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Autore Protocollo pratica fantasma

betta75

Iscritto il:
21 Giugno 2007

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90

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Provincia Torino

 0 -  0 - Inviato: 15 Luglio 2008 alle ore 15:31

Carissimi vi scrivo per un consiglio in merito ad un problema che mi si è prospettato di recente. La cosa inizialmente si è presentata come un'innocua pratica per la sostituzione di una recinzione ma a seguito delle verifiche di routine ho notato delle discordanze tra estratto catastale al terreni e stato di fatto. In particolare il mio cliente asserisce che sia stata fatta una non ben identificata "pratica catastale" prima che loro comprassero per dividere la porzione di particella che loro hanno comprato dalla parte rimanente. In realtà nell'atto di acquisto si fa accenno ad una pratica all'urbano per un'area urbana (di cui non si trova planimetria ne dal cliente nè in catasto) ho solo un protocollo con foglio n° subalterno e superficie dell'area urbana (citato nel rogito) ma di questa pratica non vi è traccia in catasto (nemmeno in visura e tantomeno nell'archivio cartaceo). Non parliamo del catasto terreni in cui non si trova alcun frazionamento. Mi chiedo come posso fare ad oggi per riportare la situazione corretta in banca dati. Mi chiedo inoltre come faccia il mio cliente ad effettuare il frazionamento su di un terreno che formalmente è ancora intestato al precedente proprietario. Voi cosa fareste?

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Autore Risposta

geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

Messaggi:
12188

Località
-

 0 -  0 - Inviato: 15 Luglio 2008 alle ore 16:18

"betta75" ha scritto:
......
A-) La cosa inizialmente si è presentata come un'innocua pratica per la sostituzione di una recinzione ma a seguito delle verifiche di routine ho notato delle discordanze tra estratto catastale al terreni e stato di fatto.
B-) In particolare il mio cliente asserisce che sia stata fatta una non ben identificata "pratica catastale" prima che loro comprassero per dividere la porzione di particella che loro hanno comprato dalla parte rimanente. In realtà nell'atto di acquisto si fa accenno ad una pratica all'urbano per un'area urbana (di cui non si trova planimetria ne dal cliente nè in catasto)
C-).. ho solo un protocollo con foglio, n° , subalterno, e superficie dell'area urbana (citato nel rogito) ma di questa pratica non vi è traccia in catasto (nemmeno in visura e tanto meno nell'archivio cartaceo).
D.) Non parliamo del catasto terreni in cui non si trova alcun frazionamento.
E.) Mi chiedo come posso fare ad oggi per riportare la situazione corretta in banca dati.
F.) Mi chiedo inoltre come faccia il mio cliente ad effettuare il frazionamento su di un terreno che formalmente è ancora intestato al precedente proprietario.
G.) Voi cosa fareste?



certo, ti sei andata a trovare una bella gatta da pelare!!!
A.) qui sta il nocciolo della questione!
dall'archivio del notaio non è proprio possibile ricavare nulla? eppure se lui ha avallato un atto di compravendita su qualcosa l'avrà pure basato il rogito!
o no?
oppure si sono inventati di sana pianta questo trasferimento all'urbano di un'area che, ai terreni non è stata mai trattata con un TF e nemmeno come un TM?
mi sembra un poco azzardata la cosa!
e qui, se non viene fuori il rospo, ci sta bene una segnalazione alla procura della repubblica!

B.) appunto se nel rogito c'è il riferimento all'atto catastale, l'inghippo sta qui e qui devi trovare il bandolo della intricata matassa, il dirigente ne è a conoscenza?

C.) come volevasi dimostrare!
ma il notaio non è che per caso, si serve, per risolvere le beghe catastali, di qualche sporco passacarte che dovrebbe poi fare anche l'impiegato catastale?

D.) e qui che sta l'inghippo! per non saper fare un frazionamento nemmeno sulla carta!- si sono inventati il mappale trasferito all'urbano! e da questo fatto poi, dovrai ripartire per redigere l'elaborato planimetrico dove rappresenterai la particella trasferita al NCEU ed eventualmente - se te lo consentono, previo accordo con la direzione- la scheda mancante (se non puoi fare diversamente ).

E.) ma in banca dati del NCEU la particella ci dovrà pur essere! sennò il rogito non è stato nemmeno volturato!
e se del caso prova a controllare nell'archivio dell'ufficio del registro ora AdE e successivamente all'archivio dell'Ufficio Ipoteche ora ADT servizio pubblicità immobiliare!

F.) il frazionamento lo farai comunque ed in "sanatoria" ora per allora!

G.) indirettamente ti ho già risposto!
comunque ti ci vuole un mucchio di auguri, perché dovrai fronteggiare un muro che spesso tenderà a divenire di gomma!!!!
in ultima analisi, ( ma ripeto in ultima analisi e solo nel caso non riesci a trovare il bandolo della matassa ) se non riesci a trovare un alleato presso il dirigente l'ufficio ed il capo area pregeo e docfa, ti dovrai rivolgere alla procura della repubblica, e chiedere se tale procedura che hai riscontrato è corretta o meno! - nulla di più !- CON RICHIESTA DI RISPOSTA SCRITTA!!!

cordialità

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lello59

Iscritto il:
08 Agosto 2003

Messaggi:
414

Località
torrance

 0 -  0 - Inviato: 15 Luglio 2008 alle ore 21:05

Non è il primo nè sara l'ultimo caso!
A me ne sono capitate di cotte e di crude!
Quella più frequente, devo dire però, riguarda i rogiti non volturati.
Quando il cliente si trova di fronte a volture non eseguite da parte di Notai deceduti tutto procede normalmente, solo con un pò di rabbia (perchè, a loro dire, il Notaio aveva preteso un costo per detta prestazione) seguita da rassegnazione.
Di recente, invece, mi capita spesso che, chi aveva il compito e l'incombenza di predisporre la voltura e non lo ha fatto, si giustifica col cliente dicendo che il Catasto ha bocciato la pratica a causa di errori dell'accatastamento o del frazionamento.
Naturalmente il cliente si precipita presso il mio studio e, in.....tissimo e senza mezzi termini, mi dice: "Ma che mi hai combinato?
E qui cominciano le perdite di tempo!
Gli fai vedere che l'atto che hai redatto è in mappa e/o in atti, ergo che il Catasto lo ha accettato, ma non basta!
Vai al Catasto per capire "pecché?" (cfr. Colorado Caffè); lì, ovviamente, ti chiedono la ricevuta della voltura.
Per dimostrare, nel più breve tempo possibile, al tuo cliente (che, nel frattempo ti omaggia di uno spot all'americana h24) la tua innocenza, cominci l'affannosa ricerca della ricevuta e/o della voltura.
E devi correre per evitare che le tue quotazioni finiscano sotto zero!
A ricerca conclusa, nella maggior parte di questi casi, emergono omissioni di ogni tipo da parte dell'accusatore che, per contro, modifica le giustificazione senza mai ammettere la colpa.
Nella penultima che mi è capitata, l'accusatore mi ha addiritura telefonato per ringraziarmi, ironicamente, del fastidio che mi ero preso.
E giù con un altro travaso di bile conclusosi, questa volta, grazie a Dio, in tempi brevissimi grazie ad un V-phone liberatorio!
Pace e saluti.

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betta75

Iscritto il:
21 Giugno 2007

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90

Località
Provincia Torino

 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2008 alle ore 09:47

:roll: Vi ringrazio se non altro ora so di non essere sola nella disgrazia! Tenterò le strade che mi avete consigliato presso l'U.T.E. sperando di non incontrare troppa gomma...l'unica consolazione che ho è che per fortuna tutto il caos è stato fatto prima che il cliente arrivasse da me e quindi niente pubblicità negativa (solo diffidenza nei confronti di notai e geometri...)

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