Vi espongo la situazione nei punti chiave:
i miei clienti sono proprietari della particella 100 che nel 1997 fu definita dal PRG e le norme d'attuazione "verde pubblico attrezzato".
Nel 2002 viene presentato il frazionamento che seguiva alla lettera la lottizzazione.
Ad oggi la particella 100 è ancora dei miei clienti ma, la lottizzazione originaria ha dato modo di iniziare le costruzioni nei lotti circostanti.
Da un rilievo, da me eseguito, ho potuto constatare che sul confine ovest della particella 100, dove sorgono edifici in via di ultimazione di proprietà della società X, gli edifici stessi sono stati costruiti sul confine.
Ho potuto verificare che questa soluzione è prevista anche nel Piano di Lottizzazione, ovvero nel piano stesso questi edifici erano previsti proprio sul confine.
Ad oggi mi pongo le seguenti domande:
1)è appropriata tale soluzione o lede i diritti dei miei clienti in quanto i muri di questi fabbricati sorgono sul confine?
2)Inoltre, tale situazione sarebbe stata giustificata se il Comune stesso avesse provveduto all'esproprio, ma ad oggi la proprietà è ancora dei miei clienti, se dovesse accadere qualche inconveniente con i fabbricati edificati sul confine, chi ne risponde?
3)Una lottizzazione di questo genere, che prevede fabbricati edificati sui confini, è regolare o ci dovrebbe essere una distanza minima (diciamo almeno 1,5 metri lineari)?
Grazie dell'attenzione, chiedete se sono stato poco chiaro...