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Argomento: Ristrutturazione appartamento con distacco da impianto centralizzato

Autore Risposta

Itto_Ogami

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10 Settembre 2015 alle ore 10:23

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2015 alle ore 15:07

Chiedo scusa se non è chiara la questione, cerco di riepilogare.

Il cliente ha acquistato un appartamento e un box facenti parte di un condominio degli anni '60.

Il cliente ha deciso, in fase di ristrutturazione dell'appartamento, di staccarsi dall'impianto centralizzato condominiale realizzando un impianto autonomo a pompa di calore. Il distacco concreto è avvenuto tagliando e saldando i tubi del riscaldamento che arrivano nell'appartamento.

La scheda catastale redatta negli anni '60 riporta la pianta dell'appartamento, della cantina e del box.

La centrale termica condominiale non è rappresentata. Dalla visura catastale non ci sono EP.

Nessun intervento di modifica è stato effettuato nella centrale termica.

Da come lo vedo io (con tutti i limiti di un principiante) si tratta di una ristrutturazione (e come causale metterei "diversa distribuzione..." + "ristrutturazione") che riguarda l'appartamento.

Certamente il cliente non rinuncia al suo diritto sulle parti comuni. Il fatto di inserire il vano tecnico nella scheda serve a riaffermare questo diritto?

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2015 alle ore 15:34

No il locale tecnico condominiale (locale caldaia) non lo puoi rappresentare nella scheda del tuo appartamento. E neppure separatamente. Non serve riaffermare questo diritto come ti è stato spiegato precedentemente.
Se esistesse un EP il locale vi sarebbe già descritto, ma l'EP non esiste e quindi va bene così.

Ti chiedi che causale mettere. Non vediamo il raffronto tra le due planimetrie ma si può immaginare che la diversa distribuzione potrebbe andare bene. In relazione accennare al fatto che il box vi era erroneamente rappresentato prima e che contestualmente stai presentando una nuova planimetria descrittiva di quel box. Quindi io farei due pratiche distinte ma contestuali.

Se proprio ti poni il problema di rappresentare comunque la parti comuni potrai farlo solo con un EP, ma sei in grado di distinguere bene le proprietà esclusive da tutte quelle comuni ? E comunque con ciò non ribadisci nulla.

Spero che questo intervento sia meno "fuori" del precedente.

Saluti.

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Itto_Ogami

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2015 alle ore 15:42

Grazie samsung, ma di quale atto notarile parli? La ristrutturazione è seguente l'atto di compravendita.

Il locale caldaia rimane tale per il resto dei condòmini. È già un BCNC.

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jema

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in giro in giro creek

 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2015 alle ore 16:00

"samsung" ha scritto:
Riassunto delle risposte precedenti.

No il locale tecnico condominiale (locale caldaia) non lo puoi rappresentare nella scheda del tuo appartamento. E neppure separatamente.

Al limite quel locale potrebbe essere essere censito come bcnc e descritto nell'EP se continua la funzione di locale caldaia per tutti gli altri appartamenti o per parte di essi, mentre dovrà essere censito come bcc se dovesse essere dismessa totalmente la caldaia ed il locale potesse recuperare la funzione, poniamo, di magazzino.

Tu farai un Docfa che descrive bene la proprietà esclusiva del tuo cliente, mentre del locale caldaia il notaio potrà farne cenno sull'atto assieme alla descrizione delle altre parte comuni condominiali.

Nessuno ti vieta di redigere un EP descrittivo del condominio se lo ritieni opportuno e sei in grado di distinguere bene le proprietà esclusive da quelle comuni. Mentre per dichiarare l'eventuale BCC vorrei prima essere autorizzato dall'assemblea di condominio, e firmerà la pratica l'amministratore.


MP x samsung
Forse Ti sei perso qualche puntata, ma il Tuo riassunto non è congruente col pensiero di alex79, pitagora 74 e del sottoscritto.




MP x Itto_Ogami
Verifica attentamente le schede delle due unità agli atti, e poi si potrà ragionare sul come procedere: non è escluso che ci sia un'anomalia a monte, come ipotizzato da anonimo_leccese.

Se allegassi le immagini sarebbe tutto più semplice e, soprattutto, ci permetterebbe di capire come sia censito il locale destinato all'impianto comune di riscaldamento.

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2015 alle ore 16:20

"jema" ha scritto:

MP x samsung
Forse Ti sei perso qualche puntata, ma il Tuo riassunto non è congruente col pensiero di alex79, pitagora 74 e del sottoscritto.



Mi scuso con tutti: quando ho letto di Itto Ogami che mi chiedeva di quale atto parlassi e di Jema che rilevava incongruenze nel mio intervento mi è venuto un colpo.

Stavo facendo una ricerca con diverse pagine di Geolive aperte contemporaneamente e ne ho fuse assieme alcune confondendole in una discussione unica.

Mi scuso ancora sia con con Itto Ogami che con gli altri.

Cercherò di rimediare lasciando meno confusione possibile.

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Itto_Ogami

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2015 alle ore 17:05

"jema" ha scritto:
[quote="samsung"]
Se allegasi le immagini sarebbe tutto più semplice e, soprattutto, ci permetterebbe di capire come sia censito il locale destinato all'impianto comune di riscaldamento.



Clicca sull'immagine per vederla intera

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pitagora74

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2015 alle ore 18:12

Quindi in base ai precedenti commenti e alla scheda che hai allegato si intuisce che:
- tutto ciò che è in scheda è di proprietà esclusiva del tuo cliente.

- non esiste EP ma sono presenti beni condominiali in proprietà proquota (vano scala, CT.....) non censiti come BCNC.

....... premesso questo IO farei così:

1° passo: EP + elenco sub - rappresentazione degli attuali beni comuni e degli altri sub. (causale altre "costituzione BCNC") ....... spiega in relazione tecnica.



Relativamente alle difficoltà di compilazione dell'EP ti invito a leggere la lettera circolare prot. 36363 del 31/05/2002



2° passo: Frazionerei + aggiornerei (causale divisione + diversa distribuzione) le opere interne dell'attuale situazione del cliente identificando una scheda per l'unità residenziale e una per il garage ..... ovviamente devi aggiornare anche l'EP.

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Itto_Ogami

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2015 alle ore 19:21

Evidentemente il corso che ho seguito non è stato sufficientemente esaustivo...

- Perchè i beni condominiali comuni non sono censiti come BCNC? Lo diventano con l'EP?

- Perchè frazionare l'unità immobiliare con il garage? Avendo identificativi diversi, non sono già unità distinte?

Perdonatemi ma non è facile come inizio...

PS

Nel suddetto corso si suggeriva di inserire nella relazione tecnica, in seguito a ristrutturazione di un appartamento in condominio: "PER L'IMMOBILE IN OGGETTO NON ESISTE ELABORATO PLANIMETRICO. IN VIA ECCEZIONALE LE PARTI COMUNI VENGONO RAPPRESENTATE SULLA PLANIMETRIA CATASTALE"

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2015 alle ore 19:27

Buonasera.

Relativamente al 2°passo io non utilizzerei la causale divisione perchè di fatto le due unità sono già divise. Infatti non modificherai gli identificativi con i loro numeri subalterni.

Normalmente su questo tipo di scheda il box è cerchiato a matita e talvolta vi è indicato pure, sempre a matita anche l'entificativo che il tecnico durante la revisione gli ha attribuito. Direi che ci troviamo nella stessa situazione solo che in questo caso o si sono dimenticati l'aiuto o in questa agenzia non si usava tale prassi.

Di fatto però la "divisione" è già stata effettuata d'ufficio.

Non so Pitagora se puoi essere daccordo con me.

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Itto_Ogami

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2015 alle ore 19:34

"samsung" ha scritto:
Buonasera.

Relativamente al 2°passo io non utilizzerei la causale divisione perchè di fatto le due unità sono già divise. Infatti non modificherai gli identificativi con i loro numeri subalterni.

Normalmente su questo tipo di scheda il box è cerchiato a matita e talvolta vi è indicato pure, sempre a matita anche l'entificativo che il tecnico durante la revisione gli ha attribuito. Direi che ci troviamo nella stessa situazione solo che in questo caso o si sono dimenticati l'aiuto o in questa agenzia non si usava tale prassi.

Di fatto però la "divisione" è già stata effettuata d'ufficio.

Non so Pitagora se puoi essere daccordo con me.



In effetti è cosi!

La scheda è stata ripulita prima di caricarla in rete e nella pulizia è stato tolto il cerchio al garage e le note a matita!

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Itto_Ogami

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2015 alle ore 19:43

Scusate ma non conoscevo questa prassi. La scheda catastale mi è stata data dal cliente...pensavo fossero note sue...

Conseguenze dell'inesperienza...

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jema

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in giro in giro creek

 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2015 alle ore 20:00

Constatato che le due unità agli atti sono rappresentate (erroneamente) nella medesima scheda; alla luce di questo, ulteriore, tassello, direi che:

1) devi presentare due nuove planimetrie, una per ogni unità (con due pratiche distinte), come aveva suggerito anonimo_leccese.
Questo perché la rappresentazione grafica dell'immobile non è conforme alle indicazioni impartite dal DPR 1142/1949, che prevedeva una planimetria per ogni singola unità censita.

2) puoi scegliere tra la vecchia procedura (ante Circolare 2/1984, che ha istituito l'Elaborato Planimetrico) e quella attualmente vigente (regolamentata dalla Circolare 4/2009 e successivi chiarimenti interpretativi), che personalmente non condivido - per questa particolare casistica.

3) il locale utilizzato per l'impianto di riscaldamento (che rimane in comune), è situato nel sottoscala?

Cordialmente
Emanuele



MP x pitagora74

"pitagora74" ha scritto:
2° passo: Frazionerei + aggiornerei (causale divisione + diversa distribuzione) le opere interne dell'attuale situazione del cliente identificando una scheda per l'unità residenziale e una per il garage ..... ovviamente devi aggiornare anche l'EP.


Non esiste divisione, considerato che in banca dati le due unità sono già individuate.

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2015 alle ore 20:13

Sono daccordo con quest'ultimo intervento che sintetizza il procedimento da seguire.

Due pratiche distinte, una per diversa distribuzione ed una per planimetria mancante.

Non mi porrei il problema dell'EP non esistendo.

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pitagora74

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2015 alle ore 22:26

"jema" ha scritto:
Constatato che le due unità agli atti sono rappresentate (erroneamente) nella medesima scheda; alla luce di questo, ulteriore, tassello, direi che:

1) devi presentare due nuove planimetrie, una per ogni unità (con due pratiche distinte), come aveva suggerito anonimo_leccese.
Questo perché la rappresentazione grafica dell'immobile non è conforme alle indicazioni impartite dal DPR 1142/1949, che prevedeva una planimetria per ogni singola unità censita.

2) puoi scegliere tra la vecchia procedura (ante Circolare 2/1984, che ha istituito l'Elaborato Planimetrico) e quella attualmente vigente (regolamentata dalla Circolare 4/2009 e successivi chiarimenti interpretativi), che personalmente non condivido - per questa particolare casistica.

3) il locale utilizzato per l'impianto di riscaldamento (che rimane in comune), è situato nel sottoscala?

Cordialmente
Emanuele



MP x pitagora74

"pitagora74" ha scritto:
2° passo: Frazionerei + aggiornerei (causale divisione + diversa distribuzione) le opere interne dell'attuale situazione del cliente identificando una scheda per l'unità resi6

denziale e una per il garage ..... ovviamente devi aggiornare anche l'EP.


Non esiste divisione, considerato che in banca dati le due unità sono già individuate.



Si giusto, non c'è divisione. Non avevo inteso fossero due unità bensì una come rappresentata in scheda (ripulita).

Alla luce di questo particolare sono d'accordo con la tua soluzione

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anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2015 alle ore 08:58

"samsung" ha scritto:
Due pratiche distinte, una per diversa distribuzione ed una per planimetria mancante.
Non mi porrei il problema dell'EP non esistendo.



Se eravamo su fesbuk avrei messo un "mi piace"....

Un'ultima domanda a Itto, giusto per chiudere il cerchio,..ma se richiedo la planimetria della particella 181 sub 19, cosa ne esce o non ne esce fuoro ???



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