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Differenza tra mappa di impianto e stato dei luoghi |

kaprun77
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18 Maggio 2006
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Volevo porre un quesito sun fatto che mi è capitato di recente. Ho fatto una riconfinazione riguardante linee di impianto. Sul posto(zona boscata) ho trovato un muro in pietra molto vecchio, che però differisce dalla mappa di impianto di oltre cinque metri oltre che nel percorso.Il confinante ha mostrato l'atto di compravendita della sua proprietà, il quale riporta i mappali e l'estratto del vecchio catasto che sembra abbia maggiore corrispondenza con lo stato dei luoghi(il vecchi muro).Vengo alla domanda:Che valenza legale hanno le mappe antecedenti a quelle di impianto?Rispettando lo stato dei luoghi, il mio cliente si ritroverebbe con 500 mq in meno di proprietà rispetto a quanto acquistato, il confinante con 500 in più.Cosa faccio?
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geoalfa
(GURU)
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"kaprun77" ha scritto: ............... Sul posto (zona boscata) ho trovato un muro in pietra molto vecchio...... Il confinante ha mostrato l'atto di compravendita della sua proprietà, il quale riporta i mappali e l'estratto del vecchio catasto che sembra abbia maggiore corrispondenza con lo stato dei luoghi (il vecchio muro). ..... domanda: Che valenza legale hanno le mappe antecedenti a quelle di impianto? .... salve! il fatto che nell'atto di provenienza ci sia allegata la mappa avvalora la tesi che il venditore e l'acquirente intendevano di fatto compravendere quel bene. però non ci dici in cosa consiste la mappa allegata, se è uno stralcio oppure una copia conforme alla mappa oppure se è un abbozzo tanto per indicare l'esistenza del muro di confine. la volontà è quella di vendere quell'appezzamento e non altri. c'è solo da verificare se fosse o meno effettivamente proprietario! però, anche se così non fosse, se è proprietario indisturbato ed in "animo domini"da più di venti anni l'ha acquisita per usucapione, quindi se il possesso delle rispettive proprietà è stato regolato dal vecchio muro di confine, quello deve essere il confine! cordialità
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kaprun77
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18 Maggio 2006
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"geoalfa" ha scritto:
però non ci dici in cosa consiste la mappa allegata...... la volontà è quella di vendere quell'appezzamento e non altri. c'è solo da verificare se fosse o meno effettivamente proprietario! però, anche se così non fosse, se è proprietario indisturbato ed in "animo domini"da più di venti anni l'ha acquisita per usucapione, quindi se il possesso delle rispettive proprietà è stato regolato dal vecchio muro di confine, quello deve essere il confine! cordialità Prima di tutto ringrazio per la celere risposta. La mappa era una semplice fotocopia.Senza dilungarmi misurando a spanne su di essa abbiamo verificato al volo che era molto più simile allo stato dei luoghi che non la mappa di impianto. Il citato "confinante" è il proprietario del fondo adiacente. Essendo in buoni rapporti e non volendo niente di più delle rispettive superfici che avevano aquistato, ho verificato che tenendo buono il muretto esistente, c'è un scompenso di circa 500 mq a sfavore del mio cliente e che il confinante si ritrova in più.Riferirò ad entrambi della differenza specificando che il proprietrio del fondo confinante avendo sempre tenuto il muro come riferimento, ha comunque acquisito la proprietà dei 500 mq che si ritrova in più rispetto all'atto di acquisto. Il fatto è che se mi capitasse un altro caso simile, ove i proprietari di due fondi limitrofi non sono a conoscenza dei limiti (nei boschi di montagna capita spesso) delle rispettive proprietà e trovassi uno stato dei luoghi molto diverso dalla mappa di impianto, sarebbe forse il caso di andare in archivio di stato a visionare anche le mappe del vecchio catasto?Se fossi un CTP o CTU, avrebbero una valenza legale o sono considerate "superate" dalle più aggiornate e precise mappe di impianto?
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dioptra
(GURU)
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Salve Art. 950 e 951 del codice Civile. E' sempre valido. Per me, come dice Geoalfa vale sopra tutto lo stato dei luoghi e il periodo di possesso. La mappa viene dopo, ma tanto dopo. cordialmente ps La mappa in corso legale è la mappa di visura.!!! cordialmente
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kaprun77
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18 Maggio 2006
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Molte grazie, gentilissimi. Saluti e buon lavoro!
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dioptra
(GURU)
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Salve Ti consiglio la lettura del libro dei Carlo Cinelli sulle riconfinazioni, non escluso quello di Tani, se lo trovi. E dei numerosi post e FAQ di questo sito. L'errore è sempre dietro l'angolo. cordialmente
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Salve Come dice Udino "La mappa in corso legale è la mappa di visura.!!! " Con un distinguo. Esse ti "dovrebbero" far capire lo stato di diritto all'attualità. Non è sempre così, ma non dilunghiamoci troppo. Metricamente invece chi fa riferimento sono le mappe di Impianto e gli aggiornamenti intercorsi successivamente. Un pò di storia. Quando furono fatte le mappe di Impianto, esse sostituirono quelle precedenti. Furono pubblicate e se ci fossero stati errori essi dovevano essere indicati e fatti correggere tramite un ricorso (con scadenze ecc.). Quindi decorsi i termini le mappe precedenti non furono più valide. Ad esse, ancora oggi, ci si può riferire solo e soltanto per vedere e verificare la continuità nella proprietà. Metricamente no. Nel tuo caso però si apre anche un altro scenario. Prima dell'entrata in vigore del DPR 650/72 (1 Gennaio 1973) avevano valore di prova misure e mappe allegate all'atto di compravendita. Quindi quella mappa allegata poteva avere un valore, non perché del vecchio catasto, ma come mappa per individuare i limiti di proprietà perché probabilmente avevano riscontrato quello che tu hai riscontrato oggi e cioè che c'è più corrispondenza con lo stato dei luoghi. Cordialmente Carlo Cinelli
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Castel del Rio
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"Geocinel" ha scritto: Quindi decorsi i termini le mappe precedenti non furono più valide. Ad esse, ancora oggi, ci si può riferire solo e soltanto per vedere e verificare la continuità nella proprietà. Metricamente no. Pienamente d'accordo con Carlo, salvo una precisazione che faccio addentrandomi in campo giuridico. Quindi con molta cautela. La mappa resta pur sempre mezzo di prova secondario rispetto ad altri, eventuali. Secondo me (si badi bene che dire "secondo qualcuno" assomiglia molto all'operazione di valutazione dei mezzi di prova che potrebbe essere chiamato a fare il CTU) le mappe precedenti possono essere indizi interessanti qualora si possa dimostrare che nella mappa d'impianto è presente un errore evidente. Probabilmente lo stato dei luoghi non è elemento sufficiente di convalida di una mappa precedente, ma se ci fossero altri indizi, come fotogrammi aerei o testimonianze che certificano la permanente rispondenza di stato di fatto e mappa precedente, assicurando così l'errore in quest'ultima, non vedo problemi a "riaprire" i termini di contestazione della stessa. Leonardo
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