Il problema non sono i testi da utilizzare, che credo su questo argomento non esistano, ma sulla modalità di rilievo e sulla modalità di digestione dei dati di PreGeo.
Il GPS esprime la sua potenza nel fatto che "sopprime" il rilievo celerimetrico e l'obbligatorietà di visibilità tra stazioni.
In questo modo si dovrebbero potere rilevare tutti i punti con il solo GPS.
Vi sono però alcuni casi in cui il GPS mostra la sua limitatezza:
- gli spigoli dei fabbricati
- e tutti quei punti che sono "nascosti" alla ricezione dei segnali gps.
L'integrazione tra gps e celerimensura, diventa così il binomio a cui fare riferimento per arrivare all'espressione massima di un rilevamento.
Fase 1: il gps deve servire per rilevare tutti i punti possibili.
Il gps si utilizza anche per posizionare sul terreno dei punti di riferimento per sviluppare la celerimensura.
Fase 2: Gli schemi di riferimento sono completamente diversi.
Da dei punti gps
NON si sviluppa
MAI una poligonale.
Non ha senso.
E' insito nella tecnologia
GPS operare in questo modo, senza poligonali o catene celerimetriche.
Veniamo al dunque, facendo un esempio:
Supponiamo di dovere rilevare un PF (spigolo). Si dovranno posizionare 2 punti GPS vicino allo spigolo, anche a decine di metri di distanza.
I 2 punti, denominati 200 e 201 saranno utilizzati come stazione e come orientamento del rilievo celerimetrico, con stazione totale, per rilevare il PF.
La distanza tra stazione e orientamento (200-201) dovrà essere maggiore di qualsiasi altra distanza rilevata da 200.
(altrimenti ti si amplifica l'ellisse d'errore.
Potremo rilevare da 200 anche altri punti di dettaglio.
Per ogni PF useremo la stessa tecnica, facendo attenzione che nessuna stazione e nessun Orientamento siano comuni.
(per i punti comuni PreGeo applica delle verifiche e assegna dei pesi).
In questo modo avremo 3 stazioni e 3 orientamenti, rilevati come punti gps, e ogni coppia sarà indipendente dalle altre.
Per rilevare l'oggetto del rilievo potremo utilizzare altre 2 coppie di punti gps, oppure una delle coppie precedenti.
In nessun caso dalla Base GPS dovremo rilevare dei punti di dettaglio o altre stazioni in modalità celerimetrica.
E' proprio il modello descritto che evidenzia la potenza dell'uso del GPS.
Il libretto che ne deriverà sarà di questo tipo:
punti GPS con base 1000
Staz 100 -orient 101
Staz 200 -orient 201
Staz 300 -orient 301
PreGeo PreGeo elaborerà per primi i dati gps, estraendo le coordinate e applicando la proiezione euleriana, ( Piano tangente al centro di emanazione, e così via )
POI, procederà a considerare coppia per coppia di stazioni celerimetriche utilizzando le coordinate precedenti e calcolando i punti celerimetrici relativi.
NON sono necessari punti comuni ad ogni stazione celerimetrica con le altre in quanto questo schema di rilievo prescinde dalla intervisibilità delle stazioni o di punti comuni tra stazioni, altrimenti l'uso del gps sarebbe vano. ( non quelli di DocFa - vani ! )
Questo modo di procedere NON deriva da trucchi o da finzioni ma è la sola maniera di rilevare utilizzando il gps.
GPS =
inquadramento, Staz Totale =
Dettaglio.
Nel libretto compare una "catena celerimetrica" e pregeo, giustamente ne tiene conto e applica i pesi e le verifiche del caso, rilevando errori di ellisse, tutto giustificato.
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da:
www.geolive.org/modules.php?name=Forums&... ********************************************
balda; dioptra;
Ultimo aggiornamento: 01 Maggio 2013 alle ore 12:25