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Argomento: soppressione e costituzione di C/2 e F/5
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bioffa69
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BRESCIA
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Ma, il geometra deve essere certificato in tutto, e a scuola non ci hanno certo insegnato a fare catasto. Che non ci sia un ponte da progettare lo sappiamo, ma prendere sotto gamba, come fanno tanti il catasto, solo perchè non si conoscono nei particolari le circolari e i modi di intervenire dell'Agenzia, è un tantino superficile e fa capire che non si conosce l'ambiente in cui si sta operando e le conseguenze che possono avere le proprie azioni (per esempio anche se la tua pratica viene approvata, non è detto non debba poi essere rifatta). Comunque per allegare il condono, devi selezionare in fase di invio la casellina "allegati" (in alto a destra), e nella seconda pagina lo alleghi nei formati accettati dal sistema, io li allego sempre in pdf.a Saluti
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juan
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Ovviamente non è avvenuto quello che tu giustamente prospettavi... questo avviene propio perché si procede in modo approssimativo anche in un semplice accatastamento, detto questo non è mio compito procedere a presentare qualsiasi richiesta comunale terrestre lunare ecc. fortunatamente ragiono e non mi butto in quello che faccio seguo solo le regole , ribadisco la mia domanda era un’altra ( l’ultima in ordine di tempo) come si allega copia in Un condono in una pratica catastale? Non è necessario sciolinare le proprie presunte abilità 😁
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bioffa69
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BRESCIA
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Ti ho risposto sopra . Saluti P.S. Parli di "modo approsimativo in un semplice accatastamento", come vedi da quello che stai affrontando adesso, forse non era poi così semplice quell'accatastamento, fermo restando che se denunciata come cat. A, significa che sul posto , nel momento della denuncia, esisteva un'abitazione, indifferentemente che in comune risultasse o meno, confondere comune con catasto è facile per i non addetti ai lavori catastali.
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totonno
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"juan" ha scritto: Ovviamente non è avvenuto quello che tu giustamente prospettavi... questo avviene propio perché si procede in modo approssimativo anche in un semplice accatastamento, detto questo non è mio compito procedere a presentare qualsiasi richiesta comunale terrestre lunare ecc. fortunatamente ragiono e non mi butto in quello che faccio seguo solo le regole , ribadisco la mia domanda era un’altra ( l’ultima in ordine di tempo) come si allega copia in Un condono in una pratica catastale? Non è necessario sciolinare le proprie presunte abilità 😁 Da dove dimostri che l'immobile è un magazzino ? E da quando dichiari che è un magazzino ? La cucina di fatto esiste oppure è stata falsamente dichiarata in sede di condono ? Il volume a magazzino è legittimo ? Di chi è la proprietà effettiva del bene ? Cosa c'è scritto nel titolo di proprietà del cliente ? Saluti
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EALFIN
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Nel 2016 e nel 2017 ho avuto due casi di variazione da abitazione a magazzino. Nel primo caso si trattava di una piccolissima abitazione con H 2,07 m. dichiarata da altro collega dopo l'85 a seguito di condono edilizio ed abitata fino alla fine degli anni '80 dal proprietario dei sovrastanti appartamenti ultimati dopo la data di presentazione del condono edilizio Legge 47/85. Nel secondo caso si trattava di una piccolissima abitazione (si fa per dire) con altezza regolare ed abitato da un soggetto poco normale (non proprietario ma comodatario di una proprietà del fratello) che aveva murato persino le finestre, che in cucina non aveva arredi ma muri a secco di blocchi di laterizio che sostenevano un lavandino e un vecchia piastra del gas anni '70, che dormiva su un materasso a terra, con tanto di paglia sparsa nei dintorni delle stanze da letto e cucina pranzo soggiorno. Nei miei Docfa, dopo aver prima presentato regolare pratica S.C.I.A. comunale di cambio d'uso senza opere, ho allegato relazione e foto dettagliate per dimostrare che "non stavo barando". Per di più la rendita in entrambi i casi era risultata superiore, seppur di poco, rispetto a quella prima presente come abitazione. Fatto sta che nelle suddette ex abitazioni non ci abita più nessuno e che sono realmente destinate a magazzini. Il Catasto non ha eseguito alcuna ispezione e credo proprio perché la rendita non diminuiva, oltre al fatto di aver allegato al Docfa foto, relazioni, estremi pratica edilizia, ecc.
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SIMBA4
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Salve presento un mio caso di 70 gg. or sono, da un C1 passo a due C2, senza alcuna pratica edilizia, solo allegando documentazione fotografica che attesta che effettivamente si tratta di C2. Se volete metto i riferimenti catastali per chi volesse verificare, forse sto cantando vittoria troppo presto (essendo passato poco tempo dalla variazione), ma questo mio caso sarebbe proprio da ricorso in caso il catasto ripristinasse la C1. cordiali saluti
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totonno
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"SIMBA4" ha scritto: Salve presento un mio caso di 70 gg. or sono, da un C1 passo a due C2, senza alcuna pratica edilizia, solo allegando documentazione fotografica che attesta che effettivamente si tratta di C2. Se volete metto i riferimenti catastali per chi volesse verificare, forse sto cantando vittoria troppo presto (essendo passato poco tempo dalla variazione), ma questo mio caso sarebbe proprio da ricorso in caso il catasto ripristinasse la C1. cordiali saluti Stefano, nel tuo caso il catasto ripristina certamente il negozio accertando nuovi dati di classamento. L'eventuale ricorso lo perdi. Tu dirai: che mi importa, tanto il catasto a me l'ha registrata la pratica, il mio l'ho fatto. Che colpa ne hai tu ? Va bene così. Tornando al ricorso puoi vincerlo in prima sessione, ma l'ufficio è obbligato a fare appello e il giudice qui ti sega. In cassazione non ci vai per i costi troppo alti e perchè non avrai le giuste motivazioni che giustifichino il fatto che la sentenza sia in contrasto con la legge. Riguardo Ealfin, la sua accortezza di non modificare sostanzialmente la rendita, probabilmente farà sì che il catasto non interverrà, anche se le SCIA per il cambio d'uso senza opere, un po' lasceranno il dubbio all'agenzia se procedere all'accertamento o meno. Io avrei fatto anche piccole opere per giustificare il cambio d'uso. Ealfin avrà fatto una buona relazione tecnica allegata alla pratica edilizia per convincere il comune a non effettuare ulteriori sopralluoghi e verifiche. Anche perchè sarebbe stato costretto a sgomberare il bene abitato in condizioni certamente non agiate. Il problema grosso è il contrasto tra due dichiarazioni catastali sullo stesso immobile che non ha subito trasformazioni che potessero giustificare un cambio di destinazione. Stabilire qual è la vera dichiarazione lo farà il catasto. Il tempo a disposizione ce l'ha tutto. Saluti
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SIMBA4
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Mi raccomando geoliviani state attenti perchè il giudice totonno, con affermazioni che esprimono assoluta certezza, ha già deciso (pur non conoscendo quasi niente dello stato di fatto) a tavolino che nel mio caso si è già perso in partenza. cordiali saluti
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juan
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"totonno" ha scritto: "juan" ha scritto: Ovviamente non è avvenuto quello che tu giustamente prospettavi... questo avviene propio perché si procede in modo approssimativo anche in un semplice accatastamento, detto questo non è mio compito procedere a presentare qualsiasi richiesta comunale terrestre lunare ecc. fortunatamente ragiono e non mi butto in quello che faccio seguo solo le regole , ribadisco la mia domanda era un’altra ( l’ultima in ordine di tempo) come si allega copia in Un condono in una pratica catastale? Non è necessario sciolinare le proprie presunte abilità 😁 Da dove dimostri che l'immobile è un magazzino ? E da quando dichiari che è un magazzino ? La cucina di fatto esiste oppure è stata falsamente dichiarata in sede di condono ? Il volume a magazzino è legittimo ? Di chi è la proprietà effettiva del bene ? Cosa c'è scritto nel titolo di proprietà del cliente ? Saluti chi ha detto che è un magazzino ...è un deposito locale di sgombro senza cucina senza bagno senza finestre...se per caso chi ha presentato l’ Accatastamento si sia emmm confuso a segnare che il luogo era alto 275cm che c’erano finestre e che c’era un bagno, e che i funzionari del catasto senza controllare abbiano accettato ad occhi chiusi quanto erroniamente dichiarato? Io di certo non firmo dichiarando che quel locale è abitabile senza idonea superficie areazione o cippo vario....se lo facessi non Sarei professionale e soprattutto onesto, d’altronde se la mandria segue un percorso non è detto che sia la cosa esatta...e i fatti mi fanno ragione quanti accatastamenti dichiarano cose non Del tutto o addirittura sognate? P.s grazie per l’informazione..se poi dovesse re fare ricorso farò firmare la pratica al funzionario del catasto che sostiene che quella è una casa con giardino e piscina😂
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totonno
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"juan" ha scritto:
chi ha detto che è un magazzino ...è un deposito locale di sgombro senza cucina senza bagno senza finestre...se per caso chi ha presentato l’ Accatastamento si sia emmm confuso a segnare che il luogo era alto 275cm che c’erano finestre e che c’era un bagno, e che i funzionari del catasto senza controllare abbiano accettato ad occhi chiusi quanto erroniamente dichiarato? Io di certo non firmo dichiarando che quel locale è abitabile senza idonea superficie areazione o cippo vario....se lo facessi non Sarei professionale e soprattutto onesto, d’altronde se la mandria segue un percorso non è detto che sia la cosa esatta...e i fatti mi fanno ragione quanti accatastamenti dichiarano cose non Del tutto o addirittura sognate? P.s grazie per l’informazione..se poi dovesse re fare ricorso farò firmare la pratica al funzionario del catasto che sostiene che quella è una casa con giardino e piscina😂 Ma l'agibilità non la dichiari con il catasto ! Capisco che tu sei informatissimo sulle norme sull'agibilità degli immobili, ma così esageri. Sai, ho la forte sensazione che quel locale sia del tutto abusivo e tu voglia rendere agibile un locale di sgombero, non un magazzino, certo, con il catasto, senza tenere conto di quanto è illegittimo urbanisticamente quell'immobile. Saluti e buon lavoro.
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bioffa69
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BRESCIA
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"juan" ha scritto:
Io di certo non firmo dichiarando che quel locale è abitabile senza idonea superficie areazione o cippo vario....se lo facessi non Sarei professionale e soprattutto onesto, d’altronde se la mandria segue un percorso non è detto che sia la cosa esatta... Sono ormai quasi 30 anni che bazzico il catasto, e il termine abitabile, non è vincolo per nessuna denuncia ne tipologia, non è un termine catastale. Continui a confondere Comune con Catasto! ...mandria!! se per mandria intendi tutti quei professionisti che praticando catasto sono doverosamente informati su circolari e metodi di applicazione da parte dell'Agenzia, cioè gente che conosce la materia,.... allora felice di far parte della mandria, un po scarna a dir la verità, perchè purtoppo ormai moltissime pratiche vengono presentate da tecnici che sanno solo far girare il programma, senza aver la minima idea di cosa può provocare presentare una pratica sbagliata.............perchè il fatto che vengano accettate non significa che siano corrette. Tornando comunque alla tua domanda iniziale, adesso dici che quell'"abitazione", in realtà deposito non ha nemmeno le finestre, non ha il bagno, forse allora le cose sono cambiate negli anni? non sò, pensi davvero che il tecnico che ti ha preceduto abbia inventato tutto? Se la tua uiu è degli anni 60, era l'Ufficio a fare i sopralluoghi, la realà la rilevavano loro e la classavano loro, poi il tecnico presentava le schede. Non ti sembra troppo superficiale dire che il tecnico si è inventato tutto? non sono invece stati fatti dei lavori? Questo per dire, che senza conoscera la materia , si dicono cose che poco hanno a che fare con l'Agenzia,....comunque fino a quando non saremo certificati, tutti potranno fare catasto. Saluti
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totonno
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"bioffa69" ha scritto:
Questo per dire, che senza conoscera la materia , si dicono cose che poco hanno a che fare con l'Agenzia,....comunque fino a quando non saremo certificati, tutti potranno fare catasto. Saluti Vedi Fabio, tu hai ragione, ma da come siamo stati presi in giro con i crediti formativi, credo proprio che se il certificato fosse reso obbligatorio saremo costretti a pagarlo caro e quindi non sarà consegnato a chi merita ma a chi ha i soldi per comprare il titolo. E ci guadagneranno i nostri bei dirigenti. Proprio come i crediti formativi. Saluti
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juan
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Grazie per i consigli e elrisposte vi terrò aggiornati su cosa la mandria farà... la mandria non sono i tecnici ma i burocrat e poi quando feci io il geometra ci insegnarono a fare le pratiche catastali . P.s non ci sono scarichi ne attivi ne chiusi quindi niente bagno o cucina.
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EALFIN
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Nei miei due casi sopra esposti: - da un punto di vista urbanistico il Comune potrà fare tutti i controlli che vuole tanto troverà la situazione come dichiarata sia in S.C.I.A. che al Catasto (per di più per l'abitazione H = 2,07 il tecnico comunale assunto dopo l'85 mi ha pure detto "come hanno fatto a rilasciare una sanatoria per un appartamento simile non a norma?"); - da un punto di vista catastale il Catasto potrà fare tutti i controlli che vuole tanto troverà un magazzino e non un'abitazione. Non credo nemmeno che il Catasto possa ripristinare la situazione precedente ad abitazione se non altro perché la rendita è minore e quindi al Catasto interessa solo cercare di ottenere rendite maggiori. Ecco perché non ho confermato il classamento automatico che mi dava una rendita di poco inferiore al preesistente ed ho proposto un classamento con rendita di poco superiore al preesistente. Per di più le mie unità si trovano tutte in aperta campagna, isolate da centri abitati. Poi le unità da me trattate hanno una superficie netta rispettivamente di 37 mq. e 45 mq. , mica si tratta di appartamenti di oltre 100 mq. ? Inoltre se per ogni pratica catastale e/o urbanistica devo aver paura dei controlli del Comune e del Catasto (a me interessa solo non dichiarare il falso, il resto mi interessa ben poco) sarebbe il caso di cambiare mestiere.
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totonno
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"EALFIN" ha scritto: Nei miei due casi sopra esposti: - da un punto di vista urbanistico il Comune potrà fare tutti i controlli che vuole tanto troverà la situazione come dichiarata sia in S.C.I.A. che al Catasto (per di più per l'abitazione H = 2,07 il tecnico comunale assunto dopo l'85 mi ha pure detto "come hanno fatto a rilasciare una sanatoria per un appartamento simile non a norma?"); - da un punto di vista catastale il Catasto potrà fare tutti i controlli che vuole tanto troverà un magazzino e non un'abitazione. Non credo nemmeno che il Catasto possa ripristinare la situazione precedente ad abitazione se non altro perché la rendita è minore e quindi al Catasto interessa solo cercare di ottenere rendite maggiori. Descrivi i tuoi casi, per forza dobbiamo analizzare e approfondire i medesimi che hai affrontato. Le mie osservazioni sono le seguenti. - Punto 1. Sulla SCIA il comune tramite i vigili può andare a verificare la conformità dei lavori con quanto previsto dal progetto. La paura ce l'ha il direttore dei lavori nel caso il committente abbia fatto lavori abusivi. Sulla SCIA c'era scritto 2,07 di altezza o sul condono. Il progettista parte dalla situazione di fatto legittimata dalla licenza originaria per la costruzione dell'immobile e dal condono, non dai letti che non trova o dalle caffettiere che non può accendere o dalla assenza di finestre. Se c'è un condono ti devi aspettare degli interventi che NON rispettano i regolamenti edilizi ed igienico sanitari quindi anche un cambio di destinazione d'uso con altezza inferiore alla minima, oppure addirittura con locali senza finestre, perchè così consentiva la legge sul condono. - Punto 2. Il catasto veniva eseguito in conseguenza di quello condonato al comune, perchè ci doveva essere la conformità con quanto dichiarato nel condono. Non scordiamoci che con il condono (soprattutto quello del 1985 prima versione) potevi regolarizzare tutti i lavori abusivi anche quelli in difformità con le norme edilizie, urbanistiche, e igieniche sanitarie. - Punto 3 Dopo più di trenta anni arriva un tecnico e si accorge che quell'immobile di fatto non è più corrispondente a quanto dichiarato nel condono e addirittura, come il caso di Juan, il condono non viene neppure rilasciato. Cosa deve fare ? Deve andare in comune a verificare la conformità urbanistica del bene in comune e quale sia la destinazione urbanistica del medesimo che provi la destinazione d'uso di quell'edificio quando è stato costruito e prima degli interventi abusivi. il catasto viene dopo. Juan intende cambiare la categoria di classamento all'immobile in catasto e risolve tutto con la semplicistica affermazione che l'immobile è un locale di sgombro senza manco sapere se forse questo è stato realizzato completamente abusivo oppure è un locale condominiale come quelle che stavano in cima agli edifici condominiali per stendere i panni e nel condono un tizio se ne è appropriato. Per questo è necessario e basilare pure andare a prendere il titolo di provenienza che Juan mi sembra non se ne sia proprio interessato. Forse per paura di trovarsi nella bega che il cliente non è il titolare del bene. Saluti
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