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Voltura di usufrutto e diritto di abitazione |

vespucciweb
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Il notaio mi dice che devo volturare un immobile così: tizio per il diritto d'abitazione caio per l'usufrutto di 1/3 zembronio per la nuda proprieta di 1/1 il programma voltura dice errore sulle quote. Come risolvo? saluti a tutti Io ho inserito zembronio per l'usufrutto di 2/3 e il programma va.... ma è giusto?
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geoalfa
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scusa tanto, ma che fai dai le quote a simpatia oppure le devi dare in base ad un atto ben specifico? tu ci dici:.......... [quote] Il notaio mi dice che devo volturare un immobile così: a.-) tizio per il diritto d'abitazione b.-) caio per l'usufrutto di 1/3 c.-) zembronio per la nuda proprieta di 1/1 ...... il programma voltura dice errore sulle quote. .......Io ho inserito zembronio per l'usufrutto di 2/3 e il programma va.... ma è giusto? [/quote] non considerando il diritto di abitazione che penso sia da attribuire 1/1 ,...... essendo l'immobile diviso i ìn tre parti: non pensi che è più giusto attribuire agli aventi diritto : - l'usufrutto della quota di 1/3 - la nuda proprietà di 1/3 , e... - la piena proprietà degli altri 2/3 ? o ho capito male io o sei tu che non ci dici tutto !!!! come vedi , ho rettificato l'imprecisione che ho commesso... dopo cenato si ragiona meglio !!! cordialità
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vespucciweb
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Non capisco cosa devo nascondere! Il diritto di abitazione è sempre per intero dato che chi ci abita abita in tutta l'abitazione. Tra l'altro nel programma i campi quota sono inibiti. Questo diritto nasce da un atto ben preciso con la nuda proprieta' per intero. Il diritto di usufrutto di 1/3 nasce da un vecchio atto. Il programma non mi permette di inserire come ho già detto, queste quote. il Notaio invece, insiste che per legge, possono convivere, sia il diritto di abitazione, sia l'usufrutto per 1/3 e sia la nuda proprietà per l'intero. Ora come posso sistemare la cosa? Vorrei essere certo della cosa prima di pensare che il Notaio sbaglia.
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totonno
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"vespucciweb" ha scritto: Non capisco cosa devo nascondere! Il diritto di abitazione è sempre per intero dato che chi ci abita abita in tutta l'abitazione. Tra l'altro nel programma i campi quota sono inibiti. Questo diritto nasce da un atto ben preciso con la nuda proprieta' per intero. Il diritto di usufrutto di 1/3 nasce da un vecchio atto. Il programma non mi permette di inserire come ho già detto, queste quote. il Notaio invece, insiste che per legge, possono convivere, sia il diritto di abitazione, sia l'usufrutto per 1/3 e sia la nuda proprietà per l'intero. Ora come posso sistemare la cosa? Vorrei essere certo della cosa prima di pensare che il Notaio sbaglia. Come accennato dal buon Geoalfa, manca qualcosa. Non è possibilie che un notaio ti abbia detto così, altrimenti scappa subito, non è un Notaio. Se c'è nuda proprietà per l'intero e l'usufrutto per 1/3, manca l'usufrutto degli altri 2/3. La nuda proprietà e l'usufrutto devono avere le stesse quote per coprire l'intera proprietà insieme all'eventuale pieno proprietario se avanzano quote. Il diritto di abitazione è sempre per l'intero. Esempi: 1/3 nuda proprietà 1/3 usufrutto 2/3 piena proprietà ---------------------- 1/2 n.p. 1/2 usuf. 1/2 p.p. ---------------------- 1/1 n.p. 1/1 usuf. ---------------------- 1/4 n.p. 1/4 u. 1/4 p.p. 1/4 p.p. 1/4 p.p. --------------------- 1/1 n.p. 1/3 usuf. 2/3 usuf. -------------------- La quota della piena proprietà deve essere divisa in parti uguali tra nuda proprietà ed usufrutto, anche in quota parziale dell'abitazione, la restante e fino al raggiungimento dell'intero deve però essere di piena proprietà. Quindi il software riconosce queste quote altrimenti il controllo formale non è verificato. Saluti.
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geoalfa
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"vespucciweb" ha scritto: 1) ......... Il diritto di usufrutto di 1/3 nasce da un vecchio atto. 2) il Notaio invece, insiste che per legge, possono convivere, sia il diritto di abitazione, sia l'usufrutto per 1/3 e sia la nuda proprietà per l'intero. ......... premesso che ho rettificato, quanto avevo anzi, non avevo attribuito: come detto non consideriamo il diritto di abitazione.... confermo che per la suddivisione si procede così: - l'usufrutto della quota di 1/3 a A - la nuda proprietà di 1/3 , a B e... - la piena proprietà degli altri 2/3 a C ! probabilmente il notaio si è espresso impropriamente, perchè non si attribuisce la quota della nuda proprietà per l'intero, quando questa ha solo il gravame dell'usufrutto di 1/3! cordialità
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vespucciweb
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stamattina ho ridomandato, mi è sorto il dubbio che avessi capito male ma insiste. dice : dal diritto d'abitazione che come sappiamo è per intero scaturisce la n.p. per intera. L'usufrutto per 1/3 viene da altra donazione. Premetto che condivido i VS dubbi, infatti è il motivo che mi ha spinto a questo topic, ma è convito, è un notaio navigato e non penso che sbagli. ma ....
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totonno
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"vespucciweb" ha scritto: stamattina ho ridomandato, mi è sorto il dubbio che avessi capito male ma insiste. dice : dal diritto d'abitazione che come sappiamo è per intero scaturisce la n.p. per intera. L'usufrutto per 1/3 viene da altra donazione. Premetto che condivido i VS dubbi, infatti è il motivo che mi ha spinto a questo topic, ma è convito, è un notaio navigato e non penso che sbagli. ma .... Confermo quanto già riportato. Tu hai ora tutti gli elementi per capire chi sbaglia (compreso il software che non gira). Per quanto esponi il notaio sostiene: "dal diritto d'abitazione, che come sappiamo è per intero, scaturisce la n.p. per intera." Neanche te ci credi. Dai retta, sei su scherzi a parte! Ed il Notaio è Lino Banfi travestito. C'eravamo cascati tutti..! Saluti.
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totonno
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"vespucciweb" ha scritto: Il notaio mi dice che devo volturare un immobile così: tizio per il diritto d'abitazione caio per l'usufrutto di 1/3 zembronio per la nuda proprieta di 1/1 il programma voltura dice errore sulle quote. Come risolvo? saluti a tutti Io ho inserito zembronio per l'usufrutto di 2/3 e il programma va.... ma è giusto? A proposito, aggiungendo Zembronio con l'ususfrutto di 2/3, ammesso sia supportato dai titoli legali di provenienza, l'intestazione è giusta anche se un pò strana e anomala, perchè è più logico sia: Caio usufr. 1/3 Zembronio n.p. 1/3 Zembronio p.p. 2/3 (oltre abitazione per l'intero) Saluti.
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geoalfa
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Salute! il tarlo che mi avete insinuato, mi ha consigliato di fare una semplicissima ricerca e dalla stessa è scatuto questo post, a cui ha sapientemente partecipato un gruppo di amici ed in particolare anonomo_padovano e numero di cui vi indico il link: www.geolive.org/modules.php?name=Forums&... vista la rilevante preparazione dei soggetti partecipanti, che confermano la mia tesi: il diritto di abitazione non è volturabile! leggete per credere e, se trovate disposizioni che dimostrano il contrario, mi farebbe piacere conoscerle. alla fine ne faremo una FAQ, tanto per fissarne i concetti in maniera indelebile! cordialità
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totonno
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Il diritto di abitazione non è volturabile, ma è un diritto reale, pertanto non disdegno di inserire il soggetto che lo possiede in atti al catasto. D'altronde è previsto l'inserimento dal programma "voltura" pertanto lo utilizzo volentieri. Saluti [VGL+SPZ IN RLZ DCF !!]
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geoalfa
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Totonno, grazie ! però preferisco che il catasto rimanga Catasto, mentre per la registrazione e trascrizione dei diritti reali ci sono altri mezzi, che non sto qui a trattare! mi rifò a questi due autorevoli pareri degli amici Anonimo_Padovano e Numero e, se non ti dispiace qui riporto, per opportuna conoscenza, visto che anche notai "navigati" contribuiscono ad alimentare la confusione: "anonimo_padovano" ha scritto:
Ma perchè non chiedete all'Agenzia perchè il § 10 dell'Istruzione XIV^ ( per la Conservazione del Nuovo catasto ) non menziona il diritto di abitazione? Ma se è così ( ed è così ) perchè mai deve essere iscritto in catasto un diritto che non è volturabile? E' vero che Sogei ha codificato anche questo ma Sogei, è noto, sconosce la Madre di tutte le istruzioni mentre i Catastali, professionisti interni all'Agenzia ed esterni, non possono permettersi questo lusso. Perchè non provate a segnalare ( senza bollo ) l'errore in cui è incorsa l'Agenzia e chiedete la cancellazione degli Abitanti? Vorrei vedere i balbettii... Ciao a tutti "numero" ha scritto: .... ho trovato questo: "Il diritto reale di abitazione è un diritto reale minore di godimento su cosa altrui, disciplinato, insieme al diritto reale di uso dagli articoli 1021 e seguenti del Codice Civile. Il diritto reale di abitazione è ancora più circoscritto del diritto di uso: ha per oggetto una casa e consiste nel diritto di abitarla limitatamente ai bisogni del titolare del diritto e della sua famiglia. La disciplina codicistica non consente di cedere il diritto in parola ad altri o di dare la casa gravata in locazione. Inoltre, nel nostro ordinamento, è previsto che il diritto di abitazione venga riconosciuto sulla casa coniugale, in caso di separazione, al coniuge cui vengono affidati i figli minori o con cui convivono i figli maggiorenni, purché non autosufficienti. Il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza coniugale, spetta anche, in caso di morte di uno dei coniugi, al coniuge superstite, ed essendo considerato un legato "ex lege", si acquisisce immediatamente al momento dell'apertura della successione ereditaria. mi piace ricordare un principio che spesso ricorre: il catasto serve per gestire la Banca Dati, ma non è probatorio....... La Legge è la Banca Dati che regola il vivere civile.... direi quindi, che è il caso di non far fare all'uno le veci dell'altro! :wink: cordialità
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totonno
(GURU)
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Geoalfa, prego. Per me, però, non è che non si deve inserire il diritto di abitazione nelle intestazioni catastali, ma direi si può inserire questo diritto, sia quando il soggetto, coniuge superstite, rinuncia (e per me è ancora più utile leggerlo e ricordarlo in atti perchè altrimenti può scomparire dalla visura) sia quando non rinuncia all'eredità. Fatta questa precisazione, concordo comunque con tutti gli illustri e utilissimi interventi. Saluti.
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Marlin
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Torremaggiore (FG)
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Riprendo questo argomento anche se con qualche piccola variazione nel quesito. Tizio muore e lascia una casa di cui era pienamente proprietario (1/1). Gli eredi sono: 1) moglie 2) 6 figli Ora in successione alla moglie andrà 1/3 ed ai 6 figli 2/3 da dividere in quote uguali. Considerando che alla moglie superstite spetta anche il diritto di abitazione, come dovrei impostare la voltura con il software VOLTURA?: PENSAVO: Dovrò impostare la moglie proprietaria per 1/3 e Diritto di abitazione 1/1? I filgi li devo inserire come NUDI PROPRIETARI o PORPRIETARI ognuno per la quota sopra indicata? Non sono riuscito a trovare altre risposte
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Arald
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Il problema del diritto di abitazione nella visura catastale nasce recentemente da quando è stata introdotta l'IMU. Nella fattispecie è possibile che in seguito ad una eredità, il coniuge superstite rinunci ad avere la sua quota di proprietà (lasciandola di fatto al figlio o ai figli), ma per legge mantiene comunque il diritto di abitazione e resta a vivere nell'appartamento. Ai fini IMU il diritto di abitazione, essendo un diritto reale, è equiparato alla proprietà o all'usufrutto, però se catastalmemte non compare, gli uffici comunali preposti al controllo dell'IMU possono obiettare il fatto che il soggetto abbia usufruito delle agevolazioni prima casa, compreso l'aliquota ridotta. Da qui il fatto che è meglio inserire il diritto di abitazione nella visura, onde evitare problemi. Rispondendo a Marlin, nel suo caso l'intestazione da indicare in voltura è: Moglie proprietaria per 3/9 1° Figlio proprietario per 1/9 2° Figlio proprietario per 1/9 3° Figlio proprietario per 1/9 4° Figlio proprietario per 1/9 5° Figlio proprietario per 1/9 6° Figlio proprietario per 1/9 Moglie con diritto di abitazione (senza quote, ovviamente). E' sempre meglio esprimere le quote con frazioni aventi un unico denominatore, così si controlla meglio se "la somma fa il totale" (come diceva il Principe De' Curtis); nel nostro caso la moglie ha 3/9, ovvero 1/3 della proprietà, e i figli 1/9 cadauno ovvero 1/6 cadauno dei restanti 2/3 della proprietà. Spero di essere stato chiaro. Ciao
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gaetano59
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"Arald" ha scritto: .............. Ai fini IMU il diritto di abitazione, essendo un diritto reale, è equiparato alla proprietà o all'usufrutto, però se catastalmemte non compare, gli uffici comunali preposti al controllo dell'IMU possono obiettare il fatto che il soggetto abbia usufruito delle agevolazioni prima casa, compreso l'aliquota ridotta. Da qui il fatto che è meglio inserire il diritto di abitazione nella visura, onde evitare problemi. .......... Sinceramente non credo che "assecondare" le paturnie del funzionario di turno o la sua incapacità/ incompetenza, sia l'atteggiamento giusto da tenere. Non c'è alcun obbligo (almeno fino ad ora) di inserire nelle risultanze catastali il diritto di abitazione. Sicuramente non quello spettante per legge al coniuge superstite!!!! "L’art. 540, comma II°, c.c., dispone che al coniuge, anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti d’abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni." Potrebbe avere un qualche senso (giusto per essere pignoli) inserire il diritto di abitazione conseguente ad atto tra vivi, nel quale il soggetto alienante si riserva il diritto di abitazione. Ma anche questa è una facoltà, non un obbligo, per cui l'eventuale solerte funzionario IMU si deve accontentare di una copia dell'atto e non può pretendere che il diritto compaia in visura. D'altro canto, se non cè un obbligo di legge, perchè si devono buttare dei soldi (oggi 70 €, domani chissà) per fare, a seguito della morte del titolare del diritto la voltura per la cancellazione dalla visura??? Questo il mio pensiero, poi... ognuno decide come vuole. Saluti
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