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Argomento: Voltura di usufrutto e diritto di abitazione
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Marlin
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Torremaggiore (FG)
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Se ho ben capito alla moglie devo inserire, oltre alla proprietà per 3/9 anche un ulteriore titolo dove riporterò ABITAZIONE? Mi resta il dubbio, tuttavia, per i figli. Per loro devo indicare PROPRIETA' O NUDA PROPRIETA' considerando che la madre ha il diritto di abitazione? Per il resto è tutto OK. Ti ringrazio anche per la precisazione sulle quote con stesso denominatore. Giovanni
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Arald
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"gaetano59" ha scritto:
Sinceramente non credo che "assecondare" le paturnie del funzionario di turno o la sua incapacità/ incompetenza, sia l'atteggiamento giusto da tenere. Non c'è alcun obbligo (almeno fino ad ora) di inserire nelle risultanze catastali il diritto di abitazione. Beh! Che dire... quando io mi trovo davanti ad una denuncia di successione nella quale viene indicato anche il diritto di abitazione, io lo inserisco anche nella voltura, e non penso di sbagliare. Poi ogniuno è libero di fare quello che vuole. Ciao
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Arald
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Bologna
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"Marlin" ha scritto: Se ho ben capito alla moglie devo inserire, oltre alla proprietà per 3/9 anche un ulteriore titolo dove riporterò ABITAZIONE? Mi resta il dubbio, tuttavia, per i figli. Per loro devo indicare PROPRIETA' O NUDA PROPRIETA' considerando che la madre ha il diritto di abitazione? Per il resto è tutto OK. Ti ringrazio anche per la precisazione sulle quote con stesso denominatore. Giovanni Devi indicare proprietà per tutti e 7 gli intestatari. Ciao
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bioffa69
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BRESCIA
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"gaetano59" ha scritto: "Arald" ha scritto: .............. Ai fini IMU il diritto di abitazione, essendo un diritto reale, è equiparato alla proprietà o all'usufrutto, però se catastalmemte non compare, gli uffici comunali preposti al controllo dell'IMU possono obiettare il fatto che il soggetto abbia usufruito delle agevolazioni prima casa, compreso l'aliquota ridotta. Da qui il fatto che è meglio inserire il diritto di abitazione nella visura, onde evitare problemi. .......... Sinceramente non credo che "assecondare" le paturnie del funzionario di turno o la sua incapacità/ incompetenza, sia l'atteggiamento giusto da tenere. Non c'è alcun obbligo (almeno fino ad ora) di inserire nelle risultanze catastali il diritto di abitazione. Sicuramente non quello spettante per legge al coniuge superstite!!!! "Lart. 540, comma II°, c.c., dispone che al coniuge, anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti dabitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni." Potrebbe avere un qualche senso (giusto per essere pignoli) inserire il diritto di abitazione conseguente ad atto tra vivi, nel quale il soggetto alienante si riserva il diritto di abitazione. Ma anche questa è una facoltà, non un obbligo, per cui l'eventuale solerte funzionario IMU si deve accontentare di una copia dell'atto e non può pretendere che il diritto compaia in visura. D'altro canto, se non cè un obbligo di legge, perchè si devono buttare dei soldi (oggi 70 , domani chissà) per fare, a seguito della morte del titolare del diritto la voltura per la cancellazione dalla visura??? Questo il mio pensiero, poi... ognuno decide come vuole. Saluti Quoto al 100%, non c'e' nient'altro d'aggiungere! Saluti
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totonno
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E' tutto ineccepibile. Il problema del diritto di abitazione iscritto in visura c'era pure sull'ICI, non solo adesso sull'IMU. E c'è anche per la dichiarazione dei redditi. Io preferisco sempre inserire il diritto di abitazione acquisito in visura. Non v'è obbligo, ma non mi faccio scappare l'opportunità visto che poi tutti gli anni dovrei andare al Comune che mi manda le notifiche a casa perchè in visura l'ufficio tributi non può comprendere quali siano i diritti acquisiti, anche solo per codice civile, se non visionando l'atto che l'utente deve produrre tutte le volte che riceve un accertamento. Per questo non posso far altro che concordare 100% con Arald e consigliare il collega Marlin di provvedere a inserire il diritto di abitazione ovviamente per l'intero immobile. Quando i miei clienti vanno a fare la dichiarazione dei redditi dai sindacati, essi chiedono le visure e se in queste non vi sono descritti tutti i diritti reali in qualsiasi modo acquisiti, all'addetto revisore può sfuggire il diritto di abitazione acquisito non iscritto in visura. Se non glielo consiglia il tecnico che voltura, l'addetto al calcolo dell'ICI o dell'IMU o dell'IRPEF si sente giustificato dal fatto che in visura non compare tale diritto, e la colpa ricade su noi tecnici che interveniamo appunto sulle volture. Vaglielo a spiegare che il diritto di abitazione si acquisisce in automatico e non c'è bisogno di indicarlo in visura. Si fa prima a inserirlo subito, tale diritto e si sta tutti più tranquilli, felici e contenti compresi gli Enti controllori! Saluti ineccepibili. (...faccino che si sta pettinando...)
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gaetano59
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"totonno" ha scritto: E' tutto ineccepibile. Il problema del diritto di abitazione iscritto in visura c'era pure sull'ICI, non solo adesso sull'IMU. E c'è anche per la dichiarazione dei redditi. Io preferisco sempre inserire il diritto di abitazione acquisito in visura. Non v'è obbligo, ma non mi faccio scappare l'opportunità visto che poi tutti gli anni dovrei andare al Comune che mi manda le notifiche a casa perchè in visura l'ufficio tributi non può comprendere quali siano i diritti acquisiti, anche solo per codice civile, se non visionando l'atto che l'utente deve produrre tutte le volte che riceve un accertamento. Per questo non posso far altro che concordare 100% con Arald e consigliare il collega Marlin di provvedere a inserire il diritto di abitazione ovviamente per l'intero immobile. Quando i miei clienti vanno a fare la dichiarazione dei redditi dai sindacati, essi chiedono le visure e se in queste non vi sono descritti tutti i diritti reali in qualsiasi modo acquisiti, all'addetto revisore può sfuggire il diritto di abitazione acquisito non iscritto in visura. Se non glielo consiglia il tecnico che voltura, l'addetto al calcolo dell'ICI o dell'IMU o dell'IRPEF si sente giustificato dal fatto che in visura non compare tale diritto, e la colpa ricade su noi tecnici che interveniamo appunto sulle volture. Vaglielo a spiegare che il diritto di abitazione si acquisisce in automatico e non c'è bisogno di indicarlo in visura. Si fa prima a inserirlo subito, tale diritto e si sta tutti più tranquilli, felici e contenti compresi gli Enti controllori! Saluti ineccepibili. (...faccino che si sta pettinando...) Ciao Antonio, capisco benissimo il tuo discorso e quello di Aran ed è anche condivisibile, dipende il contesto in cui si inquadra. Le pretese di cose che non sono obbligatorie per legge, da parte di uffici, enti, impiegati o funzionari, le vedo come vessatorie, ed è contro questo che io dico di combattere....... oltre ai soldi da spendere poi..... E' troppo comodo per chi sta dietro una scrivania chiedere sempre al "povero" cittadino di dimostrare ogni ogni cosa, anche quelle di cui non c'è bisogno perchè è la legge che loro "dovrebbero sapere e non sanno" che stabilisce come stanno le cose. Se mai nessuno dice niente ............. dove andremo a finire? In questo senso il mio intervento. Saluti
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Arald
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"totonno" ha scritto: E' tutto ineccepibile. Il problema del diritto di abitazione iscritto in visura c'era pure sull'ICI, non solo adesso sull'IMU. E c'è anche per la dichiarazione dei redditi. E' vero, ma prima con l'ICI bastava dire che un parente ti aveva dato in comodato d'uso l'appartamento e anche se non c'era in visura il diritto di abitazione nessuno ci faceva caso. Ora con l'IMU il comodato d'uso non è più fattibile, ergo meglio avere scritto quanto meno il diritto di abitazione. Quoto al 100% Totonno su tutto il resto e specialmente sull'ignoranza / incapacità dei vari CAF sindacali e degli Enti controllori dei Comuni (anche se questi ultimi, a mio avviso, ci marciano sopra parecchio). Saluti
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dado48
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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"Arald" ha scritto: ... Devi indicare proprietà per tutti e 7 gli intestatari Al di là dell'opportunità o meno di indicare il Diritto di Abitazione in capo ad un erede (nel caso di Marlin), nel momento in cui si dovesse decidere per tale scelta è indispensabile inserire i diritti e le relative quote in modo esatto. "Marlin" ha scritto: Riprendo questo argomento anche se con qualche piccola variazione nel quesito. Tizio muore e lascia una casa di cui era pienamente proprietario (1/1). Gli eredi sono: 1) moglie 2) 6 figli Ora in successione alla moglie andrà 1/3 ed ai 6 figli 2/3 da dividere in quote uguali. I Diritti e le relative quote da inserire nella Voltura sono: 1) moglie: proprietà x 3/9 2) moglie: diritto di abitazione 3) i 6 figli: proprietà x 1/9 ciascuno Ringraziando gli interlocutori per gli interventi da cui si traggono sempre utili suggerimenti, vi sono altre considerazioni ? Ciao, buon lavoro.
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Marlin
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"dado48" ha scritto: "Arald" ha scritto: ... Devi indicare proprietà per tutti e 7 gli intestatari Al di là dell'opportunità o meno di indicare il Diritto di Abitazione in capo ad un erede (nel caso di Marlin), nel momento in cui si dovesse decidere per tale scelta è indispensabile inserire i diritti e le relative quote in modo esatto. "Marlin" ha scritto: Riprendo questo argomento anche se con qualche piccola variazione nel quesito. Tizio muore e lascia una casa di cui era pienamente proprietario (1/1). Gli eredi sono: 1) moglie 2) 6 figli Ora in successione alla moglie andrà 1/3 ed ai 6 figli 2/3 da dividere in quote uguali. I Diritti e le relative quote da inserire nella Voltura sono: 1) moglie: proprietà x 3/9 2) moglie: diritto di abitazione 3) i 6 figli: proprietà x 1/9 ciascuno Ringraziando gli interlocutori per gli interventi da cui si traggono sempre utili suggerimenti, vi sono altre considerazioni ? Ciao, buon lavoro. Così ho impostato la voltura. Vi ringrazio tutti per la prontezza nelle risposte. Riguardo all'opportunità o meno (sembra che l'obbligo non sussista) di inserire nella voltura il diritto di abitazione, ritengo (ma è solo una mia idea) che sia giusto indicarlo per completezza della pratica. Il fatto, poi, che nel futuro, in caso di morte della detentrice del diritto di abitazione, si debba ricorrere ad una nuova voltura, credo che sia il problema minore. Qualcuno diceva giustamente che siamo noi tecnici a dover consigliare il cliente. Poi ognuno fa come meglio crede, ovviamente nel rispetto delle norme. Ancora grazie per avermi dato un mano. Giovanni
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totonno
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"gaetano59" ha scritto: Ciao Antonio, capisco benissimo il tuo discorso e quello di Aran ed è anche condivisibile, dipende il contesto in cui si inquadra. Le pretese di cose che non sono obbligatorie per legge, da parte di uffici, enti, impiegati o funzionari, le vedo come vessatorie, ed è contro questo che io dico di combattere....... oltre ai soldi da spendere poi..... E' troppo comodo per chi sta dietro una scrivania chiedere sempre al "povero" cittadino di dimostrare ogni ogni cosa, anche quelle di cui non c'è bisogno perchè è la legge che loro "dovrebbero sapere e non sanno" che stabilisce come stanno le cose. Se mai nessuno dice niente ............. dove andremo a finire? In questo senso il mio intervento. Saluti Capisco il tuo discorso Gaetano ed è da condividere. Però non possiamo addossare l'onere sempre all'utente che deve andare all'ufficio a proclamare i propri incontestabili diritti. Saluti discorsivi. (...faccina che strizza l'occhiolino...) P.S. Gaetano...sei pronto con la torta?
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geoalfa
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quoto Gaetano 59 ! in toto ma, per dovere di chiarezza, evidenzio: [ Sinceramente non credo che "assecondare" le paturnie del funzionario di turno o la sua incapacità/ incompetenza, sia l'atteggiamento giusto da tenere. ] cordialità
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totonno
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"geoalfa" ha scritto: quoto Gaetano 59 ! in toto ma, per dovere di chiarezza, evidenzio: [ Sinceramente non credo che "assecondare" le paturnie del funzionario di turno o la sua incapacità/ incompetenza, sia l'atteggiamento giusto da tenere. ] cordialità Gianni, dove c'è da accendere le polveri o mettere mano alle armi, possiamo contare su di te, e questa è la tua forza. Però usiamo le nostre energie per affrontare battaglie ben più significative. Non si tratta di assecondare nessuna paturnia, perchè dal funzionario incapace, l'utente evita proprio di andare, e non si asseconda alcuna inopportuna richiesta dell'ignaro addetto, perchè egli non ha modo di esplicitarla, apparendo sul video il diritto di abitazione a chiare lettere sulla visura del soggetto pagatore di imposte e tributi che si appresta a controllare e spremere, rimanendo però deluso. Saluti doverosi. (....faccetta spremuta come un limone...)
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geoalfa
(GURU)
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Antonio, anche la tua tesi non fa una grinza, preferisco però non mettere tanta carne al fuoco, dopo non si fa in tempo a girarla nel tempo giusto! altrettante cordialità ( le faccette per ora ancora non ci sono come tante altre cose.... aspettiamo con pazienza! ) Gianni
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ovosodo
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Buongiorno, chiedo: in un atto dove il propietario vende separatamente diritto di abitazione e nuda proprietà viene iscritto catastalmente proprietà e diritto di abitazione? grazie dell'aiuto Marco M.
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ovosodo
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06 Luglio 2021 alle ore 12:55
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Buongiorno, specifico (mi scuso per l'entrata a gamba tesa ma mi è appena arrivata una cartella dall'ag delle entrate di importo notevolissimo): il notaio scrive sull'atto di compravendita: proprietà contro nuda proprietà e accensione di diritto di abitazione e il catasto cosa deve registrare? nuda proprietà o proprietà? grazie 1000
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