Gentili colleghi, vi scrivo perchè la scorsa settimana dopo un paio d'anni sono tornato in catasto a Bari per prelevare una planimetria catastale di un immobile ante 1942, ho protocollato la richiesta con delega, e sono tornato dopo una settimana per ritirarla.

Sorpresa!

Mi tirano fuori la busta, mi fanno vedere la planimetria, mi danno carta e penna e mi dicono "copiatela"!

Dicono che con le nuove normative non possono dare più la copia della planimetria originale, nemmeno pagandola, poichè essendo stata redatta dai tecnici catastali in seguito a sopralluogo nel 1942, è di proprietà loro e non possono darla nemmeno al proprietario di casa, solamente ai Comuni tramite richiesta via PEC o ai CTU.

Siete al corrente di questa cosa?

Avete un riferimento normativo?

Buona serata e buone feste

Non sono a conoscenza di normative al riguardo quindi può pure essere che hanno ragione a Bari ma in piena emergenza Covid mi risulta che molti uffici pubblici, oltre a rispondere raramente alle telefonate (mi è stato riferito perché io amo poco telefonare per cui rompo loro le scatole scrivendo e/o minacciando tramite e-mail, Pec, raccomandate, ecc.), negano agli utenti alcune richieste adducendo a ridicole motivazioni peraltro non motivate da normative al riguardo.

Nel tuo caso avrebbero dovuto dire: in base a tal dei tali disposizioni non puoi fare questo ma devi fare quello.

Naturalmente associazioni consumatori, giornalisti, ordini professionali, chi ne ha più ne metta, non muovono un dito per segnalare e/o contestare le ingiustizie subite da cittadini e professionisti in questi tristi periodi.

Oppure detti cittadini e professionisti si tengono tutto per se, quindi non segnalano ingiustizie e disservizi, in quanto sono rassegnati a subire da parte di chi, con riguardo alla crisi legata al Covid e solo da un punto di vista economico, come minimo non ci hanno rimesso ma in alcuni casi ci hanno pure guadagnato, avendo uno stipendio sicuro ovvero avendo un "ristoro" garantito al 100% (a differenza di molte partite Iva).

E' molto strano che ci siano ancora cittadini qualsiasi che non si siano ancora ribellati a dette ingiustizie, anche compiendo gesti eclatanti soprattutto a danno di chi le ingiustizie le ha procurate.

E' proprio vero che l'Italia sta proprio sprofondando in un abisso profondo ed irreversibile.

E mi fermo qui.

No, EALFIN, non fermiamoci qui: tu hai perfettamente ragione e non ne possiamo più. Ma esiste davvero una disposizione del genere? Neanche io ne sono al corrente e siccome non mi pare che in passato gli Uffici abbiano rifiutato di rilasciare planimetrie pregresse il documento di prassi dev'essere recente e se lo è, perchè non è stato reso noto? Non è la prima volta che il mistero si verifica però in passato, grazie anche a questo forum ne siamo venuti al corrente tuttavia, se esiste e se qualche forumista ne è al corrente, ne dia notizia a tutti in modo che la leggiamo e impariamo queste "nuove normative" che ovviamente l'Ufficio di Bari si è guardato bene da indicare con numero e data (sempre che il Collega, giustamente incazzato, glieli abbia chiesti). In quarant'anni di frequentazione degli uffici mai ho sentito che non si può rilasciare una planimetria anche se fosse ante 1942 perchè redatta dai funzionari erariali dell'epoca e quindi di proprietà privata di chi poi non si sa, ma forse scherzavano e il Collega non ha capito lo scherzo (... capisc' a mmè ...) e allora voglio scherzare pure io, chiedendomi perchè si fanno pagare le planimetrie redatte da me: va per la serie: il mio è mio ma anche il tuo è mio?

Mi chiedo per quale squadra giocano, questi signori: sanno che sta succedendo l'ira di Dio e che ci sono in itinere una serie di iniziative economiche che hanno alla base la verifica anche della rispondenza catastale? Evidentemente no, perchè non hanno contatti con chi lavora da febbraio; e c'era bisogno del vaccino? Basta essere uno di loro e gli viene garantita la salvezza, insieme a i funzionari comunali (ovviamente palle grattando e con l'augurio di buonissima salute a tutti per 300 anni). Sono dipendenti del MEF e ostacolano le procedure che lo Stato ha legiferato, mettendo il tecnico in condizioni di non poter approfondire ogni aspetto che riguarda l'unità immobiliare. Questa situazione mi sta veramente complicando la vita, non si può lavorare così e mi dispiace che questi disservizi non li viva solo io: vi vorrei raccontare quello che ho passato per chiudere una successione integrativa in pieno lokdown, basta solo dirvi che per due volte l'animale messo a guardia del Ufficio provinciale con cui fui costretto ad interfacciarmi ha minacciato di chiamare i Carabinieri se non me ne andavo, ovviamente gridando da otto metri con lui dentro da uno spiraglio di porta a me fuori nel piazzale antistante, deserto.

Ma dov'è il CNG? Ma ci leggono 'sti gradissimi Colleghi che fanno parte della Commissione Catasto Nazionale? Ma si rendono conto che siamo tornati indietro di trent'anni, alla più becera e stupida burocrazia? Ma ormai ho capito che siamo noi gli sbagliati: occupiamoci di edificio salubre, di bio-architettura, di case di paglia, di facility mangement, di BIM ... e basta co 'ssto catasto! Oltretutto diventiamo pure impresentabili, parliamoci chiaro: ci portano nel nuovo millenio, ci fanno conoscere gente dabbene capace di fare boschi verticali e noi di che parliamo? Di vedere una planimetria. Ante 1942, per giunta.

No signori, non centra il COVID, parlava proprio di normative tecniche! Dicono che si può avere la copia della planimetria solo se l'accatastamento è stato fatto da un tecnico privato, e non dai tecnici del catasto!!!

Comunque domani chiamerò in catasto per chiedere questa cosa.

Ritengo che quanto affermato dai tecnici dell'AdE sia assurdo, anche perchè per poter visionare una vecchia busta e quindi la planimietria si pagano dei diritti, quindi non danno nulla gratis.

Inoltre anche le mappe di impianto furono fatte direttamente dai tecnici erariali eppure queste le rilasciano dietro il pagamento dei tributi naturalmente.

Inoltre a seguito della circolare 105363 del 25/05/2018 queste planimetrie erano state chiaramente rese accessibile pur se con una adeguata motivazione.

Vi allego il link:

www.ordinearchitettipescara.it/wp-conten...

In particolare il punto 5 chiarisce che il rilascio delle piantine cartace è possibile dietro pagamento dei tributi dovuti.

Saluti

Salve



con la legge n. 241 (del ????) è possibile visionare e chiedere copia delle planimetrie vecchie dentro alla busta del catasto.

Ora però ci sono delle disposizioni dettate dal protocollo di sicurezza anti covid-19, alcuni uffici neanche ti fanno visionare la busta (fra cui Rovigo) per ovvi motivi di igiene.

Infatti se ti facessero visionare la busta con mani, loro poi dovrebbero disinfettare l'intera busta (e sarebbe detto fra noi molto scomodo).

Al propositore del quesito hanno mostrato la busta, bene, forse ritengo io che chiedendo la scanerizzazione della planimetria interessata sia possibile fare richiesta della stessa (ovviamente pagando i relativi tributi e citando la legge n. 241).

cordiali saluti

Non è che stiamo parlando dello schizzo fatto in sede di sopralluogo sul mod.5?

Se così fosse, non è stato mai possibile rilasciarlo ufficialmente, ma solo di stramacchio

saluti

In quegli anni quando i tecnici catastali redigevano planimetrie catastali mancanti, in genere facevano degli schizzi sul mod. 5, quindi molto approssimativi. Probabilmente è per quel motivo che non rilasciano certificazioni non rispondenti all'esatto stato dei luoghi.

Ma fosse la planimetria di una u.i.u del Demanio? Però, pensandoci, non ho mai visto una planimetria ante 1942 redatta da un funzionario catastale. Ne ho viste redatte dal dichiarante, da funzionati degli ex IACP ex INCIS ma mai da un impiegato del Catasto e non mi risulta che andassero girando per le case però evidentemente, se ne parlate, vuol dire che in altre realtà l'hanno fatto (manco male sarebbe sapere perchè e in quali casi) quindi ci può stare anche la forma dello schizzo, visto che le planimetrie catastali non hanno valore metrico (tutte, ante o post 1942, per questo forniamo le superfici catastali e non quotiamo i vani) e che in quella fase bisognava determinare la consistenza in vani della cat. A. ma francamente non capisco tutto questo mistero, tutta sta riservatezza: neanche il segreto bancario è tanto protetto; se poi c'è una planimetria successiva sta faccenda diventa tutta una barzelletta.

In alcuni Uffici la procedura è stata risolta inviando la planimetria in formato PDF non stampabile a seguito di un richiesta via PEC motivata ma bisogna essere almeno CTU,

P.S.: non sottoposti a misure di quarantena, vaccinati e col bidet appena fatto. Non lo dicono apertamente, ma sono misure necessarie per far maneggiare una busta del Catasto Fabbricati agli umani.