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03 Gennaio 2007 - Il Pregeo che vorrei

Mi è pervenuto questo articolo dell'amico Udino Ranzato che pubblico integralmente perchè secondo me offre molti spunti di riflessione.
Ezio Milazzo

Premessa

Non è facile descrivere in poche righe quello che vorrei fosse Pregeo.

I più vorrebbero che Pregeo fosse un vero e proprio programma di Topografia plano altimetrica da poter usare gratis al posto di costosissimi o convenientissimi programmi in commercio.

E’ chiaro che questo non può e non potrà mai essere.

Se da un lato vi è l’esigenza di standardizzare le procedure catastali, dall’altro vi è l’esigenza di non aggravare l’ attività del professionista con inutili burocrazie e lungaggini ancorché spostate dall’UTE allo studio del tecnico.

Il fine dovrebbe essere quello di automatizzare il più possibile l’iter della pratica e, nello stesso tempo, dare sicurezza e regolarità alla stessa in modo da garantire al massimo l’utente finale.

Breve storia

Pregeo nasce come programma di acquisizione dati reali di campagna, Libretti delle Misure, da consegnare al Catasto per effettuare l’aggiornamento della mappa.

Successivamente il libretto delle misure si è arricchito di ulteriori informazioni, Modello censuario, per poter in un solo colpo aggiornare anche il database dell’ UTE.

Per completare l’opera si è aggiunto al Libretto delle misure anche la porzione numerica della mappa interessata prima e dopo la modifica, la cosiddetta Proposta di aggiornamento.

La Proposta di aggiornamento può essere redatta unicamente con Pregeo mediante le funzioni in esso contenute.

Con il tempo si è aggiunto al Libretto delle misure anche la parte relativa alle misure GPS.

Ora siamo in fase di aggiustamento dell’invio telematico della documentazione di aggiornamento.

Considerazioni

E’ dall’introduzione della predisposizione dell’Atto di aggiornamento PDF che la procedura Pregeo comincia a discostarsi da quello che erano le intenzioni originarie.

Da programma di acquisizione a programma di modifica della mappa stessa.

Per poter produrre l’Atto di aggiornamento si deve utilizzare esclusivamente Pregeo mediante il quale si devono inserire manualmente anche dati non presenti nel Libretto delle misure: dati relativi al professionista, ai possessori o intestatari. Inoltre l’Atto di aggiornamento deve essere notificato al Comune e , infine, deve essere inviato per via telematica all’UTE.

Vi è da notare che i dati relativi ai Possessori o Intestatari sono già contenuti negli archivi del Catasto ed è fatto obbligo legale agli Enti Pubblici di NON richiedere informazioni già contenute nei loro archivi. E’ per questo motivo che dovrebbero essere forniti i dati degli intestatari-possessori comprendendoli nell’Estratto EDM.

Il Pregeo che vorrei

Il Pregeo che vorrei è un Pregeo che dovrebbe tornare alle origini.

Nel Libretto delle Misure dovrebbero essere inserite tutte le informazioni necessarie alla predisposizione dell’Atto di aggiornamento.

Compresi i dati relativi ai Possessori o Intestatari, i dati del Professionista e i dati relativi al Comune in cui va effettuata la notifica.

Se i dati relativi ai Possessori-intestatari fossero inseriti nell’EDM potrebbero essere caricati in automatico da Pregeo per produrre l’Atto di Aggiornamento ed evitare errori di trascrizione.

Sarebbe più semplice, anche, se i Comuni istituissero un servizio telematico di ricezione della notifiche con rimando automatico della certificazione dell’avvenuta ricezione e relativo protocollo.

Per esempio:

inserire nel libretto attraverso righe 6 codificate i dati del professionista come il numero di iscrizione all’albo e il codice fiscale;

6|CF|RPPCCR123456|

6|NI|123456|

Inserire nel libretto delle misure i dati relativi ai possessori:

6|Possessore|nome cognome data luogo di nascita ecc|

6|Possessore|nome1 cognome1 data luogo di nascita ecc|

Inserire nel libretto il nome dell’estratto di mappa.

6|EDM|12346|

A questo scopo sarebbe utile che le intestazioni fossero inserite anche negli Estratti di Mappa EDM in modo che possano essere citate nel Libretto delle Misure in automatico.

L’attuale inserimento manuale, ancorchè farraginoso, permette il verificarsi di errori di trascrizione e di digitazione e, di conseguenza, sospensione o non accettazione dell’Atto stesso.

Se, da un lato, il Catasto si è spostato sempre più prepotentemente nello studio del Professionista, dall’altro, si deve dare la disponibilità dei dati al Professionista in modo che non si generino nuovi errori in un database che, per definizione, dovrebbe tendere alla perfezione.

Questo è il pregeo che vorrei.

Il fatto poi che pregeo nasconda o meno i dati delle elaborazioni non mi tocca per nulla:

dal momento che con il GPS si può rilevare per coordinate non vedo il problema dove sia.

Penso che pregeo non debba diventare un programma gratuito di topografia. Potremmo altrimenti eliminare le scuole per geometri tanto i calcoli li fa un programma.

Penso che redigere un Libretto secondo la norma sia diverso che redigere un libretto utilizzando solamente quel programma in quanto quel programma stesso potrebbe non rispettare la norma.

In più il mercato sarebbe più stimolato a produrre software robusti e collaudati per produrre libretti secondo la norma e lo stato ne avrebbe un guadagno in quanto avrebbe garantito il rispetto della norma e contemporaneamente non avrebbe buttato soldi nel produrre software che ad ogni versione ha bisogno di grandi risorse per essere collaudato. I tempi di risposta sarebbero minori.

Il pregeo potrebbe essere migliorato dal punto di vista del controllo dei libretti.

Esempio banale:

I dati contenuti nell’estratto EDM fornito dall’UTE sono completi, nel libretto sono indicati i mappali interessati dall’aggiornamento, riga 0: perché implementare la funzione associa e stralcia? Non potrebbe essere automatizzata? Basterebbe indicare il nome dell’estratto nel corpo del Libretto.

Indicando i possessori e i dati del professionista nel libretto si potrebbe automatizzare anche questa funzione.

Diventerebbe così inutile produrre un Pregeo che per il libretto dat fornisce un codice associato e per l’atto di aggiornamento fornisce un codice associato diverso.

Il codice associato sarebbe lo stesso in quanto le informazioni sarebbero contenute nel libretto dat.


Geom. Udino Ranzato


Riassunto:

Cosa inserire nel corpo del libretto delle misure:

  • Numero iscrizione albo
  • Codice fiscale del professionista
  • Dati relativi agli intestatari
  • Nome dell’estratto di mappa.

Aggiungere all’estratto di mappa EDM:

  • Dati relativi ai possessori-intestatari da inserire nel Libretto delle misure e nell’Atto di Aggiornamento.
  • Dati relativi ai portici, linee tratteggiate, e alle cantine, linee punteggiate.

Commenti:

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04 Gennaio 2007 alle ore 08:49 - ambrosi_gianluca

Re: Il Pregeo che vorrei
Io invece vorrei che la sogei aprisse un punto di contatto con tutti noi professionisti per generare un confronto tra programmatori e utilizzatori, al fine di ottenere grazie alle osservazioni un software valido, intuitivo e stabile.
Spero che i vari rappresentanti dei collegi professionali leggano questo post e si attivino perchè noi geometri negli ultimi anni abbiamo subito non sò quanti cambiamenti nei software che siamo abbligati ad utilizzare nella presentazione degli atti di aggiornamento sia al C.T. e N.C.E.U. quindi uno sforzo dall'altra parte sarebbe il minimo del minimo.
Grazie dell'attenzione

Geom. Gianluca Ambrosi

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04 Gennaio 2007 alle ore 10:50 - zapata

Re: Il Pregeo che vorrei
L'interveto dell'amico Udino è in alcuni punti "di parte" (lui è un produttore di software...) e in altri (molti) condivisibile, specialmente quando configura a livello generale la sua visione del catasto.

Ma credo che l'intervento del geom. Ambrosi sia ancora più "ficcante" per la sua immediata OPERATIVITA' ...
E' addirittura BANALE per la sua semplicità .... ma io gli chiedo e Vi chiedo:
COME MAI NON SI E' ANCORA RIUSCITI AD APPLICARE QUELLE BANALI IDEE?
SIAMO PROPRIO SICURI CHE PROPRIO TUTTI  LAVORINO EFFETTIVAMENTE IN QUELLA DIREZIONE?
....

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23 Gennaio 2007 alle ore 23:50 - laudani

Re: Il Pregeo che vorrei
Rispondo a Udino Ranzato relativamente all'"Esempio banale" è necesario che ci sia quel passaggio in quanto richiedere più mappali, fornirebbe un apprezzamento affidabile e del lavoro che si svolge in campagna e dell'attendibilità della mappa in cui si opera, magari appoggiandomi a punti cartografici limitrofi accettabili anche se non qualificabili.

E poi... come lo vorrei il pregeo?

Va bene così per i seguenti motivi:
- la struttura dell'attuale pregeo è a moduli separati e non ad oggetti, quindi ogni modulo è verificabile e (aggiustabile) autonomamente.
- qualsiasi aggiunta che gli si commina non consiste nell'avere un aggiornamento ma ben si un aggiustamento.
- la sua pecca, ma è la cigliegina sulla torta, è che non è intuitivo. Permettendo ai pochi eletti di comprenderne il funzionamento (perchè il programma funziona).
- Non ultimo è lo sforzo che si è fatto per realizzare il tutto (siamo quasi a 20 anni dal suo debutto)
- ha pianificato, ma continua a farlo, tutte quelle consuetudini territoriali che erano fuori normativa costringendo gli esterni a dover subire tutta una serie di umiliazioni.
- gratifica il professionista per le responsabilità che si assume perchè in quanto  tale è lui che in definitiva propone la regolarità dell'atto.
- il professionista è abituato a qualsiasi cambiamento di situazioni nella sfera delle proprie competenze. Chi andrebbe da un medico (magari chirurgo) che non si aggiorna?
 
  Potrei continuare con altre motivazioni, ma credo di aver reso chiaro il senso.
  Se si vuole un pregeo personalizzato non è alla struttura pubblica che bisogna andare. Infatti non è un istituto di assistenza sociale. Il servizio è questo e teniamocelo così come è.
 
  Auguro a tutti un sereno lavoro.
  Geom. Gionata LAUDANI

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