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Autore RICONFINAMENTO DI UN TERRENO AGRICOLO

wiki

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 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2007 alle ore 11:51

:?: Salve colleghi

Mi hanno incaricato di fare il controllo di un confine contestato (presente anche nelle vecchie mappe originarie) che si sviluppa per circa 10 metri;

Dal catasto ho estratto la mappa originale sulla quale mi sono basato per verificare sul posto il confine contestato;

Ho eseguito un rilievo da due stazioni che chiameremmo 100 e 200;

Dalla stazione 100 mi sono rilevato 2 punti trigonometrici (con cordinate assolute note - che distano dalla staz. 100 circa metri 3000 il 1° e 5000 il 2° ) quindi mi sono "lanciato" la stazione 200 (con angolo di 320° centesimali e 950 metri di distanza) e da questa ho rilevato sia la stazione 100 (lettura di ritorno con angolazione di 120° centesimali, per rimettere in asse il rilievo edistanza di m 949,95) che qualche confine già materializzato (recinzioni, muretti ecc.);

Successivamente ho fatto l'inquadramento tra i trigonometrici, rilevati aventi coordinate assolute note, ed i parametri della mappa originale;

Mi sono reso conto che alcuni tratti del confine
rilevato aveva uno scostamento massimo da quello catastale di circa cm 60;
La mia intenzione era di confermare il confine materializzato sul posto senza dover effettuare un nuovo picchettamento, COSA NE PENSATE??

Secondo voi il lavoro è stato eseguito a regola d'arte oppure avete qualche cosiglio o critica da fare sul mio operato?


GRAZIE ANTICIPATAMENTE

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Autore Risposta

geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2007 alle ore 12:08

"wiki" ha scritto:
:?: Salve colleghi

Mi hanno incaricato di fare il controllo di un confine contestato (presente anche nelle vecchie mappe originarie) che si sviluppa per circa 10 metri;

Dal catasto ho estratto la mappa originale sulla quale mi sono basato per verificare sul posto il confine contestato;

Ho eseguito un rilievo da due stazioni che chiameremmo 100 e 200;

Dalla stazione 100 mi sono rilevato 2 punti trigonometrici (con cordinate assolute note - che distano dalla staz. 100 circa metri 3000 il 1° e 5000 il 2° ) quindi mi sono "lanciato" la stazione 200 (con angolo di 320° centesimali e 950 metri di distanza) e da questa ho rilevato sia la stazione 100 (lettura di ritorno con angolazione di 120° centesimali, per rimettere in asse il rilievo edistanza di m 949,95) che qualche confine già materializzato (recinzioni, muretti ecc.);

Successivamente ho fatto l'inquadramento tra i trigonometrici, rilevati aventi coordinate assolute note, ed i parametri della mappa originale;

Mi sono reso conto che alcuni tratti del confine
rilevato aveva uno scostamento massimo da quello catastale di circa cm 60;
La mia intenzione era di confermare il confine materializzato sul posto senza dover effettuare un nuovo picchettamento, COSA NE PENSATE??

Secondo voi il lavoro è stato eseguito a regola d'arte oppure avete qualche cosiglio o critica da fare sul mio operato?


GRAZIE ANTICIPATAMENTE



Quale tipo di calcolo hai eseguito per il tuo rilievo?
Se dici che hai preso solo Trigonometrici hai forse eseguito Pothenot?
Saluti

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wiki

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04 Settembre 2007

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154

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 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2007 alle ore 15:26

Non ho preso solo i trigonometrici, dalla 200 ho rilevato anche dei confini circostanti (quelli che mi garantiscono maggiore affidabilità perchè esistono "da sempre"); non potevo però prendere neppure punti fiduciali perchè la zona ne è quasi priva ed inoltre i pochi che ci sono non sono abbastanza attendibili; Nel frattempo ho fatto vedere il lavoro anche ad un collega e mi ha detto che poteva andar bene anche perchè lui ha utilizzato gli stessi trigonometrici per un'altro lavoro e le differenze (di lettura e di posizionamento cartografico degli stessi trigonometrici) tra il mio rilievo ed il suo erano accettabili. - COSA NE PENSATE?

Scusate, se ricordo bene il sistema di Pothenot non era quello che ti consentiva di determinare le coordinate ignote di un punto stazione X dalla quale erano visibili e rilevabili tre punti (nel mio caso solo due punti trigonometrici) di coordinate note???

Quindi il sistema che ho usato può essere quello di Pothenot?

Se potete rinfrescatemi la memoria.

Saluti e grazie

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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2007 alle ore 15:45

"wiki" ha scritto:
Non ho preso solo i trigonometrici, dalla 200 ho rilevato anche dei confini circostanti (quelli che mi garantiscono maggiore affidabilità perchè esistono "da sempre"); non potevo però prendere neppure punti fiduciali perchè la zona ne è quasi priva ed inoltre i pochi che ci sono non sono abbastanza attendibili; Nel frattempo ho fatto vedere il lavoro anche ad un collega e mi ha detto che poteva andar bene anche perchè lui ha utilizzato gli stessi trigonometrici per un'altro lavoro e le differenze (di lettura e di posizionamento cartografico degli stessi trigonometrici) tra il mio rilievo ed il suo erano accettabili. - COSA NE PENSATE?

Scusate, se ricordo bene il sistema di Pothenot non era quello che ti consentiva di determinare le coordinate ignote di un punto stazione X dalla quale erano visibili e rilevabili tre punti (nel mio caso solo due punti trigonometrici) di coordinate note???

Quindi il sistema che ho usato può essere quello di Pothenot?

Se potete rinfrescatemi la memoria.

Saluti e grazie



Scusa ma non ho capito bene le operazioni.
Tu hai rilevato 2 trigonometrici quindi non hai fatto pothenot per il quale ce ne vogliono 3 su ampio spettro.
Non hai potuto fare un'intersezione inversa perché di quel triangolo hai solo 2 elementi che sono l'angolo dalla stazione 100 e la distanza tra i Trigonometrici.
Non hai fatto una doppia intersezione inversa perché dalla 200 non hai rilevato i Trigonometrici.
Ma allora che hai fatto un'apertura a Terra multipla sulle recinzioni e muretti?
Continuo a non capire.
Non avevi vecchi fabbricati presenti all'impianto ai quali appoggiare il tuo schema di rilievo (fosse esso apertura a terra multipla o rototraslazione)?
Il metodo più corretto è sempre quello di inquadrarsi a particolari topocartografici vicini all'oggetto da riconfinare.
Saluti

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wiki

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 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2007 alle ore 16:10

Purtroppo non ci sono vecchi fabbricati vicini, ma solo qualche tratto di vecchio muretto a secco.

Se eseguo la lettura di un terzo trigonometrico (sia dalla 100 che dalla 200) potrebbe essere sufficiente?

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 12 Settembre 2007 alle ore 09:45

"wiki" ha scritto:
Purtroppo non ci sono vecchi fabbricati vicini, ma solo qualche tratto di vecchio muretto a secco.

Se eseguo la lettura di un terzo trigonometrico (sia dalla 100 che dalla 200) potrebbe essere sufficiente?



Come più volte detto, anche in altri topic, l'uso di Pothenot è fortemente da sconsigliare.
In questo caso particolare meglio vecchi fabbricati anche lontani, anche in altri fogli di mappa limitrofi, e controllo sui punti caratteristici (muretti a secco ecc.).
Saluti

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alfalimapapa

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 0 -  0 - Inviato: 12 Settembre 2007 alle ore 15:43

Come più volte detto, anche in altri topic, l'uso di Pothenot è fortemente da sconsigliare.
In questo caso particolare meglio vecchi fabbricati anche lontani, anche in altri fogli di mappa limitrofi, e controllo sui punti caratteristici (muretti a secco ecc.).
Saluti[/quote]

x Geocinel
ho avuto modo + volte di verificare sul campo che quanto dici è vero osiisa che pothenot da dei risultati nella maggior parte dei casi molto diversi da aperture a terra multiple o rototraslazioni baricentriche.
ma perchè avviene ciò? Eppure per la formazione delle mappe non sono partiti dalla rete dei trigonometrici?
Grazie x il chiarimento.

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geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 12 Settembre 2007 alle ore 16:22

"alfalimapapa" ha scritto:
Come più volte detto, anche in altri topic, l'uso di Pothenot è fortemente da sconsigliare.
In questo caso particolare meglio vecchi fabbricati anche lontani, anche in altri fogli di mappa limitrofi, e controllo sui punti caratteristici (muretti a secco ecc.).
Saluti

x Geocinel
ho avuto modo + volte di verificare sul campo che quanto dici è vero osiisa che pothenot da dei risultati nella maggior parte dei casi molto diversi da aperture a terra multiple o rototraslazioni baricentriche.
ma perchè avviene ciò? Eppure per la formazione delle mappe non sono partiti dalla rete dei trigonometrici?
Grazie x il chiarimento.



Sia lode al cielo che qualcuno conferma i miei risultati di campagna.
Apparte gli scherzi, ci sono più motivi che portano a risultati "non coerenti".
Il primo è che per il rilievo di dettaglio, alla formazione delle mappe, utilizzarono poligonazioni appoggiate ai Trigonometrici.
Tieni conto che queste poligonazioni venivano effettuate con teodolite e stadia, quindi i risultati erano affetti da errori dentro la tolleranza ma sempre importanti.
Se pensi allo sviluppo di queste poligonali e te lo immagini visivamente, una poligonale lunga mettiamo 5 km poteva avere un errore dopo 1 Km di 1m., dopo 2 km di 1,5 m., dopo 3 km. di 2,5 m, dopo 4 km di 2 m (errore negativo), dopo 5 km di 3m.
Verificata positivamente la tolleranza si passa alla compensazione che avviene in modo proporzionale.
Cosa succede?
Che rispetto alla realtà dei luoghi ho delle traslazioni di intere zone in cartografia.
Se io eseguo un pothenot, che se fosse effettuato perfettamente con strumento al secondo o meno, dovrebbe restituire dei risultati reali ed assoluti.
Ma la mia cartografia, grazie a quelle compensazioni è traslata e quindi i risultati non saranno coerenti.
Cos' è allora che può darci i risultati migliori?
I punti di appoggio vicini che hanno risentito della stessa compensazione.

Una domanda potrebbe sorgere spontanea.
Ma allora il Trigonometrico è elemento di disturbo anche nell'apertura a terra multipla?
E' vero, ma esso serve solo a bloccare le rotazioni, non modifica mai la posizione della stazione (distanza) rispetto all'appoggio.

E' per questo anche che dico che il miglior metodo, quando ricorrono le condizioni, è quello della rototraslazione.

Il secondo motivo è la precisione della strumentazione in possesso che quasi mai è al secondo e con questo metodo è importante.
Saluti

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ale81

Iscritto il:
28 Aprile 2006

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Bulåggna (Bologna)

 0 -  0 - Inviato: 12 Settembre 2007 alle ore 17:52

Io mi sono sempre chiesto a che serva collimare un trigonometrico utilizzando la strumentazione di oggi.
Cosa significa che collimare un trigonometrico serve a bloccare le rotazioni?
Le rotazioni non si possono bloccare anche collimando punti stabili (non trigonometrici) effettuando sucessivamente la rototraslazione?

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 12 Settembre 2007 alle ore 19:21

"ale81" ha scritto:
Io mi sono sempre chiesto a che serva collimare un trigonometrico utilizzando la strumentazione di oggi.
Cosa significa che collimare un trigonometrico serve a bloccare le rotazioni?
Le rotazioni non si possono bloccare anche collimando punti stabili (non trigonometrici) effettuando sucessivamente la rototraslazione?



Certo che sì.
Infatti ho sempre affermato che il miglior metodo è appunto la rototraslazione.
Ma se hai due soli punti di appoggio quale schema di rilievo e di calcolo usi sapendo che se usi la poligonale disorientata ti si può presentare il problema della corda?
Non ti rimane che l'apertura a terra multipla.
Che è ideale anche quando gli appoggi sono superiori a 2 ma si trovano non disposti omogeneamente.
Saluti

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alfalimapapa

Iscritto il:
19 Gennaio 2006

Messaggi:
136

Località

 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2007 alle ore 18:52

Un GRANDISSIMO GRAZIE a Geocinell per la dettagliatissima ed esauriente spiegazione!
UN UOMO UN MITO

p.s. confesso che nn l'ho ancora fatto ma siccome ho diversi casi di riconfinazioni mi riprometto di comperare assolutamente il tuo libro.

grazie ancora

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