Mi dai lo spunto per dire una cosa che volevo dire da tempo.
Sto ricevendo privatamente all'interno di questo sito diverse mail per consigli riguardo alle riconfinazioni.
Rispondo sempre celermente e spero con cordialità, anche perché la materia mi affascina e non mi è di alcun peso.
Però mi piacerebbe che gli argomenti fossero affrontati all'interno del forum così che anche le altre persone possano confrontarsi e dire la loro.
Penso che questo fosse lo spirito anche di Ezio Milazzo che ha creato e modera questo forum.
Posso capire solo alcuni casi strettamente privati nel quale chi mi ha scritto non voleva far conoscere a probabile concorrenza le proprie deduzioni.
Chiuso l'argomento veniamo a noi.
Tu dici che effettuare aperture a terra o stazioni fuori centro con angoli di 90° è la misura migliore.
Pier Domenico Tani la pensava in maniera diametralmente opposta perché diceva che secondo lui lo schema ideale era quello che formava un angolo il più vicino allo 0 possibile con il trigonometrico, quasi un allineamento.
Io non ti voglio dare alcun consiglio a riguardo, ti dico solo attenzione al trattamento degli angoli vicini all'angolo retto se usi funzione seno con calcolatrici o simili perché ti possono venir fuori angoli 90+a al posto di 90-a (hanno lo stesso seno).
Questo è vero anche per angoli piccolissimi e quasi piatti ma in quel caso lo sai che il tuo angolo era piccolissimo, molto più difficile sapere se il tuo angolo è 88 o 92 (sessagesimali).
Io continuo a credere che con pluralità di punti di appoggio e disposizione buona o ottimale il miglior metodo di rilievo e calcolo sia la rototraslazione baricentrica.
In assenza di queste condizioni c'è l'apertura a terra multipla.
Saluti