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CLASSAMENTO D/1 o C/3? |

ragazzoni
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Mi si presenta questo caso: un'unità di 287 mq. ad uso laboratorio artigianale è impropriamente censito in cat. D/1, ho presentato richiesta di autotutela per classamento in C/3 (laboratorio arti e mestieri) e mi è stata respinta con motivazioni soggettive e personali dell'ufficio e non riferite alla specifica normativa. Volendo fare ricorso in commissione tributaria, vorrei sapere i riferimenti normativi per il classamento, ovvero le caratteristiche che devono avere gli immobili ascrivibili alle due categorie. Ringrazio in anticipo per l'eventuale aiuto di colleghi più esperti.
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CESKO
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io non userei la parola "impropriamente", considerata la superficie rientra senza ombra di dubbio in categoria speciale, quindi va bene il D/1... l'autotutela serve a poco e fare ricorso in commissione Tributaria è una perdita di tempo! parliamo di mq. 287.00, non considerando magari altre caratteristiche, tipo l'altezza e/o altro(dati che non hai fornito). Saluti
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ragazzoni
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ho usato quel termine perchè ritengo che l'unità non possa essere definita "opificio-fabbricato industriale" in quanto priva di macchinali speciali fissi e non "costruita per le speciali esigenze di un'attività industriale o commerciale, e non suscettibile di una destinazione diversa senza radicali trasformazioni" ... definizioni che ho trovato per la categoria D/1, inoltre ho saputo che all'ADT utilizzano un limite di 400 mq. per inserire le unità nella cat. D/1 anche se poi come risposta alla richiesta di autotutela scrivono che il limite non è sempre applicabile (ma non si dice quando lo è e quando non lo è). Ma dove stanno scritti i requisiti che devono avere i D/1 e quelli del C/3?
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SIMBA64
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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"CESKO" ha scritto: io non userei la parola "impropriamente", considerata la superficie rientra senza ombra di dubbio in categoria speciale, quindi va bene il D/1... l'autotutela serve a poco e fare ricorso in commissione Tributaria è una perdita di tempo! parliamo di mq. 287.00, non considerando magari altre caratteristiche, tipo l'altezza e/o altro(dati che non hai fornito). Saluti Mi permetto una domanda CESKO, tu che sei esperto di circolari, qual'e' quella che stabilisce la superficie per la quale una U.I. va considerata in D1 o C3 o C2. Grazie se vorrai rispondermi. Saluti circolari
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CESKO
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"ragazzoni" ha scritto: ho saputo che all'ADT utilizzano un limite di 400 mq. veramente il limite(almeno dalle mie parti) è di 200.00 mq, oltre rientra in categoria non ordinaria e quindi speciale!
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dado48
(GURU)
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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Per quanto possa valere questa pubblicazione (non se ne conoscono gli autori), a pagina 5 si può trovare un'indicazione: www.geometri.pd.it/dwload/user/CATEGORIE... che deve essere, in ogni modo, ben approfondita prima di utilizzarla così com'è, con ricerche sulla veridicità di quanto scritto. Ciao, buon lavoro.
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robertopi
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"ragazzoni" ha scritto: Mi si presenta questo caso: un'unità di 287 mq. ad uso laboratorio artigianale è impropriamente censito in cat. D/1, ho presentato richiesta di autotutela per classamento in C/3 (laboratorio arti e mestieri) e mi è stata respinta con motivazioni soggettive e personali dell'ufficio e non riferite alla specifica normativa. Volendo fare ricorso in commissione tributaria, vorrei sapere i riferimenti normativi per il classamento, ovvero le caratteristiche che devono avere gli immobili ascrivibili alle due categorie. Ringrazio in anticipo per l'eventuale aiuto di colleghi più esperti. Puoi spiegare come è avvenuto tale classamento ? A seguito di un docfa è stata variata la categoria proposta? saluti
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ragazzoni
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"robertopi" ha scritto: "ragazzoni" ha scritto: Mi si presenta questo caso: un'unità di 287 mq. ad uso laboratorio artigianale è impropriamente censito in cat. D/1, ho presentato richiesta di autotutela per classamento in C/3 (laboratorio arti e mestieri) e mi è stata respinta con motivazioni soggettive e personali dell'ufficio e non riferite alla specifica normativa. Volendo fare ricorso in commissione tributaria, vorrei sapere i riferimenti normativi per il classamento, ovvero le caratteristiche che devono avere gli immobili ascrivibili alle due categorie. Ringrazio in anticipo per l'eventuale aiuto di colleghi più esperti. Puoi spiegare come è avvenuto tale classamento ? A seguito di un docfa è stata variata la categoria proposta? saluti E' stata fatta una pratica nel 94 penso di frazionamento di fabbricato più grosso in unità di superficie ridotta, probabilmente è stata mantenuta la cat. D/1 originaria ed i proprietari non si sono mai interessati della cosa, solo ora per effetto di un'accertamento ICI si sono resi conto del problema, visto poi che l'IMU aumenterà hanno richiesto di presentare ricorso.
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CESKO
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"ragazzoni" ha scritto: "robertopi" ha scritto: "ragazzoni" ha scritto: Mi si presenta questo caso: un'unità di 287 mq. ad uso laboratorio artigianale è impropriamente censito in cat. D/1, ho presentato richiesta di autotutela per classamento in C/3 (laboratorio arti e mestieri) e mi è stata respinta con motivazioni soggettive e personali dell'ufficio e non riferite alla specifica normativa. Volendo fare ricorso in commissione tributaria, vorrei sapere i riferimenti normativi per il classamento, ovvero le caratteristiche che devono avere gli immobili ascrivibili alle due categorie. Ringrazio in anticipo per l'eventuale aiuto di colleghi più esperti. Puoi spiegare come è avvenuto tale classamento ? A seguito di un docfa è stata variata la categoria proposta? saluti E' stata fatta una pratica nel 94 penso di frazionamento di fabbricato più grosso in unità di superficie ridotta, probabilmente è stata mantenuta la cat. D/1 originaria ed i proprietari non si sono mai interessati della cosa, solo ora per effetto di un'accertamento ICI si sono resi conto del problema, visto poi che l'IMU aumenterà hanno richiesto di presentare ricorso. a conti fatti l'IMU da pagarsi sulle categorie "D" è nettamente inferiore a quella che si paga in categoria "C"..... quindi non so fino a che punto ti conviene la variazione(dipende dalla rendita della categoria "D")
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robertopi
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Secondo me l'istanza non è idonea per la modifica della rendita, per cui se ci sono le caratteristiche dell'ordinarietà, potresti fare una variazione di destinazione con Docfa. Ogni considerazione in merito, comunque, andrebbe fatta conoscendo lo stato dei luoghi, non ultimo il fatto se tale immobile sia in uso e se sia realmente destinato a laboratorio artigianale, salvo verificare presso l'adt se per il comune/provincia in questione, esistano tabelle con i famigerati e fantomatici limiti di superficie. saluti
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CESKO
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"robertopi" ha scritto: Secondo me l'istanza non è idonea per la modifica della rendita, per cui se ci sono le caratteristiche dell'ordinarietà, potresti fare una variazione di destinazione con Docfa. Ogni considerazione in merito, comunque, andrebbe fatta conoscendo lo stato dei luoghi, non ultimo il fatto se tale immobile sia in uso e se sia realmente destinato a laboratorio artigianale, salvo verificare presso l'adt se per il comune/provincia in questione, esistano tabelle con i famigerati e fantomatici limiti di superficie. saluti CONCORDO PIENAMENTE..... il nocciolo del problema resta sempre il fatto del limite di superficie! dalle mie parti quando si superano i 200 mq scatta automaticamente la categoria speciale, non so in altri uffici!
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ragazzoni
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"CESKO" ha scritto: "ragazzoni" ha scritto: "robertopi" ha scritto: "ragazzoni" ha scritto: Mi si presenta questo caso: un'unità di 287 mq. ad uso laboratorio artigianale è impropriamente censito in cat. D/1, ho presentato richiesta di autotutela per classamento in C/3 (laboratorio arti e mestieri) e mi è stata respinta con motivazioni soggettive e personali dell'ufficio e non riferite alla specifica normativa. Volendo fare ricorso in commissione tributaria, vorrei sapere i riferimenti normativi per il classamento, ovvero le caratteristiche che devono avere gli immobili ascrivibili alle due categorie. Ringrazio in anticipo per l'eventuale aiuto di colleghi più esperti. Puoi spiegare come è avvenuto tale classamento ? A seguito di un docfa è stata variata la categoria proposta? saluti E' stata fatta una pratica nel 94 penso di frazionamento di fabbricato più grosso in unità di superficie ridotta, probabilmente è stata mantenuta la cat. D/1 originaria ed i proprietari non si sono mai interessati della cosa, solo ora per effetto di un'accertamento ICI si sono resi conto del problema, visto poi che l'IMU aumenterà hanno richiesto di presentare ricorso. a conti fatti l'IMU da pagarsi sulle categorie "D" è nettamente inferiore a quella che si paga in categoria "C"..... quindi non so fino a che punto ti conviene la variazione(dipende dalla rendita della categoria "D") Tranquillo la verifica è stata fatta e conviene la variazione, anche se di poco, ma a questo punto per il cliente è una questione di principio. Per quanto riguarda la questione della superficie, anche nella pubblicazione che mi ha segnalato DADO48 il limite è riferito ai 400 mq. Fare una variazione di destinazione con Docfa non mi sembra una cosa giusta, se all'ADT ricevono la pratica dopo aver esaminato negativamente il ricorso, come possono accettarla? Devo solo sperare che non se ne accorgano ma se non c'è un riferimento legislativo univoco per l'individuazione degli immobili nell'ambito delle due diverse categorie, siamo sempre nel campo dell'arbitrarietà e della soggettività. Vabbè che siamo in Italia ma la cosa non mi piace proprio! Possibile che nessuno mi sa indicare un riferimento normativo preciso? Grazie a tutti per la partecipazione alla discussione
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robertopi
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Il fatto che nessuno sappia indicarti il riferimento normativo, è perchè non c'è. Il discorso in questione si basa tutto, come ti ho detto, sui principi dell'ordianrietà. Riguardo al docfa, ritengo sia l'unica strada e comunque metterei da parte le questioni di principio, poichè al fisco non frega una mazza. Cerca di reperire il vecchio docfa, vedi come è avvenuta la valutazione che ha scaturito tale rendita, se deriva da un classamento d'ufficio (una volta la rndita non si proponeva). saluti
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