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Validità comunicato dott. Cannafoglia sui fabbricati rurali |

pozzilli
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Provincia di Isernia
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Buongiorno a tutti. In riferimento al comunicato del dott. Cannafoglia, n. 18259, che tratta alcuni chiarimenti riguardo l'accatastamento all'urbano dei fabbricati rurali che hanno perso i requisiti di ruralità, volevo chiedere: ho da sbrigare pratiche su diversi fabbr. rur. che hanno le caratteristiche descritte al punto "c" del comunicato sopra citato, e cioè: i titolari NON hanno i requisiti per poter avere intestato un fabbricato rurale ma NON abitano i fabbricati stessi. A questo punto dovrebbe bastare l'inoltro all'AdT competente del modello di segnalazione anomalie (la qual cosa a quanto ho intuito è peraltro facoltativa). Volevo appunto chiedere se qualcuno ha compilato il modello di segnalazione anomalie e, se sì, al punto in cui si chiede la destinazione d'uso dell'immobile cosa ha scritto. Vi chiedo questo perchè i fabbr. rurali di cui mi sto occupando, non sono adibiti a nessuna destinazione d'uso. Sono li, chiusi, senza utenze, senza arredi, senza niente insomma. Volendo potrei dire che non sono neanche destinati ad attività di "tipo strumentale alle attività agricole". Insomma: è giusto in questi casi inviare il modello di segnalazione delle anomalie? Cosa bisogna fare? Vi ringrazio tutti e buon alvoro
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uli
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.. di fatto un FR così censito, che nello stato di fatto non viene utilizzato come abitazione (credo perchè non lo sia) ma come accessorio strumentale alla attività agricola il cui proprietario non è titolare dei requisiti soggettivi di ruralità il fabbricato può non essere accatastato all'urbano.... chissà perchè ho sempre pensato il contrario: possessore senza requisiti di ruralità si presume che non "vive" con l'agricoltura quindi percepisce altre forme di reddito, quindi perchè è esente dall'accatastare tali fabbricati? Nel tuo caso specifico, personalmente deduco che: il FR è di tipo exabitativo, i prop. non hanno i requisiti di ruralità, i fabbricati non sono adibiti ad accessorio strumentale dell'attività agricola poichè questa non è in essere, secondo il mio parere i fabbricati vanno censiti all'urbano, magari con categoria e classe adeguate allo stato di conservazione, comunque da citare in relazione tecnica ma sempre in categoria A. Questa è solo la mia interpretazione....
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geosim
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Grosseto
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"uli" ha scritto: .. di fatto un FR così censito, che nello stato di fatto non viene utilizzato come abitazione (credo perchè non lo sia) ma come accessorio strumentale alla attività agricola il cui proprietario non è titolare dei requisiti soggettivi di ruralità il fabbricato può non essere accatastato all'urbano.... chissà perchè ho sempre pensato il contrario: possessore senza requisiti di ruralità si presume che non "vive" con l'agricoltura quindi percepisce altre forme di reddito, quindi perchè è esente dall'accatastare tali fabbricati? Nel tuo caso specifico, personalmente deduco che: il FR è di tipo exabitativo, i prop. non hanno i requisiti di ruralità, i fabbricati non sono adibiti ad accessorio strumentale dell'attività agricola poichè questa non è in essere, secondo il mio parere i fabbricati vanno censiti all'urbano, magari con categoria e classe adeguate allo stato di conservazione, comunque da citare in relazione tecnica ma sempre in categoria A. Questa è solo la mia interpretazione.... Per quel poco che conta anche la mia ... Buon lavoro
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pzero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Anche secondo me vanno censiti all'urbano.
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gaetanobruno
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Signori, la circolare n. 18259 del 06/03/2008 non chiarisce un bel niente, infatti è indirizzata all’adt di Cuneo mentre p.c. doveva essere trasmessa alle adt di tutte le regioni italiane, chiarendo esplicitamente, caso per caso, gli adempimenti di cui ogni cittadino deve farsi carico. Oltretutto la circolare si riferisce agli elenchi di fabbricati pubblicati in G.U., e gli altri F.R. non inclusi negli elenchi? Inoltre chi ha già censito i vecchi f.r. (non adibiti ad abitazione) viene penalizzato e beffato ulteriormente. (la legge dice chiaramente che gli ex rurali con perdita de requisiti di ruralità devono essere censiti al n.c.e.u,. invece molti mesi dopo si vuole chiarire che non è proprio così) Quindi la direzione centrale dovrebbe fare chiarezza esplicita circa gli adempimenti che ogni cittadino e professionista è obbligato a fare. Spero che questa vicenda sia approfondita e chiarita definitivamente. Saluti
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peppe74
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Prov. Salerno
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Io opero in un comune piccolissimo e di questi fabbricati ce ne sono tantissimi; nei casi in cui non siano effettivamenti utilizzati, vengono comunque lasciati dai proprietari come deposito "cianfrusaglie varie", di conseguenza io, e numerosi altri miei colleghi, li accatastiamo come C2. Saluti
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pozzilli
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Grazie a tutti i colleghi che sono intervenuti. Leggendo la Circolare, e ULI me lo conferma, si capisce che i FR di cui parliamo NON devono essere passati all'urbano. Anche se poi nella seconda parte del suo messaggio ULI si contraddice e cambia interpretazione Ma, andando a stringere il brodo: - la famosa (credo) circolare di cui sopra, indirizzata all'AdT di Cuneo, dovrebbe avere valore su tutto il territorio nazionale. Sarebbe grave avesse valore "legale" solo per Cuneo e provincia. Questo per rispondere a GAETANOBRUNO; - l'unico mio dubbio rispetto al punto "C" della Circolare è riguardo ai fabbricati che non sono adibiti ad "attività strumentali connesse all'attività agricola" ma, come ha detto PEPPE74, rimesse di "cianfrusaglie varie". Voglio dire: ok, il proprietario non ci abita e non ci abiterà mai, ma il fatto che non sia adibito ad "attività strumentali connesse all'attività agricola", può "inficiare" la validità del ragionamento rispetto al punto "C"? - comunque GAETANOBRUNO ha ragione, se io ad oggi ho la possibilità di NON passare all'urbano un FR facendo riferimento a questa Circolare, tutti quelli che hanno accatastato prima dell'uscita di questo documento UFFICIALE, si vedrebbero come minimo beffati. Ma siamo in Italia, e tuto è possibile. In ultimo, se qualcuno ha inviato il modulo per la segnalazione di anomalie facendo riferimento alla Circolare 18259, e cioè NON ha accatastato un ex FR, credo farebbe cosa gradita a tutti se ci dicesse come è andata a finire. Grazie a tutti e buon lavoro.
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uli
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"pozzilli" ha scritto: Grazie a tutti i colleghi che sono intervenuti. Leggendo la Circolare, e ULI me lo conferma, si capisce che i FR di cui parliamo NON devono essere passati all'urbano. Anche se poi nella seconda parte del suo messaggio ULI si contraddice e cambia interpretazione Solo per precisazione: ti consiglio di rileggere attentamente quello che ho scritto perchè non sembra di essermi contraddetto poichè la prima e la seconda parte trattano due casi diversi.... saluti.
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peppe74
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Prov. Salerno
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Volevo fare un ultimo commento: credo che, se pure qualora non ci sia effettivamente obbligatorietà dell'accatastamento, rimane sempre un problema di fondo e cioè, non avendo l'immobile (fabbricato rurale) una rendita catastale, sarà "quasi impossibile" procedere ad un atto di compravendita, donazione o ad una semplice successione ( a me hanno rifiutato successioni con fabbricati rurali ed anche i notai pretendono una rendita catastale per tali immobili). Un saluto
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geosim
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Rileggendo il punto "c" dei chiarimenti del dott. Cannafoglia ritengo che si riferisce alla tipologia di fabbricati rurali correttamente inseriti in cartografia e classati come "fabbricato rurale" aventi attualmente una destinazione d'uso NON ABITATIVA (a prescindere se siano utilizzati o meno come abitazione o siano inutilizzati) e che allo stato di fatto siano utilizzati come locali a servizio di attività agricole in atto (quindi magazzini, rimesse ecc.); in questo caso ritengo corretta la sua interpretazione in quanto si tratta di fabbricati strumentali e pertanto aventi i requisiti di ruralità a prescindere dalle caratteristiche soggettive del proprietario. Diverso è il discorso da cui è partito il topic in quanto, se ho ben capito, si tratta di vecchi fabbricati ad uso abitativo attualmente non utilizzati e non aventi nemmeno le caratteristiche igienico - sanitarie per essere utilizzati, in questo caso il discorso è più complesso in quanto, se si porta avanti la tesi per cui comunque si tratti di fabbricati abitativi, sono obbligati all'accatastamento in quanto privi dei requisiti soggettivi ma anche se si considerassero magazzini, rimesse ecc. non essendoci delle attività agricole in atto ed essendo inutilizzati ritengo che comunque non presentino le caratteristiche di "fabbricati strumentali". C'è da considerare che inoltre in molti casi può comunque essere conveniente un loro accatastamento come abitazione (nel caso chiaramente in cui il fabbricato sia stato in precedenza utilizzato per tale scopo) in quanto questo consente un più agevole recupero in caso di ristrutturazione. Buon lavoro
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SERGIO_1971
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LE LANGHE
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I chiarimenti forniti dall'Ing. cannafoglia erano una risposta a dei precisi quesiti posti dall'Adt di Cuneo; ritengo che per entrare nel merito delle risposte (sviscerandole parola per parola) sarebbe opportuno conoscere anche l'esatto contenuto delle domande. Considero corretto e puntuale l'intervento di Geosim; un modesto edificio strumentale all'esercizio di un'attività agricola (indipendentemente che la stessa attività sia svolta da un coltivatore diretto per professione ovvero da un direttore di banca per hobby) è da considerarsi rurale. Di fatto la rimessa e/o deposito è indispensabile per la coltivazione di quel fondo e l'unica rendita che produce e quella proveniente dal fondo stesso; ritengo sia "fiscalmente" corretto inglobare il valore del fabbricato stesso nel valore del fondo e pertanto considerarlo alla stregua di un fabbricato rurale. Ben diversa la posizione di un fabbricato inutilizzato, e pertanto slegato da qualunque tipo di attività il quale dovrà essere regolarizzato.
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geosim
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"SERGIO_1971" ha scritto: I chiarimenti forniti dall'Ing. cannafoglia erano una risposta a dei precisi quesiti posti dall'Adt di Cuneo; ritengo che per entrare nel merito delle risposte (sviscerandole parola per parola) sarebbe opportuno conoscere anche l'esatto contenuto delle domande. Considero corretto e puntuale l'intervento di Geosim; un modesto edificio strumentale all'esercizio di un'attività agricola (indipendentemente che la stessa attività sia svolta da un coltivatore diretto per professione ovvero da un direttore di banca per hobby) è da considerarsi rurale. Di fatto la rimessa e/o deposito è indispensabile per la coltivazione di quel fondo e l'unica rendita che produce e quella proveniente dal fondo stesso; ritengo sia "fiscalmente" corretto inglobare il valore del fabbricato stesso nel valore del fondo e pertanto considerarlo alla stregua di un fabbricato rurale. Ben diversa la posizione di un fabbricato inutilizzato, e pertanto slegato da qualunque tipo di attività il quale dovrà essere regolarizzato. Concordo con la tua interpretazione anche se da più parti questa non viene considerata corretta in quanto spesso si chiede la qualifica di imprenditore agricolo anche nel caso dei fabbricati strumentali, questo avviene soprattutto in capo ai comuni che si preoccupano della tassazione ICI e spesso "impongono" l'accatastamento anche per questa tipologia di fabbricati in considerazione che si trovano in difficoltà nel controllo di una reale attività agricola in mancanza di "pezzi di carta" che attestino questa evenienza. Ripeto comunque che l'interpretazione data dalla Agenzia del Territorio in merito a questa tipologia di edifici e sempre stata coerente in questo senso. Buon lavoro
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dino
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04 Marzo 2005
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Ne caso di FABBRICATO MAI INSERITO IN CARTOGRAFIA non abitativo ma strumentale all'attività agricola come stalle, fienili, depositi, rimesse ecc. anche se non si è in possesso dei requisiti di ruralità accatastamento necessario in ogni caso (pregeo + docfa). Giusto?
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pozzilli
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Provincia di Isernia
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se non è in cartografia devi fare l'accatastamento. A prescindere da ogni altro ragionamento
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burgise
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scusate io mi trovo ad affrontare un fabbricato ex rurale in elenco dove praticamente trovo che dalle visure risulta cosi: Fg....Part 466 sub 1 porzione FR Ha 00.00 sub 3 porzione FR Ha 00.00 sub 4 porzione FR Ha 00.00 Di questi sub non so dove siano localizzati dato che non c'è un elenco immobili e tra l'altro l'intestazione risulta da allineare ma siccome trattasi fi sub che in teoria ognuno ha assegnato "a parola", ognuno ha le proprie chiavi ma in realta ho pottuto constatare che frazionamento non c'e ne e questo rende difficiltoso il tutto e poi che il suddetto immobile è riportato in mappa. Quindi chiedo come devo comportarmi in questo caso, fare il frazion., redigere poi un docfa di variazione e non il tipo mappale dato che in mappa risulta. Grazie se potete aiutarmi
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