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Cambio categoria, quale causale ? |

furina
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Batignano
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Buongiorno, un mio cliente ha ricevuto dal Comune un avviso con il quale lo invitano a rivedere la categoria di un piccolo fabbricato A5, da un contatto con l'ufficio competente l'impiegato mi ha deto che nella zona questo è l'unico fabbricato censito A5 e che in ogni caso detta categoria non esiste più, quindi di portarlo almeno ad A4 (in quanto detto fabbricato è da 30 anni che non viene interessato da lavori di ristrutturazione edilizia e quindi ai limiti dell' abitabilità). Ho pensato di fare una variazione catastale per risolvere il problema, ma ho un dubbio : che causale utilizzare ? inoltre, allego la planimetria non essendo cambiato nulla rispetto a quella esitente in catasto ? Grazie anticipate. Saluti.
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anonimo_padovano
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Ma non faresti prima a chiedere al diligente funzionario comunale da quando è iniziata e si è conclusa la revisione degli estimi che ha cambiato l'esistente quadro nazionale delle categorie? Voi ne sapete qualche cosa? E se non la revisione, quale legge è intervenuta? E se non la legge o normativa similare, quale circolare, lettera-circolare, risoluzione, nota o "pizzino" ha stravolto il suddetto quadro? Citate, citate che ci facciamo un po' di risate! (ed è a questi ... diligenti funzionari comunali che deve essere consegnato il catasto? Si, proprio a loro!).
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furina
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Batignano
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"anonimo_padovano" ha scritto: Ma non faresti prima a chiedere al diligente funzionario comunale da quando è iniziata e si è conclusa la revisione degli estimi che ha cambiato l'esistente quadro nazionale delle categorie? Voi ne sapete qualche cosa? E se non la revisione, quale legge è intervenuta? E se non la legge o normativa similare, quale circolare, lettera-circolare, risoluzione, nota o "pizzino" ha stravolto il suddetto quadro? Citate, citate che ci facciamo un po' di risate! (ed è a questi ... diligenti funzionari comunali che deve essere consegnato il catasto? Si, proprio a loro!). Nella lettera cita "Ambito di applicazione delle attività di accertamento previste dell’articolo 1, comma 336, della legge 30 dicembre 2004, n. 311", secondo il quale il Comune segnala al catasto la situazione in oggetto e quest'ultimo, in caso il proprietario non adempia a quanto dovuto, procede d'ufficio accollando le spese al proprietario. Quindi, quale causale ? Ciao.
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anonimo_padovano
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Il succitato comma si riferisce al caso in cui i progetti comunali siano difformi rispetto alle planimetrie ovvero se dalla data di denuncia della uiu siano state eseguite opere conosciute dal comune non riportate in catasto. Supponiamo di si, che qualche opera (di rilevanza catastale) non abbia avuto riscontro in catasto. Ebbene, da quando l'esecuzione di un opera edile-architettonica-sanitaria ... comporta automaticamente la variazione di categoria? Trattasi forse di una ristrutturazione totale? Ricordati che il confronto si deve fare con le unità tipo E SOPRATTUTTO NON CI SONO LEGGI E QUANT'ALTRO CHE ABBIANO ABOLITO LE CATEGORIE A/4, A/5, A/6. Fai una capatina in catasto ed informati. Oddio, il rischio c'è. Recentemente ho sentito, in una riunione interregionale, fior di funzionari catastali asserire, con sussiego, la scomparsa di tali categorie ma alla domanda: "dove è scritto?" il sussiego è sparito e sono rimasti in imbarazzato silenzio. Nell'ufficio che frequento un comune ha inondato i possessori di abitazioni A/4 e A/5 di notifiche per le richiesta di cambio di categoria (non è che forse forse c'entra l'ICI?). Ti garantisco che nell'80% dei casi è finita a pernacchie. Una considerazione: il catasto passa ai comuni (mi pare che sia stato pubblicato il decreto definitivo); con i funzionari catastali, bene o male, ci si intende ma se i funzionari comunali si presentano così si impongono due riflessioni. 1. Sono ignoranti, fottono la gente, a noi ci conviene perchè ... la pagnotta è pagnotta; 2. Sono ignoranti, fottono la gente, a noi non ci conviene perchè dobbiamo proteggere il cliente e per proteggerlo dobbiamo conoscere la norma e sbatterla sopra il muso di codesti signori; perdo la pagnotta ma guadagno dignità professionale. Ciascuno di noi si iscriva alla categoria che gli è più consona, il mondo è grande e c'è posto per tutti.
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furina
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Batignano
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"anonimo_padovano" ha scritto: Il succitato comma si riferisce al caso in cui i progetti comunali siano difformi rispetto alle planimetrie ovvero se dalla data di denuncia della uiu siano state eseguite opere conosciute dal comune non riportate in catasto. Supponiamo di si, che qualche opera (di rilevanza catastale) non abbia avuto riscontro in catasto. Ebbene, da quando l'esecuzione di un opera edile-architettonica-sanitaria ... comporta automaticamente la variazione di categoria? Trattasi forse di una ristrutturazione totale? Ricordati che il confronto si deve fare con le unità tipo E SOPRATTUTTO NON CI SONO LEGGI E QUANT'ALTRO CHE ABBIANO ABOLITO LE CATEGORIE A/4, A/5, A/6. Fai una capatina in catasto ed informati. Oddio, il rischio c'è. Recentemente ho sentito, in una riunione interregionale, fior di funzionari catastali asserire, con sussiego, la scomparsa di tali categorie ma alla domanda: "dove è scritto?" il sussiego è sparito e sono rimasti in imbarazzato silenzio. Nell'ufficio che frequento un comune ha inondato i possessori di abitazioni A/4 e A/5 di notifiche per le richiesta di cambio di categoria (non è che forse forse c'entra l'ICI?). Ti garantisco che nell'80% dei casi è finita a pernacchie. Una considerazione: il catasto passa ai comuni (mi pare che sia stato pubblicato il decreto definitivo); con i funzionari catastali, bene o male, ci si intende ma se i funzionari comunali si presentano così si impongono due riflessioni. 1. Sono ignoranti, fottono la gente, a noi ci conviene perchè ... la pagnotta è pagnotta; 2. Sono ignoranti, fottono la gente, a noi non ci conviene perchè dobbiamo proteggere il cliente e per proteggerlo dobbiamo conoscere la norma e sbatterla sopra il muso di codesti signori; perdo la pagnotta ma guadagno dignità professionale. Ciascuno di noi si iscriva alla categoria che gli è più consona, il mondo è grande e c'è posto per tutti. Ho già spiegato quanto sopra al cliente, ma si ostina a voler fare la variazione. Il mio dubbio, ripeto, è come impostare il docfa, con quale causale ? Grazie. Saluti
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Marlin
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Torremaggiore (FG)
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Il motivo della richiesta, l'hai detto tu stesso, è in relazione a quanto riportato nella finanziaria 2005 (legge 311/2004) con la quale sono stati previsti degli adeguamenti alle categorie catastali per quegli immobili non più attuali" ovvero che hanno subuto degli adeguamenti, ammodernamenti, ristrutturazioni ecc. Non ho qui con me la circolare esplicativa (ma se vuoi te la invio fra qualche giorno al mio rientro) ma in sostanza si chiede di aggiornare le categorie all'attualità e di eliminare quelle non più esistenti (A/5 o A/6, per queste ultime ci si riferisce a quelle considerate rurali ma inserite nel tessuto urbano). A tal proposito il programma DOCFA prevede una casella di spunto in basso dove si specifica che la variazione è presentata ai sensi della 311/2004. Se non ci sono variazioni di planimetria si può ovviare di trasmetterla specificando in relazione il motivo. E' importante precisare che la norma prevede che se non procedi a presentare la variazione entro un certo tempo, si agirà d'ufficio con le consiguenti sanzioni. Spero diessere stato d'aiuto. Salutoni. Giovanni S.
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furina
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Batignano
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"Marlin" ha scritto: Il motivo della richiesta, l'hai detto tu stesso, è in relazione a quanto riportato nella finanziaria 2005 (legge 311/2004) con la quale sono stati previsti degli adeguamenti alle categorie catastali per quegli immobili non più attuali" ovvero che hanno subuto degli adeguamenti, ammodernamenti, ristrutturazioni ecc. Non ho qui con me la circolare esplicativa (ma se vuoi te la invio fra qualche giorno al mio rientro) ma in sostanza si chiede di aggiornare le categorie all'attualità e di eliminare quelle non più esistenti (A/5 o A/6, per queste ultime ci si riferisce a quelle considerate rurali ma inserite nel tessuto urbano). A tal proposito il programma DOCFA prevede una casella di spunto in basso dove si specifica che la variazione è presentata ai sensi della 311/2004. Se non ci sono variazioni di planimetria si può ovviare di trasmetterla specificando in relazione il motivo. E' importante precisare che la norma prevede che se non procedi a presentare la variazione entro un certo tempo, si agirà d'ufficio con le consiguenti sanzioni. Spero diessere stato d'aiuto. Salutoni. Giovanni S. Sei stato chiarissimo, grazie. Ciao.
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stageo
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Anonimo padovano colpisce ancora e centra il problema. E' verissimo, nessuna legge, circolare, etc.. ha soppresso le categorie A/5 A/6 e tantomeno A/4 (quasi dimenticata da molti tecnici dell'A.d.T.). A riprova c'è la "recente" circolare n. 10/2005 che al paragrafo 7, oltre a fare un bel discorsetto introduttivo dei principi generali dell'estimo catastale e dell'attribuzione delle catagorie e classi, parla delle categorie A/5 ed A/6, decrivendo quando un'abitazione può configurarsi in tali fattispecie. Daciò si evince e deduce che tali categorie ESISTONO e possono essere attribuite e/o proposte! Persolnalemte oltre che di catasto mi occupo anche di ricorsi in commissione tributaria (riclassamenti delle r.c.) e la circ. 10/2005 è tra la documentazione che mi porto sempre nella borsa e che estraggo (un pò come il coniglio dal cilindro) e faccio consultare ai giudici tributari per oppormi al dilagante libero arbitrio di taluni tecnici dell'A.d.T. Consiglio di tenerla in considerazione anche in caso di accatastamento di fabbricato di abitazione ex rurale, è un appiglio in più in caso di edificio non collabente ma effettivamente privo di bagno (che non sia una latrina esterna) per proporre una categoria inferiore dell'A/4. saluti e buon lavoro a tutti
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tantarimario
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le categorie A/5 ed A/6 soppresse con circolare n. 5/1992 (Revisione generale della qualificazione, della classificazione e classamento del N.C.E.U.)
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numero
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prato
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x curiosità ho verificato ed effettivamente tantarimario sembra abbia ragione: cito testualmente: Rif.to Circ. 5 del 14/3/92 "GRUPPO A categorie da sopprimere: A/5 e A/6 Le categorie A/5 e A/6, rispondenti nello spirito della norma originaria a realta' edilizie e di utilizzazione all'epoca consuete, attualmente non rappresentano piu' tipologie abitative ordinarie perche' al di fuori degli standard minimi indispensabili per l'uso cui dette categorie fanno riferimento. Gli immobili gia' censiti in dette categorie sono caratterizzati dall'assenza o carenza degli indispensabili servizi igienici e, spesso, anche di altre dotazioni ora ritenute indispensabili." saluti
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jema
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in giro in giro creek
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Attenzione, perchè il problema della soppressione di alcune Categorie catastali (in particolare A5 & A6) l'avevo affrontato tempo fa ed ho scoperto che ... la cosa non ha avuto seguito. Infatti nella citata Circolare 10/2005 - paragrafo 7, leggiamo: " Per le tipologie residenziali quali le A/5 ed A/6 la qualificazione nella specifica categoria è essenzialmente dettata dall’assenza di un servizio igienico di uso esclusivo, ovvero presente, ma con accesso esterno dai vani abitabili. La realizzazione del servizio igienico di uso esclusivo è motivo fondato per l’elevazione della categoria attuale in altra di maggiore pregio." pertanto ... Saluti 8)
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numero
(GURU)
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prato
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Visto quanto sopra credo che la cosa stia in questi termini: 1) se esistono immobili classificati in cat. A/5, A/6 (e credo anche a/4) finchè non subiscono variazioni tali da influire sulla rendita catastale possono rimanere tali; 2) nel momento in cui vengono modificati passano ad una categoria superiore secondo l'intervento eseguito 3) non è possbile presentare in alcun caso nuove unità e/o variazioni proponendo classamenti in A/5 e A/6. Saluti
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anonimo_padovano
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La stramaledetta Circ. 5 del 14/3/92 era legata alla allora prevista imminente (!) revisione degli estimi: niente revisione niente circolare! Il suo titolo era infatti: Revisione generale della qualificazione della classificazione e del classamento del N.C.E.U.. Ci sono stati altri interventi, miei e di altri, su questa circolare con esemplificazioni a supporto di questa tesi. Chi vuole se li vada a cercare, chi non vuole continui a credere ad una circolare nata per la mai avvenuta revisione del 1992 e quindi morta. Andiamo al classamento. Le categorie A/4, A/5, A/6 continuano ad esserci; L'esistenza o meno del servizio igienico dipende dalle unità tipo e ciò vale comune per comune; l'A/5 di Trento è diversa dalla A/5 di Ragusa; l'A/6 di Genova è diversa dalla A/6 di Trieste. Quindi una A/5 (ad es. di PD) poteva avere fin dall'impianto il suo bravo servizio igienico; A/5 era ed A/5 rimane. In conclusione non basta dire che una qualunque modifica faccia scattare il cambio di categoria; bisogna vedere che modifica (che scoperta che ho fatto ...!) Un'altra scoperta: le sopracitate uiu non sono figlie di un dio minore, di un bignami dell'estimo. Sono figlie dell'Estimo al pari di tutte le altre categorie (se l'Estimo ha un significato...). E tutto questo per quanto riguarda le VAR. Le nuove costruzioni. Certo, presentare oggi, come NC, una uiu in una di queste categorie sarebbe oltremodo ... fantasioso. Ma in linea di principio, in linea estimale, non si può e non si deve escludere. L'ufficio non può respingere una proposta del genere ma deve accettarla e poi variarla. Divagazioni sul mito catastale che le personcine serie possono saltare. Se devo dirla tutta non sarei intervenuto su questa questione, mi ha spinto una sorta di riflessione filosofica sulla potenza del mito. Secondo alcuni autorevoli antropologi il mito piega la ragione perchè esso riscalda il cuore mentre la ragione riscalda un bel niente. E l'uomo "ragiona" con il cuore e quindi .. e quindi le circolari morte hanno più fascino delle vive che non ne hanno proprio. Mah! Valle a capire certe cose; per capire dovrei usare il cuore e non la mente ma sono un tecnico, uso la mente (malata?) e quindi sbaglio. Zeus, Giove pluvio, Dio dei catastali, dove si annida il mistero? UNA PREGHIERA PER EZIO: FAI IN MODO CHE NEL FORUM RISULTI A CHIARE LETTERE CHE LA CIRCOLARE N. 5/1992 E' NATA MORTA E CHI LA CITA DEVE ESSERE CONDANNATO A TRE GIORNI E MEZZO DI SILENZIO MEDIANTE PUBBLICA SQUALIFICA (su tutto il resto, ovviamente, siamo tutti autorizzati a spararle grosse... se così non fosse a me spetterebbe la squalifica a vita). PS Ohè, ho detto tre gioni e mezzo e non tre giorni perchè qualche testa matta, magari, rischierebbe il delirio di onnipotenza ...
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remo
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28 Maggio 2007
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vai anonimo_padovano... quoto in toto la pagnotta è pagnotta,ma... io come Te voglio salvare la faccia nei confronti del cliente. molte volte mi sono rifiutato di variare la categorie A6 , perchè, per quello che ho visto, non c'erano i presupposti per farlo. alla faccia delle comunicazioni dei tecnici comunali, le leggi sono chiare e non vedo ilmotivo di preoccuparci. saluti
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tantarimario
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17 Marzo 2005
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Sempre per essere chiari: se la circolare 5/1992 è "nata morta", con quale normativa sono nate queste nuove categorie? D/10 - Residence D/11 - Scuole e laboratori scientifici privati D/12 - Posti barca in porti turistici, stabilimenti balneari. Ma siamo proprio sicuri che qualcuno rinuncia all'incarico di riclassificare le A/6 in A/4 per non fare pagare qualcosa di ICI al cliente?
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