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Autore FRAZ DEL 1951 MISURA TRA PARENTESI

saltafossi

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 0 -  0 - Inviato: 18 Maggio 2007 alle ore 09:54

Gent.mi Colleghi, mi ritrovo in una operazione di riconfinamento con un vecchio tipo di frazionamento del 1951 che riporta una misura lineare (molto importante per la ricostruzione) tra parentesi; ora, mi risulta dagli usi e consuetudini catastali, che queste misure indicavano una misura reale presa sul posto ma difforme dalla mappa (così come in effetti risulta anche tuttora).
Nonostante ricerche varie su questo sito, sui libri del Tani, sull'istruzione XIV etc,, non riesco però a trovare la precisa norma di riferimento su questo particolare tipo di indicazione (misura tra parentesi).
C'è qualcuno tra voi che può gentilmente fornirmela (semprechè esista una norma scritta a tal proposito)?
Ringrazio anticipatamente.

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Autore Risposta

geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 18 Maggio 2007 alle ore 11:51

E' una misura di chiusura allineamento?
Saluti

P.S. Bentornato sul forum!
A proposito della scansione delle mappe di Impianto ti ho mandato un messaggio (da circa 15 giorni).

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numero

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prato

 0 -  0 - Inviato: 18 Maggio 2007 alle ore 11:59

In merito si potrebbe obiettare sulla valenza di misure riportate in un frazionamento redatto prima del dpr 650/72.
Prima di tale data infatti il tipo non era allegato all'atto di trasferimento ma alla successiva domanda di voltura, quindi le parti non lo controfirmavano e di conseguenza non lo validavano.
Se il tecnico in fase di redazione del tipo trascriveva male una misura questo non voleva dire che il lotto compravenduto variasse la propria forma (inoltre la maggior parte dei tipi di quel periodo erano redatti "sulla carta" e non trovavano corrispondenza sui luoghi).
Nel caso in oggetto personalmente terrei in maggiore considerazione tutti i possibili riferimenti desumibili dal titolo (misure descritte, eventuali planimetrie allegate, ecc.).

saluti

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 18 Maggio 2007 alle ore 12:12

"numero" ha scritto:
In merito si potrebbe obiettare sulla valenza di misure riportate in un frazionamento redatto prima del dpr 650/72.
Prima di tale data infatti il tipo non era allegato all'atto di trasferimento ma alla successiva domanda di voltura, quindi le parti non lo controfirmavano e di conseguenza non lo validavano.
Se il tecnico in fase di redazione del tipo trascriveva male una misura questo non voleva dire che il lotto compravenduto variasse la propria forma (inoltre la maggior parte dei tipi di quel periodo erano redatti "sulla carta" e non trovavano corrispondenza sui luoghi).
Nel caso in oggetto personalmente terrei in maggiore considerazione tutti i possibili riferimenti desumibili dal titolo (misure descritte, eventuali planimetrie allegate, ecc.).

saluti



Tutto vero e sacrosanto però penso che, essendo Saltafossi non più un gattino di primo pelo, avesse già fatto i controlli preliminari a cui ti riferisci e probabilmente l'atto di compravendita richiama sia verbalmente che graficamente le misure del frazionamento.
Saluti

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numero

(GURU)

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prato

 0 -  0 - Inviato: 18 Maggio 2007 alle ore 12:12

ti aspettavo al varco!

ciao Cinelli

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 18 Maggio 2007 alle ore 12:14

Ciao Mazzetti!

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saltafossi

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 0 -  0 - Inviato: 18 Maggio 2007 alle ore 16:55

ringrazio numero e geocinel per il loro intervento; allora, x rispondervi, il fraz. è stato approvato prima dell'atto, il quale lo cita espressamente "giusta tipo di frazionamento eseguito dall'ing. xy di z, debitamente approvato dall'.u.t.e. di q, che verrà prodotto a corredo della domanda di voltura del presente atto", quindi direi senza ombra di dubbio è il nostro mezzo di prova per eccellenza.
nel fraz. immaginate una dividente che taglia per lungo un rettangolo con i lati corti a nord e sud.
in corrispondenza dei suddetti lati corti mi trovo 2+2 misure lineari una delle quali tra parentesi: la coppia di misure sul lato corto nord non mi da alcun problema in quanto a est è riferita ad una parete di un fabbricato di impianto ancora esistente e a ovest torna perfettamente con un vecchio cippo in cls rinvenuto in loco, quindi a nord tutto ok.
Per quanto riguarda il lato sud è molto importante far notare che il confine apparente che lo rappresenta (asse tra due filarini di piante) risulta notevolmente traslato rispetto alla mappa nel senso nord-sud; questa traslazione è risaputa da parti e controparti e non risulta oggetto della mia perizia se non per il fatto che devo riportarmi le famose misure sud del frazionamento.
ora se le misure (quella tra parentesi + l'altra) vengono riportate in prossimità del suddetto confine apparente queste tornano a meraviglia mentre se vengono riportate sulla mappa (confine catastale) scartano tra loro di svariati metri!
la mia interpretazione è che il tecnico abbia eseguito le misurazioni sul
confine apparente e abbia correttamente segnalato tra parentesi la discordanza con la mappa (dovuta alla predetta traslazione in senso sud-nord di tutto il lato sud).
Quello che "guasta la festa" sono altre due misure in tratteggio interne al rettangolo che non tornano assolutamente (nel senso di completamente discordanti) con la doppia coppia di misure succitate ma che guardacaso tornano perfettamente con la rappresentazione grafica della dividente nel frazionamento e della mappa (probabilmente avevano spillato il fraz sul copione di visura)! ...queste misure sulla linea tratteggiata porterebbero se considerate ai fini del riconfinamento ad una situazione sconvolgente rispetto ai luoghi rilevati...sembra come se queste misure in tratteggio fossero state indicate per posizionare graficamente la dividente...
ora, senza tediarvi ulteriormente, se io riesco a dimostrare che quella tra parentesi è la misura da assumere come primaria (a nord non ho problemi perchè la valenza della coppia rispetto alla misura sul tratteggio è schiacciante), riuscirei a evitare quei dubbi che un agguerrito ctp potrebbe sollevare.
ecco perchè chiedevo se esiste una norma specifica che disciplini la misura tra parentesi.
scusatemi se mi sono dilungato, questi rompicapo sono belli quando si riesce a risolverli, sennò te li sogni anche di notte!
grazie ancora e salutoni.

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saltafossi

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 0 -  0 - Inviato: 18 Maggio 2007 alle ore 16:55

ringrazio numero e geocinel per il loro intervento; allora, x rispondervi, il fraz. è stato approvato prima dell'atto, il quale lo cita espressamente "giusta tipo di frazionamento eseguito dall'ing. xy di z, debitamente approvato dall'.u.t.e. di q, che verrà prodotto a corredo della domanda di voltura del presente atto", quindi direi senza ombra di dubbio è il nostro mezzo di prova per eccellenza.
nel fraz. immaginate una dividente che taglia per lungo un rettangolo con i lati corti a nord e sud.
in corrispondenza dei suddetti lati corti mi trovo 2+2 misure lineari una delle quali tra parentesi: la coppia di misure sul lato corto nord non mi da alcun problema in quanto a est è riferita ad una parete di un fabbricato di impianto ancora esistente e a ovest torna perfettamente con un vecchio cippo in cls rinvenuto in loco, quindi a nord tutto ok.
Per quanto riguarda il lato sud è molto importante far notare che il confine apparente che lo rappresenta (asse tra due filarini di piante) risulta notevolmente traslato rispetto alla mappa nel senso nord-sud; questa traslazione è risaputa da parti e controparti e non risulta oggetto della mia perizia se non per il fatto che devo riportarmi le famose misure sud del frazionamento.
ora se le misure (quella tra parentesi + l'altra) vengono riportate in prossimità del suddetto confine apparente queste tornano a meraviglia mentre se vengono riportate sulla mappa (confine catastale) scartano tra loro di svariati metri!
la mia interpretazione è che il tecnico abbia eseguito le misurazioni sul
confine apparente e abbia correttamente segnalato tra parentesi la discordanza con la mappa (dovuta alla predetta traslazione in senso sud-nord di tutto il lato sud).
Quello che "guasta la festa" sono altre due misure in tratteggio interne al rettangolo che non tornano assolutamente (nel senso di completamente discordanti) con la doppia coppia di misure succitate ma che guardacaso tornano perfettamente con la rappresentazione grafica della dividente nel frazionamento e della mappa (probabilmente avevano spillato il fraz sul copione di visura)! ...queste misure sulla linea tratteggiata porterebbero se considerate ai fini del riconfinamento ad una situazione sconvolgente rispetto ai luoghi rilevati...sembra come se queste misure in tratteggio fossero state indicate per posizionare graficamente la dividente...
ora, senza tediarvi ulteriormente, se io riesco a dimostrare che quella tra parentesi è la misura da assumere come primaria (a nord non ho problemi perchè la valenza della coppia rispetto alla misura sul tratteggio è schiacciante), riuscirei a evitare quei dubbi che un agguerrito ctp potrebbe sollevare.
ecco perchè chiedevo se esiste una norma specifica che disciplini la misura tra parentesi.
scusatemi se mi sono dilungato, questi rompicapo sono belli quando si riesce a risolverli, sennò te li sogni anche di notte!
grazie ancora e salutoni.

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 18 Maggio 2007 alle ore 18:15

Se io fossi il CTU opererei così:
Siccome nessuna circolare o quant'altro parla del significato di misure tra parentesi e non può nell'individuazione di un confine esser fatta nessuna presunzione su cosa vogliano dire le parentesi, si prendono le misure nude e crude riportate nel frazionamento e si stabilisce qual'è.
Purtroppo se da dette risulterà che la linea sempre riconosciuta come tale è totalmente sballata bisognerà che la parte soccombente cerchi di riferirsi ad altri elementi tipo materializzazioni o testimonianze.
Però in una individuazione topografica nessuna presunzione può essere fatta.
E' vero che in molti uffici venivano usate le parentesi, fortunatamente non tante volte, per individuare una misura reale fuori tolleranza o una misura catastale o chissà che cos'altro.
Ma non avendo elementi tipo una relazione che ce lo esplichi noi non possiamo presumere niente.
Saluti

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saltafossi

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 0 -  0 - Inviato: 18 Maggio 2007 alle ore 20:00

il problema geocinel è che nel mio caso ho due misure in completa antitesi tra di loro...cmq mi sono sentito con i due ctp e per fortuna una volta esposta la mia interpretazione-ricostruzione si sono dichiarati perfettamente daccordo...
saluti.
p.s.:ho risposto alla tua mail; grazie della bella notizia!

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 18 Maggio 2007 alle ore 20:03

Tu dici allora che il tipo non è geometricamente ricostruibile?
Saluti

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geom24212

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 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2007 alle ore 09:12

"saltafossi" ha scritto:
Gent.mi Colleghi, mi ritrovo in una operazione di riconfinamento con un vecchio tipo di frazionamento del 1951 che riporta una misura lineare (molto importante per la ricostruzione) tra parentesi; ora, mi risulta dagli usi e consuetudini catastali, che queste misure indicavano una misura reale presa sul posto ma difforme dalla mappa (così come in effetti risulta anche tuttora).
Nonostante ricerche varie su questo sito, sui libri del Tani, sull'istruzione XIV etc,, non riesco però a trovare la precisa norma di riferimento su questo particolare tipo di indicazione (misura tra parentesi).
C'è qualcuno tra voi che può gentilmente fornirmela (semprechè esista una norma scritta a tal proposito)?
Ringrazio anticipatamente.



Non so se esista una normativa in tal senso ma in provincia di BS in quel periodo (anni 50) e fino circa agli anni 80, era richiesto per i tipi mappali o frazionamenti, indicare in nero le misure di mappa e riportare in rosso (tra parentesi) la misura rilevata sul posto.-
Le quote nere di inizio e fine dell'allineamento erano quelle desunte dalla mappa mentre quelle intermedie, potevano essere compensate per un adattamento del reale con il catastale.-
Nel tuo caso pertanto, per la ricostuzione sul posto del tipo, devi rifarti alle quote rosse che dovrebbero indicare la reale distanze tra i vertici degli allineamenti e delle dividenti.-

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saltafossi

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 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2007 alle ore 18:06

x geom24212: ti ringrazio, ma vale un pò lo stesso discorso che facevo per il problema della parentesi, cioè io avrei bisogno di sapere la norma precisa in materia (semprechè esista), l'uso e la consuetudine potrebbero non essere sufficienti per una interpretazione corretta.
x geocinel: il tipo è ricostruibile in maniera ambigua: due misure sono riferite alla stessa linea con scarti metrici(!) sul risultato finale a seconda che si utilizzi l'una o l'altra!

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numero

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prato

 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2007 alle ore 18:44

"saltafossi" ha scritto:
il tipo è ricostruibile in maniera ambigua: due misure sono riferite alla stessa linea con scarti metrici(!) sul risultato finale a seconda che si utilizzi l'una o l'altra!



Prevedo un bello scontro tra CTP/CTU! Vinca il migliore!

saluti

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saltafossi

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 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2007 alle ore 20:05

...per il momento ho la fortuna di avere l'approvazione dei ctp su quanto studiato, interpretato e svolto...spero che dopo il deposito della ctu non mi "accoltellino alle spalle" :lol:
salutoni a tutti!

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