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Autore Tipo mappale deposito che insiste su tre subalterni diversi

aristide

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 0 -  0 - Inviato: 21 Aprile 2017 alle ore 15:09

Buongiorno a tutti,

mi sento un po’ a disagio nel dover ricorrere ancora una volta all’' aiuto di qualche “buona anima”, però mi trovo come spesso mi capità in “difficoltà”. Confido dunque che anche stavolta qualcuno possa darmi una mano. Che Dio vi ricompensi, in fondo è carità anche questa.

Sono alle prese con l’accatastamento di un piccolo deposito che ha superficie poco inferiore ai 20 mq. Questo deposito andrà ad insistere sulla corte di un fabbricato già in mappa ma non sarà aderente al fabbricato. La situazione di partenza al catasto terreni è dunque quella in figura 1: mappale 108 ente urbano con la sua area di pertinenza.

Clicca sull'immagine per vederla intera



Al catasto fabbricati, la situazione attuale è come indicato in figura 2: l’area scoperta è stata suddivisa in diversi subalterni: il sub. 7 corte esclusiva di Luigi, il sub. 8 corte esclusiva di Marco e il sub. 10 BCNC passaggio comune a Luigi, Marco e Andrea. Preciso che i signori sono tre fratelli e vanno molto d’accordo.

Clicca sull'immagine per vederla intera



Il deposito in questione è stato realizzato alcuni decenni fa senza riflettere bene su quale superficie andava ad insistere, è stato realizzato da Luigi e da Marco. Partirei dalla figura 4 per farvi capire la superficie occupata dal deposito. In sostanza il deposito insiste per una porzione sul subalterno di Luigi, per una porzione sul sub di marco e a complicare il tutto una piccola porzione sul sub 10 che è di tutti e tre i fratelli.


Clicca sull'immagine per vederla intera



In sostanza, a livello di docfa mi ritrovo a dover rappresentare tre porzioni di deposito, per rispettare i limiti dei subalterni esistenti, anche se queste rappresentazioni hanno “poco senso” logico.

Adesso vi espongo i miei dubbi.

Faccio ancora fatica ad eseguire i tipi mappali quando al catasto fabbricati vi sono di mezzo subalterni con diverse titolarità.


[1]
Il tipo mappale graficamente sarà come esposto in figura 3, ma è corretto inserire il deposito per intero con un unico tipo mappale? Ripeto, sono condizionato dal fatto che ai fabbricati il deposito insiste su tre subalterni con diversa titolarità. Credo comunque che sia corretto eseguire un solo tipo mappale.

Clicca sull'immagine per vederla intera




[2]
Non so come inquadrare questo atto di aggiornamento ai terreni, con Pregeo. Praticamente vi è una nuova edificazione su corte di particella già edificata. E’ corretto considerarla una nuova costruzione e quindi unità afferente del fabb. Map 108? E quindi il deposito sarà graffato alla corte e avrà sempre il numero 108?






[3]
Avevo pensato di inserire il deposito considerandolo come ampliamento < 50 % in aderenza al fabbricato map 87, di altra ditta, ovviamente senza fonderlo. Può essere praticabile questa strada?






[4]
A livello di pratica docfa, dovrò quindi considerare ogni porzione che ricade sui subalterni esclusivi come costruzione e unità afferente del fab. 108?





Ho le idee molto confuse.

Se qualcuno mi darà una mano, lo ringrazio fin da ora.

Buona giornata.



Aristide

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Autore Risposta

aristide

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 0 -  0 - Inviato: 21 Aprile 2017 alle ore 15:13

Mi scuso per le foto un pò troppo giganti. Non era una cosa voluta.

Aristide.

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SIMBA4

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 0 -  0 - Inviato: 21 Aprile 2017 alle ore 18:29

Ciao Aristide



ai terreni unico TM in MA (citando magari la circ. del 2007 che prevede tale caso) intestando tutti gli aventi diritto del sub. 7-8-10 del catasto fabbricati.

Specificare in relazione del pregeo che il nuovo fabbricato insiste sui tre sub. dell'urbano.

Per il docfa, a mio avviso bisogna trattare il caso secondo la circ. 15232 del 2002 (porzioni unite di fatto).



Saluti cordiali

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aristide

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 0 -  0 - Inviato: 22 Aprile 2017 alle ore 13:18

"SIMBA4" ha scritto:
Ciao Aristide



ai terreni unico TM in MA (citando magari la circ. del 2007 che prevede tale caso) intestando tutti gli aventi diritto del sub. 7-8-10 del catasto fabbricati.

Specificare in relazione del pregeo che il nuovo fabbricato insiste sui tre sub. dell'urbano.

Per il docfa, a mio avviso bisogna trattare il caso secondo la circ. 15232 del 2002 (porzioni unite di fatto).



Saluti cordiali





Ciao Simba e grazie della gentile risposta.

Ho pensato di dover ripostare le immagini in formato ridotto per rendere più agevole la visione e comprensione del mio caso.

Per il tipo mappale ok, mi sta bene usare "TM per variazione" così come indicato anche nell'ultima Circ. 44/E del 16 dicembre, Parag. 2, infatti io parto già da una particella che è ente urbano.

Se dunque considero il mio deposito come ampliamento in aderenza del fabb. adiacente (map 87 di diversa ditta), dovrò cercare di applicare quanto illustrato al punto 10.3 della Circ. 44/E ed inserire cioè nella proposta d'aggiornamento anche la particella 87. Non va inserita invece nel modello censuario.

Operando in questo modo, pensi sia corretto realizzare un modello censuario così:

O 108 282

V 108 282

Seconda cosa:

Mi scrivi che nel tipo mappale dovrei inserire tutti gli intestatari. Partendo dal fatto che Pregeo, quando faccio il PDF per l'invio dell'atto di aggiornamento, non mi riporta in automatico l'elenco dei titolari nel campo possessori (trattandosi di particella 282), posso evitare di inserire a mano i possessori? E selezionare solamente l'opzione "la ditta richiedente/dichiarante coincide con la ditta catastale"?.

Terzo:

Per il docfa, sono andato a leggermi la circ. 15232 del 2002, preziosa per il mio caso. Però mi chiedo, io il docfa lo considero come dichiarazione di nuova costruzione o come denuncia di variazione?

Pensavo di considerarlo "Nuova costruzione" inteso come unità afferente edificata su area di corte.

Se vorrai aggiungere un ulteriore contributo, ti ringrazio fin da ora.

Ciao

Aristide

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 22 Aprile 2017 alle ore 14:12

Condivido la risposta di Simba.

Prima cosa: Il modello censuario va bene così.

Seconda cosa: le informazioni sui soggetti firmatari non devono necessariamente essere corredate dalle percentuali di possesso. E' necessario però identificarli in modo che sia chiaro chi ha firmato la pratica. Dovrai pertanto digitare a mano tutti i soggetti titolari di diritti sui subb 7, 8 e 10. Pazienza

Terza cosa: Direi che si tratta di una nuova costruzione afferente la particella 108 edificata su area di corte

Saluti

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aristide

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 0 -  0 - Inviato: 24 Aprile 2017 alle ore 15:12

"samsung" ha scritto:
Condivido la risposta di Simba.

Prima cosa: Il modello censuario va bene così.

Seconda cosa: le informazioni sui soggetti firmatari non devono necessariamente essere corredate dalle percentuali di possesso. E' necessario però identificarli in modo che sia chiaro chi ha firmato la pratica. Dovrai pertanto digitare a mano tutti i soggetti titolari di diritti sui subb 7, 8 e 10. Pazienza

Terza cosa: Direi che si tratta di una nuova costruzione afferente la particella 108 edificata su area di corte

Saluti





Buongiorno Simba,

il tuo intervento mi rassicura sulla scelta sia del tipo mappale sia del Docfa.

Farò come mi hai consigliato, digiterò a mano tutti i soggetti titolari di diritti.

Per il docfa lo tratterò come nuova costruzione, unità afferente. Chiaro che dovrò fare 3 docfa ed ognuno firmerà per la propria porzione di deposito. E tutti e tre firmeranno per la porzione di deposito che insiste sul sub 10 comune.

Spero di non avere altri intoppi.....al momento ti ringrazio per la tua gradita risposta.

Buona giornata.

Aristide

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SIMBA4

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 0 -  0 - Inviato: 25 Aprile 2017 alle ore 11:27

Salve

Per la porzione che ricade sul sub. 10 dovrai specificare nel docfa (quote provvisorie in attesa di atto pubblico), ci sono due circolari che parlano di questo, una è la stessa 15232/2002 e l'altra è del 2013 se non error.

Buona lettura e buon lavoro.

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aristide

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 0 -  0 - Inviato: 25 Aprile 2017 alle ore 13:58

"SIMBA4" ha scritto:
Salve

Per la porzione che ricade sul sub. 10 dovrai specificare nel docfa (quote provvisorie in attesa di atto pubblico), ci sono due circolari che parlano di questo, una è la stessa 15232/2002 e l'altra è del 2013 se non error.

Buona lettura e buon lavoro.





Uhmm....Simba,

e se i fratelli non andassero mai dal notaio? Stiamo parlando di una porzione di 5 mq di deposito realizzato in prismi alto circa 2 metri o poco più.

Stasera la leggo ben bene la Circ. 15232.

Grazie e buon 25 Aprile.

Aristide

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SIMBA4

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 0 -  0 - Inviato: 25 Aprile 2017 alle ore 21:17

Salve

Leggi anche allegato tecnico della nota 23646 del 2013 punto 3.3

Saluti cordiali

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John_Pippero

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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 0 -  0 - Inviato: 25 Aprile 2017 alle ore 22:37

"aristide" ha scritto:



Uhmm....Simba,

e se i fratelli non andassero mai dal notaio? Stiamo parlando di una porzione di 5 mq di deposito realizzato in prismi alto circa 2 metri o poco più.

Stasera la leggo ben bene la Circ. 15232.

Grazie e buon 25 Aprile.

Aristide



Se vanno o non vanno dal Notaio, la specificazione non è necessaria. E' necessaria in assenza di atto pubblico e quando non ci sono le condizioni per determinare le quote di diritto dei soggetti titolari.

Saluti

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SIMBA4

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 0 -  0 - Inviato: 26 Aprile 2017 alle ore 17:40

"aristide" ha scritto:
"SIMBA4" ha scritto:
Salve

Per la porzione che ricade sul sub. 10 dovrai specificare nel docfa (quote provvisorie in attesa di atto pubblico), ci sono due circolari che parlano di questo, una è la stessa 15232/2002 e l'altra è del 2013 se non error.

Buona lettura e buon lavoro.





Uhmm....Simba,

e se i fratelli non andassero mai dal notaio? Stiamo parlando di una porzione di 5 mq di deposito realizzato in prismi alto circa 2 metri o poco più.

Stasera la leggo ben bene la Circ. 15232.

Grazie e buon 25 Aprile.

Aristide





Salve

La specifica da dichiarare nel docfa "quote provvisorie da definire con atto legale" è indipendente dal fatto che vadano dal notaio oppure no.

Detta dicitura è obbligatoria quando non esiste un atto pubblico che abbia determinato le quote di diritto in modo inequivocabile sul BCNC e sul quale si è edificato sopra.

E' scontato che se esiste una tabella millesimale, calcolata secondo i crismi di legge, quella può essere usata per inserire le quote sul fabbricato edificato sul BCNC.

Bisognerebbe avere l'atto pubblico o gli atti pubblici sotto mano per capire come è intestato quel BCNC di partenza sub. 10.

Personalmente ho usato qualche volta la dicitura di cui sopra su qualche docfa e tutto è andato a buon fine.

Ritengo anche che ci siano uffici in Italia che recepiscano in modo diverso la apposizione in visura di detta dicitura "quote provvisorie da definire con atto legale", applicando la normativa in modo non univoco.

Saluti cordiali

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aristide

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 0 -  0 - Inviato: 26 Aprile 2017 alle ore 19:10

Simba e Pipero,



sono in confusione su alcuni aspetti. Prima di stressarvi ancora, premetto di aver letto la circolare 15232 e l’allegato tecnico della nota n 23646, per i punti di mio interesse.



Ricapitoliamo il tutto: ho un deposito costruito su area di corte del mappale 108. Al catasto fabbricati, il deposito insiste sul sub. 7 esclusivo di Luigi , sul sub. 8 esclusivo di marco e sul sub 10 corte comune di Luigi, marco e Andrea. Andrea sarebbe il terzo fratello, ora ho scoperto che le sue proprietà sono in condivisione con la moglie.



Appurato che con un solo tipo mappale, TIPO MAPPALE IN VARIAZIONE, si inserisce in mappa il deposito. Nel campo possessori si inseriscono i tre fratelli e a questo punto anche la moglie di uno di loro. Tra l’altro è obbligatorio inserire i titolari trattandosi di un ente urbano.



Fin qui ci sono.



Ho dei problemi col Docfa.





Mi sembra di aver capito che la scelta corretta sia quella di dichiarazione di nuova costruzione, ma ho dei dubbi. Prima di tutto, Simba, mi sembra che quanto riportato nella nota 23646 si riferisca principalmente ai casi in cui si accatasta per la prima volta una costruzione partendo cioè dalla particella terreni. In questo caso può essere generata l’unità provvisoria F/6. E quindi valgono tutti i ragionamenti sulla ditta allineata, non allineata, ecc…





Ma nel mio caso, in partenza ho già un ente urbano e tutti i subalterni hanno già le loro intestazioni.



PER SEMPLIFICARE facciamo l’esempio del docfa per la porzione deposito di Luigi, sub. 7. Scelgo dichiarazione di nuova costruzione.




1)
Nel campo ditta da intestare è corretto scegliere l’opzione: già in atti al CEU ed inserendo quindi tutti i dati del sub 7? Ed ancora, il sub. 7 è in variazione oppure, visto che vi è stata edificazione, va soppresso e costituito?


2)
Ovviamente dovrò allegare l’elaborato planimetrico che varia in quanto i subalterni non sono più area libera ma edificata, e quindi potrei inviare un solo elaborato planimetrico aggiornato con il primo docfa a patto che i subalterni delle tre porzioni di deposito non cambino numero e riesca ad inviare tutte e tre le dichiarazioni nello stesso giorno.


3)
Ho compreso delle dizione da riportare nelle note o relazione tecnica: porzione di u.i.u. unita di fatto con quella del foglio xxx part. Yyy sub zzz ecc….. Vi chiedo, questa dizione sostituisce l’istanza in carta semplice che viene prescritta di allegare al Docfa, nella circ 23646 parag. 4.3 appunto per definire l’unità nel suo complesso?


4)
Nel fare il docfa per il sub 10, bcnc, è corretto variarlo in un BCC? Essendo i soggetti già presenti in anagrafe tributaria, come posso specificare la ditta da intestare nel quadro A?









Davvero sono in confusione.

Se mi aiutate, prometto di ricambiare il favore, magari rispondendo a qualche domanda che è rimasta senza risposte, in questa sezione del forum.

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aristide

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 0 -  0 - Inviato: 26 Aprile 2017 alle ore 19:22

SCRIVE SIMBA:

La specifica da dichiarare nel docfa "quote provvisorie da definire con atto legale" è indipendente dal fatto che vadano dal notaio oppure no.

Detta dicitura è obbligatoria quando non esiste un atto pubblico che abbia determinato le quote di diritto in modo inequivocabile sul BCNC e sul quale si è edificato sopra.

E' scontato che se esiste una tabella millesimale, calcolata secondo i crismi di legge, quella può essere usata per inserire le quote sul fabbricato edificato sul BCNC.

Bisognerebbe avere l'atto pubblico o gli atti pubblici sotto mano per capire come è intestato quel BCNC di partenza sub. 10.

Personalmente ho usato qualche volta la dicitura di cui sopra su qualche docfa e tutto è andato a buon fine.

Ritengo anche che ci siano uffici in Italia che recepiscano in modo diverso la apposizione in visura di detta dicitura "quote provvisorie da definire con atto legale", applicando la normativa in modo non univoco.

Saluti cordiali[/quote]



ARISTIDE:

Leggo ora. Per quanto riguarda il sub 10, bcnc.

Ho sottomano solo l'EP che lo descrive come portico e passaggio comune ai sub 1-2-3-4 che praticamente sono quelli che descrivono le porzioni esclusive di fabbricato del map 108.

Appunto mi chiedevo questo: avendo i sub 1-2-3-4 la loro titolarità esclusiva, è sufficiente questo per dire che anche il sub 10 ha una sua titolarità probante?

Ps: non avrei problemi a reperire l'atto di divisione steso a suo tempo dai fratelli però mi chiedo se sull'atto stesso vi sia riportata qualche nota in più rispetto all'elaborato planimetruico stesso. O meglio, l'atto notarile ha una valenza e l'elaborato planimetrico ne ha ovviamente un'altra; quello che voglio dire è che forse l'indicare nel Docfa gli estremi dell'atto possa rafforzare la dichiarazione degli intestari del sub 10?

Io escludo che vi sia intenzione nell'immediato futuro di andare dal notaio per regolarizzare la porzione gravante sul sub 10.

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aristide

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 0 -  0 - Inviato: 26 Aprile 2017 alle ore 20:50

Ancora sul sub. 10:

Leggo quanto riportato sul Vademecum della regione Lazio, pag. 19, si parla dei Docfa di nuova costruzione:

B2) Unità afferenti edificate su aree di corte

Si utilizza questa causale quando la nuova costruzione viene edificata su un BCNC. Si distinguono due casi:

IL BCNC è già agli atti del catasto fabbricati: in questo caso la dichiarazione è di completamento e quindi contestuale a quella di variazione per "Ridefinizione di BCNC". Sono due dichiarazioni conseguenziali.

Il BCNC non è agli atti del catasto fabbricati: in questo caso oltre alla dichiarazione della unità in questione, si dichiara nel quadro D anche il BCNC.

////////////////////////////////////////////

Mi sembra di poter dire che nel mio caso, devo fare due Docfa per il sub. 10.

Siete d'accordo?

Mi rimane un forte dubbio invece che per i sub 7 e 8 sia corretto un Docfa per variazione e non per costruzione.

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SIMBA4

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Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 27 Aprile 2017 alle ore 17:27

Salve

Aristide, mi puoi spedire privatamente i dati catastali delle u.i. che saranno oggetto delle tue pratiche, così vedo in catasto l'elaborato e le intestazioni in essere.

In linea generale riconfermo tutto quanto ti ho già detto.



mia e-mail: stefanostoppa53@gmail.com



Saluti cordiali

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