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Autore Riconfinazioni di linee da aggiornamenti ante circolare 2/88

geoalfa
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Inviato: 02 Dicembre 2014 alle ore 17:22

Riconfinazioni di linee da aggiornamenti ante circolare 2/88

Premesso che alla base di questo argomento c’ è la GUIDA:

www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&fi...

CASO SPECIFICO:

Si deve riconfinare una linea costituita tramite un frazionamento del 1983 che sono riuscito a recuperare in catasto il rilievo è stato fatto tramite teodolite il documento.

Il tecnico incaricato per il rilevo ha utilizzato gli spigolo di 3 fabbricati (fortunatamente tuttora presenti) del tutto esterni dall'oggetto del rilievo.

(immagino che prima del '88 non era obbligatorio inserire nel triangolo fiduciale l'oggetto del rilievo).

Ho ricostruito su CAD il sistema mappa utilizzando le coordinate polari ricavate dal frazionamento, verificando anche i vari elementi di calcolo (come i 3 angoli corrispondenti tra la stazione celerimetrica e due dei tre fabbricati battuti, e la distanza tra i due fabbricati più distanti).

Restituito il tutto via CAD ho trovato pochissime discordanze.

Nel documento erano descritte anche le coordinate della stazione riferite a due fabbricati con una differenza di 4 metri.

Tra le note c'era anche quella che il tecnico ha ritenuto piu affidabile.

Mancavano pero le coordinate dei due punti costituenti la linea di frazionamento.

Successivamente dopo il sopralluogo sono andato sul posto per il rilievo di appoggio.

Ho verificato tutti i fabbricati battuti nel 1983 e quindi mi sono creato il mio sistema rilievo.

Ho sovrapposto i due sistemi sovrapponendoli nel punto del fabbricato che il tecnico redattore aveva descritto come più affidabile e al quale aveva assegnato le coordinate x e y.

Ho ruotato il mio rilievo sull'altro punto e ho trovato differenze tra i due sistemi nell'ordine di 5-6 cm.

Il mio dubbio :

La linea del sistema mappa messa sopra al mappa wegis dista di circa 1.5 mt..

So bene che la mappa wegis non bisogna considerarla minimamente, ma questo fatto può derivare dalle coordinate che ho preso dal frazionamento originale che possono essere non corrette?


RISPOSTE:

A. ) Bisognerebbe entrare più nei dettagli.

Ad esempio, hai provato a ripetere i calcoli del frazionamento del 1983 con le coordinate wegis?

Banalmente potrebbe essere l'amplificazione dell'inevitabile errore di graficismo causato dalla posizione esterna dei punti di inquadramento.
Nel 1983 sono stati sicuramente commessi piccoli errori dovuti al graficismo nel prelievo delle coordinate e nel disegno.

Anche chi ha digitalizzato la wegis è stato soggetto a tali errori che quindi, indirettamente, hanno effetti anche sul tuo inserimento in mappa.

Anche se sul singolo punto di inquadramento la somma (pitagorica) di tali differenze può essere trascurabile, nel caso di rilievi estrapolati possono portare a delle rotazioni che amplificano l'errore sui punti più lontani.


B.) Visto quanto sopra e vista l'ottima corrispondenza tra i due rilievi perchè ti torturi con dubbi simili ?
Posiziona la linea secondo le misure del TF83, senza considerare la Wegis.
Le coordinate che leggi sul Tipo non hanno nessun valore vincolante.
Chi le ha calcolate ?
Con che metodo ?
Con che accuratezza, vista la loro importanza relativa ?


Hai avuto fortuna di incappare in un Tipo ben fatto, goditelo.
Probabilmente il collega nell'83 aveva già il distanziometro.


Essendo un tipo di aggiornamento autonomamente ricostruibile in quanto presenti tutti i punti di inquadramento, hai fatto un bel lavoro tenendo conto di tutto ciò che dovevi !


Lascia stare il resto che può dipendere da mille fattori.


L'unico dubbio lecito era quello sullo schema di rilievo di confinazione del Tipo del 1983 che sarebbe curioso vedere per farsi un'idea.


Allora non c'era l'obbligo di chiudere in un triangolo l'oggetto del rilievo ma c'era sempre il riferimento all'uso di una buona tecnica.


E quindi uso di schemi idonei per evitare eventuali errori nella ricostruzione di quelle linee.

La procedura corretta di sovrapposizione dei due sistemi dipende da quale punto scelgo come coincidente e l'altro che uso per ruotare tutto il mio sistema rilievo…

Ho preso in considerazione i due punti più distanti

Si tratta solo ricostruire il TF83 usando gli spigoli di appoggio del Tipo stesso, tutto il resto non esiste, devi chiuderti in quel piccolo mondo lì.

Solo dopo potresti aver la sorpresa di verificare aspettative, recinzioni o quant'altro non corrispondenti al tuo risultato, ma lì si aprono questioni di altro tipo.

Sul piano tecnico tu hai operato al meglio.

Per quanto riguarda l'operatività, questa è condizionata anche dall'orografia e dallo strumento che possiedi, ma certamente una volta liberatoti dalla gabbia delle coordinate, saprai scegliere le operazioni migliori.

Questo è lo schema del rilievo del frazionamento dell'83:
[img]file:///C:\DOCUME~1\Gianni\IMPOST~1\Temp\msohtml1\01\clip_image002.jpg[/img]">[color=black; text-decoration: none; tex...


Dallo schema allegato si nota la linea di frazionamento (in rosso) ricade tutta al di fuori del triangolo fiduciale cosi come l'unica stazione A.. (da qui un pò tutti i miei dubbi).

nel tipo vengono descritte le coordinate x e y dei fabbricati 1-2-3..

C’é un riferimento in cui viene scritto che si ritiene più affidabile le coordinate del punto del fabbricato 1.

Per questo ho pensato di bloccare e sovrapporre il mio sistema rilievo sul punto 1.. e di ruotarlo sul punto 2.

la sovrapposizione è comunque molto buona.. la distanza 1-2 del tipo è di 1059.433 mentre la mia di 1059.494.. quindi circa 6 cm.

Desumo di procedere comunque in coordinate locali, senza tenere conto di quelle calcolate e descritte nel frazionamento.

In questo caso mi conviene quindi sovrapporre il frazionamento al mio rilievo e non viceversa.

2.) Le coordinate non hanno alcuna importanza.
Se non quella di ruotare il rilievo a nord ma sinceramente la cosa è del tutto insignificante.

Tu devi sovrapporre il tuo rilievo con quello di confinazione e da li verificare ciò che va verificato.

Veniamo a ribadire un importante principio:
Tu devi ricostruire la più probabile linea di confinazione.

In quest'ottica cosa è importante osservare e valutare riguardo allo schema che hai molto ben riportato?

- La linea da ricostruire è, oltre che in estrapolazione, radiale e non tangenziale al perimetro dei punti di inquadramento,quindi più a rischio di sbandamento nello schema della rototraslazione la cui criticità è la rotazione.

Ora, però, se tu dici che i punti battuti sono stati correTtamente rilevati e lo evinci dalle risultanze del tuo rilievo (scarti inferiori a 10 cm. sui punti di inquadramento) questo rischio si smorza.

Il Tecnico confinatore, per mio personale pensiero, faceva riferimento al fatto che uno dei due punti era meno attendibile ma soltanto cartograficamente.

E questo interessa l'introduzione in mappa e non la ricostruzione della linea che tu correttamente hai eseguito.

Rispondo ad alcune tue dirette:

- hai fatto bene a vincolare il tutto soprattutto sui due più distanti che formano una ottima base essendo lunga oltre il Km.

Penso e spero che anche sul punto 3 non ci siano scarti importanti.

Aggiungo che l'estrapolazione della linea da ricostruire rispetto al perimetro dei punti di inquadramento, se il disegno è in scala, non è esagerata e quindi la lunghezza di questi lati da ampia garanzia per la bontà delle operazioni.

3.) Fo particolarmente notare: se hai la fortuna di avere il frazionamento originale, non devi fare altro che confrontare i dati finiti del tuo rilievo con quello originario, e da quello che scrivi l'hai già fatto riscontrando dati eccellenti! Il tuo compito è stato assolto, infatti dovevi ricostruire la linea di confinazione e l'hai fatto!

RISPOSTE:

Non devi attribuire tu, arbitrariamente, un maggior peso a nessuno dei tre punti, facendolo coincidere tra il tuo rilievo e quello del confinatore, per poi ruotare su un altro dei due punti rimanenti (vedi più sotto).

I punti vanno presi tutti e 3 e sottoposti a rototraslazione (ai minimi quadrati, senza variazione di scala) con il tuo rilievo.

A quel punto, se gli scarti sono tutti e tre buoni,…. hai finito, ti basterà ricavare le misure per il tracciamento dal rilievo dell’83 rispetto alle tue stazioni.

Se invece uno dei tre punti ha uno scarto significativamente peggiore degli altri due, devi escludere quello, qualunque sia dei tre, indipendentemente da quanto distante è dal confine, e rifare la rototraslazione sugli altri due.

Nel caso di fattispecie illustrato, avere una base di oltre 1 Km con 6 cm di scarto mi porta ampie garanzie.

Se vogliamo parlare poi di casistiche PRATICHE e non TEORICHE bisogna valutare effettivamente gli scarti sulle varie coppie e di conseguenza anche valutare lo sbandamento in relazione all'estrapolazione.

Esempio:
Se avesse avuto uno scarto di 25 cm sulla coppia 1-3 e 6 cm. sulla 1-2, seppur più lontana, calcoli alla mano la linea sbanderebbe meno se facessi perno sulla 1-2.

Altra valutazione:

E' vero che in linea di principio è meglio prendere più punti e fare la rototraslazione su tutti ma una volta verificati gli scarti e se questi di entità diverse potrebbe essere conveniente ritornare a tener per buona una singola base.

Gli scarti sui punti possono essere valutati attraverso la rototraslazione.

Questa procedura però può anche essere propedeutica ad una valutazione degli scarti sulle mutue distanze (come fa PreGeo).

Se la rototraslazione mi evidenzia degli scarti accettabili ma a una successiva valutazione delle diverse mutue distanze vedo che ce n'è una migliore delle altre potrei optare per fare perno su di essa.

Soprattutto in questi casi di linee in estrapolazione.



Da:

http://www.geolive.org/forum/pregeo-e-...



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Ultimo aggiornamento: 02 Dicembre 2014 alle ore 17:37
 
 

 

 

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