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Argomento: SCARTI TRA PF

Autore Risposta

numero

(GURU)

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prato

 0 -  0 - Inviato: 25 Maggio 2010 alle ore 08:42

Evidentemente il mio appello non ha avuto riscontro. Risposte del genere servono solo a confondere le idee a chi di esperienza nel settore ne ha ancora poca o nessuna.

Chiariamo che:
1) le tolleranze sono quelle citate e costituiscono il dato ufficiale che va rispettato per l'approvabilità del tipo.
2) Ognuno può avere una propria opinione sul fatto che siano o meno restrittive o troppo ampie. Anch'io penso che potrebbero essere ridotte ma al momento non lo sono quindi ...
3) Il fatto che dette tolleranze siano quantomeno "larghe" non significa che ci possiamo permettere di operare dimenticando tutte le regole della buona topografia: questo sta alla professionalità di ognuno di noi.

saluti

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simsto

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10 Marzo 2009

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34

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 0 -  0 - Inviato: 25 Maggio 2010 alle ore 10:35

grazie

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talismatico

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08 Luglio 2007

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lu Sule, lu Mare, lu Ientu

 0 -  0 - Inviato: 25 Maggio 2010 alle ore 13:37

Salve numero, non me ne volere se non condivido la tua risposta, assolutamente non è per nessuna voglia di polemizzare.

Secondo la mia opinione è il richiamo a quelle tolleranze che confonde le idee come anche l’ostinazione a dare troppa importanza alle norme catastali a scapito delle più elementari regole topografiche. Questo comportamento agisce negativamente soprattutto a chi ha la buona volontà a “portare a termine correttamente il lavoro”.

Non si tratta di diventare grandi topografi, qui è in discussione la professionalità e la responsabilità che ci sono imposte nella redazione di un tipo di frazionamento.

Nel nostro caso, forse è sfuggito, abbiamo scarti di 3,55 e 1,94 m (ok, eliminiamoli perchè indiscutibilmente avulsi da errori grossolani) e scarti di mt 0,70.

Vorrei far notare che ipoteticamente con un mio errore di 0,70 mt, se ricorre la giusta situazione ambientale, la tolleranza catastale è rispettata, e che quindi sempre ipoteticamente la dividente del mio frazionamento potrebbe trovarsi in un limbo di +/- 0,35 mt. Spiegami adesso, per favore, che certezze ho dato al mio cliente.

Si parla tanto di qualità degli atti di aggiornamento, e per fortuna non lo dico io, ma cribbio, che qualità pretendiamo se fomentiamo queste tolleranze.

Lo sai meglio di me che con minime accortezze, le differenze tra distanze misurate tra PF sono nell’ordine di 5-10 al massimo 15 cm. Qui ne troviamo 70 di cm e non abbiamo alcuna certezza se l’errore è nostro o di chi ci ha preceduto. L’unica cosa certa è che qualcuno non ha operato correttamente.

Ora, ben sapendo che la tua cultura topografica è di gran lunga superiore alla mia, sarò ben contento di cancellare i miei precedenti post se fornisci delle indicazioni al nostro collega che siano al di fuori delle mere norme catastali e che gli possano essere utili per “portare a termine correttamente il lavoro”, come fortunatamente è nelle sue intenzioni.

In ogni caso, per quanto mi riguarda la discussione è chiusa qui.

gAR

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fabio2586

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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03 Luglio 2003

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467

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 0 -  0 - Inviato: 25 Maggio 2010 alle ore 14:06

"numero" ha scritto:
...
Chiariamo che:
1) le tolleranze sono quelle citate e costituiscono il dato ufficiale che va rispettato per l'approvabilità del tipo.
2) Ognuno può avere una propria opinione sul fatto che siano o meno restrittive o troppo ampie. Anch'io penso che potrebbero essere ridotte ma al momento non lo sono quindi ...
3) Il fatto che dette tolleranze siano quantomeno "larghe" non significa che ci possiamo permettere di operare dimenticando tutte le regole della buona topografia: questo sta alla professionalità di ognuno di noi.



quoto questo intervento (come si usa dire).

Fra i tanti controlli che sono stati suggeriti non mi pare di aver visto quello sulla strumentazione usata nei tipi che presentano misurate diverse.
Succede che i tipi di aggiornamento si possano ancora fare con la cordella e pure con tacheometro e stadia, mi è capitato tanto tempo fa che una mia misurata scartasse da quella di un collega di 47 cm, il quale aveva correttamente scritto di avere redatto il suo tipo con distanze derivanti da letture ai fili del reticolo, cosa della quale io non mi ero accorto.

Da quel giorno le tolleranze di pregeo non mi sono più sembrate eccessive.

--Ciao

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numero

(GURU)

Iscritto il:
30 Gennaio 2004

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prato

 0 -  0 - Inviato: 25 Maggio 2010 alle ore 16:37

x Talismatico.

In realtà se leggi bene la mia risposta troverai che siamo fondamentalmente d'accordo poichè anch'io ho precisato che comunque non ci si può non attenere alle regole base della topografia.
Se riscontrassi differenze di 70 cm. tra le mie misurate e quelle di altri andrei sicuramente a fare qualche controllo (e purtroppo capita spesso).
E' anche vero che l'attuale normativa consente ancora il rilievo con strumentazione datata, e se si opera con quella le precisioni ottenibili non sono certo quelle degli strumenti più moderni. Preciso che per precisione mi riferisco solo ed esclusivamente a singole letture dirette e non all'insieme delle varie operazioni, per ovvi motivi.

Resta comunque il fatto che se un tipo rispetta le tolleranze previste può essere approvato (a rischio e pericolo di chi lo ha firmato).
Può darsi che io sia troppo ligio alle normative, ma è anche vero che molti lo sono troppo poco.

saluti

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salviotto

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23 Febbraio 2007

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Siena

 0 -  0 - Inviato: 25 Maggio 2010 alle ore 18:26

a parte le norme catastali, personalmente uso il controllo delle misurate come una specie di indice, impiegando un metodo diciamo probabilistico, ovvero se ho tante misurate che concordano con me e magari ce n'è soltanto una che va fuori e magari risale agli anni 1990, allora penso che molto probabilmente il mio rilievo è corretto, mentre in raffronti un po incasinati o magari in posti sperduti con una sola misurata che ovviamente non torna (figuriamoci!), sicuramente la cosa migliore è verificare.
A tal proposito aggiungo ai già utili consigli forniti di iperdeterminazione etc., ove possibile, di farti una stazione svincolata dal rilievo posizionata geometricamente bene rispetto ai due pf da verificare e misurare i due pf che magari nel rilievo erano stati battuti da due o tre stazioni concatenate, che comporteranno sempre per quanto si possa essere attenti una perdita di precisione.

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dioptra

(GURU)

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10 Aprile 2003

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 25 Maggio 2010 alle ore 18:58

Salve

Se, prima di te, alcuni tecnici hanno trovato delle distanze tra coppie di PF congruenti tra di loro, scarto di 5cm, tu non puoi trovare 50 cm e pensare che tutto vada bene. Non va bene neanche con 10 cm, poichè il catasto è una cosa ma la Topografia è un'altra.
Se riesci a dimostrare che tu hai rilevato gli stessi punti dei precedenti tecnici e che loro hanno cannato, sei uno con le palle.
Prima di tutto però devi dimostrare che hai battuto gli stessi punti, che questi sono esattamente e congruentemente rappresentati nelle monografie e in mappa, che non sono mai stati mmdificati nel frattempo e che tu hai rilevato correttamente e con strumentazione con certificato di taratura valido.

Poi puoi guardare tutti dall'alto al basso e con fierezza.

Ti auguro con piacere tutto ciò.
cordialmente

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jj0202

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machu pichu

 0 -  0 - Inviato: 25 Maggio 2010 alle ore 20:02

Scusate se mi intrometto, vi cito il mio ultimo rilievo:
fra due Pf sono presenti 48 precedenti misurate, di queste
gli scarti con il mio rilievo sono questi:
15 di essi sono sotto i 5 cm;
8 sono tra 5 e 10 cm;
11 sono tra 10 e 40 cm;
11 sono tra 40 e 60 cm;
2 sono tra 60 e 90 cm;
ed 1 addirittura di 16,298 metri.
Ora ditemi voi come si interpreta tutto ciò?

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Pincopalina

Iscritto il:
07 Ottobre 2009

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451

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 0 -  0 - Inviato: 25 Maggio 2010 alle ore 20:15

"jj0202" ha scritto:
Scusate se mi intrometto, vi cito il mio ultimo rilievo:
fra due Pf sono presenti 48 precedenti misurate, di queste
gli scarti con il mio rilievo sono questi:
15 di essi sono sotto i 5 cm;
8 sono tra 5 e 10 cm;
11 sono tra 10 e 40 cm;
11 sono tra 40 e 60 cm;
2 sono tra 60 e 90 cm;
ed 1 addirittura di 16,298 metri.
Ora ditemi voi come si interpreta tutto ciò?



leggi la circolare 5/89 par. Controllo delle mutue relazioni fra P.F., troverai la risposta a tutto, o almeno cosi dicono.
:roll:

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salviotto

Iscritto il:
23 Febbraio 2007

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Siena

 0 -  0 - Inviato: 25 Maggio 2010 alle ore 20:19

a mio avviso si interpreta una sola certezza, che qualcuno nella migliore delle ipotesi ha sicuramente sbagliato, nella peggiore potrebbe anche aver inventato!

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dioptra

(GURU)

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 26 Maggio 2010 alle ore 08:54

Salve

E' possibile che qualche caso possa essere eliminato in quanto molte volte si riutilizza il libretto del frazionamento per il tipo mappale e quindi le misurate non dipendono da un ulteriore rilevamento.

A mio parere urge una verifica d'ufficio, la cancellazione di tutte le misurate e l'archiviazione della sola misurata derivante del controllo, con bollino di certificazione e obbligo di rispetto di quel valore.

Ma è pura utopia.

cordialmente

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GEOMANCONI

Iscritto il:
05 Marzo 2006

Messaggi:
809

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Ichnusa

 0 -  0 - Inviato: 26 Maggio 2010 alle ore 09:25

"dioptra" ha scritto:
Salve

A mio parere urge una verifica d'ufficio, la cancellazione di tutte le misurate e l'archiviazione della sola misurata derivante del controllo, con bollino di certificazione e obbligo di rispetto di quel valore.

Ma è pura utopia.

cordialmente



Parola del Signore....

Amen! :lol:

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StefanoDeidda
Stefano Deidda

Iscritto il:
15 Giugno 2004

Messaggi:
302

Località
Pula (CA)

 0 -  0 - Inviato: 26 Maggio 2010 alle ore 10:18

... forse prima di precipitarsi in campagna per le verifiche del caso, sarebbe opportuno verificare se la monografia pubblicata sul web coincide con quella presente negli archivi degli uffici dell'Agenzia del Territorio.

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Numa

Iscritto il:
17 Febbraio 2010

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19

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 0 -  0 - Inviato: 26 Maggio 2010 alle ore 12:59

Mi sono trovato ha verificare un libretto di un collega che aveva rilevato quattro pf come te, nella verifica delle misurate sembrava che l'errore fosse su un unico pf, dopo uno studio approfondito ci siamo accorti che in fase di rilievo aveva battuto lo spigolo sbagliato di un altro pf, casualità il raggio dei cerchi formati dalle misurate sullo spigolo sbagliato tornava con un altro pf e faceva si che pensassiomo fosse sbagliato l'altro. Ti consiglierei di rilevare con una nuova poligonale tutti i pf, quantomeno testi la tua strumentazione e verifichi le ormai famose tolleranze, argomento al quanto discusso, vorrei far notare che nel 1988 moltissimi lavoravano con la stadia, se non tutti, è chiaro che le tolleranze catastali sono da riferirzi alle misurate dell'epoca che sicuramente erano affette da maggiori errori soprattutto con forti dislivelli, ad oggi concordo con i colleghi che quelle tolleranze siano un po di manica larga, considerando che usiamo strumentazioni che leggono il mm e il 1'', in definitiva una differenza di 10 cm da un rilievo effettuato ieri, considerando l'errore materiale per posizionare il prisma o calcolare per intersezione con il gps il punto mi sembrano accettabili.
Numa

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numero

(GURU)

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prato

 0 -  0 - Inviato: 26 Maggio 2010 alle ore 14:11

"dioptra" ha scritto:

A mio parere urge una verifica d'ufficio, la cancellazione di tutte le misurate e l'archiviazione della sola misurata derivante del controllo, con bollino di certificazione e obbligo di rispetto di quel valore.



A condizione che il rilievo di collaudo torni. Ultimamente mi è capitato di dover contestare un collaudo perchè le mie misurate (controllate con due diversi rilievi) erano diverse da quelle del collaudo.

saluti

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