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Argomento: Circolare 1/2007 - Tipo mappale riguardante piu' fabbricati
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geobax
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17 Maggio 2005
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"geocape" ha scritto: Per geobax: In quanto alla fusione di due particelle con ditte differenti credo proprio che non si possa fare...strana la risposta che hanno dato a macius. Buon lavoro a tutti... Il fatto che una tale "fusione" non si possa fare è già palese nel solo far mente locale alla definizione di "particella" che, quale elemento inventariale minino della cartografia catastale, è definita dall'art. 13 comma 2 dm 28/98 in questo senso: " L'elemento inventariale minimo della cartografia e' la particella di possesso costituita da una porzione di terreno, sito nello stesso comune e foglio di mappa, caratterizzata da continuita' fisica ed isopotenzialita' produttiva, nonche' da omogeneita' dei diritti reali sullo stesso insistenti. " Secondo me la casistica trattata è molto rara, come anche rileva la circ. 2/2006. un caso non proprio raro è quello di fabbricato edificato da coniugi a cavallo di due particelle: l'una acquistata da un coniuge prima del matrimonio (ovvero quale bene personale per atto di liberalità), l'altra acquistata da entrambi nel regime di comunione dei beni. In questo caso, il TM potrà essere unico ai sensi del discusso § 3.4 circ. 1/2007, ma certo non si potrà comunque procedere alla fusione delle particelle. Il docfa dovrà essere redatto come prescritto al punto 1 della circ. 15232/2002, ovvero creando due distinte uu.ii. unite di fatto, ma facenti capo a ciascuna delle titolarità distintamente; in tal senso di risponderà correttamente alla verifica dei diritti di cui dispone il § 3.4 nella seconda parte. ciao, buon lavoro a tutti
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macius
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Che vi devo dire... comunque piu' che entrare nel merito nella risposta che mi hanno dato i tecnici dell'Adt me la prenderei con chi ha scritto la circolare: se era scritta in dialetto lucano stretto forse la interpretavo con più facilità!!! 8O
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Alberto
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Mi accodo alla discussione per portarvi un mio caso concreto. un insieme di alcune particelle, tutte confinanti tra di loro; su di esse insistono due fabbricati, separati; alcuni mappali ed un fabbricato appartengono ad un proprietario, gli altri mappale e l'altro fabbricato appartengono ad un altro proprietario; Ho eseguito un frazionamento per suddividere alcuni di questi mappali, alcuni sono rimanti ai terreni, altri sono stati portati all'urbano singolarmente, alcuni sono stati fusi con i fabbricati ivi esistenti ( rispettando la titolatirà) Ho presentato un unico TF+TM che mi è stato regolarmente sospeso perchè sostenevano che essendo due ditte differenti dovevo presentare due TM distinti; ho quindi chiesto e preteso l'applicazione della circ. 1/2007, insistendo perchè venisse applicato quanto scritto e chiedendo esplicitamente che mi fosse detto in base a quale disposizione scritta non fosse possibile redigere un unico TM; la risposta non mi è stata data immediatamente, nel senso che si sono presi qualche giorno di tempo per approfondire l'argomento, ma alla fine il tipo mi è stato approvato.
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geom68
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:( leggendo questo post non ho ancora capito una cosa per esempio ho due particelle: AAA = TIZIO BBB = CAIO bene a cavallo di queste particelle esiste un vecchio fabbricato unico ma di fatto diviso in due metà terra/cielo una di TIzio e una di Caio. Si può fare un unico mappale con due docfa distinti? :?: :?: :?: Scusatemi se non sono stato chiaro :!:
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geom68
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Alberto
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Secondo me si, si può fare, anzi io lo ho già fatto e proprio oggi ne sto facendo un altro.
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Silvano
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Solito discorso dell'interpretazione... Quando ho letto quella circolare ho subito pensato che andasse applicata a quei casi come le bi-tri-quadri familiari. Di norma noi interveniamo col rilievo e il tipo quando queste sono ancora di proprietà del costruttore, ma se il lottizzatore vendesse il terreno + progetto approvato? Chi ha lavorato in casi simili sa come effettuare la proposta di aggiornamento con libretti diversi non è ne agevole ne sicura di risultato rassomigliante alla realtà. Ecco quindi in nostro aiuto detta circolare, che se non erro spiega anche come trattare il docfa nel caso di due unità facenti parte dello stesso immobile. Utilizzare la circolare 1/2007 per risolvere problemi non legati alla difficoltà di effettuare una proposta di aggiornamento idonea (magari per spendere qualche euro di diritti in meno) mi sembra alquanto pittoresco. Detto questo, geom68, si: il tuo caso è proprio quello descritto nella circolare 1/2007
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Alberto
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"Silvano" ha scritto:
Utilizzare la circolare 1/2007 per risolvere problemi non legati alla difficoltà di effettuare una proposta di aggiornamento idonea (magari per spendere qualche euro di diritti in meno) mi sembra alquanto pittoresco. Premesso che non mi pare vi sia nulla da interpretare, dato che la circolare a me sembra scritta in modo chiaro e dettagliato, non trovo assolutamente pittoresco fare risparmiare ai miei clienti 44+65 euro oltre al mio onorario, per ogni tipo mappale "non presentato", ma anzi lo trovo professionale : in fondo curare gli interessi dei nostri committenti e dargli il meglio al minor costo possibile rientra nei nostri doveri. Personalmente preferisco far bella figura col mio committente e dimostrargli che gli ho fatto risparmiare qualche euro pretendendo quanto gli è dovuto, piuttosto che seguire la strada più semplice chinando il capo e dicendo sempre di si.
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Alberto
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"Alberto" ha scritto: Secondo me si, si può fare, anzi io lo ho già fatto e proprio oggi ne sto facendo un altro. Approvato.
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lucanto
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l'interpretazione corretta, datami da chi ne sa più di me, è quella che è possibile fare un unico tipo mappale per fabbricati appartenente a ditte diverse situati nello stesso lotto edilizio. Mi spiego meglio, Caso 1- lotto urbano diviso in subalterni , nuove costruzioni o ampliamenti realizzati da ditte diverse in diversi subalterni. Caso 2- Particelle contigue ai terreni, di diversa ditta, nuove costruzioni o ampliamenti che andranno a formare un unico lotto edilizio, quindi con divisione all'urbano con subalterni. Per il caso 2 si può obiettare che non si possono fondere particelle di ditte diverse, ma in alcuni uffici nel caso di sconfinamento su terreno altrui, (ad esempio persona con fabbricato proprio bene personale che amplia su particella acquistata con comunione dei beni), oppure fabbricato situato a cavallo tra le due particelle ma con unico accesso e recinzione, ciò è consentito. Ne consegue che per i casi citati di mappali che rimangono separati, non è possibile fare un unico tipo.
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Alberto
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Brescia
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"lucanto" ha scritto: l'interpretazione corretta, datami da chi ne sa più di me, è quella che è possibile fare un unico tipo mappale per fabbricati appartenente a ditte diverse situati nello stesso lotto edilizio. Dove sta scritto che deve essere lo stesso lotto edilizio? "lucanto" ha scritto:
Caso 1- lotto urbano diviso in subalterni , nuove costruzioni o ampliamenti realizzati da ditte diverse in diversi subalterni. Dove sta scritto che le ditte diverse devono essere in diversi subalterni? "lucanto" ha scritto:
Caso 2- Particelle contigue ai terreni, di diversa ditta, nuove costruzioni o ampliamenti che andranno a formare un unico lotto edilizio, quindi con divisione all'urbano con subalterni. Dove sta scritto che dovranno fomrare un unico lotto diviso in subalterni? "lucanto" ha scritto:
Ne consegue che per i casi citati di mappali che rimangono separati, non è possibile fare un unico tipo. 8O ? Qui secondo me si vuole trovare a tutti i costi una interpretazione leggendo cose che non sono state scritte. Analizziamo cosa è scritto nella circolare al punto 3.4: I tipi mappali riguardanti più fabbricati appartenenti a ditte diverse, quindi indistintamente qualsiasi tipologia di tipo mappale riguardante più fabbricati, c'è scritto fabbricati e non subalterni, appartenenti ditte diverse, insistenti su di un’unica particella originaria o comunque su di un appezzamento continuo di terreno interessante più particelle, quindi i fabbricati di cui sopra ( qualsiasi tipo di fabbricato, non c'è scritto solo per le bifamiliari o per specifiche tipologia di edificio) devono insistere su: opzione a - un unica particella originaria "o comunque", quindi opzioone b- un appezzamento continuo di terreno interessante più particelle con la circolare 2/2006 erano stati esclusi dalla trattazione con procedura Pregeo 9. Si evidenzia ora che tali tipologie di atti di aggiornamento possono essere completamente trattati con l’attuale versione della procedura (SP n. 2). è scritto chiaro : Si evidenzia ora che tali tipologie di atti di aggiornamento possono essere completamente trattati con l’attuale versione della procedura (pregeo) Per la predisposizione di tali tipologie di documenti di aggiornamento, nella pagina Informazioni Generali, sono da riportare tutti i titolari di diritti reali delle particelle interessanti l’atto di aggiornamento cartografico oltre i soggetti dichiaranti per le ditte non allineate. Quanto sopra vale per tutte le tipologie, indistintamente. Per i lotti con ditta non allineata, si dovrà indicare nella pagina Informazioni sui soggetti, la ditta da intestarsi al N.C.E.U. per ogni nuova particella o lotto urbano costituito. Questo vale solo per i lotti con ditta non allineata, notare che la parola lotto compare solo in questa riga, quindi volergli attribuire altro significato e fuorviante; In deroga a quanto previsto al paragrafo n. 8.2 della circolare n. 2 del 9 marzo 2006, alla verifica della coerenza dell’intestazione catastale indicata dalla parte ed all’apposizione di eventuali riserve, si provvederà al momento dell’accettazione della pratica DOCFA e non nella fase di approvazione del tipo mappale. Pertanto la ditta dichiarata sull’atto di aggiornamento cartografico non formerà oggetto di variazione, qualora impropriamente indicata dal tecnico redattore. Ulteriore specifica che non pone limitazioni significative. Io la LEGGO così, non mi pare di averla interpretata.
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lucanto
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Hai assolutamente ragione, ma l'intenzione dello scrivente era quella che ti ho detto in precedenza, anche perchè vuole fare riferimento a circolari già emanate, dall'istituzione del mod. 3spc in poi. Che sia scritta in modo diverso è lapalissiano.. In effetti, credo che la quasi totalità degli uffici provinciali, non permette il tipo mappale unico. Buon lavoro
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Alberto
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"lucanto" ha scritto: Hai assolutamente ragione, ma l'intenzione dello scrivente era quella che ti ho detto in precedenza, anche perchè vuole fare riferimento a circolari già emanate, dall'istituzione del mod. 3spc in poi. Che sia scritta in modo diverso è lapalissiano.. In effetti, credo che la quasi totalità degli uffici provinciali, non permette il tipo mappale unico. Buon lavoro Purtroppo non ho il dono di leggere nel pensioero, quindi posso solo leggere quanto scritto e pretendere che venga applicato, almeno fino a quando non verrà emanata una nuova disposizione scritta in merito.
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geogino
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geocape
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Cortona (AR)
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Appezzamento=Porzione di terreno agrario, parte di un podere (Nuovo Dizionario della Lingua Italiana - A.Niccoli) Quindi per appezzamento "continuo" si intende porzione "continua" di terreno. Quindi se tanto mi da tanto due particelle, separate fisicamente da una recinzione un muro o quant'altro, è vero che sono "contigue" ma di certo non "continue". La presente normativa è stata studiata proprio per quei casi di "promiscuità" che possono effettivamente verificarsi; altrimenti all'interno di una lottizzazione, se ci sono 10 lotti contigui edificati posso fare un unico mappale per tutti e dieci! Oppure se ho quattro particelle di quattro ettari ciascuna, contigue e con quattro piccoli annessi, fare un unico mappale e magari anche un bel frazionamento. Se comunque qualche ufficio provinciale permette ciò ben venga..se si può risparmiare è sempre meglio ed alla luce dell'informatizzazione avvenuta nell'identificazione delle ditte catastali in effetti non è più necessario seguire delle prescrizioni che erano logiche quando il 3SPC cartaceo (che era l'atto traslativo tra i terreni e l'urbano e serviva "fisicamente" a dare un'intestazione) era in uso. Ribadisco il mio concetto..con l'attuale informatizzazione noi, una volta verificate e rispettate le "regole" di rilievo, potremmo lavorare tranquillamente su tutto un intero foglio di mappa fregandocene delle intestazioni visto che sono lì in banca dati e di certo non possono essere cambiate indipendentemente dalle modifiche censuarie che apportiamo. Ma non è questo quello che dice la 1/2007, almeno per me ovviamente, e non me ne voglia qualcun'altro. Non è assolutamente mia intenzione fare polemica e spero che nessuno si offenda. Buon lavoro a tutti....
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