Egregio Geom. Milazzo,
sarebbe opportuno che si tenti di far comprendere all'opinione pubblica che:
1) l'elenco non contiene fabbricati ma particelle del Catasto terreni: pubblicare un elenco di particelle non equivale a scovare la stessa quantità di fabbricati non accatastati. Lei sa, quanto me, che in quell'elenco ci sono tante particelle che in mappa non dovrebbero più esserci perché, per esempio, i fabbricati che insistono su di esse sono censiti al C.E.U., ma non rappresentati in cartografia. Sapendo che manca in mappa la rappresentazione di interi rioni di edilizia pubblica e conoscendo quanto sia frazionata la proprietà fondiaria sa bene che l'elenco ... e ho detto tutto!
2) A quanto ammonta l'arretrato in tipi mappali, approvati in maniera speditiva durante il primo condono, giacente negli Uffici e mai inserito in mappa? In forza di cio, quante particelle devono essere cancellate da quell'elenco?.

Buon lavoro

A proposito dei fabbricati urbani ho notato nel mio comune che i fogli del centro cittadino quasi quasi non sono neanche stati interessati dalle verifiche. Sarà per la difficlotà di individuare piccole porzioni di ampliamento nell'ambito di una rete fitta di edifici con la conseguente possibilità di errori grossolani nella sovrapposizione con l'ortofoto, ma questo va detto. Come va detto che non tutti gli edifici scovati sono da ritenersi abusivi ma sarebbe più preciso definirli non censiti.
Un saluto.  

Come più volte ribadito su questo forum il problema non è da poco conto, anzi tende a ingigantirsi: se dapprima sembrava solo un "capriccio" del catasto che voleva "ottimizzare" al massimo i dati "agea" adesso sembra che il tutto sia finalizzato a un vero e proprio censimento degli illeciti urbanistici. Ben venga dunque questo ulteriore "nobile" aspetto. Finalmente si cambia il senso di marcia: se prima erano gli stessi abusivi a sperare nel condono e a saltar fuori solo quando questo diventava Legge, adesso accade il contrario, sono gli abusi e abusivi ad essere smascherati senza possibilità di scelta.
Tutto ciò dovrebbe porre più interrogativi a chi si appresta a edificare un probabile abuso e  nel futuro, si spera, che sempre più persone si rivolgano a professionisti per intraprendere la strada del lecito.
Personalmente manterrei un pò di cautela con le cifre, a meno di zone in cui l'abusivismo vero è tipico da sempre, per il resto e la maggior parte dei casi, gli edifici identificati altro non sono che baracche, tettoie, manufatti da "ortolano" ecc. senza contare che molti atti di aggiornamento giacciono ancora negli stessi archivi del catasto.
I comuni a questo punto dovranno mettere da parte il solito clientelismo e prendere delle decisioni serie, anche antipopolari se nò tutto questo carrozzone  sfumerà in una bolla di sapone, sarà costato una marea di soldi e spornerà ulteriormente gli abusivi....

Beh .... Varese seconda dopo Napoli .... non esiste !
O qualcuno ha dato i numeri .... o è un'azione politica !

 a mio avviso il problema va in qualche modo risolto.
sono contro gli abusi e contro i condoni ma, almeno nella mia zona, stiamo parlando per la maggior parte di barracche tettoie piccole rimesse costruite in campagna per riparare gli attrezzi agricoli.
Come facciamo a dire al contadino (magari anche anziano) che deve demolire la tettoia che ha costruito (con tavole o altri materiali precari) per riparare il suo motozappa???
Si potrebbe pensare ad un condono rivolto esclusivamente ai fabbricati presenti nelle liste, con l'esclusione dei fabbricati residenziali e limitandolo  ai fabbricati di piccola superficie.

Scusi se azzardo ma perchè ci devono essere sempre i furbi, che non procedono ad eseguire tutti i do*****enti necessari? Se questi fabbricati sono irregolari solo catastalmente, i proprietari devono provvedere al censimento al fine di pagare le relative imposte, chi invece costruisce e vive in fabbricati abusivi né risponde penalmente e civilmente. Scusi ma come fanno i Comuni a rilasciare l'abitabilità/agibilità senza avere la do*****entazione completa con l'accatastamento del fabbricato e in virtù di quali leggi? Poi non si può condonare comunque un fabbricato abusivo urbanisticamente, poichè comunque l'abuso deve rispettare le norme più restrittive del piano regolatore dal momento dell'abuso fino ad oggi e nessun Sindaco si prende la briga di sorvolare, (anzi dimostreranno puntigliosità ) e non chiuderanno gl'occhi solo per i voti, anzi per demolire questi fabbricati si versano bei soldini nelle casse comunali. Per finire, l'ultimo condono ha cancellato completamente la possibilità di sanare l'insanabile, tant'è che il d.p.r. 380 prevede specifici articoli in materia. I Sindaci e le amministrazioni che hanno lasciato fare questo scempio si sa come hanno potuto farlo, e ora ne rispondono anche ai propri elettori. Siamo l'unico paese al mondo che fa condoni e per questo e tanto altro ci deridono. Grazie per la possibilità di risponderle e arrivederci.