo attraverso una nota che ha inviato agli uffici qualche anno addietro e di cui io sono in possesso.

Tuttavia il chiarimento avverrà agli inizi del mese prossimo perché sarà allora che potrò consultare il mio archivio che al momento è inibito per motivi banali che possono rimanere sconosciuti senza che il mondo smetta di girare.

W la Benemerita

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francescox

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 0 -  0 - Inviato: 03 Maggio 2007 alle ore 20:50

Ieri ho letto una circolare della Prefettura in cui esplicitamente invitava i comuni a censire i fabbricati ad uso caserma come tipologia B, le case ad essi annesse come A ed i box come C.
Non so come uscirne :cry:

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francescox

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Salentino

 0 -  0 - Inviato: 08 Maggio 2007 alle ore 21:22

:cry:

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anonimo_padovano

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 0 -  0 - Inviato: 08 Maggio 2007 alle ore 22:09

Lo so, lo so, accidenti a me.
Ho promesso una nota e la sto cercando.

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anonimo_padovano

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 0 -  0 - Inviato: 09 Maggio 2007 alle ore 16:05

Finalmente ho trovato. Lo stramaledetto archivio ha sputato il rospo.
Quello che riporto è la corrispondenza corsa tra una ditta e un Ufficio del Territorio (chissà quale …).

Mi pare che il concetto “rivoluzionario” che emerge sia …. sempre lo stesso: si censisce in base alle caratteristiche costruttivo-architettoniche dell’immobile, mai in base alla sua utilizzazione e ben che mai in relazione a chi lo utilizza.
Ecco il testo della corrispondenza tra l’Ufficio e la ditta interpellante.

OGGETTO: Destinazione urbanistica degli stabili assunti in fitto per essere adibiti a sede di Organismi delle Forze di Polizia. Attribuzione categorie catastali. Immobile adibito a Caserma carabinieri di __________

Con la nota in epigrafe codesta ditta ha chiesto la variazione in categoria B/1 di alcune unità immobiliari già censite nelle categorie A/2 e C/2, perché le stesse, questa è la motivazione, sono state assunte in locazione all'Arma dei Carabinieri.
Ebbene, in merito alla richiesta sopra formulata, la Superiore Direzione Centrale del Catasto, a suo tempo interessata da un ufficio periferico ha fornito, con la Ministeriale 20.10.2000, n. 70462, la risposta (all’Ufficio interpellante) che di seguito si trascrive.
Con la nota sopra indicata l’Ufficio del Territorio di _______ha chiesto il parere dello scrivente Servizio Tecnico in merito alla categoria da assegnare agli immobili adibiti a sedi di Caserme dei Carabinieri e della Polizia di Stato, di proprietà di privati.
E' necessario premettere che la normativa attuale prevede che l'attribuzione della categoria avvenga tenendo conto esclusivamente della destinazione propria dell'unità immobiliare, risultante, oltre che dal suo uso attuale, in particolar modo dalle specifiche caratteristiche costruttive.
Peraltro non si deve tener conto delle destinazioni singolari od occasionali, non conformi a quelle che, localmente, hanno di norma analoghe unità immobiliari.
Premesso quanto sopra è importante sottolineare l'esigenza che l'accertamento delle unità immobiliari destinate ad uffici pubblici, sia di proprietà pubblica che privata, debba essere mirato principalmente alla appropriata valutazione della reale reddítività ordinaria.
A tal proposito, si fa notare che nel caso in cui l'unità immobiliare sede di ufficio pubblico presenti - a seguito della dotazione di moderni accorgimenti costruttivi (impianti di sicurezza, cablaggi informatici, impianti centralizzati dì condizionamento dell'aria, ecc .. ) - caratteristiche intrinseche profondamente difformi da quelle proprie dell'unità tipo di riferimento e che di conseguenza rendano non adeguato (anche da un punto di vista tariffario) un inquadramento nelle categorie ordinarie, si potrà correttamente procedere all'accertamento mediante stima diretta, come unità a destinazione speciale ".

Preciso che la ditta aveva prodotto una Prefettizia (prot. n. 4208/2000 del 29.12.2000 ed una Ministeriale (Ministero dell’Interno) del 21.8 2000 (prot. illeggibile) con le quali si dava per scontato l’accatastamento – ipso facto – delle caserme in categoria B/1 o B/4 (uffici pubblici) ma non c’è stato verso: ha vinto il catasto.
Ed il motivo (questo lo devo gridare) è ……. sempre lo stesso:
IL CATASTO GUARDA ALLE CARATTERISTICHE OGGETTIVE DELL’IMMOBILE NON ALLA SUA UTILIZZAZIONE E NON AL SUO PROPRIETARO O CONDUTTORE.

Chiunque affermi il contrario non è un professionista (pubblico o privato che sia).

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francescox

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Salentino

 0 -  0 - Inviato: 09 Maggio 2007 alle ore 20:26

Grazie Anonimo!
Ti aggiorno, però, su quanto mi è stato detto proprio stamattina nella mia Agenzia: debbo accatastare l'intero immobile, ivi comprese le residenze in esso presenti, in categoria B1.
E mo' che faccio?

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