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Argomento: Frazionamento-mappale artefatto - procedure di correzione
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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07 Novembre 2006
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it
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"falex" ha scritto: Grazie Geocinel, procedo come hai suggerito è la soluzione migliore, avverto il tecnico e vediamo come sviluppa la situazione, altrimenti procedo per la mia strada. Esiste un testo che tratti anche i particellari o comunque qualcosa a cui fare riferimento ? non nè ho mai fatti e mai visti. Per anonimo: Ho verificato anche tra mappa di impianto e wegiss, errori trascurabili. Lasciando da parte il problema dei pf, l'inserimento in mappa lo hanno effettuato appogiando il loro rilievo a una linea interna del mappale intero, e siccome parte dei lotti opposti andavano oltre la linea del loro mappale di 10 mt, hanno pensato bene di terminare il rilievo in corrispondenza di tale linea ma il bello, è che i lotti così non sporgono di 10 mt, ma sono arretrati di 10mt e ancora più bello, e che il mappale interno da cui sono partiti è della stessa proprietà. assurdo? Il tipo di che anno è? del 2008.............. Comunque adesso procedo come ha suggerito Geocinel vi terrò informati sugli sviluppi sperando che siano brevi. Un saluto a tutti............... e buon 25 Aprile. Il Tipo particellare era nato per tutt'altri scopi. Ben più nobili. Ma recentemente è stato "molto" usato anche per correzione di Tipi caduti in riserva 5. Ciò vuol dire: conferma della geometria delle dividenti e rimisurazione dei PF che sono fuori tolleranza. Per ciò che concerne la parte grafica il "falsario" dovrà fare un'istanza chiedendo di rettificare le linee dividenti intrinsecamente ben rilevate ma posizionate male in mappa per carenza di rilevamento di punti vertice e per gli "errori" (mi vien da ridere) sui PF. Se costui dovesse invece rimettere mano al Tipo in toto salterebbero anche gli atti notarili di trasferimento. E questo sarebbe un disastro. Penso che dipenda molto danche al calcolo delle superfici e da ciò che è stato riportato in atto. Cordialmente Carlo Cinelli
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geoalfa
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tornando a bomba su questo argomento ben introdotto da falex e soprattutto ampiamente discusso dai validissimi colleghi che via hanno preso parte, vorrei arrivare ad una conclusione stabile e di efficace soluzione, partendo da un dato di fatto che stando così le cose risulta incontrovertibile: 1.-) il rilievo che precede quello proposto da falex è farlocco! redatto in maniera purtroppo vergognosa, per non dire altro! 2.-) il collega tecnico che ha apposto la firma su questo documento in maniera "leggera" per non dire fraudolenta, ben difficilmente riconoscerà il suo errore, anche di fronte alla evidenza dei fatti, dimostrata dal rilievo attento e iperdeterminato di falex! 3.-) la procedura di segnalazione da me proposta, che qui confermo, va segnalata anche all'ordine professionale di appartenenza del tecnico, oltre che all'AdT approvatrice! 4.-) purtuttavia, - non potendo aspettare il corso delle verifiche ecc.. -, è da completare il lavoro assolvendo agli incarichi assunti con i mezzi ampiamente indicati sopra dai colleghi e tutelati dalla verifica ed accertata esatta individuazione dei PF utilizzati con obbligatoria iperdeteminazione secondo le regole in vigore dalla esposizione nella relazione tecnica di quanto avvenuto. allo scopo farei una ulteriore oppurtuna verifica della scelta dei PF, rilevando anche gli altri spigoli che potrebbero essere stati scambiati per mero errore di superficialità, ( perchè non è raro il caso che nelle monografie il PF è indicato in uno spigolo, mentre in realtà si riferisce ad altro! ) acquisite tutte queste certezze che ti abbiamo indicato, vai pure avanti, vorrà dire che saranno coloro che si sentiranno punzecchiati a non dormire il sonno dei giusti!
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totonno
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Cari colleghi, se denunciare la cialtroneria di un tecnico, produce effetti devastanti sul mio cliente, del tipo: annullamento degli atti di provenienza, io vado controcorrente e trovo una soluzione diversa, che peraltro esiste. Il tipo nel senso di soggetto incriminato e falsario questa prospettiva la metterà sul piatto e voglio vedere quanti si tireranno poi indietro calcolando quello che gli aspetterebbe. Non è che mettendo in catene un soggetto meritevole di questo e di nientre altro, mi cambia la vita in positivo e non la cambia nemmeno alla società, la quale non mi ergerà alcun monumento al merito. Comunque, è vero, denuncio un collega, almeno mi sfogo e così impara come si fa. Saluti liberati. :wink:
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it
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Caro Antonio Condivido quasi niente di quello che hai detto. Premesso che la via di uscita mi pare di averla consigliata (Tipo particellare e istanza) non è detto che sia praticabile. Se l'introduzione in mappa, che ricordiamolo non conta niente dal punto di vista della geometria delle linee (in questo caso purtroppo sì perché è sballato l'inquadramento), ha costituito delle particelle di 100 mq. che dovevano essere di 200 mq. penso che sia difficile poter tornare indietro. Tu puoi corregere quello che vuoi ma se nell'atto ci sono riportate le superfici molto errate ai sensi dell'Art. 1538 potrebbero sorgere situazioni molto spicevoli. Quello che non condivido assolutamente è poi il continuare a tollerare che ci siano colleghi che si possano permettere falsi. Perché è vero che errare è umano e tutti sbagliamo. Non è assolutamente accettabile invece che tu sbagli falsando. Questo no e secondoi me, se non ben spiegati, certi comportamenti dovrebbero essere perseguiti come una dichiarazione mendace. Quindi anche penalmente. Cordialmente Carlo Cinelli
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SIMBA64
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Non e' la prima volta che un collega viene o verra' denunciato per vari motivi (concorrenza sleale, dichiarazioni false, comportamenti inganevoli o falsi, ecc..). Questo pero' deve essere valutato molto attentamente e soprattutto con serenita', perche' potrebbe succedere che la denuncia e' come un bumeran (cioe' ritorna indietro). Io personalmente ho visto alcuni colleghi essere denunciati a causa del loro perseverare ad errare. Continuo piu' avanti il discorso perche' devo uscire. Saluti perseveranti
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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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"geocinel" ha scritto: Caro Antonio Condivido quasi niente di quello che hai detto. Premesso che la via di uscita mi pare di averla consigliata (Tipo particellare e istanza) non è detto che sia praticabile. Se l'introduzione in mappa, che ricordiamolo non conta niente dal punto di vista della geometria delle linee (in questo caso purtroppo sì perché è sballato l'inquadramento), ha costituito delle particelle di 100 mq. che dovevano essere di 200 mq. penso che sia difficile poter tornare indietro. Tu puoi corregere quello che vuoi ma se nell'atto ci sono riportate le superfici molto errate ai sensi dell'Art. 1538 potrebbero sorgere situazioni molto spicevoli. Quello che non condivido assolutamente è poi il continuare a tollerare che ci siano colleghi che si possano permettere falsi. Perché è vero che errare è umano e tutti sbagliamo. Non è assolutamente accettabile invece che tu sbagli falsando. Questo no e secondoi me, se non ben spiegati, certi comportamenti dovrebbero essere perseguiti come una dichiarazione mendace. Quindi anche penalmente. Cordialmente Carlo Cinelli Carlo, le mie perplessità sono dovute al fatto che Falex scrive: "Recupero il libretto originale, sovrappongo il mio rilievo e osservo che quanto tracciato corrisponde al frazionamento anche se con alcune differenze, posizione dei pf completamente sballata" Bene, in questo caso secondo me non ci sono difformità essenziali per considerare nullo l'atto perchè la consistenza e la forma tornano, la posizione forse non tanto per l'inquadramento sui PF falsato, ma è evidente che il bene non sia cento metri più distante, sopra, magari, una casa di altrui proprietà. Come facciamo a dire che l'oggetto del trasferimento non è certamente individuabile e la volontà delle parti non sia stata ben espressa nel titolo? Ecco, bisogna avere un pò di accortezza, perchè il pericolo di andare a impantanarsi in situazioni equivoche non è difficile e rimanere soli con le nostre buone intenzioni è un attimo. Se poi, invece, si dimostra che non c'è altra possibilità e che evidentemente c'è una attività fraudolenta che ripetutamente sin dalla redazione del frazionamento per poi finire nella sottoscrizione dell'atto di trasferimento del bene evidenzia la volontà di vendere un bene che di fatto non è quello che l'acquirente voleva comprare procurando un danno economico nei confronti di quest'ultimo sicuramente perseguibile nei termini di Legge; allora mi sembra il minimo denunciare tecnico, parte venditrice e tutti quelli che si ritiene responsabili del fattaccio, e quindi sono assolutamente d'accordo con Te, Carlo. Se si compra un bene che si dichiara essere di 200 mq e che invece risulta nei fatti essere 100 mq. mi sembra chiaro procedere alla denuncia, non ci sono dubbi. Saluti timorosi. :wink:
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falex
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Tempio Pausania (SS)
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Ora il cerchio è quasi chiuso, i Vs consigli, oltre che confortarmi, mi permettono di inquadrare la situazione permettendomi di gestirla con criterio. I passi che seguirò saranno: - recupero di altri 6 tipi che hanno operato su quei pf e quelli limitrofi; - verificare tutte le misurate; - leggere i vari post sui particellari (anche se condordo con Geocinel); - integrare e verificare ulteriolmente il rilievo, sopratutto sulla giusta individuazione dei pf (Geoalfa); - fare una chiaccherata con l'Agenzia in formale; - sentire il tecnico (Geocinel) - trovare la soluzione più idonea e meno dolorosa per tutti (totonno); - completare l'incarico affidatomi. E alla fine chi più nè ha più ne metta........
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geoalfa
(GURU)
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"falex" ha scritto: Ora il cerchio è quasi chiuso, i Vs consigli, oltre che confortarmi, mi permettono di inquadrare la situazione permettendomi di gestirla con criterio. I passi che seguirò saranno: - recupero di altri 6 tipi che hanno operato su quei pf e quelli limitrofi; - verificare tutte le misurate; - leggere i vari post sui particellari (anche se condordo con Geocinel); - integrare e verificare ulteriolmente il rilievo, sopratutto sulla giusta individuazione dei pf (Geoalfa); - fare una chiaccherata con l'Agenzia in formale; - sentire il tecnico (Geocinel) - trovare la soluzione più idonea e meno dolorosa per tutti (totonno); - completare l'incarico affidatomi. E alla fine chi più nè ha più ne metta........ Mi fa molto piacere che hai raccolto il vero senso del nostro scrivere.... tralasciando il discorso della tutela della nostra professione, che a molti non garba!.... quello che è importante è: - completare l'incarico affidato! e per raggiungere il risultato devi essere sicuro di aver bene inquadrato sia i PF (e questo vuol dire controllare che gli stessi siano quelli che effettivamente stanno nella monografia e non nella mappa ( è già successo che in monografia un PF è indicato descrittivamente nello spigolo SE e invece rappresentato nello spigolo NE e addirittura in mappa rappresentato nello spigolo NO ) , sia l'ggetto del rilievo e per fare ciò, ripeto, fare la iperdeterminazione seguendo pedissequamente i suggerimenti che trovi facendo la opportuna ricerca su quaesto sito! comunque auguri, perchè oltre all'incarico hai trovato un argomento assai delicato e che ti accrescerà la professionalità....
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falex
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Tempio Pausania (SS)
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Salve a tutti, avrei voluto informarvi prima su come siano andate le cose ma pultroppo la vicenda è stata un pò lunga. In base ai consigli ricevuti, dopo aver discusso con le proprietà, ho incontrato il tecnico. Per niente sorpreso da quanto gli esponevo sulla bontà del suo rilievo sulla scorta delle mie verifiche, mi ha spiegato i motivi per cui ha proceduto all'artefazione del frazionamento. Non sto qui a elencarvi i motivi del perchè il tecnico ha agito in tal modo, ma qualè lo slivuppo di una tale azione. 1) non può annullare il frazionamento in quanto ci sono stati degli atti; 2) dovrà procedere alla presentazione di un frazionamento ex nuovo sull'esistente; 3) le proprietà dovranno redarre un'atto di rettifica; 4) naturalmente tutte le spese sono a carico del tecnico (e non sono poche). Naturalmente in questo caso ho avuto a che fare con un tecnico che nell'ammetere le sue azioni si è prodigato per sanare il tutto e sopratutto proprietari che hanno capito. (Immaginate l'opposto). Per quanto mi riguarda posso affermare di aver ricevuto ottimi consigli, tra poco potrò concludere il mio incarico e, inaspettatamente, ho allargato la mia clientela, il modo di operare in campagna è cambiato e mi sto prodigando per organizzare un seminario sui collaudi dei tipi di aggiornamento utile sopratutto per i nuovi colleghi e per tutti quelli all'oscuro dei retroscenza che potrebbero scaturire da una leggerezza. Un sentito grazie a tutti.
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anonimo_leccese
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"falex" ha scritto: Allora, distanze tra singoli pf: PF io lui diff. taf P1-P2 636.43 637.33 0.90 635.65 P2-P3 622.38 636.42 14.04 618.67 P3-P1 1107.68 1109.25 1.57 1107.02 questi i numeri tra singoli pf, tutti triplici di muri, se appoggio localmente tra tutti i pf scostamenti di 15 mt circa e rilievo lotti buoni. Chi fosse interessato, a scopo di studio, mi contatti in pm, gli invio il dwg, naturalmente senza riferimenti. Insomma alla fine è finita a "tarallucci e vino",.... però vedo che per quanto riguarda gli scarti tra P2 e P3 sei più vicino tu alle taf che non il collega all'epoca (3.71), come gli hanno passato il tipo all'epoca con ben 17.75 ml di differenza, sempre rispetto alla taf,... possibile non l'hanno passato a collaudo ??? se l'avesse fatto l'ufficio all'epoca, forse oggi non ci sarebbero stati questi problemi .... Noto che quindi non hanno poi aggiornato le coordinate dei pf -
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BOJINOV
Iscritto il:
13 Marzo 2006
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Alta Valdera (PI)
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"falex" ha scritto: Salve a tutti, Per niente sorpreso da quanto gli esponevo sulla bontà del suo rilievo sulla scorta delle mie verifiche,mi ha spiegato i motivi per cui ha proceduto all'artefazione del frazionamento. Non sto qui a elencarvi i motivi del perchè il tecnico ha agito in tal modo, ma qualè lo slivuppo di una tale azione. Io sarei curioso di conoscere anche i motivi... Comunque, per riallacciarsi al discorso, tempo fa mi sono trovato in una situazione simile (fabbricato riportato in mappa nel 2008 spostato di 8 mt, scarti sulle misurate di 12 mt, sqm quasi 1 mt!!). Non capisco come possano avergli approvato un tipo con questi errori, che a me spesso fanno le pulci per delle bischerate. Trall'altro c'era un PF vicinissimo al fabbricato in questione, per cui non mi spiego l'errore... In quel caso per fortuna non erano stati fatti atti e quindi, d'accordo con l'adt, ho provveduto a riportare l'edificio nella posizione corretta.
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