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Argomento: Precisione stazioni totali
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geomarco
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OK. Detto questo pertanto, ribadisco la mia domanda: "precisione angolare di 2mgon, o deviazione standard...", ai fini pratici cosa significa? Qualcuno sa darmi una risposta sintetica?
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samsung
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Provo a rispondere. La precisione angolare di 2mgon in una TPS significa che il tuo goniometro ha la capacità di discriminare misure angolari di 2mgon in 2mgon, tipo ruota della fortuna, è suddivisa in settori di cui ognuno ha lo stesso valore, nello specifico 2mgon. Questo fatto comporta, come è stato già calcolato, la possibilità di compiere un errore a 100 ml (per questo solo fattore) di 3,14 mm. La deviazione standard invece è un indice statistico, nel modo più sintetico possibile ti posso dire che corrisponde allo scarto quadratico medio ed è la media degli scarti che le singole misure danno nei confronti della media aritmetica. Rappresenta la precisione della misura effettuata. La precisione angolare dello strumento concorre solo in parte alla precisione della misura. Ci sono comunque allegati a libri di topografia o i vecchi appunti di scuola che possono ampliare e meglio descrivere il concetto. La teoria degli errori è sempre materia delicata.
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geomarco
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Ok, le cose cominciano ad essermi più chiare.. In sostanza mi pare di capire che comunque non é detto che il punto battuto sia per forza sbagliato, ma "potrebbe esserlo" con una imprecisione di un tot in base alla distanza. Per dire, che magari involontariamente sbagliando a centrare il prisma col cannocchiale, potrei anche eliminare quell'errore se non ho capito male. Sarebbe quindi un arrotondamento che fa lo strumento sulla misura? Lo chiedo perchè da qualche parte ho trovato una indicazione che spiegava che la precisione angolare significa che il punto battuto si trova all'interno di quel determinato angolo. Se a 100m sono 3mm, il punto si trova all'interno di quell'arco.. più in qua o più in la, ma sempre nello spazio di 3mm.. In definitva, per rilievi catastali, di aree medio-grandi (tipo quelle che ho indicato all'inizio (300mx300m di lato, il cui rilievo servirà a un progettista per realizzare opere (quindi relativo tracciamento), é sufficiente un 7"?
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SIMBA64
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"geomarco" ha scritto: Ok, le cose cominciano ad essermi più chiare.. In sostanza mi pare di capire che comunque non é detto che il punto battuto sia per forza sbagliato, ma "potrebbe esserlo" con una imprecisione di un tot in base alla distanza. Per dire, che magari involontariamente sbagliando a centrare il prisma col cannocchiale, potrei anche eliminare quell'errore se non ho capito male. Sarebbe quindi un arrotondamento che fa lo strumento sulla misura? Lo chiedo perchè da qualche parte ho trovato una indicazione che spiegava che la precisione angolare significa che il punto battuto si trova all'interno di quel determinato angolo. Se a 100m sono 3mm, il punto si trova all'interno di quell'arco.. più in qua o più in la, ma sempre nello spazio di 3mm.. In definitva, per rilievi catastali, di aree medio-grandi (tipo quelle che ho indicato all'inizio (300mx300m di lato, il cui rilievo servirà a un progettista per realizzare opere (quindi relativo tracciamento), é sufficiente un 7"? Salve geomarco Mi sembra che ti sia già stato risposto prima che per il rilievo catastale va bene la precisione del tuo strumento ai 7". Quello che non capisco è la frase in rosso, tu ci devi spiegare che tipo di precisione ti viene richiesta da quel progettista, o meglio su 300mt. quant'è l'errore massimo che puoi commettere, perchè a sto punto non ti devi preoccupare solo dell'angolo ma anche dell'errore del distanziometro elettronico, che normalmente viaggia su qualche millimetro per Km. Saluti cordiali
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geomarco
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Non mi viene imposto nessuna precisione. Quella che devo considerare é la cosiddetta "precisione nell'edilizia", dove i 2cm non li guarda nessuno. Le opere che andrei a tracciare sono cordonate delle strade (non di 5km, ma di qualche centinaio di metri), fabbricati (case, blocchi di appartamenti). Io procederi a fare un rilievo locale mettendo le stazioni in modo uniforme nell'area da rilevare. Da questi chiodi (punti di stazione) rileverò altri punti (generalmente spigoli di fabbricati presnti all'esterno dell'area interessata), tanto per avere un inquadramento nel sormonto sulla mappa. Naturalmente quando dovrò tracciare, non vado ad ancorarmi ai punti appena citati, ossia i fabbricati distanti 500metri, ma sfruttero' i chiodi delle mie stazioni. Nel caso questi chiodi fossero introvabili, rifaccio un rilievo "d'inquadramento" rilevando gli spigoli delle case (che quelli non si spostano) piantando nuovi chiodi (stazioni) e lo sormonto al rilievo iniziale. Sicuramente ci saranno delle differenze, ma nell'ordine di qualche cm che compenserò distribuendole in modo uniforme sui vari punti. Giaà il fatto di come viene posizionato il prisma sullo spigolo può comportare 2-5cm, ma su un'area di 300mx300m, e trattandosi di opere edili, credo siano insignificanti.
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SIMBA64
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Ok Adesso mi è tutto chiaro, le tue precisioni devono rispettare le tolleranze catastali, perchè in caso di controversia quelle e solo quelle devono essere rispettate, le quali sono bene descritte nella cirolare n. 2/88. Credo che ci siamo chiariti Saluti e buon lavoro
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samsung
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"geomarco" ha scritto: Ok, le cose cominciano ad essermi più chiare.. In sostanza mi pare di capire che comunque non é detto che il punto battuto sia per forza sbagliato, ma "potrebbe esserlo" con una imprecisione di un tot in base alla distanza. Per dire, che magari involontariamente sbagliando a centrare il prisma col cannocchiale, potrei anche eliminare quell'errore se non ho capito male. Sarebbe quindi un arrotondamento che fa lo strumento sulla misura? Lo chiedo perchè da qualche parte ho trovato una indicazione che spiegava che la precisione angolare significa che il punto battuto si trova all'interno di quel determinato angolo. Se a 100m sono 3mm, il punto si trova all'interno di quell'arco.. più in qua o più in la, ma sempre nello spazio di 3mm.. In definitva, per rilievi catastali, di aree medio-grandi (tipo quelle che ho indicato all'inizio (300mx300m di lato, il cui rilievo servirà a un progettista per realizzare opere (quindi relativo tracciamento), é sufficiente un 7"? La componente della precisione angolare è solo una delle tante componenti che determinano la precisione di un punto/distanza. Parlare di tutte le altre componenti e della loro gestione è impresa lunga e faticosa anche perchè infarcita di molti distinguo che non è possibile affrontare completamente in un forum. Comunque per aree 300x300 la precisione dei 7" è sufficiente "geomarco" ha scritto: Non mi viene imposto nessuna precisione. Quella che devo considerare é la cosiddetta "precisione nell'edilizia", dove i 2cm non li guarda nessuno. Le opere che andrei a tracciare sono cordonate delle strade (non di 5km, ma di qualche centinaio di metri), fabbricati (case, blocchi di appartamenti). Io procederi a fare un rilievo locale mettendo le stazioni in modo uniforme nell'area da rilevare. Da questi chiodi (punti di stazione) rileverò altri punti (generalmente spigoli di fabbricati presnti all'esterno dell'area interessata), tanto per avere un inquadramento nel sormonto sulla mappa. Naturalmente quando dovrò tracciare, non vado ad ancorarmi ai punti appena citati, ossia i fabbricati distanti 500metri, ma sfruttero' i chiodi delle mie stazioni. Nel caso questi chiodi fossero introvabili, rifaccio un rilievo "d'inquadramento" rilevando gli spigoli delle case (che quelli non si spostano) piantando nuovi chiodi (stazioni) e lo sormonto al rilievo iniziale. Sicuramente ci saranno delle differenze, ma nell'ordine di qualche cm che compenserò distribuendole in modo uniforme sui vari punti. Giaà il fatto di come viene posizionato il prisma sullo spigolo può comportare 2-5cm, ma su un'area di 300mx300m, e trattandosi di opere edili, credo siano insignificanti. Non ti viene imposta nessuna precisione per il rilievo, benissimo. Vedi se ti verranno imposte precisioni per il tracciamento. Se anche per questa fase non sono richieste precisioni particolari il tuo 7" va benissimo. Attenzione però a tutti gli aspetti del lavoro: piazzare un prisma su uno spigolo con approssimazione di 5cm è esagerato, si può fare molto meglio, bisogna proprio non averne voglia. E mi preoccupa un po' immaginare la somma di tutti questi errori messi assieme.
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geomarco
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Per il tracciamento, ho chiodi di stazioni sparsi per tutta l'area in modo che i punti da tracciare siano a distanze ben visibili (sui 150-200m). Da tener conto inoltre che l'operaio non pianta uno spillo a terra, ma un picchetto di legno o uno spezzone di ferro. Personalemte quindi ritengo che anche se non mi viene imposto nulla, sfido qualsiasi opeario, a posizionare le cordonate o i fabbricati con precsione maggiore della mia. I tracciamenti fatti finora li ho sempre controllati, nel senso che da un chiodo pichettavo alcuni punti. Poi mi spostavo su un chiodo successivo e oltre a picchettare nuovi punti verificavo a campione, o quelli più signifiativi fatti dal punto di stazione precedente. Le differenze erano insignificanti, sull'ordine di qualche mm, che se ci si pensa, la procedura sarebbe: il canneggiatore si posiziona sul punto secondo le mie indicazioni, poi toglie il prisma e l'operaio pianta il picchetto. Già li ci si frega minimo 1cm. Poi magari piantando lo spezzone in ferro trova un sasso sotto al terreno e cosa fa.. sfila il picchetto e lo pianta 3cm piu' in la.. percui tanta maniacalità, ma che a senso pratico non serve a nulla. Questo non significa fare il lavoro superficialmente, ma solo a far capire che la teoria é una cosa, la pratica é un'altra. In conclusione ritengo quindi che sia per rilievi che tracciamenti di opere che ho citato, i 2-3cm siano insignificanti. Ho avuto modo di verifiare una parte di una lottizzazione, un tratto curvilineo. Praticamente le cordonate spanciavano per tutto l'arco di circa 13cm... il motivo? Beh, non aveva senso tagliarle e sagomarle.. tanto dalla parte opposta c'era il fosso.. (a volte serve anche il buon senso). Per ciò che riguarda l'approssimazione di 5cm su uno spigolo con il prisma..... beh, generalmente io cerco di essere più preciso possibile, ma credo che le eventuali differenze siano dovute a come lo si posiziona. C'é chi li rileva senza prisma, chi lo mette di lato e gira l'angolo, chi lo metto di lato e basta, chi lo mette davanti... si gioca comunque sempre su una manciata di cm..
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SIMBA64
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Salve geomarco Faccio un esempio per spiegarti il concetto di tolleranza catastale, altrimenti stiamo parlando di picche, se tu fai tutti i tuoi tracciamenti strade, marciapiedi, lotti, sedime di fabbricati ,ecc, io che vengo in seconda battuta cosa dovrei controllare?? Dovrei controllare che le misure precedentemente create (cioè nuove linee o nuovi lotti) rispettino cosa?? Le tolleranze catastali, cioè quelle indicate nella circ. 2/88 (per misure reali). Saluti cordiali
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numero
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"SIMBA64" ha scritto: Salve geomarco Faccio un esempio per spiegarti il concetto di tolleranza catastale, altrimenti stiamo parlando di picche, se tu fai tutti i tuoi tracciamenti strade, marciapiedi, lotti, sedime di fabbricati ,ecc, io che vengo in seconda battuta cosa dovrei controllare?? Dovrei controllare che le misure precedentemente create (cioè nuove linee o nuovi lotti) rispettino cosa?? Le tolleranze catastali, cioè quelle indicate nella circ. 2/88 (per misure reali). Saluti cordiali Credo che si debba fare un distinguo: 1) se devo verificare il lavoro di tracciamento le tolleranze di fatto non sono normate: si deve verificare la rispondenza di quanto tracciato e realizzato nei confronti del progetto, e per questo si rimanda alle relative tavole. 2) se devo verificare il frazionamento delle opere di cui al punto 1) allora entrano in gioco le tolleranze catastali, sicuramente molto più permissive. Usare le tolleranze catastali per il punto 1) non mi pare proprio il caso. saluti
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SIMBA64
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"geomarco" ha scritto: Salve! Con la presente volevo chiedere delle informazioni in merito alla precisione angolare delle stazioni totali.. Al momento possiedo una stazione totale con precisone angolare di 7" (2mgon) misura senza prisma fino a 400m. Se non erro, con una precisione da 7", l'errore teorico massimo di scostamento sul punto, a 1000 metri dovrebbe essere di 30mm. Ma questo significa che lo strumento ogni volta sbaglia la misura di 3cm, o in un tot di misure sullo stesso punto, crea una rosa di punti che si distribuiscono su un diametreo di 3cm (sempre a 1000mt intendo)?? Precisando che con questa stazione totale mi occupo al 70% di rilievi catastali e un 30% di rileivi topografici di aree di modeste dimensioni (gran parte aree di terreno che poi saranno soggette a lottizzazione, quindi quadrilateri di circa 300m x 300m), é necessario prenderne una più precisa o può andar bene anche questa? Rendo noto inoltre, che in ogni caso, non lancio mai stazioni successive oltre i 200-250m in quanto già a quella distanza il prisma comincia ad essere un po' difficile da centrare.. figuriamoci a 1km e con l'effetto nebbiolina che fa il sole in estate... Se faccio battute di oltre i 250m é solo per rilevare un pf.. Grazie. Ciao numero Era ora che intervenisse un guru su un argomento così delicato, la tua distinzione è corretta, ma se leggiamo attentamente il quesito iniziale di geomarco, io capisco che lui parla di lottizzazione con ricavo finale di quadrialateri con lati di 300mt. Per cui do per scontato che detti quadrilateri per forza debbano essere creati con un frazionamento a priori, ed anche se fosse a posteriori cambierebbe poco. Le tolleranze sarebbero solo ed esclusivamente quelle catastali da rispettare, ecco la risposta nel mio penultimo intervento. Saluti cordiali
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numero
(GURU)
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Quello che dici può essere giusto, ma io credo che si debba comunque seguire l'iter del lavoro. 1) si traccia e si realizza sulla base di un progetto, quindi fino a qui le verifiche si fanno tra stato di progetto e stato realizzato con tolleranze normalmente più strette di quelle catastali. 2) si procede ai frazionamenti: da qui in poi si procede per le verifiche con le tolleranze catastali. Per quanto riguarda le precisioni strumentali, personalmente sono dell'idea che strumenti con precisioni angolari sotto i 5" debbano essere riservati ad utilizzi particolari, dato il maggior costo non trascurabile. Io ho sempre utilizzato strumenti con precisione angolare ai 5" preferendo spendere qualcosa in più su altre opzioni e non ho mai riscontrato problemi. Con idoneo posizionamento di strumento (piastra) e prismi e riesco ad eseguire anche monitoraggi periodici con accuratezze nell'ordine del millimetro o poco più, quindi ampiamente sufficienti per quasi tutti gli usi. Ovviamente con misure su due facce e con almeno 4-5 strati. E' evidente che all'aumentare della distanza lo scarto può diventare apprezzabile, ma ritengo che per la maggior parte del tempo ci si trovi ad operare nel raggio di 100-150 ml., quindi in zone relativamente sicure. saluti
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