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Autore utilizzo punti appoggio su fogli limitrofi

cristianlife

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 0 -  0 - Inviato: 25 Marzo 2011 alle ore 16:28

Se possibile è evidente che vanno preferiti punti di appoggio sullo stesso foglio delle linee di confine da riposizionare, ma in caso contrario, se volessi utilizzare fabbricati presenti su un'altro foglio quello che poi alla fine ha valore sono gli scarti, sia che si parli di rototraslazione che di apertura a terra multipla, giusto?

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Autore Risposta

gerardocampagna

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Rapolla (PZ)

 0 -  0 - Inviato: 28 Marzo 2011 alle ore 03:51

leggilo, ti chiarirà le idee:
www.pregeo.org/pdf/La%20pratica%20nelle%...

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cristianlife

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 0 -  0 - Inviato: 28 Marzo 2011 alle ore 17:33

la guida espone molti concetti in modo chiaro, però nel caso di riconfinamenti delle linee di impianto non sono riuscito a leggere se possiamo utilizzare punti di appoggio presenti sui fogli limitrofi, cioè se ad esempio ho la possibilità di fare questi due tipi di rilievo:

- una rototraslazione su 5 punti di cui due su un'altro foglio;

oppure,

-fare un'apertura a terra multipla solo sui tre punti presenti nel foglio e orientarsi su un trigonometrico;

quale è preferibile fare?

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salviotto

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Siena

 0 -  0 - Inviato: 28 Marzo 2011 alle ore 18:46

certo le risultanze dei calcoli qualunque questi siano sono importanti perchè ci dicono come abbiamo lavorato e tante altre cose quindi vanno analizzate bene. tuttavia se disponi di tre punti sul foglio dove lavori devi senza dubbio partire da lì! oltre tutto hai anche la possibilità di correggere la rotazione con il trigonometrico.... direi che ci sono i presupposti per un ottimo lavoro...poi se ci sono altri elementi che ti fanno pensare diversamente faccelo sapere

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gerardocampagna

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Rapolla (PZ)

 0 -  0 - Inviato: 28 Marzo 2011 alle ore 19:02

il problema non è la rototraslazione o l'apertura a terra. il problema è che l'insieme dei punti, siano essi d'appoggio o del confine da verificare, devono essere "geneticamente omogenei", cioè devono appartenere alla maglia utilizzata per la rete di inquadramento che ha formato la mappa, pena l'annullabilità della riconfinazione.

a parte ciò, ti invito a sovrapporre, previo dimensionamento delle parametrature, due fogli di mappa contigui: non saranno mai sovrapponibili.... come pensi quindi di avvalerti di omologhi cartografici disomogenei?
secondo me, se la linea da verificare proviene dall'impianto di conviene fare una rototraslazione baricentrica dei punti rilevati rispetto agli omologhi cartografici (non su PF da TAF, ma su punti da coordinate cartografiche) dello stesso foglio.

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cristianlife

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 0 -  0 - Inviato: 29 Marzo 2011 alle ore 11:22

sono pienamente daccordo con te, soltanto leggendo il libro di Cinelli ho notato che lui si avvale anche di punti all'interno di sviluppi o su fogli limitrofi, scartando poi quelli che danno scarti fuori tolleranza...mi capita di lavorare in comuni montani dove i punti di appoggio sono veramente pochi e l'utilizzo di una rototraslazione baricentrica con appoggi sullo stesso foglio è pura utopia....poi per fare una apertura a terra multipla utilizziamo tutti un trigonometrico che nel 90% dei casi è sempre su un'altro foglio...o no?

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 29 Marzo 2011 alle ore 12:18

Caro Cristianlife
Se devo essere sincero una volta rispondevo più tempestivamente, oggi mi diverto a vedere come vanno le discussioni e noto, con piacere, che seminare porta a certi risultati.
Vedo infatti che dal tuo ultimo post hai chiaro quello che devi fare e quindi vai avanti.
Anche Gerardocampagna e Salviotto ti hanno dato valide indicazioni.
Ricordati anche che puoi pesare diversamente (media ponderata) i punti di inquadramento a seconda che si trovino sul foglio dove operi o su quelli limitrofi.
E ricordati che il Punto di Orientamento serve sporattutto per bloccare le eventuali rotazioni, punto debole delle rototraslazioni.
Cordialmente
Carlo Cinelli

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cristianlife

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 0 -  0 - Inviato: 29 Marzo 2011 alle ore 15:03

"geocinel" ha scritto:
E ricordati che il Punto di Orientamento serve sporattutto per bloccare le eventuali rotazioni, punto debole delle rototraslazioni.



...ma al posto di rototraslazioni intendevi dire aperteura a terra???



...grazie a tutti per i preziosi consigli :wink:

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 29 Marzo 2011 alle ore 15:16

"cristianlife" ha scritto:
"geocinel" ha scritto:
E ricordati che il Punto di Orientamento serve sporattutto per bloccare le eventuali rotazioni, punto debole delle rototraslazioni.



...ma al posto di rototraslazioni intendevi dire aperteura a terra???



...grazie a tutti per i preziosi consigli :wink:



No
Dicevo appunto che le rototraslazioni hanno il loro punto debole nelle rotazioni.
Se le risultanze (scarti) sugli appoggi non sono buonissime si potrebbero ingenerare rotazioni pericolose.
Pericolose soprattutto in caso di linea da riconfinare in estrapolazione rispetto al perimetro dei punti di appoggio.
Se la linea è interpolata, invece, le rotazioni saranno meno pericolose.
Quindi la domanda che sorge spontanea è la seguente:
Come mi devo comportare in quei casi dove ho pochi punti di appoggio o tutti su un lato perchè magari sono al limite del Foglio?
Si può procedere in più modi, ma in tutti rilevo più punti possibili, compresi quelli nel foglio limitrofo, rilevo anche un orientamento o più e faccio sia un calcolo di rototraslazione pesando diversamente i punti fuori foglio da quelli dentro, sia un calcolo di apertura a terra multipla o rototraslazione orientata.
Verifico le risultanze dei due calcoli e faccio le mie considerazioni in base all'attendibilità dei punti stessi e all'importanza del contesto di mappa.
Ricordiamoci che ogni caso non è mai uguale ad un altro e quindi porta con sé grande soggettività ma bisogna sempre tener fermi i principi cardine delle riconfinazioni che sono:
1 – Per eseguire una buona riconfinazione bisogna effettuare il procedimento a ritroso che si è verificato nella confinazione.
2 – La precisione nella riconfinazione dipende dalla precisione con cui è stata costituita la linea nella confinazione.
3 – Nelle riconfinazioni il rigore deve essere applicato soprattutto al metodo, non solo alla procedura topografica; una procedura topografica rigorosa, ma in applicazione di un metodo sbagliato, darà risultanze peggiori di una procedura topografica non rigorosa ma che segue un metodo corretto.

Cordialmente
Carlo Cinelli

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cristianlife

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 0 -  0 - Inviato: 29 Marzo 2011 alle ore 16:31

...caspita non mi resta che far tesoro di quanto detto

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cristianlife

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 0 -  0 - Inviato: 30 Marzo 2011 alle ore 08:46

stavo cercando su geocat, ma il programma gestisce la rototraslazione orientata??

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 30 Marzo 2011 alle ore 12:07

"cristianlife" ha scritto:
stavo cercando su geocat, ma il programma gestisce la rototraslazione orientata??



A brevissimo.
Io ce l'ho già per testarla.
Nel frattempo puoi fare l'apertura a terra multipla.
Cordialmente
Carlo Cinelli

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neotopog

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 0 -  0 - Inviato: 30 Agosto 2011 alle ore 08:38

buongiorno,
ho letto diverse volte i vari post, fatto ricerche e cercato di apprendere al meglio le "linee guida" per riconfinare correttamente.
devo dire che è un lavoro veramente difficile!

venendo al punto, si è accennato agli sviluppi...

io ho un foglio d'impianto con linea da riconfinare compresa tra due parametri in scala 1/4000.
all'interno di questi due parametri oltre ad una particella che mi interessa ce n'è un altra ugualmente da verificare che però è all'interno di uno sviluppo.
lo sviluppo è disegnato nello stesso foglio in alto a sinistra...

come posso prelevarne le coordinate visto che è "fuori" dai parametri?

messo in scala, inoltre, e provando a inserirlo nel CAD in sovrapposizione è molto diverso dal suo contorno (che dovrebbe contenerlo)

come operare?

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 30 Agosto 2011 alle ore 10:36

"neotopog" ha scritto:
buongiorno,
ho letto diverse volte i vari post, fatto ricerche e cercato di apprendere al meglio le "linee guida" per riconfinare correttamente.
devo dire che è un lavoro veramente difficile!

venendo al punto, si è accennato agli sviluppi...

io ho un foglio d'impianto con linea da riconfinare compresa tra due parametri in scala 1/4000.
all'interno di questi due parametri oltre ad una particella che mi interessa ce n'è un altra ugualmente da verificare che però è all'interno di uno sviluppo.
lo sviluppo è disegnato nello stesso foglio in alto a sinistra...

come posso prelevarne le coordinate visto che è "fuori" dai parametri?

messo in scala, inoltre, e provando a inserirlo nel CAD in sovrapposizione è molto diverso dal suo contorno (che dovrebbe contenerlo)

come operare?



Salve

Gli sviluppi vengono disegnati normalmente ai bordi del foglio (in scala doppia) e non a caso.
Cosa vuol dire non a caso?
Che se controlli i parametri sui quali è disegnato con tutta probabilità a lapis troverai altre coordinate relative allo sviluppo e sennò dovrai desumerle trasportandole della mappa al 4.000.
Spero di essere stato chiaro.

Quanto alle differenze nel perimetro dello sviluppo e di quello al 4.000 sappiamo bene che ci sono e tu devi dare maggiore attendibilità dalla mappa al 4.000 che contiene lo sviluppo.
Questo perché essa è stata disegnata con maggiore accuratezza; così ci è stato riportato.
Quindi se le differenze sono importanti e vuoi tener di conto anche del perimetro dello sviluppo puoi sempre fare una media pesata (verso il 4.000 - non meno del 75%-25%) tra le coordinate desunte diversamente.

Cordialmente
Carlo Cinelli

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