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Autore Dubbi su riconfinamento già effettuato

tombia03

Iscritto il:
11 Aprile 2008

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10

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 0 -  0 - Inviato: 19 Ottobre 2009 alle ore 11:43

Un mio cliente ha avuto una contestazione sul confine di sua proprietà. Il suo vicino ha dato incarico a dei tecnici di stabilire il confine tra le due proprietà e secondo questi il mio cliente avrebbe invaso di qualche metro. Abbiamo chiesto di poter vedere il materiale in base al quale si era giunti a tale conclusione e ci è stata consegnata una carta catastale georeferenziata, una breve relazione nella quale si dice che si è usata una strumentazione GPS e che si sono usati come riferimento 2 punti trigonometrici con attendibilità 9 (uno sul foglio dei mappali oggetto di riconfinazione e l’altro addirittura su un altro comune) dei quali vengono indicate le coordinate. Dopo di che ci sono una serie di punti con relative coordinate catastali della linea di confine. Non c’e la coordinata di nessun altro punto, solo quelle dei trigonometrici (inseriti nella relazione) e quelle della linea di confine. Premetto che non mi sono mai occupato di riconfinazioni e, da quello che mi è stato consegnato non ho neanche ben capito il metodo che hanno utilizzato, probabilmente partendo dalle coordinate di questi 2 trigonometrici hanno determinato le coordinate della linea di confine che poi hanno picchettato sul posto traslando il confine di circa 2 m. Il sospetto che ho avuto è che la linea che hanno determinato questi tecnici sia traslata rispetto alla linea di confine reale. Infatti su parte del confine insiste un piccolo fabbricato di proprietà del mio cliente realizzato da più di 100 anni e anche in quei punti il confine risulterebbe spostato di qualche metro. Forse voi capite meglio di me che metodo hanno usato questi tecnici e se è possibile che in base al lavoro fatto si sia arrivati ad un errore simile? Hanno proceduto in modo corretto? Nella mia ignoranza (sul settore riconfinazioni) avrei proceduto in modo diverso. Conoscendo la poca attendibilità dei punti fiduciali ma anche di quelli trigonometrici, specialmente se così distanti tra loro, avrei rilevato più punti possibili nelle prossimità dei 2 lotti confinanti (tutti i vertici dei 2 lotti e altro) e avrei poi sovrapposto il mio rilievo con la carta catastale. Mi sto sbagliando? È più giusto il loro metodo? Vi ringrazio anticipatamente e scusate se sono stato troppo lungo.

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Autore Risposta

studiotopo
Ing. Oliveri

Iscritto il:
20 Gennaio 2005

Messaggi:
385

Località
Reggio Calabria

 0 -  0 - Inviato: 19 Ottobre 2009 alle ore 12:08

Salve.

Intanto si deve capire di che tipo di riconfinamento si tratta:
1) confine d'impianto
2) confine ante PREGEO
3) confine post PREGEO.

1) Se si tratta di un confine di una particella d'impianto, bisogna rilevare il più possibile dei punti noti riportati nella mappa d'impianto e riscontrabili a terra nelle immediate vicinanze della particella da riconfinare, sovrapporre il rilievo effettuato sulla mappa d'impianto (opportunamente calibrata e georeferenziata con vari software), dopo procedere con la restituzione;

2) Se si tratta di un confine di una particella ante PREGEO (vecchio metodo dei frazionamenti con allineamento e squadri), bisogna rintracciare il tipo di frazionamento che ha generato ha particella da riconfinare e procedere con la restituzione di quanto è riportato nel frazionamento;

3) Se si tratta di un confine di una particella post PREGEO (celerimetrico, misto o GPS), chiedere all'Agenzia del Territorio di appartenenza, la copia del libretto delle misure di quel tipo che ha generato la particella da riconfinare e poi procedere con il procedimento inverso per la restituzione, utilizzando solo ed esclusivamente le coordinate locali (non coordinate georiferite al PF) di ogni singolo punto.

I punti trigonometri o punti fiduciali, anche se hanno attendibilità 9, 8, ...., a mio giudizio non si devono mai usare.

Buon lavoro.

by Studiotopo

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uli

Iscritto il:
09 Luglio 2006

Messaggi:
1065

Località
42°27'27.18"N 12°23'13.05"E

 0 -  0 - Inviato: 19 Ottobre 2009 alle ore 12:34

Concordo appieno con "studiotopo".
Delle riconfinazioni se ne è discusso (e si continuerà a farlo) ampliamente su questo forum e probabilmente troverai le tue risposte all'interno della sezione dedicata e nelle dispense.
Aggiungo che secondo me chi vuol rimanere ignorante in materia, ormai lo fa per scelta di vita (non mi rivolgo a te ma a tutti coloro che svolgono la topografia). E' inconcepibile che ancora oggi, con tutti i testi a disposizione, internet ecc. ci sono professionisti che eseguono riconfinazioni con metodi come quello da te descritto sottolineando poi l'utilizzo di strumentazioni che farebbero pensare a individui tecnologicamente avanzati ma con metodi del tutto errati.
Nel caso specifico l'utilizzo del gps può indurre a pensare che abbiano rilevato i due trigonometrici per una rototraslazione baricentrica, altamente sconsigliata con soli due punti.
Il fatto che sia stata utilizzata una mappa georeferenziata induce a pensare che si tratti di un confine d'impianto (accertati) ma almeno potevano considerare il fabbricato vicino al confine che, se è come dici tu, dovrebbe risalire anch'esso all'impianto.

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tombia03

Iscritto il:
11 Aprile 2008

Messaggi:
10

Località

 0 -  0 - Inviato: 19 Ottobre 2009 alle ore 13:50

Vi ringrazio tantissimo. Non sono mai state fatte variazioni sui lotti, quindi si tratta di confine d'impianto. Siete stati molto utili, davvero grazie.

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geosim

Iscritto il:
08 Ottobre 2005

Messaggi:
832

Località
Grosseto

 0 -  0 - Inviato: 19 Ottobre 2009 alle ore 14:53

Condivido quanto detto fino ad ora e mi sembra che il fatto del fabbricato sia una prova empirica ma determinante; se il fabbricato è stato rilevato insieme al confine, cioè se entrambi sono di "impianto" non si capisce perchè oggi detta dividente debba attraversare il fabbricato stesso quando invece in occasione dei rilievi per la predisposizione della mappa la stessa sia stata posta a lato dello stesso. Se così fosse sarebbe stata una grande leggerezza (per non usare altri termini) da parte dei tecnici che hanno proceduto alla riconfinazione.
Buon lavoro

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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
30 Agosto 2003

Messaggi:
998

Località
Castel del Rio

 0 -  0 - Inviato: 27 Ottobre 2009 alle ore 07:43

Salve a tutti.
Le risposte mi sembra che abbiano già risolto ogni possibile dubbio.

Ma mi preme una precisazione.

Frasi come "Conoscendo la poca attendibilità dei punti fiduciali ma anche di quelli trigonometrici, specialmente se così distanti tra loro", di Tombia03, o "I punti trigonometri o punti fiduciali, anche se hanno attendibilità 9, 8, ...., a mio giudizio non si devono mai usare.", di Studiotopo, richiedono una grande prudenza e non possono essere inserite in una relazione che, trasmessa a un CTU, espone a qualche rischio...

Sarebbe prudente spiegare che i Punti Trigonometrici ed ancor più i Fiduciali devono essere usati soltanto con cautele adatte a garantirne la coerenza con il Sistema di Riferimento in cui è inquadrato il confine.
Questo esclude categoricamente i valori presenti nella TAF, che non sono coordinate per tutti i punti di attendibilità (termine molto ingannevole) superiore a 10, ma è prudente non farvi troppo affidamento fin dall'attendibilità 9.
Quindi, per i riconfinamenti d'impianto come quello di cui si parla, dei normali Fiduciali si dovranno utilizzare soltanto le coordinate grafiche lette dalla mappa, equiparandoli in toto agli altri punti grafici.

Può sembrare una banalità, ma anche i Trigonometrici richiedono un po' di attenzione: dove le mappe d'impianto sono inquadrate in un sistema di origine, ad esempio Cassini-Soldner, ed in seguito si è passati a Gauss-Boaga, l'assunzione di nuovi Trigonometrici, pur con ovvie trasformazioni, produce un degrado di precisione.
Inoltre nelle rispsote è stato ben chiarito che almeno uno di questi punti è comunque troppo lontano per dare buone garanzie di coerenza con la zona da riconfinare. In genere dà un buon contributo al lavoro soltanto come orientamento di verifica di una rototraslazione eseguita su più punti prossimi al confine (OTTIMO il vecchio fabbricato).

L'accenno che ho fatto alla prudenza nell'uso dei PSR (attendibilità 9) deriva dal fatto che questi sono comunque stati determinati in seguito, curando la coerenza con i Trigonometrici, ma non quella locale; e potrebbero risultare molto "slegati" rispetto al confine.

In ogni caso invito a ricordare sempre che nel campo delle riconfinazioni si fa comunque riferimento ad opinioni e non a regole; pertanto riuscire a motivare queste opinioni è molto più importante che in ogni altro campo in cui operiamo seguendo percorsi in un certo senso obbligati.

Buon lavoro
Leonardo

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tombia03

Iscritto il:
11 Aprile 2008

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10

Località

 0 -  0 - Inviato: 27 Ottobre 2009 alle ore 13:00

Grazie a tutti

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