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Autore SUCCESSIONE CON IMMOBILE NON CENSITO

semantica

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03 Settembre 2015 alle ore 18:32

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 0 -  0 - Inviato: 10 Febbraio 2017 alle ore 10:02

Buongiorno, mi trovo una successione degli anni 90 dove compare tra i beni un'abitazione (non censita) che riporta nelle note "abitazione in fase di accatastamento"; negli estremi catastali viene indicato solo il numero di foglio e nessun mappale; viene indicato un valore presunto dell'immobile. Questa successione non č mai stata volturata.

Ad oggi devo redigere la successione degli eredi derivanti dalla successione di cui sopra, pertanto, secondo me dovrei prima di tutto :

- censire l'abitazione in modo da attribuirgli la rendita e sopratutto un identificativo catastale;

- modificare la prima successione e fare la voltura con i relativi eredi;

- redigere la nuova successione e relativa voltura.

Oppure secondo voi potrei redigere la nuova voltura mantenendo il valore presunto della prima successione e come numero di mappale indicando quello del N.C.T. ?

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Autore Risposta

John_Pippero

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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20 Novembre 2014 alle ore 18:17

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 0 -  0 - Inviato: 10 Febbraio 2017 alle ore 10:46

Non importa modificare la prima successione. Occorre invece fare la voltura in afflusso relativa a questa prima successione con i nuovi idebtificativi dell'immobile.



Ok tutto il resto.



Saluti

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semantica

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03 Settembre 2015 alle ore 18:32

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 0 -  0 - Inviato: 10 Febbraio 2017 alle ore 12:13

OK GRAZIE

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 10 Febbraio 2017 alle ore 13:39

"John_Pippero" ha scritto:
Non importa modificare la prima successione. Occorre invece fare la voltura in afflusso relativa a questa prima successione con i nuovi idebtificativi dell'immobile.



Ok tutto il resto.



Saluti



a mio avviso occore ed č fondamentale modificare la successione del 90 (modifica dati catastali) in quanto la trascrizione della stessa č incompleta e quindi di conseguenza non c'č continuitā storica all'ipoteca!

saluti

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John_Pippero

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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20 Novembre 2014 alle ore 18:17

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 0 -  0 - Inviato: 10 Febbraio 2017 alle ore 15:27

Perchč non c'č continuitā storica ?

L'immobile č identificato nella specifica successione con il solo numero di foglio e con la nota che lo stesso č in fase di censimento. Nella dichiarazione credo sia evidente di quale immobile si stia parlando.

Iscrizioni o trascrizioni successive sull'immobile non ce ne sono, altrimenti sarebbe giā censito.

Ci sono immobili che cambiano identificativo catastale anche d'ufficio e senza notifica all'interessato, non č che tutte le volte che succede andiamo a modificare le successioni intervenute.



Saluti

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geco_geco

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22 Agosto 2007

Messaggi:
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 0 -  0 - Inviato: 10 Febbraio 2017 alle ore 16:30

Sono d'accordo con CESKO, prima fare censire l'unitā, poi rettificare la prima successione con i nuovi identificativi catastali, voltura d'afflusso e poi dare seguito alla nuova successione.

Saliti.

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EFFEGI
f.g.

Iscritto il:
16 Dicembre 2008

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Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 10 Febbraio 2017 alle ore 17:01

"CESKO" ha scritto:
a mio avviso occore ed č fondamentale modificare la successione del 90 (modifica dati catastali) in quanto la trascrizione della stessa č incompleta e quindi di conseguenza non c'č continuitā storica all'ipoteca!



Non c'č bisogno di rettificare la prima successione (del 1990) in quanto l'immobile de quo anche se non ripotato con i dati catastali corretti (non essendo all'epoca censito) č stato indicato nelle note del modello della successione, con il relativo valore relativo al fabbricato.

La continuitā delle trascrizione c'č perchč l'ufficio "avrebbe" dovuto riportare nelle annotazioni della nota "con entrastante fabbricato in corso di censimento".

Diverso č il discorso se il valore dichiarato nella suddetta successione non č relativo anche al fabbricato ma solo al terreno. In quast'ultimo caso occorre l'integrazione della successione iniziale.

Ora occorre solo censire l'immobile e procedere con la successione successiva.

Saluti

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CESKO

Iscritto il:
07 Novembre 2006

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 10 Febbraio 2017 alle ore 17:44

"John_Pippero" ha scritto:
Nella dichiarazione credo sia evidente di quale immobile si stia parlando.



e da che cosa lo si deduce, visto che č stato indicato solo il foglio di mappa?

e chi ci assicura che chi ha redatto la successione nel 90 abbia descritto l'immobile nelle note sottostanti?

hai fini della continuitā storica, se non si fā un ispezione ipotecaria, nulla č certo!

saluti

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John_Pippero

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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20 Novembre 2014 alle ore 18:17

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563

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 0 -  0 - Inviato: 10 Febbraio 2017 alle ore 18:12

"CESKO" ha scritto:
"John_Pippero" ha scritto:
Nella dichiarazione credo sia evidente di quale immobile si stia parlando.



e da che cosa lo si deduce, visto che č stato indicato solo il foglio di mappa?

e chi ci assicura che chi ha redatto la successione nel 90 abbia descritto l'immobile nelle note sottostanti?

hai fini della continuitā storica, se non si fā un ispezione ipotecaria, nulla č certo!

saluti





Sarebbe forte fare un controllo ipotecario su quell'immobile, chi ci ha messo l'ipoteca sopra come avrebbe fatto senza dati identificativi catastali. Mi piacerebbe vedere l'eventuale atto di mutuo.

Riguardo l'immobile in successione, ovvio che do per scontato che Semantica abbia tutti gli elementi per provare che corrisponde a quella abitazione non censita, altrimenti la domanda che ci avrebbe dovuto fare il collega, a cui rispondere, sarebbe stata un altra.

Risaluti

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geco_geco

Iscritto il:
22 Agosto 2007

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 0 -  0 - Inviato: 10 Febbraio 2017 alle ore 19:38

Negli anni passati, quamdo i notai avevano necessitā di stipulare un atto per una unitā non ancora censita, usavano la locuzione " abitazione in fase di accatastamento", a cui seguiva successivamente, quando all'unitā venivano attribuiti gli identificativi catastali, un atto di identificazione catastale e solo allora presentevano la voltura catastale. Oggi con quei dati, nessun notaio stipulerebbe un atto di vendita o di mutuo e con la nuova successione non si sana un bel niente.


Saluti

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semantica

Iscritto il:
03 Settembre 2015 alle ore 18:32

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26

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 0 -  0 - Inviato: 10 Febbraio 2017 alle ore 21:13

Salve a tutti , vi ringrazio per i vari consigli. Volevo.solamente aggiungere che non c'č nessuna ipoteca. Mai parlato di immobile ipotecato.

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AMOSTORTO

Iscritto il:
20 Marzo 2008

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 0 -  0 - Inviato: 10 Febbraio 2017 alle ore 22:58

"geco_geco" ha scritto:
Sono d'accordo con CESKO, prima fare censire l'unitā, poi rettificare la prima successione con i nuovi identificativi catastali, voltura d'afflusso e poi dare seguito alla nuova successione.

Saliti.



salve concordo anch'io con loro.

aggiungo: puoi controllare se si invocano i benefici dell'art 12 della L.154/88?

aggiungo : il decreto ministeriale 28/1998 all’art. 4 prevede che “a ciascuna unitā immobiliare e comunque ad ogni bene immobile, quando ne occorra l'univoca individuazione, e' attribuito un identificativo catastale”.

Č il decreto ministeriale 701/1994 che all’art. 1, comma 6, individua quali siano i dati di identificazione catastale ossia “Comune, sezione, foglio, numero di mappale e di eventuale subalterno, indirizzo, piano, classe, categoria, vani e/o superficie e/o cubatura, rendita catastale”

saluti

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EALFIN

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03 Dicembre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 11 Febbraio 2017 alle ore 17:59

Devi rettificare la successione del 1990 perché all'epoca si poteva anche mettere in successione e trascrizione i soli foglio e mappale del C.T. , indicando nelle annotazioni la consistenza del fabbricato, attribuendo il relativo valore. Nel tuo caso, non indicando alcuna particella del C.T. o del C.F. non esiste alcuna trascrizione nč del fabbricato (mai accatastato), nč della particella di terreno sulla quale detto fabbricato ricade/va. Se detta particella č a partita ordinaria non puoi nemmeno indicarla nell'eventuale sola voltura della successione del 1990 perchč non inclusa in successione stessa e mai trascritta.

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semantica

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03 Settembre 2015 alle ore 18:32

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 0 -  0 - Inviato: 15 Febbraio 2017 alle ore 18:50

"EALFIN" ha scritto:
Devi rettificare la successione del 1990 perché all'epoca si poteva anche mettere in successione e trascrizione i soli foglio e mappale del C.T. , indicando nelle annotazioni la consistenza del fabbricato, attribuendo il relativo valore. Nel tuo caso, non indicando alcuna particella del C.T. o del C.F. non esiste alcuna trascrizione nč del fabbricato (mai accatastato), nč della particella di terreno sulla quale detto fabbricato ricade/va. Se detta particella č a partita ordinaria non puoi nemmeno indicarla nell'eventuale sola voltura della successione del 1990 perchč non inclusa in successione stessa e mai trascritta.





concordo con te

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