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Argomento: Limiti di un'intersezione inversa

Autore Risposta

einste

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Andria

 0 -  0 - Inviato: 09 Ottobre 2010 alle ore 17:23

grazie

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georox

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14 Marzo 2008

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 0 -  0 - Inviato: 09 Ottobre 2010 alle ore 21:09

Ciao Maurizio76 e tutti.

"Maurizio76" ha scritto:
Operando con la mia stazione totale mi capita spesso di effettuare rilievi e tracciamenti "allacciandomi" a punti noti presenti in campagna.
Grazie



Già da questa prima frase io non capisco due cose che, a differenza di qualche guru, ritengo invece fondamentali vadano chiarite prima ancora di poter dare delle risposte:

1) Cosa intendi esattamente per rilievi e tracciamenti ? Devi ricostruire un confine? Oppure è un semplice lavoro catastale per Pregeo? O cos'altro?

2) Quando parli di punti noti, a quali coordinate ti riferisci ?

Per il primo punto dico che, se ad esempio si trattasse di un confine, gli schemi di rilievo e di calcolo sono ben altri rispetto a tutti quelli che ho visto citati da chi mi ha preceduto nei post.

Anche sul secondo punto mi sembra che nessuno abbia avuto niente da obiettare. Ma se le coordinate dei "punti noti" non sono più che affidabili, si fanno solo cazzate.

Trovo del tutto accademico e inutile parlare di "ellisse d'errore"; "rapporto 3 a 2 tra altezza e base del triangolo" o di "campo di dimensioni minori a quello di Weingarten" se non si ha dapprima ben chiaro cosa si deve fare.

Ma questo è il parere di un povero Praticante di Geolive.

A presto,

Gianni Rossi

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Maurizio76

Iscritto il:
26 Febbraio 2007

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254

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 0 -  0 - Inviato: 11 Ottobre 2010 alle ore 10:46

"georox" ha scritto:
Ciao Maurizio76 e tutti.

"Maurizio76" ha scritto:
Operando con la mia stazione totale mi capita spesso di effettuare rilievi e tracciamenti "allacciandomi" a punti noti presenti in campagna.
Grazie



Già da questa prima frase io non capisco due cose che, a differenza di qualche guru, ritengo invece fondamentali vadano chiarite prima ancora di poter dare delle risposte:

1) Cosa intendi esattamente per rilievi e tracciamenti ? Devi ricostruire un confine? Oppure è un semplice lavoro catastale per Pregeo? O cos'altro?

2) Quando parli di punti noti, a quali coordinate ti riferisci ?

Per il primo punto dico che, se ad esempio si trattasse di un confine, gli schemi di rilievo e di calcolo sono ben altri rispetto a tutti quelli che ho visto citati da chi mi ha preceduto nei post.

Anche sul secondo punto mi sembra che nessuno abbia avuto niente da obiettare. Ma se le coordinate dei "punti noti" non sono più che affidabili, si fanno solo cazzate.

Trovo del tutto accademico e inutile parlare di "ellisse d'errore"; "rapporto 3 a 2 tra altezza e base del triangolo" o di "campo di dimensioni minori a quello di Weingarten" se non si ha dapprima ben chiaro cosa si deve fare.

Ma questo è il parere di un povero Praticante di Geolive.

A presto,

Gianni Rossi



Il rilievo di cui parlavo in origine alla discussione era relativo all'area esterna di un ambito minerario di montagna. Ho dovuto fare diversi rilievi riferiti a quella zona per verificare e mettere su carta le fasi di avanzamenti degli scavi e sistemazioni esterne (rilievo di strade di accesso agli imbocchi delle gallerie minerarie, piazzali di stoccaggio inerti e di manovra ecc ecc). Per poter sovrapporre e confrontare il rilievo da me effettuato su rilievi precedentemente eseguiti negli anni da altri tecnici al fine di valutare le varie modifiche avutesi di anno in anno io ogni volta andavo a prendere dei punti noti di riferimento che in origine furono materializzati e rilevati nei primi rilievi (punti noti potevano essere spigoli di fabbricati o cippi con chiodi che identificavano i limiti di concessione mineraria).
Quando parlo di tracciamenti mi riferisco a quelli per la realizzazione di edifici o strade relativi a piani di lottizzazione (quindi non strade statali o autostrade).
In generale quindi quando parlo di punti noti di riferimento utilizzati per ottenere le coordinate della stazione su cui mi trovo mi riferisco a punti noti "relativi" al piccolo ambito del mio rilievo o tracciamento. Non mi interessa sapere se le coordinate dei punti noti sono in accordo a quale che sia sistema di riferimento assoluto, catastale o che so io ed il mio scarso interesse a diversi aspetti da voi giustamente sollevati è figlio dell'ambito in cui lavoro e delle persone con cui e per chi lavoro e vado ad eseguire i rilievi e tracciamenti suddetti. Io posso anche essere quì ad approfondire certi aspetti con l'aiuto del vostro valido aiuto, ma quando una, due, tre dieci volte mi capita di uscire per un tracciamento e sentire il mio collega che sbuffa perchè per mettere montare e mettere in bolla lo strumento ci si impiega più di 10 secondi e che si lamenta perchè deve andare troppo lontano con il prisma per farmi battere i punti noti di riferimento (che sono sempre sempre troppi...in realtà non son mai più di tre...)

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numero

(GURU)

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prato

 0 -  0 - Inviato: 11 Ottobre 2010 alle ore 11:05

"Maurizio76" ha scritto:
... e che si lamenta perchè deve andare troppo lontano con il prisma per farmi battere i punti noti di riferimento (che sono sempre sempre troppi...in realtà non son mai più di tre...)



A questo magari potresti ovviare posizionando alcune mire adesive (o meglio con l'apposito supporto) in punti strategici, velocizzando di molto la messa in stazione dello strumento.

saluti

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georox

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14 Marzo 2008

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 0 -  0 - Inviato: 11 Ottobre 2010 alle ore 12:05

"Maurizio76" ha scritto:
In generale quindi quando parlo di punti noti di riferimento utilizzati per ottenere le coordinate della stazione su cui mi trovo mi riferisco a punti noti "relativi" al piccolo ambito del mio rilievo o tracciamento. Non mi interessa sapere se le coordinate dei punti noti sono in accordo a quale che sia sistema di riferimento assoluto, ....



Bene, adesso hai chiarito di quali punti noti stai parlando. Ti assicuro che, dai post che ho visto, sia il sottoscritto che, credo, anche altri, avevamo capito che intendevi invece punti di coordinate note rispetto ad un qualche sistema di riferimento.

Ma le coordinate, pur locali, di questi punti come te le sei calcolate?

Voglio dire che, secondo me, avresti duvuto eseguire tu stesso un rilievo accurato di tali punti e da questo calcolarti le tue coordinate locali con la massima precisione possibile.

A quel punto, ad ogni nuovo tracciamento, ti bastera inserire i punti da tracciare su tale "rilievo base" calcolandoli quindi sempre in funzione dello stesso riferimento locale.

Con il software Geocat (ma anche con altri), ad esempio, puoi partire sempre da tale rilievo base ed ottenere il disegno sul cad, nel quale disegni le nuove linee da tracciare. Di questi nuovi punti, il programma ti ricalcola le letture e/o le coordinate sempre riferiti al rilievo base.

Fatto ciò, per calcolare la nuova stazione in campagna, valgono le considerazioni già fatte nei post precedenti circa i vari metodi, privilegiando quelli che integrano letture angolari con anche letture lineari.

Magari tu fai già quanto da me sopra descritto, ma penso che precisare non sia mai sbagliato.

Buon Lavoro,

Gianni Rossi

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Maurizio76

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26 Febbraio 2007

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 0 -  0 - Inviato: 11 Ottobre 2010 alle ore 13:58

"georox" ha scritto:
"Maurizio76" ha scritto:
In generale quindi quando parlo di punti noti di riferimento utilizzati per ottenere le coordinate della stazione su cui mi trovo mi riferisco a punti noti "relativi" al piccolo ambito del mio rilievo o tracciamento. Non mi interessa sapere se le coordinate dei punti noti sono in accordo a quale che sia sistema di riferimento assoluto, ....



Bene, adesso hai chiarito di quali punti noti stai parlando. Ti assicuro che, dai post che ho visto, sia il sottoscritto che, credo, anche altri, avevamo capito che intendevi invece punti di coordinate note rispetto ad un qualche sistema di riferimento.

Ma le coordinate, pur locali, di questi punti come te le sei calcolate?

Voglio dire che, secondo me, avresti duvuto eseguire tu stesso un rilievo accurato di tali punti e da questo calcolarti le tue coordinate locali con la massima precisione possibile.

A quel punto, ad ogni nuovo tracciamento, ti bastera inserire i punti da tracciare su tale "rilievo base" calcolandoli quindi sempre in funzione dello stesso riferimento locale.

Con il software Geocat (ma anche con altri), ad esempio, puoi partire sempre da tale rilievo base ed ottenere il disegno sul cad, nel quale disegni le nuove linee da tracciare. Di questi nuovi punti, il programma ti ricalcola le letture e/o le coordinate sempre riferiti al rilievo base.

Fatto ciò, per calcolare la nuova stazione in campagna, valgono le considerazioni già fatte nei post precedenti circa i vari metodi, privilegiando quelli che integrano letture angolari con anche letture lineari.

Magari tu fai già quanto da me sopra descritto, ma penso che precisare non sia mai sbagliato.

Buon Lavoro,

Gianni Rossi



Di alcuni punti noti fissi ho verificato io stesso la posizione e le quote relative il problema è che l'area mineraria era talmente vasta che di tanto in tanto mi dovevo creare io dei nuovi punti oppure che seppur da luoghi con veduta priviligiata (es.: l'altro versante della vallata) non sempre potevo vedere più di questi punti noti.
Oltretutto anche quì si parla di situazioni in cui mi trovavo a dover operare con una certa fretta impostami e per di più con persone che non ricercavano una precisione esagarata...
Fate conto che all'atto di dover uscire per tracciare la posizione di dove andare a perforare per eseguire delle palificazioni di fondazione su cui poi sarebbe andato a poggiarsi la struttura di un pontile di un porto il mio titolare mi disse che anche se i centri dei pali fossero stati identificati con una tolleranza anche maggiore di mezzo metro rispetto al progetto andava bene lo stesso...(l'importante era sempre fare il prima possibile)

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geocinel
Carlo Cinelli
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(GURU)

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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 11 Ottobre 2010 alle ore 14:32

Presto che è tardi!!

PRESTO!!!!

Cordialmente
Carlo Cinelli

P.S. la Topografia è n'atra cosa!

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Maurizio76

Iscritto il:
26 Febbraio 2007

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254

Località

 0 -  0 - Inviato: 11 Ottobre 2010 alle ore 16:33

Si, molto probabilmente la topografia è anche altra cosa, ma se si è un libero professiosta padrone del proprio tempo si può decidere di operare come meglio si crede ricercando la precisione millimetrica in ogni singola misura.
La mia fortuna o sfortuna (a seconda dei punti di vista magari) è che ho sempre lavorato per ditte edili e ho sempre cercato di imparare ciò che non sapevo (e che comunque mi interessava) ed in ambito topografico sono comunque sempre stato apprezzato dai miei datori di lavoro (per quel che se ne intendevan loro di topografia direte voi). Il fatto è che non seguendo solo l'ambito topografico della ditta ho diverse altre cose da seguire ed eventualmente approfondire.
C'è da dire che mi è capitato di parlare con tecnici della mia zona che come unica attività lavorativa fanno topografia e scoprire che neanche sanno cos'è il centramento forzato...
Agli occhi di alcuni di voi sarò un troglodita della topografia (anche se alle superiori ero uno dei migliori della classe in tale materia) però ognuno fa quel che può...

(comunque si è un po' fuori tema mi sa...)

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path

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29 Marzo 2005

Messaggi:
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Montevarchi

 0 -  0 - Inviato: 11 Ottobre 2010 alle ore 17:36

"Maurizio76" ha scritto:
Si, molto probabilmente la topografia è anche altra cosa, ma se si è un libero professiosta padrone del proprio tempo si può decidere di operare come meglio si crede ricercando la precisione millimetrica in ogni singola misura.
La mia fortuna o sfortuna (a seconda dei punti di vista magari) è che ho sempre lavorato per ditte edili e ho sempre cercato di imparare ciò che non sapevo (e che comunque mi interessava) ed in ambito topografico sono comunque sempre stato apprezzato dai miei datori di lavoro (per quel che se ne intendevan loro di topografia direte voi). Il fatto è che non seguendo solo l'ambito topografico della ditta ho diverse altre cose da seguire ed eventualmente approfondire.
C'è da dire che mi è capitato di parlare con tecnici della mia zona che come unica attività lavorativa fanno topografia e scoprire che neanche sanno cos'è il centramento forzato...
Agli occhi di alcuni di voi sarò un troglodita della topografia (anche se alle superiori ero uno dei migliori della classe in tale materia) però ognuno fa quel che può...

(comunque si è un po' fuori tema mi sa...)



Data la condizione in cui sei costretto a lavorare (presto e bene) mi sembra giusta la tua riflessione sulle precisioni ottenibili con i metodi di rilievo che hai indicato.
Fossi in te troveri il modo di tutelarmi a me chi dice che la posizione di un palo va bene anche 50 cm più in la o più in qua già mi piace poco...
Una soluzione, quella cha adotto io, è quella di tracciare con la massima precisione, redigere un verbale di tracciamento con allegati i libretti con i dati grezzi, la planimetria di tracciamento ed una tabella excel con gli scarti tra i dati di progetto e quelli tracciati e poi li faccio vistare al direttore di Cantiere e dal Capo Cantiere, se tu sei una di queste figure fallo controfirmare al direttore di cava o al direttore dei lavori.
buon lavoro

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