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SANZIONI fabbricati ex rurali |

Francesco2015
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Salve, in questi giorni stanno arrivando le sanzioni per i fabbricati ex rurali. Mi sono capitati questi casi: 1) Proprietario che non ha ricevuto avviso bonario, il fabbricato è un rudere, è arrivata la sanzione di 354 euro. 2) Proprietario che ha dato l'incarico di presentare la variazione a metà novembre. Variazione da FR a F/2. Sanzione da 354 euro. 3) Intestatario che non sa nemmeno dove si trova questo FR, non è mai stato in possesso. Sanzione 352 euro. Secondo le vostre conoscenze chi deve e chi non deve pagare la sanzione? Inoltre, per non pagare occorrerà fare esercizio di autotutela allegando una relazione con foto? Avete notizie di qualche ordine professionale che si sia pronunciato in merito a queste casistiche? GRAZIE per l'attenzione! Francesco
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iviarco
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Sonnino (LT)
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Francesco2015
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EALFIN
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Ho già predisposto per clienti due notifiche in Autotutela a contestazione della Notifica delle sanzioni ricevute. Uno dei casi è emblematico perchè viene sanzionato un fabbricato rurale solo sulla carta (mappa e visura) ma che realmente è stato demolito a fine anni '50 o inizi anni '60 come anche risulta in un atto del 1980. L'altro caso riguarda un fabbricato rurale destinato ad abitazione solo che il possessore nell'anno 2011 aveva un reddito superiore al doppio del volume di affari attività agricola la quale è cessata a fine ottobre 2011 (con tanto di ricevute certificate di cancellazione partita Iva e alla Camera di Commercio). Nel primo caso all'Istanza di Autotutela (plico chiuso senza busta, spedita per raccomandata A.R.) ho fatto allegare la copia dell'atto del 1980 con tanto di precisazione, ivi riportato, che il fabbricato era già demolito, una foto da Google ricavata dalla funzione street view con indicazione della posizione del fabbricato demolito, una foto dall'alto da Google con indicazione dell'area in cui vi ricadeva l'edificio prima della demolizione e una identica foto con sovrapposta la mappa wegis per far capire che nel punto in cui vi era il fabbricato ora vi è un piazzale utilizzato per deposito all'aperto di mezzi agricoli ed altri beni, con tanto di erbacce che non lasciano alcun dubbio circa la mancanza di qualsiasi manufatto (se applicano una sanzione per mancata variazione di coltura a prato non ci posso fare nulla). Nel secondo caso, non potendo allegare le ricevute degli uffici pubblici che attestano la cancellazione al Registro delle Imprese ed all'ufficio Iva (non sapevo invece se poter allegare lo stralcio della denuncia dei redditi), ho fatto allegare una foto da Google ricavata dalla funzione street view per far capire che si tratta di un edificio abitativo e non di un'unità strumentale all'attività agricola (la quale non richiede limiti di reddito e volume di affari, iscrizione alla Camera di Commercio, ecc.), ho fatto allegare un'Autocertificazione attestante redditi e volume di affari nel 2011, attestante la cancellazione alla Camera di Commercio ed all'Ufficio (o ex Ufficio) Iva. Ho detto ai clienti, se non ricevono notizie scritte entro metà gennaio, di farsi sentire (oppure di farsi sentire se e quando ricevono eventualmente notizie dal Catasto) per valutare il da farsi. Io continuo a sostenere che gli avvisi di Contestazione sono comunque non legittimi perchè non previsti dalla norma in caso di accertamento di edifici non accatastati nei termini. Solo che ci provano per recuperare soldi mentre per quelli che dimostrano di non avere nulla a che fare con le sanzioni possono comunque avvalersi dell'Autotutela. Poichè applicano la sanzione minima la quale, se pagata entro 60 giorni, si riduce a poco più di 350 Euro ovvero la metà di circa 175 Euro necessaria a suo tempo per ogni unità accatastata, con ravvedimento, prima della notifica della sanzione, è chiaro che alla fine, per i casi di sanzioni dovute, ci rimette solo quello che possiede una sola unità immobiliare catastale con requisiti di ruralità. Chi possiede più di due unità con requisiti di ruralità ha addirittura risparmiato rispetto ad un accatastamento spontaneo redatto fra il 1° dicembre 2012 e il giorno prima della ricezione della notifica. Ricordo che, ad esempio, se si possiede un unico corpo di edificio con 4 stanze di 30 mq. , ognuno con accesso indipendente, per uso strumentale agricolo (depositi, rimesse, ecc.), nonostante l'uso scorretto (avallato spesso dal tecnico catastale) di accatastarlo come unica unità D/10 in luogo di 4 unità C, dette stanze vanno accatastate proprio come 4 unità di categoria C e quindi in tali casi il possessore che ha provveduto ad accatstare prima dell'arrivo della sanzione ha pagato il doppio di sanzioni con ravvedimento rispetto a chi ha ricevuto la sanzione per non aver provveduto ad accatastare. Come sempre o quasi sempre, in Italia, ci rimette di più chi è più corretto di altri rispetto a chi è più furbo. Vedi ad esempio le famose rottamazioni cartelle esattoriali le quali, a parte alcune vergognose emesse da parte di chi dovrebbe essere cacciato a calci da un ufficio pubblico per non saper fare il proprio dovere, nella maggioranza dei casi dette cartelle riguardano chi non ha voluto o non ha potuto pagare e chi non ha voluto o potuto presentare un eventuale ricorso. Insomma in tutti i casi ci ha rimesso comunque chi ha pagato nei termini di Legge perchè i suoi soldi sono serviti, anche per conto di chi non ha pagato, a tirare avanti la baracca. Del resto se questi giorni siamo bombardati da notizie di alleanze o presunte tali da parti di politici che pensano tutt'altro che a risolvere i minimi problemi quotidiani in quanto devono studiare le mosse più congeniali e poter conservare e/o ottenera la fatidica poltrona, come possiamo sperare che cambino le cose?
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Francesco2015
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EALFIN, faccio un esempio di sanzione arrivata a un mio cliente. Premessa: mai arrivato l'avviso bonario. Fabbricato allo stato di rudere. Cosa deve fare secondo te? Grazie!
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SIMBA4
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"Francesco2015" ha scritto: EALFIN, faccio un esempio di sanzione arrivata a un mio cliente. Premessa: mai arrivato l'avviso bonario. Fabbricato allo stato di rudere. Cosa deve fare secondo te? Grazie! Salve è consigliabile fare ricorso in autotutela. Saluti cordiali
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Francesco2015
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"SIMBA4" ha scritto: "Francesco2015" ha scritto: EALFIN, faccio un esempio di sanzione arrivata a un mio cliente. Premessa: mai arrivato l'avviso bonario. Fabbricato allo stato di rudere. Cosa deve fare secondo te? Grazie! Salve è consigliabile fare ricorso in autotutela. Saluti cordiali Grazie per la risposta. Il ricorso in autotutela sospende eventuali termini che porterebbero, in caso di non accettazione dello stesso, a pagare l'intera sanzione non ridotta? Inoltre per sanare la difformità occorrerà catastare come F/2 o si può ancora inviare la dichiarazione che mandavano in allegato all'avviso bonario? Grazie
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iviarco
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"Francesco2015" ha scritto:
1) Il ricorso in autotutela sospende eventuali termini che porterebbero, in caso di non accettazione dello stesso, a pagare l'intera sanzione non ridotta? 2) Inoltre per sanare la difformità occorrerà catastare come F/2 o si può ancora inviare la dichiarazione che mandavano in allegato all'avviso bonario? Grazie 1) NO, c'è proprio scritto sull'accertamento che non vengono interrotti i termini; 2) Come per tutte le categorie F, non è obbligatorio l'accatastamento, ma mette una pietra tombale su tutta la vicenda.
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EFFEGI
f.g.
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Irpinia
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Inviare solo la segnalazione in autotutela non serve a nulla in quanto le varie agenzie non avranno il tempo utile per poterle esaminare, e il tempo scorre inesorabilmente putroppo, tenendo conto anche delle festività. Occorre produrre un ricorso con istanza, in modo che i tempi per il pagamento vengono posticipati a 90 gg anzichè 60. Allego il link al quale si può scaricare un format di ricorso con le relative note operative: http://www.geometri.av.it/a_inc/inc_ne... Buon fine settimana
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Francesco2015
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Grazie per le risposte. Però la domanda che vi pongo è questa: Secondo voi chi è nella situazione di avere un FR allo stato di rudere che ha perso i requisiti di ruralità 30 anni fa, nonostante non abbia comunicato niente entro il 31/10, deve o non deve pagare questa sanzione di 352 euro? Grazie!
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bioffa69
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BRESCIA
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La sanzione ormai è stata notificata, per cui si deve pagare, se ritieni non sia dovuta, devi procedere con l'auto tutela, ....valuta tu i tempi. saluti
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geofibo
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Buongiorno. Mi accodo a questo post in quanto un mio cliente ha ricevuto alcuni giorni fa un Atto di Contestazione relativo ad immobile censito al CT come FR. Premessa: Trattasi di vetusta abitazione (utilizzata per il ricovero di sementi e attrezzatura minuta) edificata in aderenza a fienile per lo stoccaggio dei raccolti costituenti unico corpo di fabbrica, ubicato in un comune colpito dagli eventi sismici del maggio 2012 (Emilia Romagna), locato con regolare contratto a società agricola. Il terremoto aveva gravemente danneggiato l'intero immobile che, in ottemperanza ad Ordinanza Sindacale, veniva demolito dai VVFF nel ottobre del 2012 in quanto pericoloso per la limitrofa viabilità. Pertanto prima della scadenza del termine dell'iscrizione al CF del FR, per i comuni terremotati prorogata a fine maggio 2013, il fabbricato era stato demolito. Viene fatta richiesta di contributo e presentata la progettazione per la ricostruzione di un nuovo edificio, medesimo mappale, medesima destinazione d'uso, fabbricato rurale strumentale, diversa area di sedime (in corso di definizione) Ad ottobre 2017 viene inviata al cliente da AdE comunicazione relativa alla presenza al CT di FR, invio segnalazione/ticket, 20/10/2017, dove evidenzio la demolizione dell'immobile, mi viene risposto in data 25/10/2017 che devo presentare modello 26 DOCTE di variazione colturale. Congiuntamente al collega che si occupa della parte cartografica/PREGEO concordiamo sia preferibile procedere con TM per demolizione in quanto successivamente verrà edificato nuovo immobile, approvato 27/10/2017. Il 21/12/2017 viene notificato atto di contestazione. (N.B. - il 20/12, ho inviato altro ticket per analoga situazione, immobile di proprietà della stessa famiglia, sempre demolito a causa sisma, approvato d'ufficio e classificato al CT come AREA FAB DM.) Vista la vostra esperienza e i post precedenti chiedo gentilmente un consiglio su come procedere, perchè la tentazione sarebbe quella di depositare direttamente un ricorso senza preventivamente richiedere il riesame in autotutela. Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Vi ringrazio anticipatamente per i consigli. Fabio.
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greengo
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"Francesco2015" ha scritto: Grazie per le risposte. Però la domanda che vi pongo è questa: Secondo voi chi è nella situazione di avere un FR allo stato di rudere che ha perso i requisiti di ruralità 30 anni fa, nonostante non abbia comunicato niente entro il 31/10, deve o non deve pagare questa sanzione di 352 euro? Grazie! Ciao Francesco, ho un cliente che rientra esattamente nel tuo caso. Potrebbe giovare sapere come hai risolto. A mio avviso si dovrebbe procedere con ricorso, in quanto la sansione non era dovuta perchè prescritta. In ogni caso occorre accatastare comunque gli immobili. Saluti
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Francesco2015
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10 Settembre 2015 alle ore 13:01
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"greengo" ha scritto:
Ciao Francesco, ho un cliente che rientra esattamente nel tuo caso. Potrebbe giovare sapere come hai risolto. A mio avviso si dovrebbe procedere con ricorso, in quanto la sansione non era dovuta perchè prescritta. In ogni caso occorre accatastare comunque gli immobili. Saluti Io ancora non ho risolto ma devo decidermi perchè il tempo stringe. Credo che farò esercizio di autotutela (in carta semplice su modello trovato in rete, sul sito del collegio geometri di Avellino ce n'è uno) allegando foto e allegando anche Mod.26 per il passaggio a FR DIRUTO. Poi si vedrà. Il mio "timore" è solo che se non venisse accolto non vorrei che fosse poi applicata la sanzione per intero che poi i clienti scaricherebbero su di me... Ciao
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greengo
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28 Aprile 2010
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Io ho appena fatto il tipo mappale con unica pratica, perchè nel mio caso i fabbricati rurali erano 3 ricadenti sullo stesso foglio: - uno isolato senza tetto (e alberi che crescono all'interno!) che ho soppresso e costituito come E.U.; - gli altri due sono adiacenti e comunicanti ad un'abitazione già accatastata, per cui nella proposta di aggiornamento li ho soppressi, fondendoli alla p.lla già E.U. Ora sto preparando i due docfa: uno per accatastare in F/2 il fabbricato isolato diruto; l'altro per variare l'abitazione esistente (causale fusione o ampliamento... devo ancora studiare bene). L'unico dubbio che ho riguarda quale tipologia di documento usare: "fabbricato ex rurale" mi sta bene per l'F/2, ma per l'ampliamento sarebbe una tipologia mista tra "fabbr. ex rurale" e "dichiarazione ordinaria"! 8-( Chi mi sa consigliare?
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