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approposito di manufati inferiori a 8 metri quadrati..... |

CATASTOMENISTA
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 Salve a tutti mi capita questo caso. Devo redigere un docfa di un appartamento con giardino già censiti devo fare solo la variazione per la modifica di qualche tramezza interna, senonchè nel giardino vi è un manufatto condonato denominato locale di sgombero di 3 mq circa di legno non ancorato al suolo cioè precario. Il fabbricato è oggetto di vendita il notaio mi chiede che se non voglio inserirlo nel docfa come giusto che sia in base al Decreto 2 Gennaio 1998 n. 28 Art. 3 lettera f. Il notaio però vuole che io faccia una dichiarazione nella quale in base al Decreto suddetto che tale manufatto non ha una autonoma ed ordinaria sucettibilità reddittuale.... Secondo voi spetta al tecnico tale dichiarazione? Grazie anticipatamente....
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Autore |
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robertopi
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NAPOLI
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approposito???':roll:' La dichiarazione richiesta dal notaio, non è che spetta a te, ma essendo tu un tecnico ed avendo fatto l'accatastamento sei il più indicato a farla. A mio avviso tale dichiarzione può essere resa anche dal proprietario in forma di dichiarazione sostitutiva o similare. Qualora, invece, il notaio si impunta e la pretende da te, la farai con tutti i crismi e quindi con tutte le responsabilità conseguenti, ciò ovviamente avrà un costo, il tuo onorario, pertanto, fatti pagare. saluti
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CATASTOMENISTA
Iscritto il:
23 Ottobre 2007
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hai ragione robertopi... hai capito il notaio si impunta , però mi chiedo ma dovrebbe spettare a senso al proprietario questa dichiarazione.... c'è qualcuno che me lo sa dire??? Grazie...
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gaetano59
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04 Gennaio 2007
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"CATASTOMENISTA" ha scritto: hai ragione robertopi... hai capito il notaio si impunta , però mi chiedo ma dovrebbe spettare a senso al proprietario questa dichiarazione.... c'è qualcuno che me lo sa dire??? Grazie... Per fare la dichiarazione così come la vuole il notaio, ci vogliono specifiche competenze professionali, quindi la deve fare un tecnico iscritto all'albo. Saluti
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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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19 Maggio 2006
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Secondo me avendolo condonato, il manufatto diventa rilevante dal punto di vista urbanistico e catastale, altrimenti la sanatoria non avrebbe avuto senso, indipendentemente alla superficie, pertanto presterei attenzione a certe dichiarazioni. Saluti.
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CATASTOMENISTA
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23 Ottobre 2007
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invoco l'aiuto di qualche Guru...........AIUTO......
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geoalfa
(GURU)
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ritengo che sia robertopi, che gaetano59, che totonno, vista la lunga serie di risposte date, molto appropriate, siano da considerare veri e propri guru e questo indipendentemente da quanto è scritto sotto l'avatar! e questo per chiarire che quoto le loro risposte, ineccepibili. in più dico che nella dichiarazione che desidera il notaio, metterei che l'uiu risponde al condono prot. n. ... del.... cordialità
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numero
(GURU)
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prato
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"totonno" ha scritto: Secondo me avendolo condonato, il manufatto diventa rilevante dal punto di vista urbanistico e catastale, altrimenti la sanatoria non avrebbe avuto senso, indipendentemente alla superficie, pertanto presterei attenzione a certe dichiarazioni. Saluti.  Il lato urbanistico e quello catastale sono due cose ben distinte. Nel caso in oggetto è facoltà del tecnico e/o del proprietario procedere alla denuncia del manufatto, poichè la normativa catastale consente comunque di non denunciarlo, a prescindere dal fatto che sia stato condonato o meno. saluti
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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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19 Maggio 2006
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Firenze
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"numero" ha scritto: "totonno" ha scritto: Secondo me avendolo condonato, il manufatto diventa rilevante dal punto di vista urbanistico e catastale, altrimenti la sanatoria non avrebbe avuto senso, indipendentemente alla superficie, pertanto presterei attenzione a certe dichiarazioni. Saluti.  Il lato urbanistico e quello catastale sono due cose ben distinte. Nel caso in oggetto è facoltà del tecnico e/o del proprietario procedere alla denuncia del manufatto, poichè la normativa catastale consente comunque di non denunciarlo, a prescindere dal fatto che sia stato condonato o meno. saluti Io comunque starei sempre molto attento a dichiarare ciò. Il manufatto potrebbe non essere capace di reddito autonomo, ma sicuramente è accessorio dell'abitazione, in più condonato, seppur precario, esso non è più di scarsa rilevanza catastale, non è sicuramente capace di reddito autonomo quindi non è accatastabile come U.I. autonoma, ma può essere accatastata come locale di sgombero graffato all'unità principale. Secondo me i manufatti non rilevanti catastalmente non si accatastano nel caso in cui si debba costituire per essi una nuova unità immobilare indipendente. Diverso caso è se lo stesso è realizzato in ampliamento come accessorio di altra unità immobiliare che su di esso ha godimento. Anzi, secondo me il Notaio sbaglia a chiederti la dichiarazione che l'immobile non ha potenzialità reddituale autonoma, perchè non basta, dovrebbe farti dichiarare che l'immobile, quale che sia la sua destinazione ed uso, pertinenziale o no, non è censibile neanche in ampliamento dell'unità principale. E solo il tecnico può dichiararlo. Altri pareri? Saluti da disegnatore semplice...
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amastria
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il ragionamento sviluppato da totonno non fà una grinza...... ...nel senso che quel piccolo manufatto, anche se di superficie esigua, costituisce accessorio indiretto dell'unità immobiliare censita e quindi concorrerà a variare la consistenza e rendita catastale..... Oltremodo per tale manufatto è già stata esposta domanda di condono.....
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lucanto
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concordo con totonno, il fatto che la superficie sia minore di 8 mq non è rilevante, se il fabbricato è di pertinenza di un'abitazione come in questo caso, deve essere censito insieme alla stessa. Il fabbricato è stato anche condonato, pertanto non vi sono dubbi in proposito. Cosa diversa, il caso dello stesso fabbricato situato in mezzo ad un terreno agricolo. Buon lavoro
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robertopi
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secondo me stiamo perdendo di vista il senso della dichiarazione, ovvero che l'immobile non ha autonomia reddituale, il che esula dalla sua situazione urbanistica. Non ravviso particolari pericoli nel dichiarare ciò, anche alla luce degli art. 1 e 2 del succitato DM. saluti
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GEOMANCONI
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Ichnusa
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"robertopi" ha scritto: secondo me stiamo perdendo di vista il senso della dichiarazione, ovvero che l'immobile non ha autonomia reddituale, il che esula dalla sua situazione urbanistica. Non ravviso particolari pericoli nel dichiarare ciò, anche alla luce degli art. 1 e 2 del succitato DM. saluti il problema, come giustamente rilevato prima da alcuni colleghi, è che non ha senso dichiarare l'irrilevanza catastale di quell'accessorio perchè questa dichiarazione sarebbe stata opportuna prendendo in considerazione la sola presenza di esso e non come invece è il caso quando essa può essere censito come accessorio di un altra u.i. principale... ed inoltre dovendo dichiarare la conformità delle planimetrie con lo stato attuale, sarà anche una virgola, però non si puoò dire che vi sia corrispondenza tra realtà e planimetria in atti!
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robertopi
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"GEOMANCONI" ha scritto:
ed inoltre dovendo dichiarare la conformità delle planimetrie con lo stato attuale, sarà anche una virgola, però non si puoò dire che vi sia corrispondenza tra realtà e planimetria in atti! Su questo concordo, anche se volendo, la dichiarazione di cui sopra, sarebbe parte integrante della dichiarazione di conformità, ossia la planimetria è conforme ai luoghi ed il manufatto non è presente per la sua irrilevanza. Però forse così siamo nella fase delle masturbazioni mentali escogitate per bypassare situazioni di comodo tanto al notaio quanto al committente. Poichè, effettivamente, la strada piu semplice sarebbe quella di inserire nel docfa quel cavolo armadio (poichè questo è in sostanza), con previo semplice TM in ME, facendosi pagare il TM in luogo della dichiarazione, il docfa lo deve già fare, e così vissero tutti felici e contenti, andandosene tranquillamente al mare. saluti
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GEOMANCONI
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