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APPUNTI sulla ricostruzione delle linee grafiche |

geoalfa
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APPUNTI sulla ricostruzione delle linee grafiche di Leonardo Gualandi Mi piacerebbe che si aprisse una costrruttiva discussione sulle argomentazioni relative a questi appunti di Leonardo. Buona Lettura!
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geoalfa
(GURU)
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Piuttosto, mi sono dimenticato di inserire il link! Eccolo: APPUNTI sulla ricostruzione delle linee grafiche http://www.geolive.org/normativa/manuali/2017/appunti-sulla-ricostruzione-di-linee-grafiche-1208/scarica/ Ritengo che a poco servirà conoscere attraverso le immagini google la sequenza delle manomissioni del confine! Se il confine è incerto, è giusto conoscere la sua vera posizione per evitare qualsiasi azione negativa che i confinanti possono intraprendere se poco e male consigliati da tecnici ignari! Ritengo invece che le immagini grafiche possano essere utilizzate con successo nei casi di usucapione! Che ne pensate? Saluti
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geocinel
Carlo Cinelli
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Caro Gianni L'evolversi dello stato dei luoghi è una indagine importante. L'art. 950 del C.C. recita che in mancanza di altri elementi il giudice si attiene al confine delineato dalle mappe catastali. Quindi ogni mezzo di prova va valutato tenendo conto di questo enunciato. Ho avuto varie esperienze in questo senso e ti devo dire che il Giudice, quando deve valutare le prove, da maggiore peso a quelle legate allo stato dei luoghi che non alla ricostruzione delle linee catastali. Oserei dire giustamente nel rispetto della norma. Credo però che ci siano degli strumenti maggiormente idonei rispetto a Google (che ho utilizzato e che non è sempre così chiaro) per verificare l'evolversi dello stato dei luoghi. Mi riferisco ad una bella indagine sui voli aerei, soprattutto su quelli bassi effettuati sotto i 1200/1500 metri. Proprio a Verona ho fatto vedere una slide relativa ad un volo aereo che confermava la ricostruzione della linea catastale e che era in contrasto con la posizione attuale e modificata del muro. Se vogliamo andare a fondo vi dico che quelle due prove non sono servite a niente perché il Giudice ha dato maggior valenza ad una testimonianza del tecnico direttore dei lavori che ha raccontato di un accordo verbale tra le due parti sulla posizione del nuovo muro. Quindi viene fortemente da pensare che nelle riconfinazioni non va trascurato niente. Riguardo al lavoro di Leonardo trovo quasi superfluo dire che è un opera degna di nota e frutto della sua meticolosa passione relativa allo studio dei supporti sui quali prelevare le informazioni metriche. Cordialmente Carlo Cinelli
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EFFEGI
f.g.
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Irpinia
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Caro Carlo come si fa a non condividere quello che dici nel post precedente. E' la sacrosanta verità. Nelle riconfinazioni non bisogna trascurare nessun elemento anche quello più semplice che a prima vista sembra non avere alcuna importanta... ne va del risultato finale. Per quanto riguarda Google earth io ritengo che questo è uno "strumento" utile che unito ad una idonea preparazione del tecnico, se ben usato è sempre un ottimo strumento. Ti (vi) racconto un episodio che mi è capitato il mese scorso. Un avvocato nel difendere il suo cliente per aver realizzato una recinzione su suolo altrui, per opporsi all'azione di "spoglio dal possesso" (azione questa che deve essere intentata perentoriamente entro dodici mesi) intentata dal confinante (mio cliente) ha portato come UNICA tesi difensiva (in quanto l'avvocato era sicuro di avere gia vinto) una ortofoto prelevata da Google Earth nella quale nel riquadro della data riportava: 7/4/2014. Ebbene questo avvocato asseriva che a questa data (7 aprile 2014) la recinzione era già stata realizzata e quindi l'azione di spoglio dal possesso intentata dal mio cliente, essendo stata presentata in data 28 maggio 2015, era da ritenersi inammissibile per decorrenza dei dodici mesi. Ebbene... mi è bastato far notare al giudice che la data riportata sull'ortofoto 7/4/2014 corrisponde al 4 luglio 2014 e non al 7 aprile 2014 perchè in Google Eargh il primo numero identifica il mese, il secondo il giorno ed il terzo l'anno, e quindi, i termini per proporre l'azione di spoglio dal possesso era a tutti gli effetti stata presentata nei termini di legge... ora aspettiamo la sentenza. Con questo voglio dire che google è solo uno strumento a nostra disposizione che può servire a giustificare o meno il nostro operato e che come ogni strumento va utilizzato con intelligenza e adeguata conoscenza dello stesso. Salutti cordiali
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geoalfa
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"geocinel" ha scritto: Caro Gianni L'evolversi dello stato dei luoghi è una indagine importante. .... Caro Carlo, dal momento che non sono io a scrivere quegli abominii, dei quali ti scandalizzi, ma ben altri! E per ricordare un poco le cose: - non sono io quello che usa e diffonde google per fare i frazionamenti sulla carta ecc... - non sono io che utilizza come supporto rilevante le foto google per attuare i riconfinamenti! [ casomai lo uso per verificare e tenere nella dovuta considerazione il mio operato ] E quello che più mi dispiace è che proprio un anno fa o giù di lì ti mandai un lavoro di verifica dei confini con tanto di mappe d'impianto georeferenziate ed anche confrontate con foto google e questo lo sai che in sede di dibattimento, ti feci telefonare dal mio collega di parte avversa, per un tuo parere sul merito! E quello che mi duole ancora è che ho aperto la discussione per evidenziare il puntuale lavoro che Leonardo ci ha fornito gratis perchè dopo letto, potessimo integrarlo con i nostri pensieri! Solo questo.... il resto te lo dico a voce se vorrai telefonarmi! Saluti ben confinati!
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georox
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Per fortuna che si doveva smetterla con gli attacchi personali, tra l'altro del tutto infondati, ma questo è solo un dettaglio. Non aggiungo altro. Ciao Carlo, ciao Tony, ciao a tutti. Gianni Rossi
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geoalfa
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Dopo un giorno di assenza noto che l'argomento, che Leonardo propone con un nutrito documento e che espressamente chiede di sviscerare e commentare per allargarne il più possibile le conclusioni finora non trattate. Sulla ricostruzione di linee grafiche non sarebbe male non aggiungere altri temi, cosa che purtroppo ho fatto non per il gusto di deviare l'argomento principale, ma per suggerire di evitare argomenti non proprio affini, al fine di rimanere il più possibile in argomento. Se vogliamo parlare di Google, possiamo farlo in un altro ben distinto tread. Le pagine scritte da Leo, non sono banali, penso invece che non siano esaustive! Ci si dovrà lavorare sopra ancora molto, tutti insieme e rimanendo in tema. E per questo molti potrebbero contribuire, ed è importante che si faccia tecnicamente. Se ne dovrà fare ( come abbiamo fatto per altre occasioni ) un progetto tecnico significativo, come in effetti può ben essere ed è. Cordialità
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georox
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"geoalfa" ha scritto: non sono io quello che usa e diffonde google per fare i frazionamenti sulla carta ecc... non sono io che utilizza come supporto rilevante le foto google per attuare i riconfinamenti! E queste sopra sarebbero considerazioni "affini al fine di rimanere il più possibile in argomento" ? Speravo in cambio di atteggiamento, ma vedo che mi sono sbagliato per l'ennesima volta. Buon proseguimento con le considerazioni "affini al fine di rimanere il più possibile in argomento". Gianni Rossi
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geoalfa
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Vogliamo cominciare a spulciare il documento, PER INIZIARE A DISCUTERE una buona volta ed aiutare Leo ad estendere il campo di azione, per ampliare l'opera iniziata? Propendo per l'analisi dettagliata ed inizio con un passaggio tratto dal punto 2.1 preambolo: ... [ la copia di un libretto delle misure numerico, può validamente sostituire l'originale in quanto s'è detto che se ne può certificare la piena rispondenza, ma la copia di un grafico sarà sempre affetta da differenze tali da ridurre l'efficacia probatoria. Ed anche quella tecnica in genere, poichè gli errori che vi compaiono non possono essere controllati se non ricorrendo comunque all'originale. ] Questo passaggio, molto importante, che si legge molto velocemente, se non messo nella giusta evidenza, può essere facilmente preso sottogamba !
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geocinel
Carlo Cinelli
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"geoalfa" ha scritto: Vogliamo cominciare a spulciare il documento, PER INIZIARE A DISCUTERE una buona volta ed aiutare Leo ad estendere il campo di azione, per ampliare l'opera iniziata? Propendo per l'analisi dettagliata ed inizio con un passaggio tratto dal punto 2.1 preambolo: ... [ la copia di un libretto delle misure numerico, può validamente sostituire l'originale in quanto s'è detto che se ne può certificare la piena rispondenza, ma la copia di un grafico sarà sempre affetta da differenze tali da ridurre l'efficacia probatoria. Ed anche quella tecnica in genere, poichè gli errori che vi compaiono non possono essere controllati se non ricorrendo comunque all'originale. ] Questo passaggio, molto importante, che si legge molto velocemente, se non messo nella giusta evidenza, può essere facilmente preso sottogamba ! Giustissimo quello che dici, Gianni. Può esser preso sottogamba. C'è il rischio concreto che riferendosi al raster si possa pensare di usare il miglior supporto possibile e non è così perché questo, rispetto all'originale, porta con se una ulteriore deformazione. Quella appunto legata alla rasterizzazione. Questa deformazione introdotta è eliminabile o parzialmente correggibile attraverso le procedure software o attraverso il prelievo diretto fatto sul Cad? Qui dipende molto anche dalla rasterizzazione. Dagli strumenti con i quali è avvenuta. In alcuni casi tramite scanner planetari e altre attraverso scanner a rullo. I primi "dovrebbero" garantire deformazioni isotrope e quindi più facilmente correggibili, i secondi "potrebbero" aver innescato deformazioni anisotrope e quindi meno facilmente correggibili. Confrontandomi con Leonardo che ripeto è un grande appassionato ed esperto di queste procedure, abbiamo condiviso che l'originale è ovviamente più preciso ma il prelievo sul raster da luogo ad una maggiore omogeneità. Io non ho ancora letto tutto il suo ebook ma su tante di queste considerazioni ci siamo confrontati tantissime volte. E comunque è giusto parlarne perché in questa materia dobbiamo soprattutto evitare di fare errori di metodo ed errori grossolani, oltre che considerazioni sbagliate come quella di pensare al raster come la panacea di tutti i mali. Cordialmente Carlo Cinelli
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samsung
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Al paragrafo 2.1 (nota 1) si fa riferimento anche all'informazione topologica di relazione tra le posizioni. Precisazione sacrosanta. Corretto richiamarla in un testo che vuole impostare l'argomento nel modo più completo possibile. Informazione che dovrebbe già appartenere a chi mette mano su di una carta tematica così importante modificandola con il proprio operato. Patrimonio comune di ogni geometra. Invece chiacchierando con un tecnico interno, alla presenza di un collega esterno che pur non intervenendo di fatto approvava l'opinione dell'interno, e successivamente parlandone con un collega incontrato nei corridoi che confermava di aver adottato questo tipo di soluzione esso stesso, mi rendo conto che di questo aspetto della cartografia non viene minimamente tenuto conto. E cioè, mi si suggeriva, a fronte di una differenza di circa settanta cm tra il lato di un fabbricato d'impianto ed un nuovo confine che andava in quel tratto a coincidere con questo lato, di lasciare vuoto lo spazio. Perchè così il mio frazionamento sarebbe stato giusto, mentre se adattavo avrei confermato corretta la posizione di quel fabbricato impedendone nel futuro eventuali miglioramenti di rappresentazione. Ora se dal punto di vista metrico può darsi, (non credo) ma adottiamo per un attimo questa visione delle cose, possiamo poi fare una serie di distinguo per affermare che in realtà corromperei il lavoro. Dal pnto di vista topologico sarebbe ( a mio avviso) errore grave, andando a segnalare la presenza di una porzione di terreno tra fabbricato e confine in realtà inesistente. PS: a scanso di equivoci, la proprietà del fabricato e del terreno adiacente non è la stessa.
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geocinel
Carlo Cinelli
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"samsung" ha scritto: Al paragrafo 2.1 (nota 1) si fa riferimento anche all'informazione topologica di relazione tra le posizioni. Precisazione sacrosanta. Corretto richiamarla in un testo che vuole impostare l'argomento nel modo più completo possibile. Informazione che dovrebbe già appartenere a chi mette mano su di una carta tematica così importante modificandola con il proprio operato. Patrimonio comune di ogni geometra. Invece chiacchierando con un tecnico interno, alla presenza di un collega esterno che pur non intervenendo di fatto approvava l'opinione dell'interno, e successivamente parlandone con un collega incontrato nei corridoi che confermava di aver adottato questo tipo di soluzione esso stesso, mi rendo conto che di questo aspetto della cartografia non viene minimamente tenuto conto. E cioè, mi si suggeriva, a fronte di una differenza di circa settanta cm tra il lato di un fabbricato d'impianto ed un nuovo confine che andava in quel tratto a coincidere con questo lato, di lasciare vuoto lo spazio. Perchè così il mio frazionamento sarebbe stato giusto, mentre se adattavo avrei confermato corretta la posizione di quel fabbricato impedendone nel futuro eventuali miglioramenti di rappresentazione. Ora se dal punto di vista metrico può darsi, (non credo) ma adottiamo per un attimo questa visione delle cose, possiamo poi fare una serie di distinguo per affermare che in realtà corromperei il lavoro. Dal pnto di vista topologico sarebbe ( a mio avviso) errore grave, andando a segnalare la presenza di una porzione di terreno tra fabbricato e confine in realtà inesistente. PS: a scanso di equivoci, la proprietà del fabricato e del terreno adiacente non è la stessa. Caro Samsung Condivido in pieno le tue osservazioni e le tue preoccupazioni. La posizione delle persone con cui ti sei confrontato non fa altro che confermare il tasso di confusione che c'è in alcune teste riguardo alla valenza e alla funzione di una rappresentazione cartografica e anche alla relazione tra essa e le misure prese sul terreno. Cordialmente Carlo Cinelli
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