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Argomento: Riconfinazione da far girare la testa
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einste
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Andria
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"castello" ha scritto: "geocinel" ha scritto: "gaetano59" ha scritto:
Ora visto che confermi che è lo stesso foglio, vista anche la differenza dell'andamento tra i due confini tracciati.... viene da pensare che sono stati utilizzati supporti grafici diversi! Non è che qualcuno ha utilizzato una vettorizzazione di una fotocopia della mappa wegis........ e magari un altro la mappa di impianto??? saluti Eh sì Gaetano. Anche a me viene da pensare che i due signori abbiano fatto il prelievo e le operazioni sulla mappa vettoriale. Altrimenti non si spiegherebbe il differente sviluppo del confine e le risultanze troppo diverse. Nelle varie operazioni di lucidatura, eliocopiatura, scansione, vettorizzazione ecc. si sono perse, oltre alla precisione, anche le caratteristiche geometriche delle linee. La cosa però sarebbe grave assai. Fare le pulci a Castello ed avere delle travi negli occhi. Cordialmente Carlo Cinelli il foglio di mappa da me utilizzato è una canapina rigida del catasto in buono stato di conservazione, portata in eliografia e scannerizzata in formato jpeg, non potendo operare sulle mappe d'impianto ad oggi non rasterizzate. per darvi un'idea della forma del confine ho inserito un'altra immagine con il foglio di mappa. i50.tinypic.com/2u3vdio.jpg[/quote] scusami ma che c'entra la eliografia non hai operato sull'originale?
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totonno
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Stiamo arrivando dritti dritti alla soluzione. Basta sapere quale mappa di riferimento han in mano gli Ingegneri e dimostriamo quale sia la più attendibile! Saluti "Vacca ragassi, ma sarem mica qui a fare le nozze coi fichi secchi?"
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geocinel
Carlo Cinelli
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"castello" ha scritto: il foglio di mappa da me utilizzato è una canapina rigida del catasto in buono stato di conservazione, portata in eliografia e scannerizzata in formato jpeg, non potendo operare sulle mappe d'impianto ad oggi non rasterizzate. per darvi un'idea della forma del confine ho inserito un'altra immagine con il foglio di mappa. i50.tinypic.com/2u3vdio.jpg Allllttt!!!! Allora si impone un controllo. Devi andare sulla mappa di Impianto, armato di lente e scalimetro, e misurare le coordinate su quel supporto per verificarle con le tue. Non scordarti di ragguagliare le coordinate sulla larghezza e altezza degli effettivi parametri. Normalmente dalla mappa di Impianto alla canapina, come la chiami tu, chi ne ha risentito di più è la posizione dei parametri che sull'arcasol furono disegnati in maniera speditiva. Valuta pertanto, in base alle risultanze, se non sia meglio utilizzare le coordinate risultanti dall'Impianto oppure fare un processo di georeferenziazione Trilaterale (senza tener conto dei parametri) sulla "canapina" che hai in mano. Viste le distanze dei punti di inquadramento ho delle perplessità per quest'ultima procedura. Continuo comunque a pensare, viste le risultanze che gli altri abbiano operato molto peggio di te. Ma la cosa non ti deve consolare: tu devi fare il meglio possibile. Cordialmente Carlo Cinelli P.S. Hai provato a farti fare una o più fotocopie A3, vista la distanza dei punti di inquadramento, della mappa di Impianto bella scura da vedere i parametri e poi georeferenziare quella? Sarebbe sicuramente la miglior soluzione.
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uli
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Mi sembrano troppo diversi i due confini. Non è che è stata fatta una rettifica di confini ? Nel tuo catasto Provinciale sono stati rasterizzati i fogli d'impianto? te lo chiedo perchè da me (Viterbo) è stato fatto questo lavoro ma non tutti lo sanno o gli interessa sapere, però poi vanno a fare i confini con le eliografie degli arcasol o i wegis!! Se è vero che il confine deriva dall'impianto chiedi agli ingegneri di poter visionare il loro supporto cartaceo e risolvi subito la questione.
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jema
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in giro in giro creek
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Come sottolineato da Leo e da uli anch'io ritengo che vi siano elementi che ancora non sono stati messi sul banco, per essere esaminati con la dovuta cautela. In particolare inizierei col verificare lo stato della mappa attuale, per stabilire se nel corso del tempo l'Ufficio non abbia provveduto a rettificare la posizione della linea originaria di impianto. Saluti
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Il mistero s'infittisce... Castello si è espresso sbriagativamente in uno dei due casi: - nel messaggio iniziale ha parlato di impianto e relative coordinate; - ora ci parla di canapina rigida, che dovrebbe essere la copia in visura. In linea di principio, nessun foglio del Catasto dovrebbe andarsene a spasso per le eliografie. Quindi mi lancio in una stima delle probabilità: è più probabile che gli abbiano affidato il bene "meno prezioso" e dunque che abbia scandito il copione di visura e non l'impianto. Nel qual caso le indicazioni di Carlo riguardo ai parametri sono fondamentali; anche se si dovrebbe conoscere la storia locale perché ci sono realtà in cui è chiamata canapina la copia ottenuta dalla zincomatrice d'impianto e in questo caso i parametri sono ben poco falsati. Ma il poco d'immagine che vedo mi fa propendere per l'interpretazione di Carlo. Perciò mi riallaccio al mio ultimo messaggio, obnubilato da quello di Carlo un minuto dopo, che probabilmente ha fatto sorvolare sul mio, in cui raccomandavo di concordare con i tecnici di controparte per prima cosa il documento di origine del confine. Sempre per ipotesi, dal "combinato disposto" delle descrizioni sembra che il confine fosse già presente all'impianto e che se ne sia poi acquisita la posizione da documenti successivi: Castello dalla scansione della canapina, e gli antagonisti da... non si sa dove. E non sarebbe male impararlo! Fermo restando che le differenze che si sono potute vedere non possono derivare neppure da una cialtronesca apposizione di parametri con il sistema "della coda al somaro", se la linea è presente all'impianto non dovrebbe essere così difficile accedere a quei valori: il numero di punti non è sfiancante al punto di rinunciare ai vantaggi pur di non fare la fatica! Anche se la distanza che Castello ha dichiarato ai punti di appoggio può complicare leggermente il processo, non mi dispiacerebbe neppure tentare la georeferenziazione parametrica di un estratto dell'impianto: con una trentina di euri si avrebbe un documento ufficiale, che non guasta, e di solito negli Uffici sono così cortesi da concedere anche due differenti fotocopie. Queste le farei eseguire con il foglio posto in posizioni ortogonali, così da ottenerle con entrambe le influenze (parallela e perpendicolare al senso di scorrimento) degli errori di movimento del carrello; e poi, facendo lo stesso con la scansione, tenterei la media dei quattro risultati così da farmi una precisa idea degli scarti strumetnali. Naturalmente l'accennata distanza dai punti di appoggio potrebbe richiedere fotocopie e scansioni multiple, che renderebbero vantaggioso limitarsi alla lettura diretta con scalimetro, lente e... tanta pazienza! E non dimenticare di coinvolgere i tecnici di controparte nell'acquisizione delle coordinate. Se non vogliono partecipare, già la cosa comincia a olezzare... Leonardo
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geocinel
Carlo Cinelli
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Scusate Cosa vuol dire rettifica di confine? Evitiamo di portare elementi di confusione. Una rettifica di confine può essere stata fatta attraverso un atto notarile e non certo perché al Catasto una bella mattina si son svegliati e hanno addirizzato e/o spezzato delle linee. E non è che se l'ultima mappa riporta linee diverse vuol dire che c'è stato qualcosa. Mi sembra di aver fatto vedere a Roma cosa può essere successo e ciò non è niente di tecnico. Se c'è stato qualcosa si vede attraverso gli atti notarili. Non scherziamo. Cordialmente Carlo Cinelli
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jema
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"geocinel" ha scritto: Cosa vuol dire rettifica di confine? Evitiamo di portare elementi di confusione. Una rettifica di confine può essere stata fatta attraverso un atto notarile e non certo perché al Catasto una bella mattina si son svegliati e hanno addirizzato e/o spezzato delle linee. E non è che se l'ultima mappa riporta linee diverse vuol dire che c'è stato qualcosa. Mi sembra di aver fatto vedere a Roma cosa può essere successo e ciò non è niente di tecnico. Se c'è stato qualcosa si vede attraverso gli atti notarili. Caro Carlo, sai meglio di me che esistono le rettifiche concordate tra le Parti e poi, ma non di minor importanza, ci sono le lustrazioni (quando ancora avvenivano) e le verifiche straordinarie. Quindi... Clicca sull'immagine per vederla intera Cordialmente Emanuele
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totonno
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"jema ha scritto: esistono le rettifiche concordate tra le Parti E' vero! Ammazza come si sono concordate benissimo le parti, con due confini diversi ! Ma che si son parlati di spalle mentre indicavano la posizione dei confini ?
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SIMBA64
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"jema" ha scritto: "geocinel" ha scritto: Cosa vuol dire rettifica di confine? Evitiamo di portare elementi di confusione. Una rettifica di confine può essere stata fatta attraverso un atto notarile e non certo perché al Catasto una bella mattina si son svegliati e hanno addirizzato e/o spezzato delle linee. E non è che se l'ultima mappa riporta linee diverse vuol dire che c'è stato qualcosa. Mi sembra di aver fatto vedere a Roma cosa può essere successo e ciò non è niente di tecnico. Se c'è stato qualcosa si vede attraverso gli atti notarili. Caro Carlo, sai meglio di me che esistono le rettifiche concordate tra le Parti e poi, ma non di minor importanza, ci sono le lustrazioni (quando ancora avvenivano) e le verifiche straordinarie. Quindi... Clicca sull'immagine per vederla intera Cordialmente Emanuele Sai Emanuele, meglio di me, che le rettifiche concordate fra le parti giuridicamente non contano un bel niente, e nemmeno le lustrazioni penso che possano modificare i confini di comune accordo. Qui il problema di chi ha proposto il quesito è molto più grave di quanto si pensi, per me scostamenti sull'ordine di vari metri significa che siamo in presenza o di errori grossolani, oppure come dice Emanuele i due confinanti, magari originari, si sono accordati eludendo tutto ciò che avrebbero dovuto fare. Ciao Emanuele
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jema
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"SIMBA64" ha scritto: Sai Emanuele, meglio di me, che le rettifiche concordate fra le parti giuridicamente non contano un bel niente, e nemmeno le lustrazioni penso che possano modificare i confini di comune accordo. Qui il problema di chi ha proposto il quesito è molto più grave di quanto si pensi, per me scostamenti sull'ordine di vari metri significa che siamo in presenza o di errori grossolani, oppure come dice Emanuele i due confinanti, magari originari, si sono accordati eludendo tutto ciò che avrebbero dovuto fare. Il primo dei tre punti elencati a cui facevo riferimento, è ovviamente il caso sopra indicato da Carlo: per cui attendiamo con calma di scoprire se castello ha un giro di carte buone in mano. Saluti
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geocinel
Carlo Cinelli
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Io non so di cosa state parlando. Cosa sono le rettifiche concordate tra le parti? Sono 28 anni che faccio questo lavoro e non ho mai visto una linea di confine che viene modificata con "accordi tra le parti" e senza atti pubblici. Ma si può sempre imparare cose nuove. Le lustrazioni hanno creato nuove linee: riportato fabbricati in mappa, linee dividenti di coltura ma mai hanno rettificato linee. Le verifiche straordinarie hanno eventualmente collaudato delle linee e anche altre cose ma non hanno mai modificato la mappa. Quindi o vi spiegate per bene con esempi e riscontri altrimenti si rischia solo di creare della confusione. Cordialmente Carlo Cinelli P.S. Un'altra attività che va di moda è quella di non fidarsi di chi pone la questio. Io normalmente sono portato a rispondere a delle domande senza pensare se chi chiede sia uno scemo a prescindere. Nel caso di fattispecie Castello pone una domanda ben precisa sull'operatività da tenere. Quindi io non mi voglio porre assolutamente il dubbio se lui ha fatto tutto il resto di cui non ci rende edotti, voglio solo rispondere alle sue domende. C'è chi invece accende la palla di vetro per vedere se ci sono omissioni.
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SIMBA64
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Ciao Carlo Sono 27 anni che faccio il geometra, anche nel settore delle riconfinazioni, e devo dire che sono perfettamente d'accordo con te. Il mio pensiero nella risposta precedente esprimeva proprio quello del tuo ultimo intervento. Saluti
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geoalfa
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a me fa piacere che si discuta ampiamente sull'argomento, perchè solo così facendo si sviscerano tanti di quei problemi che la materia comporta! e oltre a quanto già detto si possono verificare tante di quelle situazioni che spesso non trovano d'accordo nemmeno quelli che de visu sffrontano la questione! ma non vorrei che si inserissero argomenti che nulla a che hanno da spartire con l'oggetto dell'originario quesito! che mi è sembrato di capire trattasi di verificare la correttezza o meno di un confine ricostruito da due professionisti sulla base di mappe incerte e che dall'alto della loro formazione universitaria (ma non dicono quante lezioni hanno seguito in tema) snobbano il nostro collega che si è scervellato a ricercare i dati (i più giusti possibili e ricavati dalle mappe che passa il convento !) dunque, secondo il mio modo di vedere, confermo e ripeto : è necessario che castello, per prima cosa non si faccia pestare sui calli! - fa molto male! - ormai le misurazioni sono state fatte ed ognuno è convinto delle proprie ragioni! quindi è ovvio consigliare di " provvedere a iniziare una relazione che dovrai, per onor del vero, e soprattutto per salvaguardare la tua professionalità, che sarà sicuramente calpestata dai due promoter della parte avversa! e questo, non per essere guerrafondaio, ma per tutelare sè stesso in primo luogo e poi per la nostra categoria! ma suggerisco a castello di essere molto più meticoloso e dettagliato di quanto ha fatto in questo post! se la cosa dovesse andare in tribunale, deve presentarsi con le carte in ordine e non essere trovato in difetto! poi se invece si raggiunge un accordo, meglio ancora, avrà predisposto dei documenti validi sui quali fidare per la lieta conclusione! nulla di più! tutto il resto sono discussioni accademiche e marginali al caso specifico! Buona Pasqua
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SIMBA64
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"geoalfa" ha scritto: a me fa piacere che si discuta ampiamente sull'argomento, perchè solo così facendo si sviscerano tanti di quei problemi che la materia comporta! e oltre a quanto già detto si possono verificare tante di quelle situazioni che spesso non trovano d'accordo nemmeno quelli che de visu sffrontano la questione! ma non vorrei che si inserissero argomenti che nulla a che hanno da spartire con l'oggetto dell'originario quesito! che mi è sembrato di capire trattasi di verificare la correttezza o meno di un confine ricostruito da due professionisti sulla base di mappe incerte e che dall'alto della loro formazione universitaria (ma non dicono quante lezioni hanno seguito in tema) snobbano il nostro collega che si è scervellato a ricercare i dati (i più giusti possibili e ricavati dalle mappe che passa il convento !) dunque, secondo il mio modo di vedere, confermo e ripeto : è necessario che castello, per prima cosa non si faccia pestare sui calli! - fa molto male! - provvedi a iniziare una relazione che dovrai, per onor del vero, e soprattutto per salvaguardare la tua professionalità, che sarà sicuramente calpestata dai due promoter della parte avversa! dovrai per prima cosa elencare gli errori che i ctp hanno commesso e continuano a commettere difendendo il loro operato! e, direi che i picchetti, che hanno messo sul campo del tuo cliente in assenza dello stesso, vanno immediatamente estirpati, se non intraprendere una azione legale... dopodichè in coda lla stessa, provvederai a relazionare circa la tua attività, con dovizia di particolari. ti potrà servire in seguito. facci sapere gli sviluppi, che ove lo riterrai necessario ti aiuteremo, almeno moralmente! Ciao Gianni ho sottolineato la sola tua frase in rosso per stare molto attenti a fare ciò (riguarda comunque l'argomento), ti riporto un mio caso che sto trattando in questi giorni. Il mio cliente ha demolito parte di una recinzione confinante con la sua proprietà perchè riteneva che l'avessero posizionata non sul confine. Il risultato è stato che il mio cliente si è preso una bella denuncia con un procedimento penale che andrà avanti. Per il resto concordo con quanto dici. Saluti
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