La confusione è molta, comunque basta leggere la Circolare n. 1 del 15.01.2007 - Prot. n. 3134, di cui riporto stralcio:
3.3 Rispondenza topografica
Per tale tipologia di atti di aggiornamento, in fase di accettazione in cassa,
dovrà essere selezionato il nuovo tipo di documento “ TIPO MAPPALE PER
CONFERMA MAPPA”, per il quale il sistema non effettua il controllo sulla
obbligatorietà del collegamento con il protocollo dell’estratto di mappa o
della convalida di estratto di mappa autoallestito.
Si riportano di seguito due casi che si possono presentare.
Caso a: L’atto di aggiornamento è predisposto per confermare la
rispondenza della mappa catastale allo stato dei luoghi e non è necessario
introdurre alcuna variazione cartografica in mappa (anche
l’identificativo della particella è conservato),
in tale caso non occorre
predisporre la componente cartografica della proposta di aggiornamento e,
di conseguenza, non è necessario allegare alcuno stralcio di mappa. Caso b: L’atto di aggiornamento è predisposto per confermare la
rispondenza della mappa catastale allo stato dei luoghi, ma è necessario
introdurre un’unica variazione in mappa - la variazione del numero
della particella; in questo caso occorre procedere secondo le seguenti
modalità.
Il tecnico redattore deve:
- predisporre l’atto di aggiornamento sulla base di un estratto di mappa
autoallestito, che può essere redatto a partire da una copia estratta
dalla mappa cartacea che sarà per questo scopo, rilasciata in forma
gratuita e senza alcuna interazione con le procedure di cassa.
- predisporre la normale proposta di aggiornamento attribuendo il
nuovo identificativo alla particella (provvisorio o definitivo secondo i
casi).
Al momento dell’accettazione l’Ufficio deve:
- protocollare il tipo mappale come: “TIPO MAPPALE PER CONFERMA
MAPPA”;
- non richiedere il pagamento dei tributi per la convalida dell’Estratto
di mappa autoallestito, utilizzando il codice di cassa RC12D in
esenzione di tributi.L’attuale normativa prevede di attribuire un nuovo identificativo alla
particella nel caso in cui la stessa cambi destinazione d’uso o in caso di
allineamento con l’identificativo già attribuito al N.C.E.U., in ogni caso si
tratta sempre di un atto di conferma di geometrie già presenti in
cartografia. Tale modalità operativa nasce dalla necessità di aggiornare la
cartografia con l’inserimento del nuovo numero di particella che può essere
eseguito solo attraverso la predisposizione della proposta di aggiornamento.
Si evidenzia infine che, in entrambi i casi, nella Relazione Tecnica deve
essere riportata l’idonea dichiarazione che quanto presente nella mappa
corrisponde allo stato dei luoghi.
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Saluti a tutti.
Alberto