Buongiorno.

Avevo un locale categoria C/1 locato a un istitutoo di credito fin dalla sua costruzione (1994).

Ricevo disdetta per chiusura filiale. La banca decide però di tenere il solo sportello bancomat, quindi procediamo a frazionare l'unità immobiliare in due parti. Il tecnico della Banca mantiene entrambe le due nuove unità come c/1 (perchè per la banca fa sempre così).

Quindi ho un c/1 che in effetti dovrebbe essere un d/5 (bancomat)

e un c/1 che in effetti è un negozio in quanto da 10 mesi ho in essere un contratto con un negozio alimentare.

Ora dopo un anno mi arriva l'accertamento per entrambe le unità.

Passi per il bancomat che come pensavo io andava già variato in d/5.

Ma per il negozio ci sono gli estremi per trasformarmelo in d/5? Cosa dovrei fare adesso un cambio di destinazione?

La rendita di quest'ultimo è passata da € 995 a € 2180.

Ci sono gli estremi per ricorrere sencondo voi o è tempo perso?

Grazie

Puoi proporre istanza in autotutela, ovviamente se ci sono i presupposti (ad esempio superficie e unità analoghe in zona), direttamente all'ufficio provinciale, qualora non ti dovessero rispondere o non rivedono il classamento, puoi proporre ricorso in commissione tributaria.

Saluti

Grazie robertopi.

Del ricorso l'ho letto nell'avviso che mi han mandato. Si dice che deveo versare il contributo unificato per cause di valore indeterminabile, sai l'importo?

Volevo capire sulla base di cosa han variato entrambe le unità in d/5 visto che l'istituto di credito non è più locatario in una delle due unità.

Grazie

Mi spiego meglio, prima del ricorso in commissione tributaria, il cui contributo unificato ammonta a € 120,00, puoi proporre l'istanza direttamente al catasto, che è gratuita, motivandola con argomenti validi (se esistono).

In via subordinata puoi adire la Comissione tributaria (nei 60 gg dalla notifica) e la mancanza di motivazioni può essere, tra gli altri, uno dei motivi di accogliemento.

Saluti