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GeoLIVE
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Autore planimetri docfa

Vitalades

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04 Luglio 2008

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 0 -  0 - Inviato: 21 Agosto 2008 alle ore 11:21

Salve, devo accatastare un piccolo magazzino con relativa area di pertinenza , il tutto appartenente a tre sorelle.
Nella planimetria se uso una scala 1:500 non c'è un buon dettaglio del fabbricato; se invece adotto la scala 1:200 l'area di pertinenza non entra nel foglio...
Posso adottare anche altre scale tipo 1:250?
Grazie..
PS sicuramente c'è gia un post del genere ma non sono riuscito a trovarlo!

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Autore Risposta

negrialb
negrialb

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30 Marzo 2005

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Motta Visconti

 0 -  0 - Inviato: 21 Agosto 2008 alle ore 12:09

A me personalmente non piace usare tali scale di riduzione, piuttosto io utilizzarei più planimetrie anche in scale diverse (per esempio il terreno in scala 1:500 su una planim. ed il fabbricato in scala 1:200 su un'altra planim.)
ciao

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squadretta

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01 Marzo 2008

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 0 -  0 - Inviato: 21 Agosto 2008 alle ore 15:28

Anch'io procedo come ti ha descritto "negrialb", su una scheda rappresento il fabbricato al 200 e su un'altra scheda l'area di pertinenza al 500.
Saluti e buon lavoro!

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Vitalades

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04 Luglio 2008

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 0 -  0 - Inviato: 21 Agosto 2008 alle ore 15:37

grazie...

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rossa

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13 Aprile 2003

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484

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 0 -  0 - Inviato: 22 Agosto 2008 alle ore 14:21

Non voglio passare per pignolo ma rammento che la circolare 9/2001 prescrive che "...è obbligatorio utilizzare, in presenza di planimetria articolata su più schede, la stessa scala di rappresentazione...".
Pertanto una soluzione può essere quella di spezzare la corte e rappresentarla su più schede.
Saluti.

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geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 22 Agosto 2008 alle ore 16:38

"rossa" ha scritto:
Non voglio passare per pignolo ma rammento che la circolare 9/2001 prescrive che "...è obbligatorio utilizzare, in presenza di planimetria articolata su più schede, la stessa scala di rappresentazione...".
Pertanto una soluzione può essere quella di spezzare la corte e rappresentarla su più schede.
Saluti.



condivido quanto scritto da rossa,......
fino a quando non ci autorizzeranno a fare diversamente!
cordialità

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squadretta

Iscritto il:
01 Marzo 2008

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282

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 0 -  0 - Inviato: 22 Agosto 2008 alle ore 19:13

"rossa" ha scritto:
Non voglio passare per pignolo ma rammento che la circolare 9/2001 prescrive che "...è obbligatorio utilizzare, in presenza di planimetria articolata su più schede, la stessa scala di rappresentazione...".
Pertanto una soluzione può essere quella di spezzare la corte e rappresentarla su più schede.
Saluti.


Lo so che la circolare recita così, però forse per una più chiara comprensibilità del disegno ha più senso utilizzare due scale diverse evidenziando la cosa, che spezzare su più schede il disegno..............poi per carità tutti i tecnici devono attenersi alle rigide regole catastali!
Con cordialità!

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negrialb
negrialb

Iscritto il:
30 Marzo 2005

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1537

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Motta Visconti

 0 -  0 - Inviato: 22 Agosto 2008 alle ore 20:31

Sinceramente ignoravo questa particolarità della circ. 9/2001!!
Ho descritto in precedenza quella procedura in quanto l'avevo appresa da una vecchia discussione in questo forum.
Inoltre posso confremare che mi sono stati accettati vari docfa presentati con planimetrie "multiple" con scale diverse.
Concordo, inoltre, con squadretta nel dire che, per rendere più chiara la planim., sarebbe preferibile utilizzare più planim. in scale diverse che spezzettare il disegno su più planim. nella stessa scala (visto che il Docfa supporta benissimo questa procedura).
ciao a tutti

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geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

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12182

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 0 -  0 - Inviato: 23 Agosto 2008 alle ore 08:08

"rossa" ha scritto:
........."...è obbligatorio utilizzare, in presenza di planimetria articolata su più schede, la stessa scala di rappresentazione...".......


"squadretta" ha scritto:
........... però forse per una più chiara comprensibilità del disegno ha più senso utilizzare due scale diverse evidenziando la cosa, che spezzare su più schede il disegno..............


"negrialb" ha scritto:
.........
Concordo, inoltre, con squadretta nel dire che, per rendere più chiara la pratica, sarebbe preferibile utilizzare più planimetrie in scale diverse che spezzettare il disegno su più planimetrie nella stessa scala (visto che il DocFa supporta benissimo questa procedura).......


per quello che può valere, vi descrivo come mi comporto io in questi casi...
predispongo nell' e.p., in scala adeguata, la divisione fittizia dell'immobile da censire, indicando con linea tratto punto la separazione teorica indicando con lettere le varie frazioni, poi preparo le schede tutte nella stessa scala avendo cura di rappresentarle con la stessa numerazione.
tutto qui!
cordialità

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ale81

Iscritto il:
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Bulåggna (Bologna)

 0 -  0 - Inviato: 23 Agosto 2008 alle ore 14:15

"geoalfa" ha scritto:
"rossa" ha scritto:
........."...è obbligatorio utilizzare, in presenza di planimetria articolata su più schede, la stessa scala di rappresentazione...".......


"squadretta" ha scritto:
........... però forse per una più chiara comprensibilità del disegno ha più senso utilizzare due scale diverse evidenziando la cosa, che spezzare su più schede il disegno..............


"negrialb" ha scritto:
.........
Concordo, inoltre, con squadretta nel dire che, per rendere più chiara la pratica, sarebbe preferibile utilizzare più planimetrie in scale diverse che spezzettare il disegno su più planimetrie nella stessa scala (visto che il DocFa supporta benissimo questa procedura).......


per quello che può valere, vi descrivo come mi comporto io in questi casi...
predispongo nell' e.p., in scala adeguata, la divisione fittizia dell'immobile da censire, indicando con linea tratto punto la separazione teorica indicando con lettere le varie frazioni, poi preparo le schede tutte nella stessa scala avendo cura di rappresentarle con la stessa numerazione.
tutto qui!
cordialità




Ciao Geoalfa, il tuo potrebbe anche essere un metodo valido, ma mi viene un dubbio: se l'e.p. è in scala 1:500 e seguendo il criterio, anche la planimetria deve essere fatta nella medesima scala, non si rischia comunque di produrre degli elaborati in scala poco leggibile?
Anche io non sapevo della dispisizione della circ. 9/2001, e in caso di rappresentazione di immobili di ampie dimensioni, ho sempre fatto il quadro di unione in scala minore...

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geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

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12182

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 0 -  0 - Inviato: 23 Agosto 2008 alle ore 17:14

"ale81" ha scritto:

Ciao Geoalfa, il tuo potrebbe anche essere un metodo valido, ma mi viene un dubbio: se l'e.p. è in scala 1:500 e seguendo il criterio, anche la planimetria deve essere fatta nella medesima scala, non si rischia comunque di produrre degli elaborati in scala poco leggibile?
Anche io non sapevo della dispisizione della circ. 9/2001, e in caso di rappresentazione di immobili di ampie dimensioni, ho sempre fatto il quadro di unione in scala minore...



ciao ale81!
è un pò che non ci si sente!
ti voglio far notare che il rapporto di scala dell'ep non deve necessariamente essere uguale a quello delle schede!

o almeno io non l'ho mai visto scritto da nessuna parte!

se così fosse, mi faresti il piacere, per favore, di segnalarmi la fonte?
per aggiornarmi!
mica per altro!

quand'è che organizzi un'altro raduno da MammaMaude ?

con cordialità

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iviarco

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21 Maggio 2004

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Sonnino (LT)

 0 -  0 - Inviato: 23 Agosto 2008 alle ore 18:00

"rossa" ha scritto:
Non voglio passare per pignolo ma rammento che la circolare 9/2001 prescrive che "...è obbligatorio utilizzare, in presenza di planimetria articolata su più schede, la stessa scala di rappresentazione...".
Pertanto una soluzione può essere quella di spezzare la corte e rappresentarla su più schede.
Saluti.



Ma certo che sì, ma PER OGNI SCHEDA, cioè "facciamola finita di mettere la pianta in scala 1:100 ed il pupazzetto con la corte esclusiva a fianco", come si faceva prima dell'avvento dei poligoni: fate 2 schede!
personalmente, ho appena consegnato un distributore carburante in A/3 in scala 1:250 e non è stata fatta nessuna osservazione...

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ale81

Iscritto il:
28 Aprile 2006

Messaggi:
1414

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Bulåggna (Bologna)

 0 -  0 - Inviato: 24 Agosto 2008 alle ore 09:30

"geoalfa" ha scritto:
"ale81" ha scritto:

Ciao Geoalfa, il tuo potrebbe anche essere un metodo valido, ma mi viene un dubbio: se l'e.p. è in scala 1:500 e seguendo il criterio, anche la planimetria deve essere fatta nella medesima scala, non si rischia comunque di produrre degli elaborati in scala poco leggibile?
Anche io non sapevo della dispisizione della circ. 9/2001, e in caso di rappresentazione di immobili di ampie dimensioni, ho sempre fatto il quadro di unione in scala minore...



ciao ale81!
è un pò che non ci si sente!
ti voglio far notare che il rapporto di scala dell'ep non deve necessariamente essere uguale a quello delle schede!

o almeno io non l'ho mai visto scritto da nessuna parte!

se così fosse, mi faresti il piacere, per favore, di segnalarmi la fonte?
per aggiornarmi!
mica per altro!

quand'è che organizzi un'altro raduno da MammaMaude ?

con cordialità




Ciao, no, neanche io so di una circ. che impone di mantenere la stessa scala tra e.p. e planimetrie; quindi mi confermi che la circ. 9/2007 impone di mantenere la stessa scala solo tra le schede di un sub.
Nel prossimo docfa proverò ad utilizzare il tuo metodo!

Per il ritrovo, più avanti si potrebbe proprio organizzare un altro pranzo/convegno a Granarolo o anche in un altro posto tra l'emilia e la toscana...

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