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GeoLIVE
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Argomento: Riconfinamenti

Autore Risposta

Cristofaro

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Marina di Camerota (SA)

 0 -  0 - Inviato: 14 Luglio 2007 alle ore 15:33

"ale81" ha scritto:
Il mio dubbio è questo:
lo scalimetro è lungo circa 35 cm, mentre le tacchette con le coordinate sulla mappa sono ben più distanti (la mappa è circa 70x100) quindi, come si fa a riportare la coordinata del punto che mi interessa (nord o est che sia) sul cartiglio senza incorrere ad errori?
magari l'errore può sorgere dalla non verticalità dello scalimetro rispetto il cartiglio...



le mappe sono (...per lo meno dovrebbero) essere identiche in tutte le Adt presenti sul territorio. Presso l'AdT di Salerno le mappe sono tutte parametrate, con quadranti di misurate 100x100 unità. sul bordo del foglio di mappa sono indicate le coordinate, sia in verticale che in orizzontale, questa è un operazione fatta d'ufficio per facilitare il rilievo delle coordinate. pertanto con il tuo scalimetro avresti la possibilità di rilevarle se quanto anzidetto fosse reale anche presso la tua Adt di residenza. a riguardo chiedi delucidazioni presso la tua AdT affinchè ti venga facilitato il compito per poter rilevare le coordinate in maniera sicura. in caso contrario dovresti munirti di 2 squadrette e ritornare un pò ai tempi della scuola...procedere per allinementi e squadri... in questo caso avresti da espletare un lavoraccio... buona fortuna

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 14 Luglio 2007 alle ore 15:41

"luigi_iozzolino" ha scritto:
"geocinel" ha scritto:
Se devi rimaterializzare una linea di confine di aggiornamento anteriore o posteriore alla circolare 2/88, ovviamente non presente all'impianto, devi adottare tutte quelle accortezze e tecniche coerenti alla loro confinazione.
Non devi assolutamente dare alcun peso alla loro posizione sulla mappa di visura ma devi ricercare l'atto di aggiornamento che l'ha generata.
Se anteriore alla circolare 2/88, come mi sembra dalla tua descrizione, devi prelevare le coordinate delle origini degli allineamenti o dei punti di appoggio della poligonale o Apertura a Terra sulla mappa di Impianto.
Devi ricostruirti l'atto di Aggiornamento.
Lo devi rimaterializzare sul terreno dopo aver eseguito il tuo rilievo sempre appoggiato, se possibile, agli stessi punti dell'atto di aggiornamento.
Comunque se hai il mio libro troverai varie casistiche che dovrebbero esaudire i tuoi dubbi.
Saluti


***

Mi inserisco in questa discussione a seguito della ricerca che ho fatto su questo forum in quanto ritengo la mia fattispecie coerente con quanto riportato nel post di geocinel.
Il mio caso è il seguente:
Riconfinazione di lotto nato con tipo di frz. del maggio 1979.

Elementi di valutazione:
1) Sul tipo in parola non è stata indicata la strumentazione utilizzata per eseguire il rilievo, che comunque si evince chiaramente essere per allineamenti e squadri;
2) I punti di appoggio sono rappresentati dal termini esistenti sulla mappa d'impianto. Particolare sul lucido del mod. 51 è precisato che "i punti di appoggio sono in cemento ed esistenti sul terreno dal 1954". All'epoca del frz. la zona era totalmente rurale, oggi invece è urbanizzata ed edificata e di quei punti non c'è più traccia!

A questo punto la domanda.
Pur tesaurizzando tutte le discussioni presenti in questo forum e cercando di farle valere nelle valutazioni che devo fare vorrei chiedere, con la dovuta cortesia e rispetto, un supporto di competenza e di esperienza a Lei geom. Cinelli e a quanti altri vorrano dare il loro contributo, non foss'altro che per la solidarietà che un forum in sè sottende tra i partecipanti quanto anche per la valenza generale delle argomentazioni che quì vengono trattate e quindi anche nel caso da me segnalato.
Dunque... come posso muovermi?

Ringrazio sin d'ora per l'attenzione e gli auspicati interventi.
Buon lavoro a tutti, lugi.



La risposta al tuo quesito, se l'ho capito bene, era nel mio precedente post.
Infatti dicevo che il rilievo "deve essere appoggiato, se possibile, agli stessi punti dell'atto di aggiornamento".
Ora tu mi dici che quei punti (termini) non ci sono più.
Quindi dovrai appoggiare il tuo rilievo a punti presenti nella mappa di Impianto e presenti anche all'attualità, il più possibile vicini all'oggeto da riconfinare.
Fatto quello dovrai provvedere a costruirti quello che io chiamo "Sistema Mappa" con le coordinate dei punti a te necessari (vertici degli appoggi del Rilievo di Riconfinazione, vertici degli appoggi del Tipo di Confinazione, dividenti) che successivamente alle operazioni di campagna sovrapporrai al "Sistema Rilievo" per vedere gli scarti o per vedere le coordinate polari dei punti da tracciare.

Saluti e amicizia

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einste

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Andria

 0 -  0 - Inviato: 14 Luglio 2007 alle ore 21:22

Perche non georeferenziare l'estratto di mappa??
Se riferito a tre punti ,sarebbe piu ' attendibile il risultato.
Distinti Saluti

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 15 Luglio 2007 alle ore 09:24

"einste" ha scritto:
Perche non georeferenziare l'estratto di mappa??
Se riferito a tre punti ,sarebbe piu ' attendibile il risultato.
Distinti Saluti



Se il catasto avesse una mappa numerica si potrebbe fare come tu dici.
Purtroppo non è così.
La mappa è affetta da molteplici errori che porterebbero la procedura a cui fai riferimento ad errori dell'ordine di metri.
Quando avremo a disposizione i raster delle mappe di Impianto potremo georeferenziare quelli ed introdurci gli aggiornamento successivi.
La qualità del lavoro avrà sicuramente un indubbio balzo in avanti.

Quello che però è importante capire e trasmettere (siamo su un sito dove fanno capolino la bellezza di circa 14.000 utenti) è che una buona riconfinazione non si fa affinando la precisione di procedure grafiche ma si fa applicando il semplice principio che ricordava sempre Aurelio Costa e cioè "processo inverso della Confinazione".

Saluti e amicizia

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ale81

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 0 -  0 - Inviato: 15 Luglio 2007 alle ore 09:56

x Geocinel:
e sulla metodologia di lettura delle coordinate da mappa d'impianto con lo scalimetro hai dei suggerimenti?
grazie

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 15 Luglio 2007 alle ore 14:59

"ale81" ha scritto:
x Geocinel:
e sulla metodologia di lettura delle coordinate da mappa d'impianto con lo scalimetro hai dei suggerimenti?
grazie



La mappa di Impianto fu disegnata nel seguente modo:furono presi dei fogli di carta forte (anche dette canapine) indilatabile sul quale in primis furono disegnati i parametri di circa mm. 100x100 con pennini 0,2 e inchiostro di colore ambra.
Dico circa perché la volontà era di farli precisi ma questo, visto che siamo umani, non è accaduto.
A quel punto furono quotati ai limiti con le coordinate X e Y e furono misurati.
Successivamente ci fu riportato il rilievo all'interno tenendo conto appunto della loro disuniformità.
Le coordinate venivano dunque ragguagliate alla grandezza effettiva del paramentro.
E' esattamente questa la cosa più importante da sapere.
Di conseguenza tutte le volte che preleviamo le coordinate noi dobbiamo fare un processo inverso a quello che fu fatto per il disegno della mappa.
Non possiamo neanche misurare le distanze tra oggetti nello stesso parametro e tra parametri vicini perché le distanze sono dilatate o ristrette a seconda della larghezza del parametro.
Possiamo solo misurare le coordinate di singoli oggetti con le metodologie che sopra dicevo.

Come vedete la riconfinazione e ciò che ci gira attorno è tutto un fare processi inversi a come le cose si sono originate.

Saluti e amicizia

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zapata

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 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2007 alle ore 08:27

CANCELLATO DALL'AUTORE

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geobax

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 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2007 alle ore 08:40

"geocinel" ha scritto:

Non possiamo neanche misurare le distanze tra oggetti nello stesso parametro e tra parametri vicini perché le distanze sono dilatate o ristrette a seconda della larghezza del parametro.
Possiamo solo misurare le coordinate di singoli oggetti con le metodologie che sopra dicevo.



...come commentavi Tu un mio precedente topic: PAROLE SANTE!

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geobax

(GURU)

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17 Maggio 2005

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Biella

 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2007 alle ore 08:41

"zapata" ha scritto:
ci sono ancora "personaggi" che si presentano dal Giudice con la pretesa di riconfinare con una semplice sovrapposizione di un lucido su di un estratto di mappa... e sono CTU!!!




...la tristissima realtà... :cry:

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ale81

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28 Aprile 2006

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Bulåggna (Bologna)

 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2007 alle ore 09:19

"geocinel" ha scritto:

Le coordinate venivano dunque ragguagliate alla grandezza effettiva del paramentro.

Di conseguenza tutte le volte che preleviamo le coordinate noi dobbiamo fare un processo inverso a quello che fu fatto per il disegno della mappa.
Non possiamo neanche misurare le distanze tra oggetti nello stesso parametro e tra parametri vicini perché le distanze sono dilatate o ristrette a seconda della larghezza del parametro.
Possiamo solo misurare le coordinate di singoli oggetti con le metodologie che sopra dicevo.




Scusa ma non ho capito il discorso delle coordinate e del ragguaglio: la porzione da rappresentare nel parametro 100x100, se sforava o era più piccola veniva adattata in modo da farla comunque tornare 100x100?

Se ho capito bene nella misura dei punti noti quindi dobbiamo solo leggere nord-est riferite ai parametri 100x100 e mai prendere le misure di distanze tra fabbricati o fabbricatie confini. giusto?

Domanda pratica: per la lettura delle coord dei punti va bene se uso una striscia di cartoncino che posiziono in corrispondenza dei parametri e poi da questa leggo la distanza (nord-est) dei punti che mi servono?

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2007 alle ore 12:44

"ale81" ha scritto:
"geocinel" ha scritto:

Le coordinate venivano dunque ragguagliate alla grandezza effettiva del paramentro.

Di conseguenza tutte le volte che preleviamo le coordinate noi dobbiamo fare un processo inverso a quello che fu fatto per il disegno della mappa.
Non possiamo neanche misurare le distanze tra oggetti nello stesso parametro e tra parametri vicini perché le distanze sono dilatate o ristrette a seconda della larghezza del parametro.
Possiamo solo misurare le coordinate di singoli oggetti con le metodologie che sopra dicevo.




Scusa ma non ho capito il discorso delle coordinate e del ragguaglio: la porzione da rappresentare nel parametro 100x100, se sforava o era più piccola veniva adattata in modo da farla comunque tornare 100x100?

Se ho capito bene nella misura dei punti noti quindi dobbiamo solo leggere nord-est riferite ai parametri 100x100 e mai prendere le misure di distanze tra fabbricati o fabbricatie confini. giusto?

Domanda pratica: per la lettura delle coord dei punti va bene se uso una striscia di cartoncino che posiziono in corrispondenza dei parametri e poi da questa leggo la distanza (nord-est) dei punti che mi servono?



Risposta 1) E' esattamente l'opposto: sono i parametri che non erano 100x100 e quello che ci doveva essere rappresentato sì.

Risposta 2) Sì.

Risposta 3) Io faccio in altro modo ma se a te va bene così fai così, l'importante è che tu legga le coordinate (scalimetro martini almeno da cm. 20) e le ragguagli nel modo corretto.

Saluti e amicizia

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ale81

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Bulåggna (Bologna)

 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2007 alle ore 13:09

Ok, oggi vado a prendere uno scalimetro della martini. Grazie per i preziosissimi consigli!

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chiara

Iscritto il:
30 Dicembre 2005

Messaggi:
321

Località
Piemonte

 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2007 alle ore 13:53

"ale81" ha scritto:
Ok, oggi vado a prendere uno scalimetro della martini. Grazie per i preziosissimi consigli!



No Martini, no party .... :wink:

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filippi-mailli

Iscritto il:
24 Gennaio 2007

Messaggi:
29

Località

 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2007 alle ore 15:15

Scusate se mi intrometto, come ci si deve comportare nel caso in cui non si hanno a disposizione le mappe di impianto in quanto sono state rasterizzate e quindi visibile solo tramite terminale?!

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alfalimapapa

Iscritto il:
19 Gennaio 2006

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136

Località

 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2007 alle ore 15:36

ho da un po' un'idea che mi frulla in testa per la lettura delle coordinate e ve la voglio comunicare:
andare in catasto munito di notebook e tavoletta grafica, prelevare le coordinate necessarie comprese quelle dei parametri e poi ragguagliarle comodamente in ufficio attraverso le utilità di calibrazione delle mappe che molti software topografici includono il tutto quindi in maniera automatica.

Che ne pensate? possibili problemi o errori?

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