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Come eliminare dalla visura catastale un soggetto a cui e' s |

LuigiGeo89
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Salve a tutti, ho un altro problema. Su un immobile di un mio cliente, facendo la visura catastale, risulta che lo stesso sia intestato ad un soggetto C. Nella realtà, invece, l'immobile è intestato al soggetto B che acquistato l'immobile da un soggetto A, con tanto di atto di compravendita. E' possibile fare un'istanza oppure è possibile fare soggetto "contro" o a "favore" nel software Voltura 1.0? Chiedo gentilmente un vostro aiuto. Cordiali Saluti, Luigi.
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totonno
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"LuigiGeo89" ha scritto: Salve a tutti, ho un altro problema. Su un immobile di un mio cliente, facendo la visura catastale, risulta che lo stesso sia intestato ad un soggetto C. Nella realtà, invece, l'immobile è intestato al soggetto B che acquistato l'immobile da un soggetto A, con tanto di atto di compravendita. E' possibile fare un'istanza oppure è possibile fare soggetto "contro" o a "favore" nel software Voltura 1.0? Chiedo gentilmente un vostro aiuto. Cordiali Saluti, Luigi. Stavo cercando un'altra cosa e mi sono imbattuto in questo quesito che con le procedure di rilievo non ha niente a che vedere. Comunque. Devi verificare, intanto, che il soggetto C non abbia acquistato lo stesso immobile. Nell'eventualità, quindi, uno dei due atti è per forza errato. Bisogna capire, cercare e verificare quale sia la causa che ha generato l'errore in visura. Solo dopo questa ricerca completa, si può provvedere con la giusta metodologia: con semplice preallineamento, oppure ripresentazione della corretta voltura, oppure istanza catastale di correzione dati della ditta, oppure, nella peggiore delle ipotesi, di sbagliata redazione degli atti o della trascrizione, bisogna provvedere con la stipula di atti a correzione da un Notaio. Saluti.
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SIMBA64
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Quoto Antonio Buona giornata a tutti
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SIMBA64
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"totonno" ha scritto: "LuigiGeo89" ha scritto: Salve a tutti, ho un altro problema. Su un immobile di un mio cliente, facendo la visura catastale, risulta che lo stesso sia intestato ad un soggetto C. Nella realtà, invece, l'immobile è intestato al soggetto B che acquistato l'immobile da un soggetto A, con tanto di atto di compravendita. E' possibile fare un'istanza oppure è possibile fare soggetto "contro" o a "favore" nel software Voltura 1.0? Chiedo gentilmente un vostro aiuto. Cordiali Saluti, Luigi. Stavo cercando un'altra cosa e mi sono imbattuto in questo quesito che con le procedure di rilievo non ha niente a che vedere. Comunque. Devi verificare, intanto, che il soggetto C non abbia acquistato lo stesso immobile. Nell'eventualità, quindi, uno dei due atti è per forza errato. Bisogna capire, cercare e verificare quale sia la causa che ha generato l'errore in visura. Solo dopo questa ricerca completa, si può provvedere con la giusta metodologia: con semplice preallineamento, oppure ripresentazione della corretta voltura, oppure istanza catastale di correzione dati della ditta, oppure, nella peggiore delle ipotesi, di sbagliata redazione degli atti o della trascrizione, bisogna provvedere con la stipula di atti a correzione da un Notaio. Saluti. Ciao Antonio Ho sottolineato in rosso la tua parte per approfondire un po la questione dal punto di vista legale. Nell'ipotesi che il bene sia stato comperato due volte da soggetti diversi, secondo voi occorre obbligatoriamente (o legalmente) rettificare uno dei due atti?? Oppure legalmente o di diritto cambia poco?? Saluti legali ma con diritto incerto
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totonno
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"SIMBA64" ha scritto: Ciao Antonio Ho sottolineato in rosso la tua parte per approfondire un po la questione dal punto di vista legale. Nell'ipotesi che il bene sia stato comperato due volte da soggetti diversi, secondo voi occorre obbligatoriamente (o legalmente) rettificare uno dei due atti?? Oppure legalmente o di diritto cambia poco?? Saluti legali ma con diritto incerto Nel caso, Stefano, il Notaio arrivato per secondo, ha grosse responsabilità, perchè non ha eseguito la verifica della storia delle trascrizioni sull'immobile e quindi non essendoci continuità lineare delle trascrizioni, che serve proprio ad evitare questo tipo di gravi inconvenitenti che ha ripercussioni anche nelle iscrizioni ipotecarie, l'atto secondo può essere addirittura dichiarato nullo se non si riscontrano errori di dati identificativi del bene che dimostrino che l'immobile oggetto di trasferimento non sia lo stesso del primo atto. Ciao.
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geoalfa
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Scusate se puntualizzo su una risposta che condivido, ma pignoleria vuole che .... "totonno" ha scritto: .....Devi verificare, intanto, che il soggetto C non abbia acquistato lo stesso immobile. Nell'eventualità, quindi, uno dei due atti è per forza errato. secondo me è errata la registrazione della/e volture! ritengo molto improbabile ( se lo fosse sarebbe una illegalità intesa come trascuratezza notarile! anche se possibile... molto improbabile ). "totonno" ha scritto: .....Bisogna capire, cercare e verificare quale sia la causa che ha generato l'errore in visura. Solo dopo questa ricerca completa, si può provvedere con la giusta metodologia: - con semplice preallineamento, - oppure ripresentazione della corretta voltura, - oppure istanza catastale di correzione dati della ditta, - oppure, nella peggiore delle ipotesi, di sbagliata redazione degli atti o della trascrizione, bisogna provvedere con la stipula di atti a correzione da un Notaio. quoto !
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SIMBA64
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"totonno" ha scritto: "SIMBA64" ha scritto: Ciao Antonio Ho sottolineato in rosso la tua parte per approfondire un po la questione dal punto di vista legale. Nell'ipotesi che il bene sia stato comperato due volte da soggetti diversi, secondo voi occorre obbligatoriamente (o legalmente) rettificare uno dei due atti?? Oppure legalmente o di diritto cambia poco?? Saluti legali ma con diritto incerto Nel caso, Stefano, il Notaio arrivato per secondo, ha grosse responsabilità, perchè non ha eseguito la verifica della storia delle trascrizioni sull'immobile e quindi non essendoci continuità lineare delle trascrizioni, che serve proprio ad evitare questo tipo di gravi inconvenitenti che ha ripercussioni anche nelle iscrizioni ipotecarie, l'atto secondo può essere addirittura dichiarato nullo se non si riscontrano errori di dati identificativi del bene che dimostrino che l'immobile oggetto di trasferimento non sia lo stesso del primo atto. Ciao. Devo riquotare Grazie Antonio per l'approfondimento esperito. Ciao Guelfo
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SIMBA64
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"geoalfa" ha scritto: Scusate se puntualizzo su una risposta che condivido, ma pignoleria vuole che .... "totonno" ha scritto: .....Devi verificare, intanto, che il soggetto C non abbia acquistato lo stesso immobile. Nell'eventualità, quindi, uno dei due atti è per forza errato. [color=#008000]secondo me è errata la registrazione della/e volture! [/color] ritengo molto improbabile ( se lo fosse sarebbe una illegalità intesa come trascuratezza notarile! anche se possibile... molto improbabile ). "totonno" ha scritto: .....Bisogna capire, cercare e verificare quale sia la causa che ha generato l'errore in visura. Solo dopo questa ricerca completa, si può provvedere con la giusta metodologia: - con semplice preallineamento, - oppure ripresentazione della corretta voltura, - oppure istanza catastale di correzione dati della ditta, - oppure, nella peggiore delle ipotesi, di sbagliata redazione degli atti o della trascrizione, bisogna provvedere con la stipula di atti a correzione da un Notaio. quoto ! Ciao Gianni Le volture che siano in automatico (cioe con modello unico) o in manuale (in front-office) devono rispettare la volontà espressa nell'atto pubblico (pena errata voltura). Per cui l'aspetto delle volture, nel caso di atto errato, è il meno importante, perchè una voltura sbagliata o registrata male è abbastanza facile sistemarla. Gli aspetti sottolineati da totonno sono invece i più significativi da prendere in considerazione, fra i quali nullità dell'atto pubblico. Pensiamo solo all'iter legale per dichiarare nullo un atto pubblico, con tutti i risvolti che ne conseguono, sinceramente è una strada nella quale non vorrei entrare. Saluti sinceri e rispettosi
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tersilla
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"SIMBA64" ha scritto: "geoalfa" ha scritto: Scusate se puntualizzo su una risposta che condivido, ma pignoleria vuole che .... "totonno" ha scritto: .....Devi verificare, intanto, che il soggetto C non abbia acquistato lo stesso immobile. Nell'eventualità, quindi, uno dei due atti è per forza errato. [color=#008000]secondo me è errata la registrazione della/e volture! [/color] ritengo molto improbabile ( se lo fosse sarebbe una illegalità intesa come trascuratezza notarile! anche se possibile... molto improbabile ). "totonno" ha scritto: .....Bisogna capire, cercare e verificare quale sia la causa che ha generato l'errore in visura. Solo dopo questa ricerca completa, si può provvedere con la giusta metodologia: - con semplice preallineamento, - oppure ripresentazione della corretta voltura, - oppure istanza catastale di correzione dati della ditta, - oppure, nella peggiore delle ipotesi, di sbagliata redazione degli atti o della trascrizione, bisogna provvedere con la stipula di atti a correzione da un Notaio. quoto ! Ciao Gianni Le volture che siano in automatico (cioe con modello unico) o in manuale (in front-office) devono rispettare la volontà espressa nell'atto pubblico (pena errata voltura). Per cui l'aspetto delle volture, nel caso di atto errato, è il meno importante, perchè una voltura sbagliata o registrata male è abbastanza facile sistemarla. Gli aspetti sottolineati da totonno sono invece i più significativi da prendere in considerazione, fra i quali nullità dell'atto pubblico. Pensiamo solo all'iter legale per dichiarare nullo un atto pubblico, con tutti i risvolti che ne conseguono, sinceramente è una strada nella quale non vorrei entrare. Saluti sinceri e rispettosi Saluti a tutti. Non so usare il sito e non riesco a introdurre una nuova discussione Mi sono imbattuta in questa. Non sono un tecnico, anche se nel registrarmi continuava a uscire fuori la voce praticante. Mi piace molto come lavorate, molto precisi e con riferimenti di legge. Purtroppo il tecnico che mi seguiva nella compravendita non era così. Allora le cose che ho scoperto e che vorrei chiedere sono queste: Ho acquistato un'autorimessa, ma ora che osservo la visura catastale e la planimetria scopro che: La visura mi dà una consistenza minore di 5 mq rispetto alla planimetria. Alle mie rimostranze mi ha detto che sono fortunata perchè pago meno tasse. Io non la penso così....c'è qualcosa che non va. L'autorimessa era stata frazionata tanti anni fa e sulla planimetria risulta un protocollo di frazionamento diverso da quello che c'è in visura. Risposta del tecnico:- Fanno fede gli atti della conservatoria. Vado in Conservatoria e vedo l'atto. Sull'atto c'è un protocollo di frazionamento diverso da quello della visura, ma uguale a quello della planimetria allegata al mio atto. Parlo di vecchie planimetrie dove è presente tutto il locale con una riga in mezzo per far capire il frazionamento. ma sull'atto vecchio non era specificato il subalterno. I confini precisati dal notaio infatti sono diversi da quelli dove in realtà si trova la mia autorimessa. Il notaio li ha copiati dal precedente atto. Nella visura storica di questa autorimessa il protocollo di frazionamento è, come ho detto, diverso per protocollo e non sono registrati in Catasto i proprietari precedenti che ho trovato in Conservatoria. 2° scoperta. L'alloggio è stato oggetto di manutenzione straordinaria, sono stati abbattuti tramezzi, pavimentazione nuova e rifacimento bagno. creato open space, ora è senza antibagno. Questo l'ho scoperto grazie all'idraulico e non grazie al tecnico dal quale mi servivo. Il tecnico della parte venditrice ha presentato un docfa per diversa distribuzione spazi interni, il mio ha detto che andava bene. Ora scopro che in Comune non risulta nessuna domanda e che le planimetrie non sono conformi allo stato di fatto dell'alloggio. Io credevo che per presentare docfa di variazione catastale si dovesse allegare la documentazione presentata in comune. Il mio tecnico non ha neanche fatto le verifiche. 3° sospetto che mi è venuto. All'interno di un muro portante è stata creata una" graziosa nicchia libreria" profonda ben 27 cm, alta m.1.60 e larga 70 cm. Ora, non essendoci nessun riferimento in comune, nessuna relazione di un tecnico, questa mi preoccupa. Ho pagato il mio tecnico per le sue ciance, ho pagato agenzia immobiliare, che ha cercato tecnico per la parte venditrice. Ora????? Grazie se mi risponderete. Non ho saputo entrare in un nuovo argomento perchè il vostro sito per me è troppo tecnico. So però che avrò qualche delucidazione.
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lnacefd
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Ho un caso simile, che vorrei sapere una vostra opinione: la mia cliente ha acquistato nel lontano 1981 un appartamento a Milano con atto notarile in cui veniva descritto correttamente l'immobile e veniva richiamata correttamente la scheda di denuncia al nceu e correttamente richiamato l'atto di provenienza; risulta pero' errata la corrispondenza tra la scheda catastale e i dati catastali. Per anni questo appartamento è stato disabitato, solo ora la mia cliente si accorge che facendo una visura catastale con i dati dell'appartamento e/o con il nome del proprietario, l'immobile e' intestato ad altri e anche con una visura storica non c'e' traccia del nome della mia cliente. Contattiamo il notaio di Milano, che dopo vario tempo e varie sue ricerche, mi dice di stare tranquillo, in quanto provvedera' a sue spese, alla rettifica dell'atto di acquisto del 1981, con la rettifica degli identificativi catastali giusti corrispondenti alle schede catastali iniziali. Con visura attuale, in ogni caso, i giusti identificativi catastali, sono intestati ad altre persone.... ma....intanto l'appartamento esiste ed e' naturalmente vuoto. L'ultimo contatto avuto con il notaio e' stato a Gennaio, ed a tutt'oggi non ho avuto altro riscontro. Speriamo in bene, Saluti a tutti
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SIMBA64
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"lnacefd" ha scritto: Ho un caso simile, che vorrei sapere una vostra opinione: la mia cliente ha acquistato nel lontano 1981 un appartamento a Milano con atto notarile in cui veniva descritto correttamente l'immobile e veniva richiamata correttamente la scheda di denuncia al nceu e correttamente richiamato l'atto di provenienza; risulta pero' errata la corrispondenza tra la scheda catastale e i dati catastali. Per anni questo appartamento è stato disabitato, solo ora la mia cliente si accorge che facendo una visura catastale con i dati dell'appartamento e/o con il nome del proprietario, l'immobile e' intestato ad altri e anche con una visura storica non c'e' traccia del nome della mia cliente. Contattiamo il notaio di Milano, che dopo vario tempo e varie sue ricerche, mi dice di stare tranquillo, in quanto provvedera' a sue spese, alla rettifica dell'atto di acquisto del 1981, con la rettifica degli identificativi catastali giusti corrispondenti alle schede catastali iniziali. Con visura attuale, in ogni caso, i giusti identificativi catastali, sono intestati ad altre persone.... ma....intanto l'appartamento esiste ed e' naturalmente vuoto. L'ultimo contatto avuto con il notaio e' stato a Gennaio, ed a tutt'oggi non ho avuto altro riscontro. Speriamo in bene, Saluti a tutti Ciao Ma la domanda precisa qual'è?? Saluti
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lnacefd
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Mantova
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Ops....scusate ma "clamorosamente" proprio oggi ho fatto la visura di verifica dell'appartamento a Milano, e il notaio ha diligentemente operato con atto di rettifica dati catastali con conseguente voltura. inoltre per correttezza, aveva affermato che la mia cliente non deve spendere niente, e cosi' è successo. unico neo e' che non ho ricevuto alcuna comunicazione dal notaio per avvenuta rettifica (avvenuta il 21/03/2013). Grazie e ciao a tutti
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tersilla
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Ho acquistato un'autorimessa, ma ora che osservo la visura catastale e la planimetria scopro che:La visura mi dà una consistenza minore di 5 mq rispetto alla planimetria. Alle mie rimostranze mi ha detto che sono fortunata perchè pago meno tasse. Io non la penso così....c'è qualcosa che non va. L'autorimessa era stata frazionata tanti anni fa e sulla planimetria risulta un protocollo di frazionamento diverso da quello che c'è in visura. Risposta del tecnico:- Fanno fede gli atti della conservatoria. Vado in Conservatoria e vedo l'atto. Sull'atto c'è un protocollo di frazionamento diverso da quello della visura, ma uguale a quello della planimetria allegata al mio atto. Parlo di vecchie planimetrie dove è presente tutto il locale con una riga in mezzo per far capire il frazionamento. ma sull'atto vecchio non era specificato il subalterno. I confini precisati dal notaio infatti sono diversi da quelli dove in realtà si trova la mia autorimessa. Il notaio li ha copiati dal precedente atto. Nella visura storica di questa autorimessa il protocollo di frazionamento è, come ho detto, diverso per protocollo e non sono registrati in Catasto i proprietari precedenti che ho trovato in Conservatoria. 2° scoperta. L'alloggio è stato oggetto di manutenzione straordinaria, sono stati abbattuti tramezzi, pavimentazione nuova e rifacimento bagno. creato open space, ora è senza antibagno. Questo l'ho scoperto grazie all'idraulico e non grazie al tecnico dal quale mi servivo. Il tecnico della parte venditrice ha presentato un docfa per diversa distribuzione spazi interni, il mio ha detto che andava bene. Ora scopro che in Comune non risulta nessuna domanda e che le planimetrie non sono conformi allo stato di fatto dell'alloggio. Io credevo che per presentare docfa di variazione catastale si dovesse allegare la documentazione presentata in comune. Il mio tecnico non ha neanche fatto le verifiche. Ho rifatto la domana di partenza, perchè il signore che si è frapposto ha sistemato, ma io no. Posso, con questi elementi far annullare l'atto dal momento che i dati catastali non sono corrispondenti alla planimetria pur essendo giusta l'intestazione catastale? Inoltre, nello storico della autorimessa manca un passaggio, pur se l'ultima intestazione catastale è corretta. Grazie
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robertopi
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NAPOLI
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Sulla differenza di 5 mq, ci andrei cauto, ma comunque vista la discordanza dei protocolli, evidentemente ci può essere un problema che merita approfondimento, non vorrei essere drastico, ma potrebbe anche essere stato venduto un bene in luogo di un altro. Quindi approfondire. Riguardoi alla conformità della planimetria, ma se vogliamo in generale dei dati catastali, se l'immobile lo hai acquistato dopo l'entrata in vigore della L. 122/2010 in cui è sancito che: 1-bis. Gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti, ad esclusione dei diritti reali di garanzia, devono contenere, per le unità immobiliari urbane, a pena di nullità, oltre all'identificazione catastale, il riferimento alle planimetrie depositate in catasto e la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie, sulla base delle disposizioni vigenti in materia catastale. La predetta dichiarazione può essere sostituita da una attestazione di conformità rilasciata da un tecnico abilitato alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale. Prima della stipula dei predetti atti il notaio individua gli intestatari catastali e verifica la loro conformità con le risultanze dei registri immobiliari". Potrebbero esserci i presupposti per dichiarare l'atto nullo. Comunque, anche in questo caso ci andrei cauto, valutando la questione attentamente e valutando quali potrebbero essere i vantaggi. Nel senso che, se i locale soddisfa le tue esigenze e il tutto si risolve facilmente poichè trattasi solo di erronea attribuzione di identificativi, di lasciar perdere l'azione legale, che per sua natura, ha una certa alea, dura un bel po' e devi anche anticipare anche le spese. saluti
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geoalfa
(GURU)
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Quoto Robertopi, e rilancio, suddiviendo il quesito posto da Tersilla, nel mio solito modo, per poter rispondere, possibilmente a tutti i dubbi posti: "tersilla" ha scritto: Ho acquistato un' autorimessa, ma ora che osservo la visura catastale e la planimetria scopro che: MALE! i controlli vanno fatti prima o al massimo in sede di stipula del rogito! ..... indipendentemente dal fatto che aveva incaricato un tecnico, ma questo riguarda la sfera dei rapporti sui quali non abbiamo elementi per discutere e comunque non riguarda la massa del quesito. "tersilla" ha scritto: La visura mi dà una consistenza minore di 5 mq rispetto alla planimetria. Alle mie rimostranze mi ha detto che sono fortunata perchè pago meno tasse. Io non la penso così....c'è qualcosa che non va. E' indiscutibile che c'è qualcosa che non va, ma come detto non abbiamo gli elementi oggettivi per discuterne. "tersilla" ha scritto: L'autorimessa era stata frazionata tanti anni fa e sulla planimetria risulta un protocollo di frazionamento diverso da quello che c'è in visura. Risposta del tecnico: - Fanno fede gli atti della conservatoria. Vado in Conservatoria e vedo l'atto. Sull'atto c'è un protocollo di frazionamento diverso da quello della visura, ma uguale a quello della planimetria allegata al mio atto. Parlo di vecchie planimetrie dove è presente tutto il locale con una riga in mezzo per far capire il frazionamento. ma sull'atto vecchio non era specificato il subalterno. I confini precisati dal notaio infatti sono diversi da quelli dove in realtà si trova la mia autorimessa. Il notaio li ha copiati dal precedente atto. Nella visura storica di questa autorimessa il protocollo di frazionamento è, come ho detto, diverso per protocollo e non sono registrati in Catasto i proprietari precedenti che ho trovato in Conservatoria. Indubbo che è mancato il controllo sia da parte del tecnico incaricato, ed anche del notaio! Non ultimo il suo, che ha avallato il tutto ed in caso di ricorso al giudice, difficile da dimostrare! "tersilla" ha scritto: 2° scoperta. L'alloggio è stato oggetto di manutenzione straordinaria, sono stati abbattuti tramezzi, pavimentazione nuova e rifacimento bagno, creato open space, ora è senza antibagno. Questo l'ho scoperto grazie all'idraulico e non grazie al tecnico dal quale mi servivo. Il tecnico della parte venditrice ha presentato un docfa per diversa distribuzione spazi interni, il mio ha detto che andava bene. Ora scopro che in Comune non risulta nessuna domanda e che le planimetrie non sono conformi allo stato di fatto dell'alloggio. Qui si sta entrando in un campo molto delicato di affermazioni o riporto di affermazioni non sufficientemente dimostrate e dimostrabili, e così come esposta non ci è consentito altro che fare ipotesi.... "tersilla" ha scritto: Io credevo che per presentare docfa di variazione catastale si dovesse allegare la documentazione presentata in comune. Il mio tecnico non ha neanche fatto le verifiche. E' da poco tempo che è obbligatorio che prima di presentare la pratica di variazione si debba produrre in comune la pratica urbanistica, che poi il notaio dovrà verificarne la coerenza. "tersilla" ha scritto: Posso, con questi elementi far annullare l'atto dal momento che i dati catastali non sono corrispondenti alla planimetria pur essendo giusta l'intestazione catastale? Come già detto sopra da robertopi, è possibile, ma è anche opportuno vagliare bene se conviene e se invece è meglio far intervenite i professionisti intervenuti, il tecnico in primo luogo, ma anche il notatio, per ripristinare gli atti erroneamente riportati, ove possibile. "tersilla" ha scritto: Inoltre, nello storico della autorimessa manca un passaggio, pur se l'ultima intestazione catastale è corretta. i problemi di registazione dei passaggi riguarda il catasto che indicherà chi sono i soggetti che sono stati inadempienti e se di sua competenza, provvederà previa istanza documentata.
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