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Autore Il malfamato catasto e la proba conservatoria

anonimo_padovano

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14 Giugno 2005

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 0 -  0 - Inviato: 28 Luglio 2007 alle ore 15:32

Prendo spunto da precedenti interventi per confrontare il malfamato catasto con la proba (nel senso di probatoria) conservatoria e per sfatarne il mito.
Il catasto è costretto, per la sua stessa impostazione e non perché sia abitato da santi, a confrontare la denuncia in ingresso (pregeo, docfa, voltura) con la banca dati presente in atti.
Per il catasto (ovviamente per catasto intendo anche il professionista) il nuovo deve essere congruo con il vecchio.
E’ così che saltano fuori, appunto, le inconguenze che tutti conosciamo e con le quali quotidianamente ci confrontiamo.
E tutti concludiamo: meno male che il catasto, con tutti gli errori che ha, non è probatorio.
Alle incongruenze, agli errori, si pone rimedio, generalmente, con le istanze di correzione (mi risulta che a Padova si presentino - e si evadano - circa 6.000 istanze l'anno) ma a volte sembra una fatica di Sisifo; è vero che sani l’errore ma nel mentre se ne formano altri. La barca fa sempre acqua e nostro compito è gavottare e non ci passa per la mente che non ci saranno, un giorno, più errori.

Andiamo alla conservatoria, sorry, alla Pubblicità Immobiliare.
La P.I. accetta il nuovo senza verificare se è congruo con il vecchio.
Non controlla perchè non rientra nelle incombenze, perchè non può, perchè non vuole, perchè ... non so il perchè ma so che non controlla.
Quindi se vende Mario e in banca dati c’è Maria va bene lo stesso.
Se Mario possiede il mapp. 10 sez. B foglio 14 ma nell’atto sparisce la sez. B, va bene lo stesso.
Se l’immobile è nel comune A ma nell’atto è nel comune B, va bene lo stesso.
E che dire poi se nell'atto si racconta una cosa e nella nota di trascrizione se ne racconta un'altra?
Credetemi, ci sono montagne, un Himalaya, di atti fatti così.
Adesso ve ne racconto un’altra.
Sapete cosa fanno i notai quando hanno sbagliato un atto e il catasto (ripeto il catasto, non la conservatoria) lo fa presente?
Mica rifanno l’atto (forse costa molto ..), si limitano a presentare una nota di trascrizione in rettifica (forse costa molto di meno…) mentre l'atto sbagliato era e sbagliato rimane.

Conclusione.
In Italia la proprietà si trasferisce con un atto mentre la conservatoria si limita a pubblicizzarlo limitandosi a conservarlo così come glielo hanno consegnato.
Quindi se l'atto (scusate intendo il "documento traslativo") fa schifo la P.I. conserva lo schifo e pubblicizza lo schifo.
I visuristi della conservatoria fotografano quello che c’è, non possono criticare, non possono proporre istanza di correzione e i funzionari ipotecari, nell’eventualità che qualcuno facesse constatare un errore, hanno la risposta pronta: si rivolga al notaio.
In sostanza il catasto è "costretto" a fare pulizia mentre la conservatoria mette la sporcizia sotto il tappeto e nessuno parla, nessuno fiata.
Quando entri nella “casa catasto” vedi la sporcizia ma vedi anche qualcuno (catastale+professionista) che cerca di pulire mediante l’istanza di correzione; quando entri nella “casa conservatoria” tutto splende (purchè non ficchi lo sguardo sotto il tappeto).
Quindi, da tecnici, guardiamoci bene dalla probatorietà della P.I. perché probatorietà (della P.I.) non significa affatto qualità e ricordiamoci che la P.I. rende probatorio anche un bel cumulo di errori che nessuno corregge.

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Autore Risposta

geoalfa

(GURU)

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02 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 28 Luglio 2007 alle ore 19:06

bentornato anonimo_padovano, si sentiva la tua mancanza nel sito, se hai fatto buone ferie, sei tornato più pimpante che mai avresti pensato!
sei tornato ed hai fatto eccellenti considerazioni che condivido in pieno.
ma attento a non stuzzicare la vipera che dorme !!!
quello che hai sollevato non è un polverone, ma una cappa di piombo, che sarà molto difficile da rimuovere e penso nemmeno le banche potranno riuscire a farlo.
in una ctu recentissima ho dimostrato al GI una serie di errori che potrebbero inficiare tutta la esecuzione in atto, ed è ammutolito, per tutta risposta gli avvocati delle banche creditrici stanno studiando una strategia che potrà sicuramente sfociare in qualche altra ulteriore causa..... bontà loro.....!!!
comunque quello che dici è verissimo e secondo me, per risolvere il problema, basterebbe che lo stato consenta l'istituto della rettifica come si fa nel bistrattato catasto, senza ulteriori balzelli, anzi balzelloni da ghigliottina....
ma......
al governo esattore, non interessa l'esattezza, bensì il vile denaro ...ed allora come tu dici la probatorierà andrà a farsi friggere come le olive ascolane ( che - come dice il casinista di pietro- non c'azzeccano per nulla, ma sono buone... lo stesso)...

cordialità

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venturiniluciano

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08 Novembre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 28 Luglio 2007 alle ore 19:42

perdonatemi l'intrusione gogliardica
confermo che le olive ascolane sono buone, grazie geoalfa e grazie agli amici nonchè colleghi ascolani
p.s.
il vino ed il liquore li assaggio stasera
buona domenica

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geoalfa

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 29 Luglio 2007 alle ore 08:20

questa è l'ennesima conferma che l'ospitalità ascolana non è pelosa, te lo dico io che ascolano non sono, specialmente quando rivolta ad un amico, è sincera e non "pelosa" come mi è capitato qualche volta, da altre parti...
Luciano di sicuro riconoscerai che il vino dei colli ascolani è eccellente, ancora di più sarà il "Meletti". l'unica disgrazia è che se ne produce troppo poco, e non si può farne godere a tutti.
cordialità e ringraziamenti a te.

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geoalfa

(GURU)

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02 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 22 Agosto 2007 alle ore 08:13

mi scuso per la disgressione con luciano sulla bontà della osptalità, le olive e dei vini ascolani, però ci voleva: dare a cesare quello che è di cesare e come dice prodi quello che è degli altri facciamo a metà ciascuno.

però, caro anonimo_padovano, non ho capito perchè dici che il catasto è malfamato.
certamente spesso si fa di ogni erba un fascio, specialmente quando si passa per le forche gaudine appositamente preparate da qualche catastale - che proprio preparato non è ! -
però c'è da dire che sempre più spesso trovo ( in più uffici provinciali ) che la ciofeca se n'è andata in altri lidi (intendo molti "lavoratori socialmente utili" che di catasto non ne hanno mai saputo nulla e continuano a non saperne nulla + anche qualche ciabattino tecnico prestato al catasto , ma sono pochi casi ) i migliori e più coscienziosi sono restati.
questo dovevo testimoniarlo, a risentirci.

cordialità

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gianni04

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 0 -  0 - Inviato: 18 Settembre 2007 alle ore 08:12

Anche io ritengo che l'allusione al malfamato catasto sia un pochettino forte.
Ma anonimo_padovano, forse ha voluto evidenziare che troppo spesso noi, da quest'altra parte del bancone, con troppa facilità facciamo di ogni erba un fascio, e difronte a certi soprusi e manchevolezze di qualche scostumato, tendiamo ad attribuire l'aggettivo citato da anonimo anche a chi è conscio del suo ruolo e lo assolve nel migliore dei modi.

cari saluti

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geobax

(GURU)

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Biella

 0 -  0 - Inviato: 18 Settembre 2007 alle ore 09:41

concordo pienamente con anonimo_padovano e geoalfa. a chi, come il sottoscritto, capita di dover incrociare i dati del catasto con quelli della P.I. nella redazione di talune perizie, non saranno sfuggite le mille "beghe" degli atti di conservatoria...le note di trascrizione, più che quelle d'iscrizione per ovvi motivi, sono veramente da prendere con le pinze e la tuta anti-radiazioni: codici fiscali sbagliati, doppi nomi, identificativi catastali errati (tanto i risultati delle voltura automatica (comunque al 95% dai risultati orripilanti!) non li guarda nessuno)...
E' vero quello che dice anonimo_padovano: l'atto è sbagliato...si fa un atto di rettifica con relativa trascrizione, ma l'atto errato rimane agli atti e genera confusione...sono d'accordo sul fatto che si dovrebbe poter intervenire con rettifiche alla pari del catasto, ma toccheremmo la sacra casta notarile e uuuuuhhhh.....!! Mai sentito un notaio ammettere di aver toppato? o anche solo ammettere un errore materiale? Io, mai...

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gianni04

Iscritto il:
28 Luglio 2006

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 0 -  0 - Inviato: 18 Settembre 2007 alle ore 13:28

Fino a revisione completa della "cosa", ( quando sara? ) personalmente suggerirei che per far evidenziare l'atto sbagliato si possa fare qualche annotazione sullo stile delle riserve che vengono messe in catasto.
In questo modo la confusione potrebbe essere affievolita e si potrebbe mettere un punto fermo dal quale i notai dovranno partire per correggere la superficalità commessa.

di nuovo saluti

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geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 18 Settembre 2007 alle ore 16:23

se non sbaglio, dopo che ha scritto questo post anonimo_padovano non ci ha fatto più compagnia.
che gli avranno mozzato la mano?
me ne dispiacerebbe, perchè si sente molto il suo mancato apporto con interessanti e professionali interventi.
che sia stancato anche lui del continuo inserimento di nuovi post, magari aperti il giorno prima da altri e che si trova tre o quattro righe sotto o al massimo nella pagina precedente?

si sarà stancato delle risposte senza riferimenti normativi, lui che a questo ci tiene molto più di me?

mah !

io comunque lo invito a tornare, almeno intervenire nei post più significativi!

cordialità

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