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Autore Regolamento confini contro il Comune

m1977

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03 Ottobre 2007

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 0 -  0 - Inviato: 10 Dicembre 2007 alle ore 18:29

Pongo un quesito senza domande precise ma solo per consigli sul da farsi, tecniche ed esperienze magari vissute........

Ho un cliente che ha ristrutturato un cascina ricavandone due appartamenti in epoca 1999..........pratica non mia chiusa regolarmente.

Nel 2004 presenta una DIA per la costruzione di muro di recinzione in sasso alto circa 50 cm.....................pratica non mia.

Questo muretto è in confine con una vecchia stada di campagna (pubblica) non asfaltata.
Dopo circa un anno dalla costruzione un vicino che evidentemente cova dissapori comincia a mitragliare il comune di esposti.......1,2,3 asserendo che il muretto è troppo vicino alla strada se non addirittura dentro la propietò "demaniale" e lui fatica a passare con i mezzi agricoli.

Il comune dopo diversi incontri e sopralluoghi scrive al mio cliente di "procurasi" un tecnico di fiducia entro 15 gg per agevolare il contradditorio.

E qui subentro io..............e preciso:

Lo stato dei luoghi è perfetto, la strada mantiene la larghezza che ha in precedenza e che ha dopo.
Il muretto è si vicino alla strada ma non tanto da creare disturbo.

Leggendo e rileggenado Codice della strada, Civile, regolamenti e quant'altro non trovo tanta chiarezza.

Come mi muovo??????????????? grazie a tutti.

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Autore Risposta

m1977

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03 Ottobre 2007

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2007 alle ore 11:42

Con calma non tutti insieme..............................

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gianco78

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04 Maggio 2007

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2007 alle ore 11:51

"m1977" ha scritto:

Ho un cliente che ha ristrutturato un cascina ricavandone due appartamenti in epoca 1999..........pratica non mia chiusa regolarmente.

Nel 2004 presenta una DIA per la costruzione di muro di recinzione in sasso alto circa 50 cm.....................pratica non mia.



come fai a dire che il cliente è il tuo ma le pratiche non le hai fatte tu?? :roll:

Prima di tutto dovresti (se non l'hai già fatto) verificare la DIA e se la posizione riportata su di essa è la stessa dell'attuale muretto, poi se è come dici tu e cioè che lo sconfinamento non c'è stato vai avanti e vedi cosa vuole il comune. I confini sono una rogna e ti consiglierei di mandare questo tuo cliente da chi gli ha fatto le due pratiche precedenti ma se è come dici tu fai il lavoro e poi glie lo fai pesare, anche economicamente :wink:

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GEOMANCONI

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Ichnusa

 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2007 alle ore 12:07

all'atto dell'inizio lavori non è stato chiesta nessuna assegnazione delle linee di confine lungo la propr. pubblica?....

o i confini erano talmente chiari e riconoscibili (reti, piccheti ecc..) e se così emerge dalle pratiche citate?...

la cosa non è chiarissima ma immagino che il muretto sia stato realizzato al posto di altra recinzione...

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m1977

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03 Ottobre 2007

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2007 alle ore 12:23

Questo muretto è sato costruito in confine con una pubblica via che sul posto si presenta come una vecchia careggiata non asfaltata in uso praticamente ai soli mezzi agricoli, mtb, fuoristrada ecc.ecc.

La vicenda dal punto di vista urbanistico è tutta OK.

Ora un vicino frontista della strada vicinale di cui sopra martella il comune di esposti ed ha incaricato un tecnico per verificare la posizione del muretto.
Dopo le operazioni asserisce che il muretto è dentro la proprietà pubblica ed il sindaco è lì lì per fare l'ordinanza di demolizone.

Il fatto è che prima della validità della mappa catastale credo si debba tener conto che tuttora è presente una strada che seppur a margine ha un muretto è cmq transitabile e nessuno ha sollevato problemi tranne il vicino con il dente avvelenato.

Ora io faro il mio bel rilievo ecc.ecc. però cercherei sentenze o roba del genere in materia?????? oppure consigli vari.

ciao e grazie

Per Geom. Manconi
1. No non è stato chiesto nessuna assegnazione delle linee
2. I confini erano chiari............c'era la strada.
3. prima non c'era nessuna recinzione.

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che-brutta-fine
Giuseppe Venticinque

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Caserta

 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2007 alle ore 13:31

"m1977" ha scritto:
Pongo un quesito senza domande precise ma solo per consigli sul da farsi, tecniche ed esperienze magari vissute........

Ho un cliente che ha ristrutturato un cascina ricavandone due appartamenti in epoca 1999..........pratica non mia chiusa regolarmente.

Nel 2004 presenta una DIA per la costruzione di muro di recinzione in sasso alto circa 50 cm.....................pratica non mia.

Questo muretto è in confine con una vecchia stada di campagna (pubblica) non asfaltata.
Dopo circa un anno dalla costruzione un vicino che evidentemente cova dissapori comincia a mitragliare il comune di esposti.......1,2,3 asserendo che il muretto è troppo vicino alla strada se non addirittura dentro la propietò "demaniale" e lui fatica a passare con i mezzi agricoli.

Il comune dopo diversi incontri e sopralluoghi scrive al mio cliente di "procurasi" un tecnico di fiducia entro 15 gg per agevolare il contradditorio.

E qui subentro io..............e preciso:

Lo stato dei luoghi è perfetto, la strada mantiene la larghezza che ha in precedenza e che ha dopo.
Il muretto è si vicino alla strada ma non tanto da creare disturbo.

Leggendo e rileggenado Codice della strada, Civile, regolamenti e quant'altro non trovo tanta chiarezza.

Come mi muovo??????????????? grazie a tutti.



Io Avrei agito diversamente.

Questa "Persona" nel 1999 ristruttura un fabbricato rivolgendosi ad un altro tecnico.
Nel 2004 presenta una DIA rivolgendosi ad un altro tecnico.

Poi viene da me per un problema di confine, tra l'altro nei confronti di un Ente.

Io avrei risposto:
Mi spiace, non ho tempo. Si rivolga a chi il muretto lo ha picchettato, visto che dovrebbe avere delle notizie piu certe.

Le operazioni di riconfinamente le ritengo che non siano dei lavori, ma bensì dei favori da far ai "Clienti", e purtroppo, nonostante che vadano fatte solo a veri clienti a titolo di favore, sono anche molto costose, nel senso, che oltre che pagare la prestazione il cliente deve essere anche conscio che gli ho fatto un favore.

Sono rognose, il piu' delle volte sfociano in annose pratiche giudiziarie, ed inoltre anche se così non fosse, alla fine ti ritrovi un nemico. (Il Cliente della controparte che un domani sarebbe potuto essere un Tuo cliente, ma dopo una azione di riconfinamento sicuramente sarà un tuo perpetuo nemico.

Personalmente non avrei accettato l'incarico. Avrei subito capito che nonostante l'onorario ci avrei rimesso.

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marcusweit

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2007 alle ore 14:28

"che-brutta-fine" ha scritto:

Io Avrei agito diversamente.

Questa "Persona" nel 1999 ristruttura un fabbricato rivolgendosi ad un altro tecnico.
Nel 2004 presenta una DIA rivolgendosi ad un altro tecnico.

Poi viene da me per un problema di confine, tra l'altro nei confronti di un Ente.

Io avrei risposto:
Mi spiace, non ho tempo. Si rivolga a chi il muretto lo ha picchettato, visto che dovrebbe avere delle notizie piu certe.

Le operazioni di riconfinamente le ritengo che non siano dei lavori, ma bensì dei favori da far ai "Clienti", e purtroppo, nonostante che vadano fatte solo a veri clienti a titolo di favore, sono anche molto costose, nel senso, che oltre che pagare la prestazione il cliente deve essere anche conscio che gli ho fatto un favore.

Sono rognose, il piu' delle volte sfociano in annose pratiche giudiziarie, ed inoltre anche se così non fosse, alla fine ti ritrovi un nemico. (Il Cliente della controparte che un domani sarebbe potuto essere un Tuo cliente, ma dopo una azione di riconfinamento sicuramente sarà un tuo perpetuo nemico.

Personalmente non avrei accettato l'incarico. Avrei subito capito che nonostante l'onorario ci avrei rimesso.



Alla faccia... parti prevenuto e forse un po troppo pessimista..

Il confinante allo stesso tempo potrebbe non essere mai cliente, e te hai perso un cliente per un ipotetico futuro altro cliente.
Il tuo lavoro è anche fare riconfinamenti, quindi non fai piaceri a nessuno, ma stai solo effettuando il tuo lavoro.
Le rogne che di solito sono da evitare sono parte del tuo lavoro, se hai la possibilità di scegliere i lavori, bene per te, vuol dire che hai molto lavoro, con ciò molti non possono sceglierlo.
Sul fatto della lungaggine della procedura, ammetto che hai ragione, vorrà dire che chiederai ancora prima di iniziare un acconto per le spese che effettuerai , e farai capire al cliente che questa situazione porta a tempi e costi ardui.

Cordialità, ma il pessimismo che può essere scelta di vità non è da farne virtù

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aurelio13

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2007 alle ore 15:38

concordo con marcusweit, il riconfinare è un lavoro come un altro, dipende dal bravo tecnico rendere edotto il cliente dei passi, delle prassi, e delle spese da effettuare.
Sarebbe comodo poter fare solo i lavori che ci piacciono, è vero anche che effettuare una riconfinazione è per un topografo molto intrigante rispetto al solito "piatto" rilievo.
In ogni lavoro occorre sempre dare la massima professionalità, sia nelle azioni che nei comportameti, e ........... nei pensieri; noi non facciamo favori - acciamo lavori!!!!
saluti

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gianco78

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04 Maggio 2007

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 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2007 alle ore 16:13

nessuno sta dicendo di poter o dover scegliere il lavoro, abbiamo solo detto che come il "cliente" si è fatto seguire per la ristrutturazione e per la DIA da un altro tecnico, allo stesso modo deve farsi seguire anche per il riconfinamento..., sarebbe anche corretto da parte nostra non togliere il lavoro al collega...

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che-brutta-fine
Giuseppe Venticinque

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28 Dicembre 2005

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Caserta

 0 -  0 - Inviato: 11 Dicembre 2007 alle ore 21:17

"gianco78" ha scritto:
nessuno sta dicendo di poter o dover scegliere il lavoro, abbiamo solo detto che come il "cliente" si è fatto seguire per la ristrutturazione e per la DIA da un altro tecnico, allo stesso modo deve farsi seguire anche per il riconfinamento..., sarebbe anche corretto da parte nostra non togliere il lavoro al collega...




Concordo con gianco78

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marcusweit

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29 Maggio 2004

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 0 -  0 - Inviato: 12 Dicembre 2007 alle ore 00:53

Beh è anche probabile che il cliente ci abbia chiamato perchè dell'altro non ne vuol sapere... alla fine non sei te che ti sei proposto, ma lui che ci ha cercato..

comunque presentare questa possibilità al cliente ci rende più professionisti.

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Pietro58

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 0 -  0 - Inviato: 12 Dicembre 2007 alle ore 08:11

Io ancora non procederei con il rilievo.... i quesiti posti da GEOMANCONI chiariscono la problematica sotto l'aspetto giuridico. Cioè una eventuale rettifica di confine la dovrebbe proporre il Comune, come in effetti ha proposto, in quanto proprietario confinante e quindi dovrebbe essere il Comune a dimostrare l'errato posizionamento del muro. Solo dopo tale evento, se non mi convincesse, eseguirei rilievo ed inviterei il cliente a procurarsi "prove" a dimostrazione della esatta posizione del muro di recinzione. Comunque si aprirebbe un contenzioso che si risolve sovente presso il "Tribunale". In un caso simile ho trovato utile consultare le riprese aeree su Google Earth.... successivamente ho fatto richiesta delle foto aeree IGM e relative aerofotogrammetrie e.... stiamo ancora combattendo. Devo tuttavia dare ragione a che-brutta-fine; se i fatti sono facilmente dimostrabili, il che risulta quasi sempre alquanto impossibile, ti imbatti comunque in un lavoro quasi sempre difficile da quantizzare economicamente e poi i clienti trovano il loro capro espiatorio sempre nei Professionisti che li assistono.... Se non riesci a risolvergli il problema, forse di probabili clienti ne perdi più di uno....

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GEOMANCONI

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Ichnusa

 0 -  0 - Inviato: 12 Dicembre 2007 alle ore 09:51

secondo me non dobbiamo allontanarci sempre dal problema principale posto dal collega.....
saranno affari suoi come gestisce la clientela ed i suoi rapporti economici, per quello che ne so può anche lavorare gratis!!!

si cerca solo di capire come affrontare la questione e di fatto ciò che ha detto Pietro58 secondo me è il giusto comportamento, la giusta sequenza da seguire, sempre senza conoscere meglio la vicenda, mi sembra comunque strano che il comune sia "li li per l'ordinanza di demolizione", e con quali criteri se non che tale muro sia difforme alla pratica presentata ed approvata????

da tutto ciò derivano anche i quesiti che ponevo, conoscere meglio la pratica anzidetta sarebbe la cosa migliore per esprimere un parere più approfondito, in quel caso è anche probabile che si debbano chiedere lumi al collega che l'ha fatta (e seguita?)

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mapo55

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27 Novembre 2003

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 0 -  0 - Inviato: 12 Dicembre 2007 alle ore 09:55

non capisco perchè non si dovrebbe fare il lavoro, se siamo topografi è chiaro che ci consultano per avere un certo tipo di lavoro che magari l'architetto incaricato alla progettazione non ha fatto o saputo fare o hanno sottovalutato il problema. E che allora un avvocato non accetta l'incarico di un deliquente perchè questo ha commesso un reato? Procediamo a svolgere il nostro lavoro, rognoso o meno, tutto sarà quantificato nella nostra parcella. Che ci chiamino prima o dopo è faccenda del committente, è libero di fare quel che vuole e pagare le sue conseguenze poco accorte.
Nel merito del problema, verifica se il PUC urbanistico del comune assegna a quella strada dei fili fissi o degli allineamenti, per esempio allargamenti, ecc, se così non è devi verificare solo i confini catastali con lo stato di fatto come un normale riconfinamento, con le tecniche più appropriate, tenendo conto degli usi locali. Il comune prima di emettere un qualsiasi provvedimento, deve di sua iniziativa avere dei dati certi (rilievi) propri e non avuti da altri soggetti. Verifica anche se nell'elaborato grafico di progetto erano state indicate delle misure nel lotto

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m1977

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03 Ottobre 2007

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 0 -  0 - Inviato: 12 Dicembre 2007 alle ore 11:16

Per informazione sulla parte relativa all'incarico ecc............il problema sta che il tecnico redattore delle pratiche non lavora più per gravi problemi di salute e di anzianità.

Ritornando al problema vero:

Esiste una DIA con delle quote del muretto riferite al fabbricato e non al margine stradale ed in più molto stanamente l'ufficio edilizia non ha chiesto pareri in merito all'ufficio LLPP / Polizia Municipale o simili come invece è solito fare.

Tornando al mio quesito, premesso che ancora non ho appurato l'esatezza dei dati in mano agli uffici comunali (molto grossolani, misure prese a cordella da 1 o massimo 2 riferimenti) ma lo farò presto:

Credo invece che io possa dimostrare che la viabilità è così da tempo immemorabile e che questo abbia un valore probatorio superiore alla mappa catastale seppur di impianto.
In riferimento a questo cercavo sentenza, pareri o simili...........

ancora grazie e disponibile per ulteriori.

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