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Argomento: Planimetria mancante
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geoalfa
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02 Dicembre 2005
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Francesco, per quanto riguarda l'orgoglio professionale, ai risposto proprio tu!: fare di più di quanto i clienti ti chiedono, non per sadismo o masochismo, ma per avere un lavoro fatto bene ed a fare un E.P. fatto bene ( che poi non ci vuole proprio molto! dai! ) poi si vedrà per sempre ed alimenta l'orgoglio, che è poi se è riscontrabile, è configurabile anche in un anticipo della parcella! saluti
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robertopi
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NAPOLI
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Scusate se mi intrometto, ma ritengo sia stato omesso un passaggio, ovvero la ricerca della planimetria originale. Quindi va richiesta all'ufficio una ricerca, il che non significa che si debba per forza trovare e qualora si trovi, sia l'originale, infatti, potrebbero essere intervenute variazioni e la "nuova" planimetria mai scansita. In ogni caso, è opportuno, prima di richiedere al catasto, accertarlo di persona, guardando la vecchia busta con la partita e qualora la dovessi trovare richiedere la scansione, inoltre, se dalle ricerche dovessi appurare che una planimetria sia stata già presentata ma che comunque è irreperibile, l'inserimento che andrai ad effetture sarà in esenzione dei tributi catastali, quindi senza la produzione dei modelli 1N. In questi casi è richiesta una sorta di dichiarazione che l'immobile non ha subito modifiche. Ogni situazione contrararia a quanto sopra detto, è suscettibile di diversa variazione, del tipo diversa distribuzione, ampliamento ecc.ecc. Sull'elaborato planimetrico sono scettico, nel senso che a mio avviso va prodotto solo nei casi obbligatori, ciò non toglie che se si ha la volontà di produrlo ciò possa avvenire. saluti
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Franc22
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18 Ottobre 2013 alle ore 12:33
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"robertopi" ha scritto: Scusate se mi intrometto, ma ritengo sia stato omesso un passaggio, ovvero la ricerca della planimetria originale. Quindi va richiesta all'ufficio una ricerca, il che non significa che si debba per forza trovare e qualora si trovi, sia l'originale, infatti, potrebbero essere intervenute variazioni e la "nuova" planimetria mai scansita. In ogni caso, è opportuno, prima di richiedere al catasto, accertarlo di persona, guardando la vecchia busta con la partita e qualora la dovessi trovare richiedere la scansione, inoltre, se dalle ricerche dovessi appurare che una planimetria sia stata già presentata ma che comunque è irreperibile, l'inserimento che andrai ad effetture sarà in esenzione dei tributi catastali, quindi senza la produzione dei modelli 1N. In questi casi è richiesta una sorta di dichiarazione che l'immobile non ha subito modifiche. Ogni situazione contrararia a quanto sopra detto, è suscettibile di diversa variazione, del tipo diversa distribuzione, ampliamento ecc.ecc. Sull'elaborato planimetrico sono scettico, nel senso che a mio avviso va prodotto solo nei casi obbligatori, ciò non toglie che se si ha la volontà di produrlo ciò possa avvenire. saluti quindi come prima cosa si deve fare una ricerca catastale...primo passo richiedere la busta? per richiederla (solo visionarla) serve la delega del proprietario? Poi se la planimetria originaria esiste chiedere la scansione. Contestualmente fare domanda al catasto per ricercare eventuali planimetrie presentate? In linea di massima ci sono due strade: ci sono planimetrie precedenti o non ci sono. nel caso non ci fossero planimetrie precedemti, ne nella busta ne in seguito a ricerca, si deve fare un docfa per "planimetria mancante"? nel caso ci fossero planimetrie ma non sono mai state inserite negli archivi devo fare un docfa per variazione (se non è uguale alle planimetrie eventualmente presenti) ma non pagando i tributi e non compilando il modello n1?
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Franc22
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18 Ottobre 2013 alle ore 12:33
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la discussione è la "Mia" ma la pratica è diversa anche se simile... 3 magazzini a piano terra di un fabbricato anni 30. la planimetria manca a tutti anche perchè, oltre ad aver io stesso controllato, esiste una perizia di un CTU che attesta che le planimetrie sono mancanti perchè mai presentate. Dovrò, se il cliente mi conferma l'incarico, predisporre i 3 docfa per planimetria mancante con costo di 50 euro a testa, esatto? se due di questi magazzini volessi unirli e renderli un unico magazzino dovrei prima presentare le tre singole planimetrie e poi fondere i due sub interessati oppure si può fare direttamente una fusione?
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Salvatore_B.
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29 Gennaio 2014 alle ore 14:47
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Juneau
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Secondo me si possono fondere direttamente. Non ricordo dove lo lessi recentemente (forse nel Polizzi edizione 2007), che per alcuni casi previsti adlla legge, pur denunciando le unità al NCEU nel 1939-1940, non era d'obbligo la presentazione della planimetria.
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Franc22
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18 Ottobre 2013 alle ore 12:33
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"Salvatore_B." ha scritto: Secondo me si possono fondere direttamente. Non ricordo dove lo lessi recentemente (forse nel Polizzi edizione 2007), che per alcuni casi previsti adlla legge, pur denuunciando le unità al NCEU nel 1939-1940, non era d'obbligo la presentazione della planimetria. quindi sopprimere i due sb, anche se non hanno una planimetria, e creare un nuovo sub per il quale chiedere la fusione?
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Salvatore_B.
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29 Gennaio 2014 alle ore 14:47
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Juneau
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Sì. In caso qualcuno dovesse asserire il contrario, dovrebbe portare una norma che dica che per una fusione prima devi presentare docfa "per le planimetrie mancanti". Non credo proprio esista questa norma (per la fusione).
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SIMBA964
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20 Marzo 2014 alle ore 17:05
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in fede con DIO
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"Salvatore_B." ha scritto: Sì. In caso qualcuno dovesse asserire il contrario, dovrebbe portare una norma che dica che per una fusione prima devi presentare docfa "per le planimetrie mancanti". Non credo proprio esista questa norma (per la fusione). Salvatore, la tua risposta è supportata normativamente?? Hai avuto qualche precedente catastale?? Sarebbe bello approfondire il caso affinchè serva anche ad altri. A me non è mai successo, dovrei chiedere lumi al catasto. Ciao e grazie Saluti cordiali
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totonno
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In docfa va presentata la planimetria mancante. C'è apposita causale. Il pagamento dei tributi è dovuto qualora la planimetria della unità immobiliare in atti e classata, non sia mai stata presentata. Saluti.
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bioffa69
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BRESCIA
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ciao Mitico, rieccomi... nel caso sopra esposto, direi che e' vero che per presentare la planimetria mancante, esiste la causale e sono dovuti i tributi, pero' sono d'accordo con quanti, nel caso specifico, procedano direttamente alla fusione in un'unica unita', senza evidentemente presentare docfa per caricare le planimetrie mancanti ( tra l'altro sarebbe una dichiarazione non conforme alla realta' visto che di fatto sono fuse e costituiscono una sola unita'). Saluti ..
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totonno
(GURU)
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Caro Fabio, è un piacere ritrovarti su GeoLive. La causale planimetria mancante proprio a questo serve. Per permettere di presentare una pratica di variazione per opere in questo caso di fusione e per rendere conforme catastalmente e graficamente quello stato di fatto che viene indicato nel progetto che legittima urbanisticamente l'immobile. Oltretutto ciò permette al tecnico catastale di confrontare graficamente le modifiche operate sugli immobili con la sovrapposizione delle planimetrie catastali presentate e allinearlo con il progetto al comune. La planimetria associata all'immobile già accatastato ci deve sempre essere e corre l'obbligo di depositarla in caso di necessità di compravendere l'immobile oppure di effettuarci delle modifiche., a niente vale il fatto che all'epoca del accatastamento la norma non lo prevedeva. Detto ciò poi le Agenzie si muovono a discrezione per cui il docfa può essere respinto oppure no per aver omesso il deposito della planimetria mancante. Saluti
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SIMBA964
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in fede con DIO
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Salve a tutti La risposta la dobbiamo cercare nelle normative, che per il caso specifico non è ben definita (oppure se qualcuno c'è l'hà la tiri fuori). Quoto totonno perchè il suo è il ragionamento che più si avviccina alla normativa ed alla logica della realtà dello stato in essere. Supponiamo che sull'unità oggetto di fusione attuale, non si proceda per anni ancora, cosa facciamo?? Lasciamo in stand-bay la pratica in attesa di trovare altra causale da assocciare a planimetria mancante?? Saluti a tutti P.S. Ciao Fabio, anche i grandi non sanno resistere all'allontanamento spontaneo.
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gaetano59
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La presentazione della planimetria è un obbligo di legge previsto dal Regolamento per la formazione del nuovo catasto edilizio urbano del 01/12/1949 ( vi era l'esenzione solo per gli immobili con rendita non maggiore a lire 50), quindi, a meno di non rientrare nell'esenzione prevista (all'epoca) ritengo che sia necessario presentare la planimetria mancante, prima di fare ulteriori variazioni. Articolo 58 - Esenzione dall'obbligo di presentazione delle planimetrie. In vigore dal 19 marzo 1950 Sono esentati dall'obbligo della presentazione della planimetria i proprietari di unita' immobiliari urbane i quali, alla data del 1 gennaio 1939, erano titolari di un reddito imponibile accertato ai fini dell'imposta fabbricati non maggiore di L. 50, sempre che, alla data di presentazione della dichiarazione, non siano proprietari di altri immobili urbani, anche se non censiti o in godimento di esenzione dall'imposta fabbricati. altri pareri?
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Salvatore_B.
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29 Gennaio 2014 alle ore 14:47
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Juneau
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"SIMBA964" ha scritto: Salvatore, la tua risposta è supportata normativamente?? Hai avuto qualche precedente catastale?? Sarebbe bello approfondire il caso affinchè serva anche ad altri. A me non è mai successo, dovrei chiedere lumi al catasto. Mi è capitato di presentare variazioni per unità per le quali mancava la planimetria in atti. Mai mi è stato chiesto di ripristinare lo "storico". Penso pure a te sia capitato e non ricordi (non posso credere il contrario, visto che non mi sembri proprio uno spraticante). Qua mi pare che molti scambino la questione del thread con quelle delle volture mancanti, che è tutt'altra filosofia. Fare queste analogia non è calzante. Simba, premesso che la planimentria può mancare per tanti motivi, mi chiedi se esiste un supporto normativo. Ho detto che - nel momento in cui presento una variazione, anche di fusione, se qualcuno mi obbligasse a presentare prima il "pregresso" - deve fornirmi la norma che mi impone quest'obbligo. Io non ne conosco di norme del genere. Ripeto, la planimentria può mancare per tanti motivi. La causale in docfa è stata introdotta una volta e per tutti solo da poco, alcuni anni, per ragioni di uniformità di causale per chi necessita presentare solo la planimetria (esempio la banca che altrimenti non ti concede un mutuo, comune che la vuole per darti una licenza commerciale...etc.). Solo di recente è nato l'obbligo legato alla dichiarazione che deve farsi per gli atti notarili... Se non corre l'obbligo in sede di variazione catastale (qui Franc22 ha una fusione), chi farebbe doppio lavoro e doppie spese per essere pagato per n. 1 solo lavoro? Oppure perché il committente dovrebbe pagare due lavori, se non ha obbligo di far fare il pregresso? E poi, se presento una variazione per planimetria mancante, questa deve rispecchiare lo stato reale attuale, non certo uno stato non più in essere e tante volte nemmeno ricostruibile. In quest'ultimo caso cosa presenterò come variazione? La stessa planimetria che ho presentato un giorno prima...? Per variazione avvenuta anche anni prima? Fermo restando che la regolarità urbanistica e quella catastale devono camminare allineate, in questi discorsi che riguardano problemi catastali del passato (planimetria mancante) spesso si sposta il problema del thread anche sull'aspetto urbanistico e si generano "confusioni" sui discorsi attinenti al thread.
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Salvatore_B.
Iscritto il:
29 Gennaio 2014 alle ore 14:47
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Per chi, chiamato a fare una variazione, sostiene che deve prima presentarsi "planimetrai mancante" chiedo: Che pianta rappresenta per la mancante e che pianta disegna per l'attuale? La domanda ha carattere generale, non verte sulla banale fusione per la quale spesso è facile riscostruire l'ante variazione. Chiedo pure, nel caso di fusione o di divisione avvenuta da un mese o da anni: Presntando oggi la planimetria mancante per uno stato non più esistente da tempo non è rappresentazione errata?
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