"Maurizio76" ha scritto:
"talismatico" ha scritto:
"Maurizio76" ha scritto:
Come detto prima ho scaricato le due dispense messe quì a fianco e alcuni dubbi mi son rimasti. I consigli li chiedo e li accetto, ma quello che non capisco è come mai su questo sito più che su altri si cerchi di rispondere più a suon di rimandi ad altri testi e collegamenti che neanche cercando di apportare un contributo concreto e diretto alla richiesta.
Ma aiutatemi a capire dove finisce il limite delle domande plausibili e dove inizia quello della necessità di doversi rivolgere altrove (dove per "altrove" mi riferisco ai succitati testi e dispense)
Per inciso cerco sempre di rimanere aggiornato in tutte le attività che svolgo, ma purtroppo non svolgendo unicamente attività di topografo ho diversi aspetti lavorativi da seguire ed approfondire oltre a quelli nuovi che di tanto in tanto si propongono.
Calma e sangue freddo!
Le casistiche che si presentano nelle riconfinazioni sono veramente tante, per cui generalizzare può essere controproducente.
Secondo me sarebbe il caso che esponessi il tuo caso concreto, giusto per evitare sia perdite di tempo in congetture ed ipotesi che indicazioni sbagliate.
Ancora non hai detto nulla di come è nato il confine che devi ripristinare.
Saluti!
gAR
Grazie...
solo una cosa prima di tutto ed è da ieri sera e tutta notte che ci penso:
ma preso atto del fatto che wegis, estrapolazioni di mappe in formato dxf, valori di TAF e valori di coordinate di vertici mappali dati direttamente dai tecnici in catasto sono da considerarsi POCO ATTENDIBILI l'unica cosa che rimane da fare è consultare le mappe cartacee (impianti) presenti in catasto o gli eventuali aggiornamenti (anch'essi presenti in formato originale in catasto sotto forma di tipi mappale)...
ma a livello PRATICO bisogna quindi andare in catasto farsi dare la mappa originale e su questa rilevare le misure di coordinate?Ma così facendo se sullo stesso mappale più tecnici dovessero trovarsi in tempi diversi a rilevare delle misure con tanto di squadra e matite appuntite usate per prendere riferimenti non ci si troverà dopo un po' con una mappa maltrattata e inservibile?E' già magari ciò che succede?Sarebbe comunque scorretto fare ciò su una fotocopia della mappa stessa, si potrebbero comunque creare delle distorsioni, giusto?
Scusate se posto domande che per molti di voi saranno oltremodo scontate, ma la mia esperienza in pratiche catastali è molto limitata e la mia attività ropografica per ora si è per lo più limitata a rilievi e tracciamenti locali, non appoggiati a confini, al massimo a PF.
Vediamo un po' se posso darti una mano cosi magari poi dormi ... :
saltiamo a piè pari il fatto che in certi comuni la mappa non è probatoria e quindi si ricorra
ad essa quale ultima "ratio".
Chiariamo il fatto che esistono 2 tipi di mappe una a permetro aperto che noi chiamiamo "vecchie" (ante anni 50 con varie lustrazioni ) e l'altra a perimetro chiuso (post anni 50) che chiamiamo nuove.
Per intenderci sulle mappe a perimetro chiuso sul bordo hai riportato le coordinate.
Chiarito questo per prima cosa vedi se ci sono atti/graficismi allegati che abbiano originato
la linea/ee che devi riconfinare.Se ci sono è ovvio...
In mancanza di questo se uare mappe "vecchie" in fase di rilievo vedi di circondare l'oggetto
del riconfino dal tuo rilievo battendo "termini riconosciuti dalle parti" e punti certi riconducibili
all'impianto di mappa (si riconoscono dai numeri scritti "bene") dimodochè tu possa scegliere
quale appoggi usare per impostare coordinate in orientamento locale x il tuo riconfino.
In catasto poi ti fai una bella fotocopia della mappa. Ti prendi poi delle misure dal copione
in modo che (con apposito software) tu le possa scalare e deformare riducendole esatte
al copione.Le puoi seguentemente sovrapporre per controllare.
In mappa "nuova" le coordinate ci sono e l'operazione di cui sopra è molto più facile.
Anche qui comunque controlla gli appoggi e i termini/cippi quant'altro riconosciuti dalle parti.
Dopodichè se magari avrai da compensare le misure (sulle vecchie quasi sicuramente)
dovrai tu operare delle scelte con un occhio a ciò che è riconosciuto e un altro all'impianto
cercando una compensazione ottimale.
E poi per riconfinare come si diceva "usa la diligenza del buon padre di famiglia..."
Spero seppure sinteticamente di esserti stato d'aiuto e soprattutto di non averti confuso le idee
Ciao cordialità
Gaart