Buongiorno,
anzitutto scusate il mio modo di esprimersi atecnico.
Vorrei sottoporre alla vostra attenzione alcune questioni con riguardo alla planimetria in caso di tettoia o portico.
Il caso riguarda un villino su due piani con giardino su tre lati (davanti, a destra e dietro).
Sotto il balcone del piano primo insiste una tettoia che si estende anche sul lato destro del villino fino a coprire un’area pavimentata allo stesso livello della base dell’immobile di quasi 2 metri (quale lunghezza dal muro esterno), aperta su tutti i lati. Delle sottili colonne in laminato uniscono i vertici della tettoia con quelli della base pavimentata.
La planimetria orginaria del 1978 non riporta la tettoia né la base pavimentata esterna e nemmeno un aggiornamento del 1986 che riporta altri fabbricati in appoggio sul retro del villino.
Le domande sono:
La tettoia avrebbe dovuto essere rappresentata in planimetria fin dalla costruzione dell’immobile? A quanto pare il progetto originario depositato in Comune la prevedeva ma non si sa perché non è mai stata disegnata nella planimetria a catasto.
Il caso così descritto configura una tettoia o un portico?
E’ questo un caso in cui la tettoia andrebbe accastata separatamente sotto altra categoria catastale? Il villino è A/2
C’è un obbligo di aggiornamento della planimetria? Entro quanto tempo? Sono previste sanzioni?
Quale è la prassi dell’Agenzia del Territorio in casi come questi?
Grazie per il vostro aiuto.