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Autore Verifica stazione totale Rettifica strumento

ToposXVI

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17 Febbraio 2007

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 0 -  0 - Inviato: 13 Marzo 2007 alle ore 16:55

Successivamente alla rettifica ho qualche perplessità sul distanziometro anche se a 200mt circa con angoli distanze mi restituisce le dimensioni dei fabbricati al cm. Come posso procedere ad altre verifiche del distanziometro ed oltre al controllo del punto fisso a 400g del goniometro orizzontale e verticale?..Grazie

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Autore Risposta

Topografodassalto

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23 Agosto 2006

Messaggi:
14

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 0 -  0 - Inviato: 14 Marzo 2007 alle ore 21:08

Esponi le tue perplessità...... che cosa ti fa dubitare dell'esatta rettifica?

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ToposXVI

Iscritto il:
17 Febbraio 2007

Messaggi:
35

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 0 -  0 - Inviato: 14 Marzo 2007 alle ore 22:30

Le misure poste a 300mt circa noto discordanze tra le misurate dei fiduciali.
La perfetta verticalità dello strumento e l'orizzontalità sono state verificate anche in rettifica con certificazione.NIKON DTM10.
Ovvio che in rettifica il distanziometro viene testato su brevi distanze non su 300-400-500mt.Piuttosto rare le misurazioni con pothenot con i tre trigonometrici ecc.Quello lo devo testare io appunto.Sono del parere che le strumentazioni elettroottiche ad impulsi ecc debbono arrivare al massimo a 9-10 anni poi da rottamare.Siamo sul drastico! ma penserò ad un nuovo acquisto se voglio continuare con la topografia.

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geobax

(GURU)

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17 Maggio 2005

Messaggi:
2196

Località
Biella

 0 -  0 - Inviato: 15 Marzo 2007 alle ore 08:48

scusa, ma secondo me non ha senso verificare lo strumento sulla base di una misurata tra PF...devi utilizzare una misura certa, quindi non certo una distanza ottenuta per misure indirette soggetta ad una miriadi di variabili (operatori, strumenti, condizioni atmosferiche) ed errori (grossolani, sistematici ed accidentali) possibili.

Poniti lungo una strada che ti consenta visuale libera per almeno i tuoi 250/300 metri (dipende dalla portata senza laser del tuo strumento), piazza due chiodi ed esegui il centramento su di essi e quindi esegui la misurazione prima con il prisma e poi senza...allora potra provare a verificare al bontà della misurazione (che non deve essere singola, sia chiaro).

ciao

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ToposXVI

Iscritto il:
17 Febbraio 2007

Messaggi:
35

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 0 -  0 - Inviato: 15 Marzo 2007 alle ore 09:49

il senza prisma non è supportato.Il metodo di misurazione dovrebbe essere supportata da un secondo strumento a quel punto si possono fare serie verifiche dal mio punto di vista.
Il goniometro potrebbe essere verificato con tre trigonometrici pothenot sempre con un secondo strumento e rilevare le coordinate del punto di stazione sempre dal secondo strumento.Sbaglio?

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chiara

Iscritto il:
30 Dicembre 2005

Messaggi:
321

Località
Piemonte

 0 -  0 - Inviato: 15 Marzo 2007 alle ore 12:32

"ToposXVI" ha scritto:
il senza prisma non è supportato.Il metodo di misurazione dovrebbe essere supportata da un secondo strumento a quel punto si possono fare serie verifiche dal mio punto di vista.
Il goniometro potrebbe essere verificato con tre trigonometrici pothenot sempre con un secondo strumento e rilevare le coordinate del punto di stazione sempre dal secondo strumento.Sbaglio?



Per la verifica del goniometro dovrebbe essere sufficiente fare più misure ripetute, anche di punti non noti, ma posti a sufficiente distanza da limitare al massimo l'errore di puntamento.
Operando correttamente (misure in diverse ore del giorno, con diverse condizioni di luce, temperatura, etc.) dovresti ottenere risultati con s.q.m. prossimi alla precisione angolare del tuo strumento.

Idem per quanto riguarda la verifica del distanziometro, da effettuarsi su una base di lunghezza nota (circa 100 m) e orizzontale (mi raccomando sempre tenendo in debito conto precisione del centramento, temperatura e pressione atmosferica, corretta costante del prisma, misure in ore e condizioni di luce diverse).

Non conosco persimalmente il tuo strumento, però le stazioni totali che ho utilizzato fin ora permettevano diverse operazioni di taratura, tra le quali:
- offset strumentale del distanziometro: praticamente la lettura viene incrementata/decrementata di un valore fisso (es. -14.0 mm), specifico per ogni strumento e da verificare/ritarare di tanto in tanto;
- verifica corrispondenza asse ottico distanziometro / asse cannochiale;
- taratura del compensatore asse verticale.

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cioppi

Iscritto il:
23 Gennaio 2007

Messaggi:
87

Località

 0 -  0 - Inviato: 15 Marzo 2007 alle ore 12:46

Per la verifica di un distanziometro a infrarossi, ma vale anche per un distanziometro laser , si procede come segue:
Si mettono 3 chiodi allineati. Gli estremi ad una distanza di almeno 400-500 metri.
Si esegue la misura da un estremo all'altro. Poi si esegue la misura dal punto interno ai due estremi.
La distanza totale deve essere in "tolleranza" con la somma delle misure in andata e ritorno.
La tolleranza, parti per milione, mm/Km, viene espressa da 2 valori: 1 fisso, 3-5 mm; uno dipendente dalla distanza 3-5 mm per chilometro.
Se la differenza delle misure rientra nella tolleranza significa che lo strumento è rettificato.
Tutto deve essere fatto con il centro dello strumento e il centro del prisma alla stessa quota.
Si consiglia di utilizzare "basi fisse", pilastrini costruiti appositamente.
In alternativa si devono utilizzare stazioni "centranti" per eliminare l'errore di posizionamento.
Per ciò che riguarda la verifica degli angoli vale sempre la vecchia procedura, sempre attuale, della doppia battuta ad un punto lontano all'altezza dell'orizzonte. Battuta effettuata con cannocchiale diritto e capovolto.
Per la verifica dell'asse generale dello strumento, asse di rotazione dell'alidada, si dovranno fare 2 battute con visuale "molto" inclinata, e letture al cerchio azimutale.
Per altre informazioni su questo argomento si consiglia di utilizzare le informazioni dei libri scolastici che su questi argomenti sono i più esaustivi.
Gli strumenti elettronici si basano sulla meccanica, che con il tempo è rimasta sempre la stessa, sono cambiati i materiali da costruzione e l'interfaccia.
Tutte queste misure dovrebbero essere effettuate disattivando il compensatore interno in modo da evidenziare eventuali errori corretti in automatico dal software.
Il vecchio T2 Wild aveva l'asse di rotazione del cannocchiale di acciaio , tornito da un unico blocco.
Un Mito.

Scusate la lungaggine.

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