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Autore Proposta di Riforma del Regolamento per la Formazione dei Geometri

FraCristoforo

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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14 Aprile 2018 alle ore 19:17

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 0 -  0 - Inviato: 09 Luglio 2018 alle ore 12:46

Cari Fratelli e Sorelle

Accolgo la proposta di Leonardo Gualandi di aprire un nuovo topic di discussione riguardante una petizione da sottoscrivere per la proposta di Riforma del Regolmaneto per la Formazione dei Geometri.

Dal Titolo al Contenuto potremmo condividerlo su queste pagine avanzando proposte, critiche e quant'altro.

Il Titolo potrebbe essere lo stesso di questo topic.

Pace e bene

Fratel Cristoforo

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Autore Risposta

FraCristoforo

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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14 Aprile 2018 alle ore 19:17

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 0 -  0 - Inviato: 09 Luglio 2018 alle ore 12:47

Chiedo gentilmente a Leonardo di fare lui una prima cernita delle indicazioni provenienti dalle altre discussioni.

Pace e bene

Fratel Cristoforo

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don.ABBONDIO

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30 Settembre 2015 alle ore 11:48

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 0 -  0 - Inviato: 09 Luglio 2018 alle ore 13:17

Salve, fratelli e sorelle e bella gente.

si potrebbe iniziare dando una occhiata ad altri regolamenti di altre categorie professionali

per quel che mi riguarda visto dall'alto dei miei 40 anni di iscrizione la prima cosa che mi salta in mente è che non è possibile chiedere la formazione a gente con 30 o 35 o 40 anni e passa di iscrizione e di esperienza in campo

pace e bene (speriamo che il rosso rossi rosicone non inizi a sbordare)

don

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FraCristoforo

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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14 Aprile 2018 alle ore 19:17

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 0 -  0 - Inviato: 09 Luglio 2018 alle ore 13:25

"don.ABBONDIO" ha scritto:
Salve, fratelli e sorelle e bella gente.

si potrebbe iniziare dando una occhiata ad altri regolamenti di altre categorie professionali

per quel che mi riguarda visto dall'alto dei miei 40 anni di iscrizione la prima cosa che mi salta in mente è che non è possibile chiedere la formazione a gente con 30 o 35 o 40 anni e passa di iscrizione e di esperienza in campo

pace e bene (speriamo che il rosso rossi rosicone non inizi a sbordare)

don



Caro Don

Tu non sfrucugliare e vedrai che sarà difficile che venga a far caciara in questa discussione.

Come prima proposta non mi sembra male visto che era contemplata nel primissimo regolamento.

Effettivamente mi sembrò una bestemmia quando parificarono le cose. Non possono avere le stesse esigenze formative chi si è iscritto da 2 anni e chi lo è da 35.

Se non altro anche per l'approccio più esperienziale che ha il secondo.

Pace e bene

Fratel Cristoforo

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tafazzi

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09 Maggio 2017 alle ore 08:14

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 0 -  0 - Inviato: 09 Luglio 2018 alle ore 13:54

Io vorrei che i Formatori o Docenti fossero effettivamente preparati e formati.

Vorrei anche che i corsi non fossero tenuti da rappresentanti di strumentazione tecnica, venditori di materiali per l'edilizia, titolari di software house.

Insomma vorrei che i docenti fossero ben preparati e svincolati da ogni obbligo commerciale.

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EFFEGI
f.g.

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Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 09 Luglio 2018 alle ore 15:57

Mi trovate d'accordo con la petizione/proposta.

Ma, a parte il Gualandi e il collegato BCNC gli altri nick potrebbere essere ricondotti tutti ad un unico nome (soggetto).

Pertanto, io sono d'accordo a condizione che si inizia con il firmare con il proprio nome e cognome.... altrimenti è caciare come si è fatta nell'altro post.

Adesso mi aspetto i soliti commenti del procasta, prorossi, procng, e voi contro il sistema.

Partiamo con l'essere seri in tutto, vero stimato Don Carlos de Lamporecchio.

Saluti

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Francesco2015

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10 Settembre 2015 alle ore 13:01

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 0 -  0 - Inviato: 09 Luglio 2018 alle ore 16:18

La diversificazione dei CFP in base agli anni di iscrizione, come c'era nel quinquennio 2010-2014, mi trova d'accordo.

Docenti svincolati da interessi commerciali: OK.

CFP ottenibili con qualsiasi tipologia di corso/seminario/ecc.ecc. a seconda delle proprie esigenze.

Sanzioni certe con inserimento annotazione nel CPC.

Esenzione per alcune tipologie: pres. di collegio ad esempio.

Triennio uguale per tutti. Chi si iscrive a metà triennio si fa finire il primo periodo quando finisce quello degli altri.

Enti di formazione non costretti a sborsare migliaia di euro l'anno solo per farsi accreditare dal CNG, cosa che scoraggia i piccoli. Quindi accreditamenti con controlli rigorosi ma gratuiti.

Saluti



PS: un portale tipo il SINF del CNG (fatto dal ministero) per gestire le ore di formazione obbligatoria per la sicurezza cantieri D.Lgs 81/2008 e succ. Perchè anche in quel settore c'è un vuoto di controlli.

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FraCristoforo

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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14 Aprile 2018 alle ore 19:17

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 0 -  0 - Inviato: 09 Luglio 2018 alle ore 16:47

"EFFEGI" ha scritto:
Mi trovate d'accordo con la petizione/proposta.

Ma, a parte il Gualandi e il collegato BCNC gli altri nick potrebbere essere ricondotti tutti ad un unico nome (soggetto).

Pertanto, io sono d'accordo a condizione che si inizia con il firmare con il proprio nome e cognome.... altrimenti è caciare come si è fatta nell'altro post.

Adesso mi aspetto i soliti commenti del procasta, prorossi, procng, e voi contro il sistema.

Partiamo con l'essere seri in tutto, vero stimato Don Carlos de Lamporecchio.

Saluti



Che vuoi dire?

Che Don Abbondio, Duchessa, Tafazzi e Fra Cristoforo sono la stessa persona?

Cominciamo a essere seri davvero. In questo forum fino a prova contraria sono ammessi i Nickname.

Anche il tuo lo è.

E' del tutto evidente che la petizione invece la firmeranno le persone su Firmiamo.it.

E poi una cosa importante su cui riflettevo in questi giorni: le varie considerazioni non sono giuste o sbagliate a seconda di chi le dice ma sono giuste o sbagliate a prescindere da chi le esprime. Ecco che al nickname si può dare anche una accezione positiva. Non c'è più il guru che pontifica ma c'è la considerazione dell'inter-pares.

Siamo tutti fratelli.

Pace e bene

Fratel Cristoforo

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BCNC

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 0 -  0 - Inviato: 09 Luglio 2018 alle ore 20:14

Salve, Colleghi.
Mi dispiace di non aver risposto tempestivamente all’invito a fare una prima cernita, ma mi dispiace solo per il ritardo nel farmi vivo perché non penso di avere spunti specifici interessanti.

In primo luogo non condivido l’importanza di abbandonare un nik, perché pur non avendo mai usato il mio per celare la mia identità, un’idea ragionevole rimane tale chiunque la esprima, come ha ben spiegato FraCristoforo. Guai se un Professionista Libero valutasse un’idea in funzione del soggetto che l’ha espressa!
Naturalmente questo vale per le idee e non per le ingiurie, anche se il nocciolo del problema di un’ingiuria non mi sembra l’identità di chi la proferisce.

In secondo luogo torno sulla mia inadeguatezza a fornire spunti specifici, inadeguatezza che non imputo a mancanza di idee ma a un’idea di fondo assolutamente opposta: considero negativo l’obbligo della cosiddetta formazione, quindi non cambia praticamente nulla modificando alcuni paletti della stessa. E in particolare non m’interessa avere sconti personali dopo trenta, quarant’anni o mezzo secolo d’iscrizione.
Il punto, come ebbe a rimproverare Luciano Surace al Catasto, è l’aver normato il procedimento invece del risultato! Accetto di buon grado che mi venga imposto di dimostrare la mia professionalità, e non di aver fatto un certo percorso. Quello l’ho dimostrato al momento del diploma. Basta e avanza! Ora devo dimostrare di saper stare sulle mie gambe!
Quindi l’idea di base considero che sia la discussione del proprio curriculum, un po’ come fanno i “docenti” che proprio del curriculum si fregiano, ma con la differenza che loro nemmeno lo discutono davanti a una commissione di Colleghi...

Giustamente un amico mi fece notare che un giovinotto potrebbe non avere un curriculum corposo, e per questo nelle proposte del manifesto considerammo che i corsi possano essere alternativi al curriculum, così da non svantaggiare nessuno. Tuttavia faccio presente che ogni Professionista (Commissario) è perfettamente in grado di valutare se il frazionamento di un solo mappale ha comportato la risoluzione di problemi professionali comparabili con quelli di un piano di esproprio; cosa che succede abbastanza spesso.
Cionondimeno non escludo a priori di poter firmare una petizione di semplici modifiche, ma dovrà contenere argomenti che per il momento non vedo all’orizzonte. Rimango comunque a disposizione per qualsiasi confronto.

Cordialmente

Leonardo Gualandi

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FraCristoforo

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14 Aprile 2018 alle ore 19:17

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 0 -  0 - Inviato: 09 Luglio 2018 alle ore 20:19

Le proposte che sono arrivate finora e che vaglieremo sono le seguenti:

1) Diversificazione in base all'età/anzianità di iscrizione (Don Abbondio);

2) Competenza dei formatori (Tafazzi);

3) Abolizione Seminari Commerciali (Tafazzi);

4) Certezza delle Sanzioni (Francesco 2015);

5) Curriculum Europeo che riporti le eventuali trasgressioni (Francesco 2015);

6) Triennio uguale per tutti (Francesco 2015);

7) Enti di Formazione non costretti a pagare l'accreditamento (Francesco 2015);

8) Portale Sinf per la Sicurezza Cantieri (Francesco 2015);

9) Corsi in aula con attribuzione crediti formativi/h maggiore rispetto a on-line (FraCristoforo);

10) Corsi che da soli non possono superare 1/3 dei crediti necessari nel triennio (FraCristoforo);

11) Diversificazione delle materie (Topografia, Estimo, Urbanistica e Edilizia, Sicurezza, Condominio, Mediazione, ecc.): ognuna non può superare 1/3 dei crediti necessari nel triennio (FraCristoforo);

12) I Corsi devono essere organizzati o dal Collegio o patrocinati dallo stesso attraverso verifica di bontà (FraCristoforo);

13) La Commissione Formazione presso il CNG deve essere composta da persone terze (FraCristoforo);

14) Collegi che devono organizzare un minimo di 30 eventi in aula nel triennio, con una massimo di 10 per ogni materia (FraCristoforo);

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DUCHESSA

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 0 -  0 - Inviato: 09 Luglio 2018 alle ore 21:32

Fratello don Abbondio sul post "disobbedienza formativa" ha precisato che la formazione e' regolamentata dal dpr n.137/2012...quindi ogni intervento dovrebbe tener conto dei paletti fissati dal dpr...altrimenti si andrebbe a ruota libera nella seria discussione vanificando gli sforzi

amabili saluti

DUCHESSA

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BCNC

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 0 -  0 - Inviato: 09 Luglio 2018 alle ore 22:11

Sì, la formazione è imposta da quel decreto, che le dedica l’Art. 7
1. Al fine di garantire la qualità ed efficienza della prestazione professionale, nel migliore interesse dell'utente e della collettività, e per conseguire l'obiettivo dello sviluppo professionale, ogni professionista ha l'obbligo di curare il continuo e costante aggiornamento della propria competenza professionale secondo quanto previsto dal presente articolo. La violazione dell'obbligo di cui al periodo precedente costituisce illecito disciplinare.
2. I corsi di formazione possono essere organizzati, ai fini del comma 1, oltre che da ordini e collegi, anche da associazioni di iscritti agli albi e da altri soggetti, autorizzati dai consigli nazionali degli ordini o collegi.
Quando deliberano sulla domanda di autorizzazione di cui al periodo precedente, i consigli nazionali trasmettono motivata proposta di delibera al ministro vigilante al fine di acquisire il parere vincolante dello stesso.
3. Il consiglio nazionale dell'ordine o collegio disciplina con regolamento, da emanarsi, previo parere favorevole del ministro vigilante, entro un anno dall'entrata in vigore del presente decreto:
a) le modalità e le condizioni per l'assolvimento dell'obbligo di aggiornamento da parte degli iscritti e per la gestione e l'organizzazione dell'attività di aggiornamento a cura degli ordini o collegi territoriali, delle associazioni professionali e dei soggetti autorizzati;
b) i requisiti minimi, uniformi su tutto il territorio nazionale, dei corsi di aggiornamento;
c) il valore del credito formativo professionale quale unità di misura della formazione continua.
4. Con apposite convenzioni stipulate tra i consigli nazionali e le università possono essere stabilite regole comuni di riconoscimento reciproco dei crediti formativi professionali e universitari. Con appositi regolamenti comuni, da approvarsi previo parere favorevole dei ministri vigilanti, i consigli nazionali possono individuare crediti formativi professionali interdisciplinari e stabilire il loro valore.
5. L'attività di formazione, quando è svolta dagli ordini e collegi, può realizzarsi anche in cooperazione o convenzione con altri soggetti.
6. Le regioni, nell'ambito delle potestà a esse attribuite dall'articolo 117 della Costituzione, possono disciplinare l'attribuzione di fondi per l'organizzazione di scuole, corsi ed eventi di formazione professionale.
7. Resta ferma la normativa vigente sull'educazione continua in medicina (ECM).

Non penso che sia facile riuscirci, ma non credo impossibile tentare un’interpretazione favorevole all’attribuzione dei crediti, definiti espressamente unità di misura della formazione, alla discussione del curriculum in quanto strumento principe della dimostrazione della formazione raggiunta. Per il momento non posso immaginare altro, perché un Decreto ha un peso non facilmente contrastabile, tuttavia le storture dello stesso mi sembrano evidenti e comunque possono essere discusse altrove e in un secondo momento. Ma poiché il Decreto lascia agli Ordini la facoltà di scrivere i regolamenti, nulla vieta di farlo in modo da lasciare la scelta fra corsi e curricula.
È vero che sarà il ministro vigilante a dare il parere per l’emanazione, ma non tentare nemmeno è un errore.

Non si possono seguire solo strade facili per arrivare a risultati di pregio, soprattutto se siamo Professionisti e ci teniamo a essere Liberi.



Leonardo Gualandi

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DUCHESSA

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 0 -  0 - Inviato: 09 Luglio 2018 alle ore 22:59

Le storture del dpr si potrebbero superare interpretando le norme UE a riguardo che sovraintendono al decreto...unico obbligo comunque rimane la dimostrazione dell aggiornamento professionale che non necessariamente debba passare da un corso di formazione ...quindi un curriculum potrebbe soddisfare il requisito...Ergo, condivido L.G. ...o con curricula o corsi o aggiungo pubblicazioni

DUCHESSA

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BCNC

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 0 -  0 - Inviato: 10 Luglio 2018 alle ore 07:07

Salve.
Il cenno alle pubblicazioni, che possono aver valore come ogni “elemento di prova” della capacità professionale, mi ha fatto ricordare un aspetto che risultava importante nelle precedenti discussioni: la terzietà degli esaminatori e la loro necessità. Una verifica è necessaria perché il Collegio possa assicurare l’adeguatezza dell’Iscritto ed è tanto più efficace quanto meno legati sono Professionista e Verificatori (o docente ed esaminatore).
S’era parlato di verifiche a cadenza da stabilire che inizialmente considero possa essere quinquennale. Queste hanno un senso in quanto mezzo per accertare l’effettiva condizione dell’Iscritto che, s’era detto, può essere compiutamente valutata solo da Colleghi. Questo è l’aspetto critico delle verifiche: i Colleghi – e solo loro – possono garantire la padronanza della materia, gli estranei – ma non solo loro – possono garantire l’imparzialità di giudizio. Perciò uno dei punti più solidi delle discussioni che ho seguito mi è parso il ricorso a verifiche periodiche piuttosto che a esami evento per evento.

Il concetto di curriculum era stato scelto perché vi può trovare posto qualsiasi attività che il Professionista consideri atta a dimostrare la propria preparazione, dal corso, all’incarico svolto, alla pubblicazione; ma anche uno studio originale mai pubblicato. La commissione verifica il risultato “interrogando” il Professionista e non il percorso che ha seguito per raggiungerlo. Ma il concetto di interrogazione è restrittivo, perché si dovrebbe trattare della discussione dei temi proposti dal Professionista che i Commissari dovrebbero sollecitare a variazioni sul tema atte ad accertare la padronanza di quanto esposto.
In definitiva è sempre parlando con ogni Collega che ci siamo fatti un’idea della sua preparazione professionale.

Leonardo Gualandi

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DUCHESSA

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09 Settembre 2013 alle ore 12:13

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 0 -  0 - Inviato: 10 Luglio 2018 alle ore 08:11

La libertà di scelta e l assenza di giudizio da parte di altri (specie se colleghi)

sottoporre la formazione a un giudizio aprirebbe la strada a forzature o raccomandazioni o peggio "mangiatoia"

eliminare la formazione a pagamento...pagare la formazione è grottesco

solo liberi seminari, corsi, pubblicazioni, curricula, convegni, docenze.

DUCHESSA

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