Caro Tony,
il discorso sull'eventualità di fornire in qualche modo garanzie sulla preparazione professionale in molti settori, e segnatamente in quello delle riconfinazioni di cui qui si dovrebbe parlare, ha indubbio fascino e forse anche interesse. Il forse lo potremmo approfondire davvero soltanto se potessimo muoverci in un clima professionale in cui ci si confronta apertamente per quanto aspramente improntando il discorso su correttezza e sincerità.



Un tema estremamente delicato e coinvolgente comporta differenze di vedute e anche timori molto concreti, per cui capisco che chi teme un pericolo per il proprio futuro (e non solo) dica “fermiamolo”; espressione incisiva che si confà a un confronto acceso, sempre che non si voglia proprio vedere l'aspetto burlesco, ma per la quale non vedo interpretazioni offensive. Sono quindi sinceramente interessato a valutare quale interpretazione offensiva si possa immaginare, se chi la comprende me la indica. Evitare quindi, Georox, per cortesia, risposte evasive tese solo a dimostrare la mia stupidità, di cui do atto fin da subito.



Però
concetto più falso che offensivo; sarebbe offensivo soltanto se esprimesse il suo pensiero sugli iscritti a quel sito (per inciso lui stesso mi comunicò che ero stato il primo: una sorta di “protodecerebrato”, dunque; ma non mi offendo ugualmente). Immagino comunque che non volesse esprimere un proprio parere offensivo, e dunque posso ravvisare soltanto una stortura del mio pensiero, che viene travisato; falsato. Quando dico che “i più ossequienti” tengono un comportamento acritico, sto ponendo l'accento su alcuni che assumono con particolare enfasi e zelo un atteggiamento del tutto naturale: ognuno di noi è più o meno influenzabile dagli altri; maggiormente da chi è in evidenza, che perciò dovrebbe usare accortezza perché ha effetti anche sull'ambiente.

Oltre a travisare quel pensiero
appiccicandomi una sua malevola interpretazione di quello che lui sostiene essere il mio pensiero, forse filtrato da una "memoria" alquanto fallace. Pensiero mai formulato e mai espresso. Comodo strategemma per svincolarsi dalla discussione concreta "lasciando quindi perdere" deliberatamente e comodamente le mie analisi. Oltre a gettare gratuito discredito su di me, interlocutore come altri a chi non è mai riuscito ad opporre argomenti.



Ecco perché questa discussione, come altre di un certo interesse, non può procedere: un confronto acceso deve attenersi ai concetti, ed evitare le persone. Quando ci arriveremo potremo riprendere quota. Fino ad allora abbiamo due strade possibili: lasciarci tenere in scacco da un atteggiamento intimidatorio oppure contrastarlo fermamente con la massima rassegnazione possibile.



Ha da passà 'a nuttata.

Leonardo

Ciao Tony,

ti ringrazio sia di questo tuo post che per aver ripristinato il topic.

Come ti dicevo al telefono, il mio post che hai oscurato era rivolto a Rocco Diamante e non a Geolive in generale, ma mi hai fatto capire che chi lo leggeva senza aver letto l'intero topic poteva intenderlo riferito al sito e quindi mi scuso per questo.

Per essere franco del tutto, devo tuttavia dirti che non trovo del tutto adeguata la tua ripresa a Rocco Diamante perché, come ti dicevo, una frase come "fermiamolo prima che sia troppo tardi" è giustificata nei confronti di un delinquente o di un terrorista, non di uno che ha espresso un'idea su un forum dedicato a persone cui quell'idea potrebbe interessare.

Come dici tu, va benissimo che l'idea possa essere criticata, ma dire "fermiamolo prima che sia troppo tardi" è gravemente offensivo, perché significa darmi del delinquente o del pazzo. E vedrai anche che Rocco Diamante non si scuserà per averla scritta. Ma pazienza, se non lo farà, chi legge ne trarrà le proprie considerazioni.

Quanto ai tuoi commenti alla mia idea, ho l'impressione che anche tu ti sia fatto trarre in inganno dalla parola "Albo" che (ormai mi viene a noia ripeterlo) ho usato solo come termine per far capire al volo l'idea stessa.

Riprendo qui un tuo passaggio.


Allora, vediamo di capirci.

Punto primo: io ho creato il sito riconfinazioni.it ma non voglio che sia un sito di Gianni Rossi e l'ho scritto sul "Chi siamo", ed anzi, proprio sulla sezione "Chi siamo" voglio che ci sia un gruppo di esperti della materia, non nominati da me (vedi sotto).

Punto secondo: ho già detto ampiamente che se aspettiamo di coinvolgere Enti o Collegi .... campa cavallo.

Quindi io voglio coinvolgere direttamente la base per creare questo gruppo di esperti il quale gruppo di esperti non avrà ovviamente nessun riconoscimento ufficiale. Ma non per questo non avrà autorevolezza. Anzi, avrà autorevolezza proprio perché espresso dalla base e non da Enti o Istituzioni dove vale l'italica regola "dell'amico dell'amico". Non so se mi spiego.

Detto questo, caro Tony, sono disposto a discutere con chiunque ne sia interessato circa la modalità più corretta su come individuare tali esperti. E, come ti dicevo, è proprio per questo che ho voluto postare l'idea anche qui su Geolive, visto che l'argomento è di sicuro attinente ai temi e agli utenti del portale.

Mi è molto dispiaciuto quindi vedere la reazione di Rocco Diamante, e non mi riferisco solo al "fermiamolo prima che sia troppo tardi", ma anche alla sua continua illazione circa il fatto che questi esperti sarebbero miei clienti che mi pagano. Questa è un'accusa che mi potrà essere mossa solo quando fosse dimostrata, non a priori, perché invece se la fai a priori, significa soltanto che parli per pregiudizi.

In realtà, come ti dicevo, io non farò pagare niente a nessuno, né agli esperti che saranno trovati, né agli utenti che chiederanno il loro supporto. Potranno semmai essere gli uni e gli altri a stabilire liberamente un compenso per le eventuali consulenze che dovessero scaturire.

Ad ogni modo, Tony, ti ringrazio dei suggerimenti che mi hai dato e concludo dicendoti che continuerò a confrontarmi con chiunque voglia esprimermi la sua opinione sul modo migliore per attuarla. Spero tanto che questo confronto possa continuare con la serenità che merita anche qui su Geolive.

Buona Pasqua a te, Ezio e rispettive famiglie.

Gianni Rossi

e anche a tutti gli altri.

o no?

Buongiorno. Sarò breve: non chiedo scusa a nessuno perchè non c'è motivo di farlo e se lo facessi dovrei fare i conti con la mia coscienza, perchè fra i mille difetti che ho c'è anche la coerenza. Sono fermamente convinto che l'idea di Gianni Rossi non comporti alcun beneficio alla Categoria la quale ha, come valore di base, il principio solidaristico inteso anche e soprattutto nell'uguaglianza delle modalità di procurarsi lavoro.

Per quanto potrò, la contrasterò.

Auguri a tutti.

Aspetta, non ci siamo capiti, non mi pare affatto di averti chiesto di "stare in silenzio" sulla questione e fartela "piacere"!!! Se non consideri valida l'idea di Gianni Rossi va benissimo che esprimi il tuo disappunto, ti sto solo dicendo che, almeno qui sul forum, vorrei che evitassi l'offesa o la denigrazione per farlo! (e questo invito, lo estendo NUOVAMENTE A TUTTI).

Detto questo essendo tutti persone mature, sono sicuro che siamo capaci di opporci a qualcosa che non consideriamo giusta/utile/necessaria senza dover per forza superare determinati confini, qui siamo tra persone civili, e mi aspetto da parte di chiunque un confronto pulito e corretto, senza denigrazioni, senza offese, senza riportare frasi "passate" magari mai scritte qui ma dette o interpretate male in un confronto privato o addirittura in un altro servizio!!!

Tony

Bene: in qualche modo Tony ha chiarito di non gradire le illazioni interpretative profuse per liquidare opinioni scomode lasciandole semplicemente perdere e forse si può provare a riprendere il confronto concreto sull'iniziativa che non si può considerare giusta/utile/necessaria oppure superflua/ingiusta/inutile se non la si inquadra correttamente: come iniziativa commerciale mi sembra che non faccia una piega, come avevo già detto. La definizione (albo, gruppo, società, dipartimento, cooperativa, accademia, loggia, mucchio, lega o movimento) non è problema insuperabile.

Proporla come una sorta di organo super partes, ventilando addirittura che possa divenire un riferimento per i Giudici, è semplicemente pericoloso. Come è pericoloso il metodo di “crescita professionale” proposto: rivolgersi a terzi sconosciuti piuttosto che a Colleghi conosciuti. Nello specifico è assolutamente incompatibile con l'essenza della Libera Professione il punto 6b (il 6a presuppone almeno nel richiedente una capacità critica di base) della presentazione iniziale: la nostra è un'attività che si deve fondare sulla fiducia: prima di tutto quella del Committente nel Professionista; ed è perciò un'aberrazione avallare (e auspicare!) il comportamento di un ipotetico Professionista che, completamente digiuno di una materia, invece di scegliere una delle due vie tradizionali (rinunciare all'incarico oppure collaborare con un Collega di cui conosce e garantisce personalmente le capacità) sceglie una terza via illecita: costringe il proprio Committente a fidarsi di... uno sconosciuto! Via peraltro già abbondantemente alimentata dall'uso improprio di Internet.
Motivo per cui divengono surreali le condizioni con cui si forma la “garanzia” offerta dall'iniziativa.

Ripeto: se si tratta di un'iniziativa commerciale non ci sono problemi di sorta; perché il Committente sa di rivolgersi a un certo gruppo e perché le garanzie che questo vanta hanno caratteristiche commerciali del tutto legittime. Garanzie che, però, avevo già spiegato che non possono vantare l'obiettività e l'universalità di cui s'è favoleggiato. Dunque si torna al pericolo insito nel non presentare un'iniziativa commerciale come tale, e le condizioni preoccupanti in cui abbiamo già visto versare alcuni casi di Giustizia rendono verosimile proprio che un Giudice assuma quel gruppo come referenza! Piuttosto che fermarlo prima che sia troppo tardi, in tal caso si dovrebbero moltiplicare queste iniziative così da poter dimostrare a tale Giudice che l'organo non è un organo, ma una azienda come altre.

Ecco perché non ci si deve meravigliare della subitanea reazione di Rocco per indicare un pericolo, che non può certo essere considerata offensiva per le ragioni addotte favoleggiando di delinquenti. Che idea bislacca sarebbe fermare un delinquente a furor di popolo?

Si dovrebbe aprire dunque un ampio dibattito sulla Libera Professione, su cos'era, cos'avrebbe dovuto essere, cos'è, cosa dovrebbe essere, cosa vorremmo che fosse e cosa potrebbe concretamente diventare. E se serve ancora a qualcosa, ridotta come la stiamo riducendo trascurando o stravolgendo aspetti cruciali, e non dando neppure un'occhiata di sfuggita al Codice Deontologico.

Ma non sarebbe meglio, Tony, spostare questa discussione nei prodotti commerciali eliminando alla radice i problemi che qui ha dovuto sollevare?

Cordialmente



Leonardo