Buongiorno, avendo raccolto pareri discordanti riguardo a come sia meglio procedere, sottopongo a Voi la questione seguente per trovare utili consigli.
Trattasi di un immobile di proprietà di una S.a.s. che risultata tuttora intestato alla Ragione sociale dell'atto di acquisto del 1989.
Nel frattempo sono intervenute due cessioni di quote con variazione della ragione sociale di cui ho trovato in Conservatoria le note di trascrizione degli atti notarili a cui non hanno fatto però seguito le volture catastali (non credo che ai tempi fossroe automatiche). Il notaio rogante ha cessato l'attività, quindi non c'è modo di rintracciare eventuali domande di voltura, magari non evase.
Schematicamente:
1. (1989) a favore di Acme Sas di Mevio (ultima voltura catastale in atti, come risulta tuttora intestato)
2. (1991) a favore di Acme Sas di Tizia contro Acme Sas di Mevio
3. (1993 ad oggi) a favore di Acme Sas di Sempronio contro Acme di Tizia
E' meglio procedere con i due passaggi tramite Voltura 2.0 (anche a i fini della continuità) e nel caso con qual'è la causale migliore?
Oppure, come mi è stato anche consigliato visto i decenni ormai trascorsi, inviare una istanza all'Ufficio provinciale allegando sia le note di trascrizione che gli atti notarili lasciando che siano loro a provvedere all'aggiornamento?
Ringrazio sin d'ora chi vorrà cortesemente rispondere.
Saluti