Ciao a tutti!Essendo nuova sul forum e ritenendomi totalmente ignorante in materia vi chiedo anticipatamente "scusa" se spesso userò termini non corretti.
Ho aperto questo post per sapere se qualcuno si è mai ritrovato in una situazione simile e quali sarebbero le procedure da seguire a riguardo.
Venendo a mancare mio padre, ci siamo ritrovate con un negozio C1 in comunione dei beni. Mia madre, mia sorella ed io siamo d'accordo nel volerlo vendere, quindi, avendo trovato l'acquirente nel momento della vendita ci troviamo impossibilitate nel farlo, perché il negozio risulta accatastato ma non risulta al comune di residenza.
Devo ancora approfondire la questione del comune ma, essendo che non è mai stato segnalato come negozio al comune, dovrebbe risultare ancora come in un vecchio atto pervenutoci ovvero come A5. Abitazione quindi.
Coinvolgendo un tecnico che ha effettuato un sopralluogo, visionando l'immobile, siamo venute a conoscenza di un fatto che non permette la regolarizzazione dell'immobile, poiché non ha altezza minima sufficiente, né per essere un negozio, né tanto meno per essere abitazione!
Andando ancora a scavare negli anni inoltre, non abbiamo trovato nessun riferimento al fatto che l'immobile dispone di un soppalco che a detta del tecnico, sembra essere fatto in cemento armato e quindi non può essere facilmente rimosso.
Di conseguenza ci ritroviamo con un immobile esistente per il comune come abitazione, nel corso degli anni venne creato in maniera non lecita un soppalco che ne pregiudica l'abitabilità, poiché allora aveva un'altezza totale di 4 metri. Oggi ha due altezze :un'altezza di 2.20 metri ed un soppalco di 1.80 metri.
L'immobile è il piano terra di un edificio che possiamo considerare storico antecedente alle bombe del 1943, andato in successione nel 1947, successivamente acquistato nel 1975 dal fratello di mio padre che lo ha ceduto nel 1977 a mio padre per aprirsi il negozio, aperto nel 1977 e solo nel 1987 all'atto della vendita mio padre lo acquistò con il soppalco di fatto già esistente ma quest'ultimo non è inserito né specificato nell'atto. Risulta quindi che mio padre all'epoca acquistò una "casa" di tot altezza complesiva.
Inoltre a testimonianza dell'esistenza del negozio, ho i pagamenti dell' imu.
Noi oggi, cosa dovremmo fare per poterlo vendere? Togliere il soppalco e ristrutturarlo a nostre spese è impossibile, sia perché l'immobile è piccolo e non ne vale la pena, sia perché potrebbe compromettere l'intero edificio, ma anche perché non ci rientriamo con le spese della vendita.
Grazie a chi risponderà.