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Argomento: Riconfinamenti

Autore Risposta

geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 26 Luglio 2007 alle ore 16:52

"ale81" ha scritto:
Secondo me importando in autocad il pdf (convertito in tif) di sister e scalandolo si ottiene una qualità ottima in termini di errori (chiaramente non riferita agli errori grafici dovuti alla rasterizzazione della mappa cartacea).

In questo modo non ci dovrebbero essere errori dovuti alla rasterizzazione o digitalizzazione perchè importo esattamente l'estratto fornito dall'AdT.

Concordate? qualcun altro utilizza questo metodo?

Ultima domanda: per quanto riguarda l'attendibilità come si fa a capire se un pf in origine ha avuto attendibilità 10?

Grazie ancora a Geocinel x i consigli.



Innanzitutto bisogna vedere se il vostro file pdf, a Bologna, è figlio di una digitalizzazione come a Firenze o di una scannerizzazione e successiva vettorializzazione.
In tutti e due i modi il risultato non può assolutamente essere uguale alla mappa di visura "originale" che era l'eliocopiatura dell'arcasol (prima lucidatura della Mappa di Impianto).
La mappa di visura originale porta con sé gli errori di ridisegno della mappa di Impianto.
Gli altri portano con sé altri errori che vanno ad aggiungersi al primo.
Solo per Firenze c'è da fare un discorso particolare.
Perché lì hanno digitalizzato la Mappa di Impianto.
Praticamente è come se l'avessero ridisegnata con una strumentazione moderna (digitizer); quindi essa porta con sé un solo errore come l'arcasol.
Ci sarebbe da aprire una ulteriore parentesi sulla qualità dei digitalizzatori che non è assolutamente uguale alla bravura dei disegnatori dell'epoca, ma lasciamo perdere.
Quindi, come vedi, chi si appresta a fare una riconfinazione deve assolutamente fare tutta una serie di considerazioni che devono portare al miglior risultato possibile, che spesso assomiglia al meno peggio possibile, e che non possono prescindere dal valutare la quantità di errori che si commettono e che si sono commessi in precedenza.

Saluti e amicizia

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ale81

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Bulåggna (Bologna)

 0 -  0 - Inviato: 26 Luglio 2007 alle ore 17:14

Infatti sulla qualità della digitalizzazione delle mappe d'impianto ho parecchie riserve: vo visto parecchi casi di fabbricati storti, di dimensioni inesatte e confini traslati...
Per vedere l'attendibilità originaria dei PF come posso fare?
grazie ancora

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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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 0 -  0 - Inviato: 27 Luglio 2007 alle ore 09:29

"ale81" ha scritto:
Infatti sulla qualità della digitalizzazione delle mappe d'impianto ho parecchie riserve: vo visto parecchi casi di fabbricati storti, di dimensioni inesatte e confini traslati...
Per vedere l'attendibilità originaria dei PF come posso fare?
grazie ancora



Dal libro del Tani "Catasto Terreni e Cartografia" leggo nella tabella delle attendibilità che un originario 10 può diventare, con rilievo celerimetrico, 52 mentre il 12 diventa 50.

Saluti e amicizia

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geomonforte

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 0 -  0 - Inviato: 09 Aprile 2008 alle ore 13:16

Salve a tutti, ho letto con molto interesse il seguente forum che trovo interessantissimo.

La cosa che mi ha incuriosito è stato il "dibattito" su come ricavare le coordinate dalle mappe d'impianto (canapine).

Io so che è anche un servizio a pagamento fornito dai tecnici/funzionari dell'AdT.

Basta vedere il listino catastale, voce RC07B DETERMINAZIONE DELLE COORDINATE GRAFICHE PUNTI DA MAPPA ORIGINALE € 16.00 circa con l'aggiunta di € 4.00 oltre i primi 4 vertici richiesti.

Chiedo se è possibile anche un'opinione del Geom. Cinelli
RingraziandVi anticipatamente porgo distinti saluti.

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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 09 Aprile 2008 alle ore 14:20

"geomonforte" ha scritto:
Salve a tutti, ho letto con molto interesse il seguente forum che trovo interessantissimo.

La cosa che mi ha incuriosito è stato il "dibattito" su come ricavare le coordinate dalle mappe d'impianto (canapine).

Io so che è anche un servizio a pagamento fornito dai tecnici/funzionari dell'AdT.

Basta vedere il listino catastale, voce RC07B DETERMINAZIONE DELLE COORDINATE GRAFICHE PUNTI DA MAPPA ORIGINALE € 16.00 circa con l'aggiunta di € 4.00 oltre i primi 4 vertici richiesti.

Chiedo se è possibile anche un'opinione del Geom. Cinelli
RingraziandVi anticipatamente porgo distinti saluti.



Quella alla quale tu fai riferimento è la tariffa quando il prelievo viene fatto dai Tecnici dell'Agenzia con certificazione (?) del risultato.
Se tu esegui prelievo diretto il servizio non è a pagamento.
Si è molto discusso di questo a Camerino con i colleghi della Commissione Catasto di Macerata, compreso geommax.
Io non sono mai stato favorevole a far effettuare, neanche in contraddittorio, il prelievo a persone dell'Agenzia, perché se sbagliano ti restituiscono un dato erroneo certificato che potrebbe imbrigliare un'eventuale Giudice o Tecnico poco preparato.
Io invece sono favorevole al prelievo in contraddittorio mediando le differenze.
Vedo comunque che queste pratiche sono abbastanza territoriali.
Es. in Toscana (alta) difficilmente avvengono.
A maggior ragione dopo la Circolare dell'Agenzia di fine 2006 che ha aperto la porta alle scansioni della mappa di Impianto penso e spero che diventi una pratica in disuso.
Ritengo inoltre, visti i risultatati eccezionali da me già riscontrati nell'utilizzo delle mappe scansionate, che gli iscritti di ciascun collegio si debbano fare promotori di iniziative volte al conseguimento di detto risultato.
Saluti

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geomonforte

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 0 -  0 - Inviato: 09 Aprile 2008 alle ore 16:08

Grazie per l'interessamento e per la cortese risposta al Geom. Cinelli.
La ringrazio, perchè da quello che vedo è sempre disponibile a rispondere appassionatamente un pò a tutti.
Desumo quindi che è preferibile se non auspicabile, come Lei dice, di prelevare le coordinate in contraddittorio con un tecnico del Catasto.
Geometra, ma cosa intende per contraddittorio?
Io e il tecnico del catasto a rilevare tutti e due le coordinate?
Finora, per la stesura di tipi mappali magari per altri tipi di lavori (non per riconfinazioni) ho prelevato le coordinate da mappa d'impianto che mi servivano e basta. Cioè il Tecnico del Catasto non era lì a seguirmi.
Si sono limitati a fornirmi la mappa da me richiesta.
LA RINGRAZIO
geom. Luca Monforte

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gaetano59

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 0 -  0 - Inviato: 09 Aprile 2008 alle ore 16:17

"geomonforte" ha scritto:
Grazie per l'interessamento e per la cortese risposta al Geom. Cinelli.
La ringrazio, perchè da quello che vedo è sempre disponibile a rispondere appassionatamente un pò a tutti.
Desumo quindi che è preferibile se non auspicabile, come Lei dice, di prelevare le coordinate in contraddittorio con un tecnico del Catasto.
Geometra, ma cosa intende per contraddittorio?
Io e il tecnico del catasto a rilevare tutti e due le coordinate?
Finora, per la stesura di tipi mappali magari per altri tipi di lavori (non per riconfinazioni) ho prelevato le coordinate da mappa d'impianto che mi servivano e basta. Cioè il Tecnico del Catasto non era lì a seguirmi.
Si sono limitati a fornirmi la mappa da me richiesta.
LA RINGRAZIO
geom. Luca Monforte



Vedi che geocinel ha detto "Io non sono mai stato favorevole a far effettuare, neanche in contraddittorio, il prelievo a persone dell'Agenzia.."

Quindi attento.

Saluti

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geomonforte

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 0 -  0 - Inviato: 09 Aprile 2008 alle ore 16:52

Ah, giusto. Avevo interpretato male il discorso del contraddittorio.
Del resto come dicevo prima io le ho sempre desunte da me. Non mi era mai capitato che un Tecnico del Catasto mi seguisse in tale operazione.
Avevo capito invece che dovevo fare prelevare le coodinate, assistito dal Tecnico del Catasto..
Del resto capisco che è un'operazione delicata che va fatta con molta attenzione ed è meglio farla da sè, anche perdendoci del tempo e con pazienza, anche perchè come mi suggeriva geocinel i Tecnici e/o funzionari, con tutto il rispetto, anche senza volerlo, potrebbero magari fornire dati errati..
Tra l'altro ho letto in questi giorni sulla rivista che ci manda CASSA GEOMETRI che c'è stato proprio un convegno dove sono intervenuti sia il presidente Savoldi che Panunzi proprio sulla tematica dei riconfinamenti.
Ribadivano chiaramente l'importanza di prelevare le coordinate dalle mappe d'impianto, addirittura non ricordo bene se fosse Savoldi o Panunzi che hanno detto che bisogna considerare tali mappe come delle reliquie di grandissimo valore, sia perchè sono n pò la storia cartografica, sia per il lavoro e la capacità messaci da chi le ha realizzate.

Un'altra cosa, ma come sistema cos'è preferibile, utilizzare uno scalimetro, magari di buona fattura, o dei quadranti parametrati come ha detto qualcuno, o cos'altro?
Io mi sono trovato discretamente bene con uno scalimetro normale di quelli che vendono nelle cartolerie tecniche.
Da ricerche effettuate su internet ho visto anche dei modelli realizzati in alluminio, a mio parere ottimi ma praticamente introvabili oramai.
Grazie a chiunque voglia dare un contributo

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 09 Aprile 2008 alle ore 17:46

Grazie a Gaetano59 che ha sottolineato il mio pensiero.
Io intendevo per contraddittorio il prelievo effettuato con il tecnico di controparte.
Quasi sempre, infatti, certe operazioni come il prelievo fatto da tecnici dell'ADT vengono fatte dal CTU all'interno di una causa per dare maggiore forza (certificazione) alle coordinate prelevate.
Ovviamente io non condivido questo.
Secondo me la migliore operazione ce la fece fare un CTU alcuni anni fa.
Lui fece prelevare le coordinate a noi CTP e poi se le differenze erano entro limiti tollerabili le mediava sennò le verificava lui stesso.
Quanto allo scalimetro io prediligo sempre scalimetri della Vittorio Martini.
E' un consiglio che ho portato sempre con me di una persona che ha fatto il catasto.
Attenzione al prelievo.
Per eseguirlo correttamente bisogna prima misurare i parametri e dopo ragguagliare ciò che ci sta all'interno.
Perché, ricordiamoci sempre, una porzione di territorio di 200x200m in scala 1:2000 è stata inserita in un parametro che può essere 200,80x201,30m quindi variandolo di scala differentemente su X e Y.
Saluti

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geomonforte

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09 Aprile 2008

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 0 -  0 - Inviato: 09 Aprile 2008 alle ore 18:49

Grazie al Geom. Cinelli per la risposta.
Per quanto riguarda il discorso del "prelievo" delle coordinate, io avevo capito inizialmente che fosse consigliabile espletare l'operazione con un Tecnico del catasto, indipendentemente che la riconfinazione si dovesse effettuare nell'ambito di una causa civile o per qualsiasi altro motivo.
Mi era sembrato strano.
Il contraddittorio giustamente è da "risolversi" tra CTU e CTP.
Quello sì.

Concordo pienamente con quello che diceva Lei su possibili errori che possono essere commessi dai Tecnici/funzionari del Catasto.
Mi verrebbe da ammettere candidamente che anche Noi, anche se tecnici incaricati della riconfinazione siamo soggetti ad errori, siamo umani, ma è chiaro come il sole che Noi da tecnici incaricati, staremo molto attenti e avremo una cura quasi maniacale nel prelievo delle coordinate a noi utili.
Direi che tale cura va riposta anche quando si tratta di riconfinare terreni che hanno acquisito il requisito di edificabilità.
Lei che ne pensa?
Per gli scalimetri, le dicevo che mi sembravano buoni quelli in alluminio, anche perchè la lega è indeformabile. Oggi, se Lei va in cartoleria, anche quelle tecniche tipo MAGGIOLI troverà scalimetri in ABS (plastica praticamente). Sono buoni quelli?
Concordo anche sul fatto che i migliori siano quelli della VITTORIO MARTINI. Del resto questa ditta produce o produceva tanto materiale prezioso per la nostra professione.
Mi ricordo fin dai tempi della scuola di questi prodotti.
Un cordiale saluto e la ringrazio per questa chiacchierata "informatica".

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Geo85

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28 Settembre 2007

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 0 -  0 - Inviato: 21 Gennaio 2009 alle ore 13:03

Buongiorno, sapete dirmi dove posso trovare gli scalimetri della Vittorio Martini in provincia di Cuneo?...grazie

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