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rubino
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Potenza
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"cassini" ha scritto: https://www.toscanamylove.it/itinerari/salviamo-il-ciuco-amiatino-e-non-solo/ Scherza tu, intanto i CATS SARANNO I PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO DEL NOSTRO PIANETA, non sapranno da che parte si impugna una palina ma vuoi mettere quando scatenano l'econonomia circolare?
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Pippocad
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"rubino" ha scritto: Ma se anche il ConSiglio Nazionale dice che ... www.youtube.com/watch?v=oYuAOb-gNqQ[/quo... Ma cos'è? una presa per il culo? La paghiamo noi con i contributi? Gli introvabili? i nativi digitali? L'economia circolare? ...avanti con le supercazzole!
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rubino
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"Pippocad" ha scritto: "rubino" ha scritto: Ma se anche il ConSiglio Nazionale dice che ... www.youtube.com/watch?v=oYuAOb-gNqQ[/quo... Ma cos'è? una presa per il culo? La paghiamo noi con i contributi? Gli introvabili? i nativi digitali? L'economia circolare? ...avanti con le supercazzole![/quote] Tutto regolare, c'è un drone e due donne, l'economia circolare e il futuro del pianeta (che sta in mano ai CATS). Manca solo una parola: GEOMETRA.
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robeci
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I geometri si stanno estinguendo a causa del cambiamento climatico, ma sarnno salvati dalla TAF 2.0
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samsung
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"Pippocad" ha scritto:
Li chiamiamo ”punti di dettaglio” e sono quelli che in passato servivano per l'inserimento manuale della dividente in mappa (lucidino e spillino). E'necessario rilevarne minimo una ventina nei casi più semplici e fino a un centinaio nei casi più complessi. Senza questi punti di dettaglio (vicini alla zona della dividente rossa) il frazionamento viene respinto. Da un eccesso all'altro. Battere spigoli o particolari ben definiti è sacrosanto, ma imporne 20, personalmente non credo di aver fatto molti lavori con queste possibilità, sono spesso fuori dal mondo.
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samsung
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"cassini" ha scritto:
Ma tanto chi ci ascolta? O meglio hanno chiesto a qualche GEOMETRA come la pensa? C'è un GEOMETRA??????? Si sarano consultati con i dirigenti del CNG, loro sono molto competenti e preparati, sanno bene quali sono le esigenze di chi si sporca le scarpe nel fango.
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rubino
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"samsung" ha scritto: "Pippocad" ha scritto:
Li chiamiamo ”punti di dettaglio” e sono quelli che in passato servivano per l'inserimento manuale della dividente in mappa (lucidino e spillino). E'necessario rilevarne minimo una ventina nei casi più semplici e fino a un centinaio nei casi più complessi. Senza questi punti di dettaglio (vicini alla zona della dividente rossa) il frazionamento viene respinto. Da un eccesso all'altro. Battere spigoli o particolari ben definiti è sacrosanto, ma imporne 20, personalmente non credo di aver fatto molti lavori con queste possibilità, sono spesso fuori dal mondo. Ma infatti, è un frazionamento o un piano quotato? Vi vorrei portare in certe zone da queste parti dove, in un intorno ragionevole (diciamo 400/500 m?) venti punti degni di essere battuti non li trovi, figuriamoci cento. Ecco che si dimostra quanto sia assurdo, con realtà territoriali così diverse, fare paragoni o importare modelli.
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Pippocad
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Forse mi sono espresso male. Non andiamo nei casi limite. Anche qui da me a volte non è possibile rilevare venti punti di dettaglio pertanto lo si scrive in relazione e il frazio passa. Ho appena inserito in mappa un rifugio in montagna con zero punti di dettaglio. Ma al netto dei casi limite (ove la qualità della mappa probabilmente è anche secondaria), nello media standard 20 punti si trovano sempre. Basta che il canneggiatore giri con la mappa in mano e quando vede un oggetto (muretto, bordo strada, palo, bordo rampa, spigolo altro edificio, recinzione, sasso, chiodo, ecc anche esterni alle particelle in oggetto) semplicemente li rileva. Se poi questi punti non risultano tutti su dividenti mappali li può cancellare prima di esportare il pregeo o comunque mantenere. Questi punti servono (in passato direi) per ri-tracciare le dividenti con tutti gli strumenti. Ma servono sopratutto e sono necessari al tecnico catastale, per l’inserimento in mappa della dividente e contestualmente migliorare la qualità della mappa in conservazione. Il software del tecnico catastale ha vari layer nella zona d'inserimento della riga rossa : - mappa d’impianto -mappa cartacea successive -mappa digitale in conservazione - tutti i rilievi pregeo fatti in zona dai tecnici - ortofoto -street view -cartografie gis Se nella zona d’inserimento vede che 5 tecnici con 5 pregeo hanno rilevato quel medesimo muretto (anche solo come punto di dettaglio) potrà fare delle valutazioni e degli aggiustamenti al fine di migliorare la qualità della mappa in loco. 100 punti di dettaglio intendo ad esempio quando inserisci un tratto di strada che incide su varie particelle (esproprio). La quota altimetrica non è manco prevista nel pregeo TAA. Mi piacerebbe fare un discorso tecnico. Non campanilistico o sui casi limite. Perché questa esperienza è condivisa da vari catasti d’Europa. Io sono convinto che non c’è granché da inventare (vedi drone) ma al limite migliorare queste esperienze.
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samsung
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"Pippocad" ha scritto: Questi punti servono (in passato direi) per ri-tracciare le dividenti con tutti gli strumenti. Ma servono sopratutto e sono necessari al tecnico catastale, per l’inserimento in mappa della dividente e contestualmente migliorare la qualità della mappa in conservazione. In Trentino non si fa la proposta di aggiornamento ? cordialmente
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Pippocad
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"samsung" ha scritto: "Pippocad" ha scritto: Questi punti servono (in passato direi) per ri-tracciare le dividenti con tutti gli strumenti. Ma servono sopratutto e sono necessari al tecnico catastale, per l’inserimento in mappa della dividente e contestualmente migliorare la qualità della mappa in conservazione. In Trentino non si fa la proposta di aggiornamento ? cordialmente No. C'è solo una tipologia di frazionamento perché la mappa è collegata al tavolare (probatorio). Io presento all'approvazione un frazionamento. Il tecnico catastale lo verifica. Lo approva in via provvisoria con scadenza 2 anni. In questi due anni bisogna "intavolarlo" ovvero fornire un atto notarilo o una istanza di intavolazione del proprietario per quelle operazione che non prevedono atti notarili. Ma al netto di questo, il tecnico catastale deve avere strumenti per migliorare la qualità della mappa in maniera autonoma. Ovviamente lasciando traccia rigorosa di quello che fa. Altrimenti le mappe non miglioreranno mai perché non è possibile rilevare di nuovo tutto il paese.
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cassini
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@ Pippo e tutti Ormai le mappe, intese come supporto cartaceo, non miglioreranno più. Anche perché sono un dato anacronistico. Oggi è la gestione del dato numerico o numerizzato il vero problema. I dati che restituiamo noi sono numerici, quelli provenienti dalle mappe cartacee sono numerizzati. E la sensazione che ho (forte) è che non riescono a gestire e cavalcare compiutamente questa fase. Ecco perché ci troviamo ancor oggi con la proposta di aggiornamento a lavorare su due layer diversi.
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Pippocad
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"cassini" ha scritto: @ Pippo e tutti Ormai le mappe, intese come supporto cartaceo, non miglioreranno più. Anche perché sono un dato anacronistico. Oggi è la gestione del dato numerico o numerizzato il vero problema. I dati che restituiamo noi sono numerici, quelli provenienti dalle mappe cartacee sono numerizzati. E la sensazione che ho (forte) è che non riescono a gestire e cavalcare compiutamente questa fase. Ecco perché ci troviamo ancor oggi con la proposta di aggiornamento a lavorare su due layer diversi. Qui c'è solo una mappa digitale in conservazione. Parte di questa mappa è numerica e parte numerizzata. Per la mia esperienza c'è e ci sarà sempre una parte di mappa con territorio “meno importante" che proviene dalla scansione/digitalizzazione delle mappe cartacee. Se vuoi scovare un errore di digitalizzazione o di deformazione (i fogli sono stati attaccati l'un l'altro in modo da avere un unica mappa) la mappa cartacea è ancora importante.
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cassini
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Come sono stati resi compatibili i dati numerizzati con quelli numerici? Cosa è stato considerato nella sovrapposizione?
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Pippocad
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Negli anni '90 tutti i fogli di mappa sono stati inviati ad una società per la digitalizzate a mano (vettorializzazione con tavoletta grafica A0 e puntatore). Successivamente, tramite software, hanno deformato le giunture dei fogli per farle combaciare in modo da formare un unica mappa in dwg/dxf. Questa manipolazione ha peggiorato sensibilmente la qualità della mappa in prossimità delle giunzioni. L’aver stirato una striscia di mappa ha inserito degli errori tipo: edifici a squadra che in quelle zone non lo erano più. Fatto questo, la mappa cartacea è stata dismessa e consultata solo per sistemare eventuali errori di digitalizzazione. Negli anni successivi si sono appaltate delle zone in cui sono stati fatti i rilievi ex novo. Con fotogrammetria/rilievo TS+GPS su una rete di PF stazionabili e con coordinate collaudate subcentimetriche. Con la fotogrammetria si è ottenuto un discreto risultato ma il lavoro di sistemazione successivo è stato importante. Tanto per capire nella prima stesura venivano messi in mappa anche alcuni TIR o bidoni dell'immondizia che sembravano edifici. Oppure l’algoritmo toglieva 1 metro di gronda standard ad ogni tetto per definire l’edificio sottostante…. Metodo abbandonato. I successivi rilievi con TS+GPS molto più stati nettamente più accurati ma il lavoro è stato immane. Queste porzioni di mappe così rilevate, dopo un collaudo, venivano inserite nella grande mappa dwg/dxf. Negli ultimi 10 anni il catasto ha capito però che le mappe vanno sistemate, man mano, durante l'inserimento dei frazionamenti e con i punti di dettaglio. Hanno quindi limitato gli appalti per il rilievo di intere zone. Ora capita che mi sospendono un frazionamento perché preventivamente sistemano la mappa e mi forniscono l'estratto mappa aggiornato. Questo sulla base del mio rilievo che immagino conferma quanto già hanno in banca dati. Non c’è una soluzione semplice… Tipo dronestyle
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cassini
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Sulle giunzioni meglio stendere un velo pietoso. Recentemente è stato eseguito lo stesso lavoro anche sul resto d'Italia. Per il problema in generale immodestamente avevo indicato una strada sulla cui bontà sono ancora convinto. www.geolive.org/forum/pregeo-e-docfa/cir... Anche quella sarebbe stata un lavoro immane ma avrebbe condotto a un risultato certo. Il problema attuale è che non sappiamo dove stiamo andando e dove le due strade si ricongiungeranno. Della serie: tiriamo a campà che qualche Santo provvederà.
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