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Autore riconfinamento frazionamento del 1980 ( Consigli)

remo

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 0 -  0 - Inviato: 12 Febbraio 2010 alle ore 12:01

salve
tempo addietro sono stato interpellato per la verifica di un confine.
A tal proposito mi sono recato in campagna e ho fatto un rilievo della zona.Mi sono subito accorto che lo stato di fatto non era quanto rappresentato sul foglio di mappa, infatti, andando a sovrapporre i muri a secco delimitanti la particella da riconfinare questi risultano ruotati di una bel po.
a questo punto ho rintracciato il frazionameto presso l'ADT e ho visto che la particella oggetto di contestazione è stata generata con un frazionamento del 1980 con un rilievo di allineamenti e squadri.
Sono ritornato sul posto ho rintracciato i punti 0.00 di partenza che hanno generato la nuova dividente e non ho fatto altro che posizionare la dividente basandomi sulle distanze riportate nel frazionamento.
Ora, l'altro giorno il mio cliente mi ha chiamato dicendomi che la contro parte con un tecnico di sua fiducia ha contesto il metodo da me adottato per il posizionamento della dividente e ha richiesto una riconfinazione con la verifica esatta della mappe catastali.
Gli ho spiegato che l'atto ufficiale è il frazionamento del 1980, che sul posto sono ben materializzati i muri a secco e i punti di appoggio delle misurate e che quindi nulla puo essere contestato, ma nulla da fare ....
la contro parte mi contesta tutto dicendomi che quello che si faceva una volta molto probabilmente era tutto fatto a tavolino.
a questo punto mi chiedo: è possibile che un professionista serio e di vecchio stampo, quale ritengo sia il tecnico di contro parte, con la quale ho avuto colloqui in merito, inciti il suo cliente a intrpendere una causa persa in partanza?
O forse mi sbaglio io?... sul metodo di riconfinamento.

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Autore Risposta

geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 12 Febbraio 2010 alle ore 12:28

"remo" ha scritto:
salve
tempo addietro sono stato interpellato per la verifica di un confine.
A tal proposito mi sono recato in campagna e ho fatto un rilievo della zona.Mi sono subito accorto che lo stato di fatto non era quanto rappresentato sul foglio di mappa, infatti, andando a sovrapporre i muri a secco delimitanti la particella da riconfinare questi risultano ruotati di una bel po.
a questo punto ho rintracciato il frazionameto presso l'ADT e ho visto che la particella oggetto di contestazione è stata generata con un frazionamento del 1980 con un rilievo di allineamenti e squadri.
Sono ritornato sul posto ho rintracciato i punti 0.00 di partenza che hanno generato la nuova dividente e non ho fatto altro che posizionare la dividente basandomi sulle distanze riportate nel frazionamento.
Ora, l'altro giorno il mio cliente mi ha chiamato dicendomi che la contro parte con un tecnico di sua fiducia ha contesto il metodo da me adottato per il posizionamento della dividente e ha richiesto una riconfinazione con la verifica esatta della mappe catastali.
Gli ho spiegato che l'atto ufficiale è il frazionamento del 1980, che sul posto sono ben materializzati i muri a secco e i punti di appoggio delle misurate e che quindi nulla puo essere contestato, ma nulla da fare ....
la contro parte mi contesta tutto dicendomi che quello che si faceva una volta molto probabilmente era tutto fatto a tavolino.
a questo punto mi chiedo: è possibile che un professionista serio e di vecchio stampo, quale ritengo sia il tecnico di contro parte, con la quale ho avuto colloqui in merito, inciti il suo cliente a intrpendere una causa persa in partanza?
O forse mi sbaglio io?... sul metodo di riconfinamento.



Le cause non sono mai perse in partenza, purtroppo.
Non sempre la verità in Tribunale trionfa.
Dipende dai CTU, dai CTP, dagli Avvocati di parte e dai Giudici che spesso niente sanno di confini e che purtroppo fanno fatica in caso di posizioni diverse, anche sostanziali, ad individuare la verità dal falso.
Veniamo al tuo caso di fattispecie.
Tu hai fatto le operazioni corrette anche perché non si può assolutamente presumere che le misure fossero false se non inequivocabilmente dimostrato.
Mi riferisco a differenze fuori delle umane tolleranze sulle misurate che colleghino punti presenti all'epoca del frazionamento e oggi rinvenibili in loco.
Quello che mi crea qualche dubbio è sulla materializzazione dei punti di inquadramento.
Da cosa sono materializzati?
E poi, nessuno di voi ha preso in considerazione che il 1980 è trent'anni fa?
Mi riferisco all'usucapione.
Cordialmente
Carlo Cinelli

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remo

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 0 -  0 - Inviato: 12 Febbraio 2010 alle ore 18:49

grazie sig. carlo, per l'attenzione
Le dico subito che sul posto ho rintracciato le deviazioni dei muri a secco che sono stati presi come punti di partenza per determinare il posizionamento della dividente.

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tonin

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melfi

 0 -  0 - Inviato: 13 Febbraio 2010 alle ore 06:07

se sul posto vi sono dei muri a secco, così mi sembra di capire, forse non è nemmeno il caso di riconfinare art. 950 codice civile. occorre conoscere lo stato dei luoghi alla data del frazionamneto. il collega che ti ha preceduto nell aredazione del tipo di aggiornamento potrebbe aver commesso qualche errore. per questo potresti accertarti mediante foto aeree su cui sovrapporre le risultanze dell rilievo per verificare eventuali discostamenti. le cause sono una cosa rognosa per tutti anche per chi dovesse risultare vincente.
saluti
tonino

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 13 Febbraio 2010 alle ore 07:53

"remo" ha scritto:
grazie sig. carlo, per l'attenzione
Le dico subito che sul posto ho rintracciato le deviazioni dei muri a secco che sono stati presi come punti di partenza per determinare il posizionamento della dividente.



Una volta accertato inequivocabilmente che codeste deviazioni rappresentano punti topocartografici e quindi vi è corrispondenza tra mappa e stato dei luoghi, che soprattutto le misure degli allineamenti sono "umanamente" corrette, si potrebbe pensare e affermare che le misurazioni fossero state effettuate.
Poi, ti ripeto, il 1980 è trent'anni fa; quali materializzazioni ci sono per il confine da verificare e da quando?
Perché possiamo fare tutte le misurazioni corrette del caso, ma se lì c'è una recinzione da 21 anni a che servono?
Solo a verificare quali operazioni fare successivamente.
Molto giusto, di conseguenza, quello che ti dice Tonin.
Ricordiamoci infatti che l'Art. 950 CC dice "Quando il confine è incerto ....................".
Se ci sono delle materializzazioni già presenti all'epoca del frazionamento e quelle dovevano rappresentare e rappresentano il confine, si potrebbe configurare un'errore nelle misure del Tipo di Frazionamento.
Cordialmente
Carlo Cinelli

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remo

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 0 -  0 - Inviato: 13 Febbraio 2010 alle ore 10:17

Vi ringrazio ancora per l'attenzione
forse non sono stato, anzi, non sono stato chiaro a spiegare il fatto.
la particella XX è stata divisa in due parti (frazionamento 1980) in verità però sul posto la nuova dividente non è stata mai materializzata perchè i due proprietari sorella e fratello non hanno mai ritenuto necessaria tale operazione.
Nella prorietà, ora, sono subentrati altre persone (figli e generi) ai quali è stato indicato confine tra le due particelle, non materializzato, in maniera... da quel punto a quel punto.
Il mio cliente un giorno si è ritrovato con dei paletti che delimitavano il confine tra le due particelle e a questo punto sono subentrato io a verificare il confine...
e poi ..

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remo

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28 Maggio 2007

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 0 -  0 - Inviato: 13 Febbraio 2010 alle ore 10:21

correggo
Nella proprietà,ora, sono....

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 13 Febbraio 2010 alle ore 11:15

"remo" ha scritto:
Vi ringrazio ancora per l'attenzione
forse non sono stato, anzi, non sono stato chiaro a spiegare il fatto.
la particella XX è stata divisa in due parti (frazionamento 1980) in verità però sul posto la nuova dividente non è stata mai materializzata perchè i due proprietari sorella e fratello non hanno mai ritenuto necessaria tale operazione.
Nella prorietà, ora, sono subentrati altre persone (figli e generi) ai quali è stato indicato confine tra le due particelle, non materializzato, in maniera... da quel punto a quel punto.
Il mio cliente un giorno si è ritrovato con dei paletti che delimitavano il confine tra le due particelle e a questo punto sono subentrato io a verificare il confine...
e poi ..



Ora è tutto chiaro.
Quindi, se le condizioni riguardo alle misure sono quelle del mio precedente post, prosegui nella tua strada.
Cordialmente
Carlo Cinelli

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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 0 -  0 - Inviato: 14 Febbraio 2010 alle ore 19:01

Salve.
Ottime risposte, e sono sicuro che Remo avrà sostanzialmente risolto il suo problema.

Mi rimane un solo "tarlo" perché in origine aveva scritto "Mi sono subito accorto che lo stato di fatto non era quanto rappresentato sul foglio di mappa" e poi anche che "un tecnico... ha richiesto una riconfinazione con la verifica esatta delle mappe catastali. "

Mi viene il dubbio che le misure del frazionamento siano sufficienti a garantire la qualità: ossia che ci siano chiusure efficaci. Giusto per accertare che le misure degli allineamenti siano "umanamente" attendibili.

Proprio perché una causa non è mai persa (e neppure vinta, quindi) in partenza, è bene precisare che occorre verificare attentamente i punti di appoggio con tutte le chiusure del caso. Perché proprio una nutrita quantità di chiusure sballate potrebbe inficiare il frazionamento, mettendo in discussione il tutto.

Buon lavoro

Leonardo

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remo

Iscritto il:
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 0 -  0 - Inviato: 15 Febbraio 2010 alle ore 16:36

ok grazie a tutti

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ciccio_lp

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25 Novembre 2004

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Sud

 0 -  0 - Inviato: 06 Maggio 2010 alle ore 19:40

Ciao a tutti e scusatemi se vi prego innanzitutto e se possibile di potermi "aiutare" nel più breve tempo possibile perchè devo presentare il lavoro domani.
Ho un grosso dubbio:
Il mio cliente mi chiede di controllare la posizione di un muretto di confine esistente (in blocchi cementizi) tra il suo terreno ed altra ditta.
Da ricerche effettuate ho riscontrato che la dividente in oggetto scaturisce da un frazionamento del '78, con allineamenti e squadri.
Effettuo il rilievo in loco con GPS ed oltre il confine attuale riesco a rilevare anche 3 punti fissi (incroci di muri a secco o s.f. d'impianto) e 3 PF.
Durante il rilievo mi accorgo che il punto 0.00 di riferimento del fraz. non esiste più.
Quindi mi sono recato in catasto ed ho prelevato le coordinate d'impianto sia dei punti fissi da me rilevati e sia del punto 0.00 utilizzato nel fraz.
Ecco, da adesso in poi ho molti dubbi su come operare...inserisco il libretto delle misure in pregeo rinominando i PF con codici 999, 998 e 997 per escluderli dal calcolo delle coordinate....e a questo punto come vado avanti?
Aiutooooooo

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salviotto

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23 Febbraio 2007

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Località
Siena

 0 -  0 - Inviato: 07 Maggio 2010 alle ore 09:41

no dai se ho capito dovrebbe essere facile.
se non disponi di altri software puoi anche farlo con pregeo, come dici te gli dai un codice numerico a caso e poi gli metti le coordinate in riga 8, praticamente ti fai una rototraslazione, fra i punti comuni che hai battuto con gps e dei quali hai le coordinate di impianto, come sempre stai un po attento alla geometria dei punti con i quali fai la rototraslazione ma per il resto dovresti avere dei risultati decenti.

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ciccio_lp

Iscritto il:
25 Novembre 2004

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Sud

 0 -  0 - Inviato: 07 Maggio 2010 alle ore 11:18

capito!
Quindi inserisco le righe 8 con le coordinate d'impianto rilevate ai rispettivi punti battuti in loco.

Grazie mille

Buon lavoro

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salviotto

Iscritto il:
23 Febbraio 2007

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Località
Siena

 0 -  0 - Inviato: 07 Maggio 2010 alle ore 11:52

direi di si, e dovrebbe farti anche vedere le differenze taf che nel tuo caso puoi interpretarle come una sorta accuratezza del tuo rilievo

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